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Autore: _Almach_    09/07/2013    0 recensioni
Long fic dedicata a Clauu per il suo compleanno. Tanti auguri ^^
[...]Pago il conto del caffè e prima di posare il portafogli tiro fuori una lettera ormai stropicciata, l’ha scritta mio fratello Ranmaru nove anni prima, il 20 aprile 2004.
Io avevo quattordici anni, lui diciotto.[...]
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Jordan/Ryuuji, Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Xavier/Hiroto
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Esco di fretta dalla cantina, una pioggia leggera mi bagna il viso, mi avvio velocemente alla fermata dell’autobus, fortuna che il numero 55 non tarda molto ad arrivare.
Mi siedo alla fine e mi alzo il cappuccio fin sopra la testa, infondo sono in incognito, devo salvare Ranmaru.
L’autobus dopo un po’ si ferma nei pressi del centro anziani, scendo e mi dirigo velocemente verso l’interno dell’istituto, cerco di non farmi notare da nessuno, in particolare dall’infermiera scorbutica, quella ogni volta che mi vede girare da solo per i corridoi lo va a dire a Hiroto, anche se sono con lui, quindi se mi scopre sono finito.
Entro nella stanza di mia nonna e lei appena mi vede mi rivolge un sorriso radioso.
“Masaki! Sei venuto a trovarmi, che bello!”
“Si nonna, volevo chiederti se hai sonniferi.”
“Certo! Prendili pure, sono nel primo cassetto del comodino.”
Io mi avvicino e ne prendo solo qualcuno.
“Grazie nonna.”
“Masaki prima di andartene mi racconteresti una storia?”
Una storia? Di solito i miei racconti li tengo per me ma, visto che insiste mi siedo accanto a lei e comincio a narrargli uno dei miei racconti immaginati partoriti durante l’ora di storia in classe.
A fine racconto saluto velocemente mia nonna e scappo via, anche perché ho avvertito i passi della scorbutica, non posso rimanere oltre.

Ritorno velocemente a casa e, nel cortile, noto il solito giardiniere che sta lavorando.
Magnifico! E adesso? Come posso andare in cantina senza farmi scoprire?
Poi noto le cuffie, bene non corro il rischio di farmi scoprire.
Percorro velocemente il cortile fino ad arrivare all’interno del mio palazzo, li noto una busta della spesa con delle birre al suo interno, potrebbero rallegrare Ranmaru!
Le prendo, non mi considero un ladro, infondo è per una buona causa.
Quando rientro in cantina affermo felice: “ Sono tornato, ho le bir…”
La mia felicità dura pochi attimi, Ranmaru è disteso sul mio letto a gambe aperte, un braccio sul cuscino e un rivolo di bava che cola dalla bocca.
La stanza è un completo disastro, vestiti sparsi ovunque, cassetti aperti, medicine aperte sotto il letto. “E’ morto!”
Sussurro sconvolto.
Sono stanco, non mi sono sentito così in vita mia, mi tolgo le scarpe e mi sdraio sul divano, rimango a osservare Ranmaru finchè il sonno non si impossessa di me e cado tra le braccia di Morfeo.

Mi sveglio poco dopo, non posso dormire, non in questo momento.
Alzo lo sguardo su Ranmaru e stropiccio gli occhi, sta muovendo il braccio.
Immediatamente scatto verso di lui e lo prendo tra le braccia, lo scuoto e lui inizia a parlare a bassa voce.
“Sei vivo… sei vivo!”borbotto commosso.
Non capisco però cosa dice. Avvicino il mio orecchio alle sue labbra..
“… i sonniferi…”
Forse tra le medicine che ha preso c’erano anche dei sonniferi.
“Ti senti meglio?”
“Molto… ma ho bisogno di dormire ancora...”
“E allora riposati ancora…”
Affermo cullandolo dolcemente finchè non si riaddormenta nuovamente, e io lo faccio sdraiare sul letto, dopodichè me ne ritorno sul divano e mi riaddormento anche io
   
 
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