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Autore: serve    09/07/2013    15 recensioni
Bella è una giovane madre molto impegnata, abitudinaria, single e felice di esserlo. Edward è fidanzato, ma non si sente ancora pronto ad impegnarsi, e crede che la causa sia il suo desiderio di libertà. Lui cambierà idea quando inizierà un nuovo lavoro e incontrerà lei, la sua segretaria. Lei, forse, ci metterà un po’ più di tempo per capire. Ma si sa: se son rose, fioriranno…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Che dire? Fatico a credere che sia davvero finita. È stata una bellissima esperienza. Questa è la mia prima storia, ed è anche il mio primo tentativo di scrittura. Di solito navigo molto di fantasia, ma non ho mai scritto su carta (o su computer) le storie che inventavo. Ora so che posso farlo bene o male. Di sicuro scriverò ancora. Non so esattamente quando, ma lo farò. Come ho già detto ad alcuni di voi, credo che, prima di pubblicare una nuova storia, la scriverò per intero. Voglio aggiornare con frequenza, ma è un lavoro troppo faticoso scrivere un capitolo al giorno. Non ne ho il tempo. Quindi voi aspettatemi! Controllate ogni tanto, e prima poi troverete una mia nuova storia. Ringrazio mille volte tutti quanti hanno letto questa fan fiction e soprattutto ringrazio che l’ha recensita. Siete degli angeli e siete tutti troppo buoni. Vi lascio all’epilogo. Baciotti!
 
Edward
 
Sabato, 12 Dicembre 2015
 
Sono le otto di sera, e io e i bambini stiamo rientrando a casa dopo un pomeriggio passato fuori.
Ci siamo incontranti con mio fratello Emmet e il piccolo Justin, che ormai ha due anni e mezzo, per passare un po’ di tempo da veri uomini.
Prima siamo andati a berci la cioccolata con la panna, poi siamo andati al parco a giocare a palle di neve e dopo ancora siamo andati al Mc Donald a mangiare schifezze.
In teoria non avevamo previsto di abbuffarci così tanto, ma Chris e Jace hanno sfoderato il loro sguardo da cuccioli a cui io non ho ancora imparato a resistere nonostante viviamo insieme da due anni ormai.
Ci siamo divertiti un mondo, soprattutto quando Justin si è buttato il ketchup su una mano per poi spalmarselo allegramente fra i capelli.
Ci sono stati dei secondi di assoluto silenzio, poi io e i bambini siamo scoppiati a ridere.
Emmet si è voltato sbalordito verso Justin che ha sorriso candidamente al padre.
Mio fratello ha cercato di pulire il disastro dai capelli castani del figlio, borbottando dell’ira di Rosalie se avesse scoperto quel pasticcio.
È stato un piacere passare un pomeriggio solo noi maschietti, ma adesso non vedo l’ora di rintanarmi nella mi accogliente casetta.
Io e Bella ci siamo sposati il 27 Luglio 2014.
È stata una giornata fantastica e Bella era bellissima con il suo abito da sposa e i fiori di Pesco tra i capelli.
Non potrò mai dimenticare l’emozione che ho provato quando l’ho vista percorrere la navata al braccio di Charlie e con i bambini che le camminavano davanti impettiti e orgogliosi di fare strada alla loro mamma.
Nei mesi precedenti il matrimonio abbiamo messo in vendita il mio attico e il suo appartamento, e abbiamo iniziato a cercare una cosa tutta nostra.
Ci siamo innamorati di una villetta in stile provenzale con un bel giardino spazioso.
Ci ha pensato Bella ad arredarla con l’aiuto di mia madre, e ci siamo potuti trasferire solo una settimana prima del matrimonio.
Entro in casa seguito dai bambini, e Oscar ci viene incontro scodinzolando felice.
“Ciao piccolino” gli dico accarezzandogli il pelo corto.
“Ciao Oscar!” lo salutano Chris e Jace.
“Ragazzi toglietevi le scarpe, altrimenti sporcate ovunque, e datemi le giacche così le metto via”.
Obbediscono e sistemo tutto.
Ci dirigiamo in soggiorno seguiti dal cane e ci fermiamo sulla soglia tutti quanti, affascinati dall’immagine che ci si para davanti agli occhi.
Bella è sdraiata sulla poltrona reclinabile davanti al camino acceso.
Sta dormendo e, sdraiata a pancia in giù sul suo petto, c’è Olivia.
Olivia, o Liv come la chiamiamo noi, è la nostra bambina nata poco più di un mese fa.
Guardarle insieme, con i volti rilassati nel sonno, mi scalda il cuore.
Mi sento così fortunato ad avere tutto quello che ho.
Sono incantato dalla loro bellezza, ma vengo distratto da Chris che mi strattona i pantaloni.
“Papà, tira fuori il cellulare e fai una foto. Sono troppo belle così”
“Si, papà! Sbrigati, prima che si sveglino” interviene Jace.
Sorrido a quelle due pesti ed estraggo l’Iphon dalla tasca dei jeans.
Mi avvicino a mia moglie e a mia figlia e scatto loro qualche foto da diverse angolazioni.
La luce particolare, creata dal fuoco acceso, fa sembrare la loro pelle di un bellissimo colore ambrato.
Scatto l’ultima foto e vedo le palpebre di mia moglie tremare leggermente, per poi sollevarsi e rivelare quei suoi occhi stupendi.
Mi vede e sorride.
“Ben tornati! Vi siete divertiti?” mi chiede a voce bassa mentre con una mano inizia ad accarezzare la piccola schiena di Olivia che continua a dormire tranquilla.
I bambini le si avvicinano.
“Sì, mamma! È stato fortissimo fare a palle di neve con papà e zio Emmet! E poi Justin si è anche sporcato tutto di ketchup quando siamo andati a mangiare.”
“Oh! Allora è stata proprio una supergiornata! Ora però andate in bagno e spogliatevi, così vi faccio il bagnetto e poi ci guardiamo un bel film tutti insieme.”
I bambini si allontanano e io mi avvicino ancora di più alla poltrona.
“Tutto bene amore? Sei riuscita a riposare un po’?”
“Sì, io e questa pigrona ci siamo fatte proprio una bella dormita! E abbiamo anche fatto tutte e due il bagnetto. La prendi, così mi posso alzare?”
Non me lo faccio ripetere due volte.
Prendo delicatamente la mia piccola batuffola tra le braccia e la cullo.
“Ehi principessa! Il tuo papà è tornato, sei felice?” le chiedo quasi sussurrando.
Lei apre piano gli occhi, sbadiglia con quella sua boccuccia perfetta e poi si rimette a dormire.
Bella ride di gusto e mi dice: “Ti trova già noioso! Se fa così ora, pensa a come si comporterà quando avrà quindici anni!”
“Non mi trova noioso. Si è riaddormentata perché sa che tra le braccia del suo papà è protetta e può dormire sogni tranquilli. E quando avrà quindici, saprà ancora che la proteggerò sempre”.
Mia moglie si mette in punta di piedi e mi da un leggero bacio sulle labbra.
“Tu sarai il suo eroe per tutta la vita, anzi il nostro eroe”
Le sorrido felice e le do un altro bacio, prima di vederla allontanarsi per raggiungere i bambini in bagno.
Vado in camera nostra e poggio Liv nella culla di fianco al letto.
È adorabile.
Io e Bella abbiamo iniziato a parlare di dare un fratellino o una sorellina ai gemelli poco più di un anno fa.
Eravamo sposati da qualche mese e già saldamente insediati nella nuova casa.
Abbiamo deciso che Bella avrebbe fatto un controllo generale e, se il medico le avesse dato il suo benestare, avrebbe interrotto la pillola.
Non avevamo intenzione di preoccuparci di cose come il calcolo dei giorni più fertili, orari più idonei per concepire e cose così.
Sarebbe successo quando doveva succedere, e poco dopo Bella era incinta.
Me l’ha detto un bel giorno di inizio Marzo, e per quanto la cosa non avrebbe dovuto sconvolgermi più di tanto visto che ci stavamo provando da tre mesi, a momenti non sono svenuto.
Ho pianto dall’emozione.
E io che prendevo in giro Emmet quando si lasciava andare ai suoi momenti di eccessiva sensibilità!
Dev’essere una cosa genetica. Siamo tutti delle donnette in famiglia!
Ne ebbi la conferma il giorno in cui nacque la mia piccola Liv.
Bella, tra una contrazione e l’altra, mi parlava con dolcezza cercando di tranquillizzarmi.
L’ostetrica che ha fatto nascere la nostra bimba ci ha poi detto che mai, nei suoi trent’anni di esperienza, ha assistito ad un parto durante il quale ha avuto più timori per il padre che per la madre.
È evidente che non era presenta alla nascita di Justin.
Ora, non per vantarmi, ma io almeno non sono svenuto. Al contrario di Emmet.
Però devo dire che c’è mancato poco.
Quando hanno messo Olivia sul petto di Bella subito dopo la sua nascita, quando l’ho accolta per la prima volta tra le mie braccia, quando l’abbiamo presentata  a Chris e a Jace, sono tutti momenti in cui le emozioni che stavo provando hanno rischiato di mandarmi ko.
Mi dirigo verso il bagno della camera da letto matrimoniale, mi spoglio ed entro in doccia.
Da quando conosco Bella, la mia vita è stato un continuo susseguirsi di esperienze bellissime.
È tutto bello.
Anche quando siamo in disaccordo, non mi sento mai infelice.
Se a volte capita di arrabbiarci l’uno con l’altro, poi discutiamo e risolviamo la questione.
E poi di solito facciamo l’amore.
Quindi direi che alla fine è bello anche litigare.
Ma la cosa più bella in assoluto è sentirsi chiamare papà.
La prima volta è stato il giorno prima del matrimonio.
Per rispettare la tradizione, sono andato a dormire a casa dei miei genitori e i bambini sono voluti venire con me.
Mentre li mettevo a letto, Jace mi ha chiesto se per me era un problema se mi chiamavano papà.
Io ho detto loro che potevano chiamarmi come volevano e che non dovevano sentirsi costretti a fare niente che non volessero fare solo per farmi un favore.
In realtà in cuor mio avevo pregato perché venisse quel momento, ma non osavo sperare che sarebbe giunto tanto presto.
A quel punto Chris mi ha detto che loro non hanno mai avuto un papà, né hanno mai sentito il bisogno di averlo perché avevano la mamma e questo è sempre bastato. Ma ha anche aggiunto che quando pensano a come dovrebbe essere un padre, pensano a me, e che sarebbero felici di avermi come papà.
E ovviamente, siccome io sono io, mi sono venuto gli occhi lucidi.
Li ho abbracciati e baciati e ho detto che non potevo desiderare dei figli migliori.
Quando prima di addormentarsi hanno bisbigliato “Buonanotte papà” mi sono sentito leggero come una piuma.
Farei di tutti per quei due, come farei di tutto per Bella e per la piccola Olivia.
Esco dalla doccia, mi asciugo e mi infilo velocemente il pigiama.
Torno in camera e controllo la culla. Trovo Liv con gli occhi spalancati che guarda il soffitto.
Non piange, né si lamenta.
Avvicino il mio volto al suo e, non appena mi vede con chiarezza, si apre un delizioso sorriso sdentato.
È da pochi giorni che ha imparato a farlo e ogni volta è un tuffo al cuore.
La prendo fra le mie braccia e la strapazzo di baci.
“Ehi! Così me la consumi!” sento la voce di Bella.
Mi giro e la trovo accanto alla porta che mi osserva con occhi luminosi e una finta espressione di rimprovero.
“Non è vero! A lei piace quando papà le da i baciotti dappertutto. Non è vero Liv?”
“Dai signor papà, porta la bambina e la culla in sala. Io finisco di asciugare i capelli delle pesti e poi arriviamo a guardare il film” mi dice mentre si allontana.
Riappoggio Olivia nella culla e la porto in sala, vicino al divano.
Poco dopo arriva anche il resto della ciurma.
Chris e Jace si tuffano sul divano, Bella mette su il dvd, prende la bambina e si accomoda anche lei sul divano tra le mie braccia.
Mentre parte il film, la vedo slacciare i primi bottoni del suo pigiama e avvicinare al suo seno la testolina di Olivia che inizia a succhiare con entusiasmo.
Esiste qualcosa di più bello?
Sicuramente no.
Mi rilasso e mi godo il mio Sabato sera tranquillo e sereno con la mia famiglia.
 

 

Fine
 

  
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