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Autore: BlueMagic_96    09/07/2013    1 recensioni
Ethan si è appena trasferito a Mermaid's Rock, una noiosa e minuscola cittadina arroccata sul mare, quando con sua enorme sorpresa scopre che questa nasconde un segreto molto più grande del previsto. E il segreto in questione è celato sotto litri e litri di acqua salata e schiuma di mare. Ma la vera protagonista della storia è lei, Aya: una ragazza dal lungo e triste passato, in cerca di qualcuno che la ascolti e che la ami. Tra loro nasce subito una forte intesa, e non ci sarebbe nulla di strano se non il fatto che al posto della gambe, Aya si ritrovi una coda squamata.
Riuscirà l'amore a prevalere sulla diversità, sul pericolo e sugli ostacoli che i due ragazzi dovranno affrontare?
Riuscirà Aya a capire ciò che il suo cuore nasconde, o resterà legata al passato che la rende schiava del mare?
Lo scoprirete solo leggendo ... :P
Genere: Fantasy, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoci all'ultimo capitolo! Spero che il finale vi possa sorprendere e ... che dire?
Grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere questa storia e in particolare a LoveForHachi che ha recensito tutti i capitoli! (sei la mia salvezza hahahha)
Buona lettura e... alla prossimaa!

Ilaria;)  
      



                                                                                                           CAPITOLO QUATTRO
Non avrei mai immaginato una fine del genere eppure, nella vita di una persona, sono proprio le cose imprevedibili ad essere le più  importanti e decisive.
Cosa darei per tornare indietro! Ma purtroppo il tempo è più forte di qualunque cosa, persino dell’amore, e nulla si può contro di lui!
Dopo la morte di quei due ragazzi la situazione era degenerata: in città si vociferava del ritorno della ‘figlia delle onde’ e sempre più gente accorreva per vedere da lontano la scogliera, nella speranza di scorgere la ‘misteriosa creatura’.
I tempi erano cambiati di nuovo! Una volta le persone si tenevano alla larga dagli scogli, terrorizzati da ciò che avrei potuto fare loro: ora gli unici ad essere spaventati da me erano gli abitanti del luogo, mentre per gli stranieri ero diventata una meta turistica … un po’ come il mostro di Lochness, stando alle parole di Ethan.
Ethan …  
Dopo tutto quello che avevo fatto a lui e alla sua vita, aveva trovato la forza e il coraggio di perdonarmi e di tornare da me!
A dir la verità non se n’era mai andato: dopo l’accaduto era rimasto ad aspettarmi alla scogliera fino a sera, fin quando non era stato costretto a tornare a casa dal freddo e le intemperie.
Come poteva una persona essere così diversa dalle altre?
 Non era forse la sua natura umana ad imporgli di discriminare il diverso, fare del male ai più deboli ed essere spaventato e attratto dal potere?
Non era forse contro natura ciò che aveva fatto schierandosi dalla mia parte e cercando di capirmi?
Non era forse amore, quello che provava per me e che io ricambiavo?
E allora perché gli stavo facendo quello?
Perché lo stavo trascinando con me negli abissi più oscuri del golfo?
Perché avevo deciso di privarlo della sua vita, del suo futuro e della sua normalità?!
Quelle domande minacciavano di sommergermi come il mare aveva fatto tanti anni prima, anche se conoscevo già la risposta.
La conoscevo, ed era triste doverlo ammettere con me stessa.
Era proprio l’amore, la causa delle mie azioni. Era l’amore che mi stava facendo soffrire come mai avevo sofferto; quello stesso amore che fino a pochi istanti prima mi aveva reso l’essere più felice al mondo!
Com’era possibile? Come poteva un sentimento causare tanta gioia e allo stesso tempo tanto dolore?
Come poteva un sentimento così complicato giustificare azioni così crudeli e insensate?
Ma d’altra parte, non era forse l’amore un sentimento umano?
E non erano forse gli umani gli esseri più crudeli ed insensati sulla faccia della terra?
Che fossero loro a rendere l’amore crudele, o che fosse l’amore a rendere crudeli loro, non aveva importanza: tutto ciò che li riguardava non poteva che essere un insulso controsenso.
Sto facendo ciò che devo, sto facendo la cosa giusta! Mi dispiace, Ethan. Mi dispiace. Spero che tu possa perdonarmi, come hai sempre fatto!
Guardai il suo volto pallido e sbalordito, mentre le ultime bollicine d’aria scivolavano sulle sue guance, friggendo nell’acqua e solleticando le mie dita.
Questa volta, però, non provavo né rabbia né gioia: solo dolore.
Un dolore insopportabile al petto e la consapevolezza di ciò che stavo facendo: stavo uccidendo Ethan.
Ma cos’altro avrei potuto fare?!
‘Devo andarmene!’ aveva detto. ‘Devo andarmene per sempre, Aya.’
Queste erano state le sue parole: sua madre si era spaventata a morte dopo il ritrovamento dei due corpi e, avendo notato diverse stranezze ed incongruenze,
era giunta alla conclusione che quello fosse un luogo maledetto e che l’unico modo per uscirne vivi fosse fuggire.
‘Ho tentato in tutti i modi di difenderti e di depistare qualunque tipo di indagine, ma non ce l’ho fatta! Ho provato ad oppormi ma se continuo potrebbero sospettare di me e a quel punto sarebbe la fine!  Non posso permettere che ti facciano del male,Aya, e soprattutto che lo facciano per colpa mia! Preferisco vivere senza di te che vivere sapendoti morta!’
Quelle parole mi avevano trafitta come cento lame d’acciaio appena forgiato: una vita senza Ethan.
Una vita senza luce. Una vita senza vita.
Una vita come quella che avevo avuto prima, quella noiosa e triste di sempre …
 Ci eravamo abbracciati, baciati, scambiati lacrime e sorrisi, ma nulla di tutto quello sarebbe servito a legarlo a me!
Nulla avrebbe potuto unirci per sempre, se non la morte.
E quando non hai alcuna via di scampo devi scegliere per forza l’unica possibile, per quanto terribili possa essere!
Rimirai il suo viso mentre le lacrime sgorgavano dai miei occhi, mischiandosi alla salsedine del mare:
 Ti amo, Ethan. E’ l’unico modo per permettere al nostro amore di sopravvivere, lo sai. Perdonami.
Con un ultimo gesto disperato mi avvicinai a lui per stargli vicino nel fatidico momento della fine, ma con mia grande sorpresa lo vidi raccogliere le ultime forze per fare l’unica cosa che non mi sarei mai aspettata: un bacio, rubato alla morte nell’istante in cui lo prese.
Un bacio per concedermi il perdono.
Un bacio per concedermi il suo amore, un amore eterno come il mare.


EPILOGO:
 
                Così se ne andò Ethan, l’essere che era andato incontro alla sua stessa specie per salvarmi.
           La persona che mi aveva mostrato l’amore e la speranza, permettendomi di vivere una vita migliore.
              Il ragazzo che, prima di esalare l’ultimo respiro, aveva baciato le labbra della sua assassina.
                    Colui che non aveva rinnegato il suo amore nemmeno davanti al gelo della morte.
                                                                                                 
                                                                                                                    FINE.
  
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