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Autore: _Almach_    09/07/2013    0 recensioni
Long fic dedicata a Clauu per il suo compleanno. Tanti auguri ^^
[...]Pago il conto del caffè e prima di posare il portafogli tiro fuori una lettera ormai stropicciata, l’ha scritta mio fratello Ranmaru nove anni prima, il 20 aprile 2004.
Io avevo quattordici anni, lui diciotto.[...]
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Jordan/Ryuuji, Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Xavier/Hiroto
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sono steso sul letto e fisso il soffitto, se smetto di respirare posso sentire Ranmaru in bagno e altri rumori provenienti da fuori.
In questo momento non riesco a non pensare a quello che ho visto, come ha fatto a ridursi in questo modo?
I miei pensieri sono interrotti da un tonfo.
Volgo lo sguardo verso la porta del bagno, è socchiusa.
Immediatamente mi alzo e vado a controllare.
Ranmaru è steso a terra, nudo, cerca di sollevarsi ma non ci riesce, sembra proprio uno zombie.
Lui mi nota e mi rivolge uno sguardo furioso.
“Esci subito! Vattene via!”
Vado a prendere i suoi vestiti e glieli appoggio sulla maniglia, poi chiudo la porta.
Pochi secondi dopo esce, mi guarda e si sdraia sul divano dandomi le spalle.
Mi metto le cuffie in modo da potermi isolare completamente da lui, ma Ranmaru con il passare dei minuti comincia a stare peggio.
Trema come una foglia, non trova una posizione adatta, tiene gli occhi chiusi però continua a lamentarsi sparando mille parolacce tutte insieme.
“Forza Ran ce la puoi fare!” Sussurra, poi si rannicchia sul divano e non si muove più.
Finalmente si è addormentato!
Ultimi pensieri famosi!
Si alza e prende a calci tutto quello che trova, a quel punto non resisto più, mi alzo e ,o afferrò per un polso.
“La vuoi finire? Così mi fai scoprire!”
“Spostati! Giuro che ti ammazzo!”
Prende la prima cosa che trova e me la lancia addosso, fortuna che riesco a schivare.
Immediatamente la rabbia mi assale e non ci vedo più, gli vado addosso.
“No io ti ammazzo! Mi devi lasciare in pace!”
Lo spingo via e lui finisce contro l’armadio, ma questo mi fa arrabbiare ancora di più.
Lui si alza, si avvicina a me e mi tira uno schiaffo. “ Stronzo non ti permettere!”
A quel punto gli salto addosso e lo spingo sul divano. “Vai via drogato di merda!”
Siamo finiti io sopra e lui sotto, Ranmaru cerca di liberarsi in tutti i modi ma io sono più forte di lui.
Alla fine lui crolla, io mi alzo dal divano e mi avvicino al mio zaino, prendo i soldi e glieli lancio.
“Ecco! Volevi i soldi? Prendili e sparisci dalla mia vita!”
“Che bastardo, lo sapevo che li avevi!”
Mi guarda con odio, ma poi fa cadere i soldi a terra e inizia nuovamente a tremare.
“Non posso… ho promesso che avrei smesso… faccio schifo… vi prego… aiutatemi…” Sussurra, poi si accascia a terra in mezzo ai soldi e io perso un battito.
Mi avvicino a lui, lo sollevo e lo scrollo per le spalle per farlo riprendere.
“Non volevo farti male! Ranmaru non morire!”
Alla fine sento un sussurro e avvicino il mio orecchio alle sue labbra.
“Non morirò, ci vuole ben altro per uccidermi.”
Lo abbraccio e, come fossi rinato a nuova vita, i miei occhi si riempono di lacrime e inizio a piangere sulla sua spalla.

Le lacrime non accennano a fermarsi, non so proprio come calmarmi.
Abbasso lo sguardo e noto che Ranmaru sta tremando e sta battendo i denti. Non so che fare!
“Vuoi un panino, una Coca-cola?”
Niente non risponde. “Ranmaru… che cosa posso fare?”
“Ho bisogno di sonniferi… devo dormire.”
Io non ho sonniferi che posso fare?
Alla fine mi ricordo che mia nonna ne ha, ma per andare da lei devo uscire. Guardo mio fratello, trema moltissimo.
Devo andare.
“Ci penso io. Tu stai qui e non ti muovere!”
   
 
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