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Autore: RSP    10/07/2013    2 recensioni
"non c'è bisogno di chiederlo! Io ovviamente! Io sono cento mila volte più bello di quella!" disse serio facendo scoppiare a ridere Louis che tornò a baciarlo
"si amore mio.. cento, mille, diecimila, un milione di volte meglio! E sei mio!" gli sussurrò sulle labbra provocando un milione di brividi al riccio.
Larry, Larry, Larry sempre e solo Larry !
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Saaalve! 
E' da una settimana che lavoro a questa OS che mi ha tolto quasi dieci anni di vita. 
Inutile dire che il risultato non mi piace neanche un po'.
Premettendo che, secondo me, i Larry sono in una sorta di pausa... l'ispirazione mi è venuta vedendo le foto di Lou ed Eleanor a Montreal mentre fanno shopping ( novità assoluta, una vera e propria notiziona) mentre Harry si godeva pienamente New York.
Ho " sviluppato" la storia su quelle foto e sulle foto dello "scambio di magliette" tra Harry e Kara.
C'e anche la partecipazione straordinaria di Eleanor in veste di migliore amica di Louis perché secondo me è davvero così.
Non ho che altro dirvi, spero che leggiate in numerosi e che alla fine vi piaccia.  :)
RSP


Louis aveva chiamato Elenaor la notte precedente, in lacrime. Era in uno dei suoi attacchi acuti di insonnia ed era scoppiato a piangere quando si era rigirato nel letto e aveva trovato l'altra metà vuota.
Era solamente da quattro  giorni che lui ed Harry non dormivano più insieme eppure a Louis sembrava un'eternità. Erano dai medesimi giorni che i due ragazzi, dopo aver discusso a lungo, aveva deciso di prendersi una ' pausa di riflessione '. (A dirla tutta era stato Harry a decidere e Louis, stremato dalla situazione, aveva solamente annuito anche se non si trovava per niente d'accordo)
Era una pausa che di pausa non aveva niente perché i due sembravano più che altro dei perfetti sconosciuti.
Non si degnavano di uno sguardo e si scambiavano qualche parola solo se costretti.
Louis passava il suo tempo con Zayn, Niall e Liam mentre Harry passava il tempo libero con i suoi amici.
Non era una novità che al riccio piacesse la compagnia di Lou e del resto della crew ma in quei giorni evitava quanto più possibile i suoi compagni di band, parlando con loro lo stretto indispensabile e per lo più di questioni lavorative.
Quando Louis ed Harry erano nella stessa stanza la tensione era talmente tanta che poteva quasi tagliarsi con il coletto e quando si trovavano di fianco, magari in sala d'incisione, facevano di tutto per non sfiorarsi minimamente o per non fare incrociare i loro sguardi anche se non sempre ci riuscivano.
Per Louis era una tortura e senza dubbio era quello che lo dava più a vedere. Scrutava Harry da lontano senza nessuna vergogna, studiava ogni suo movimento ed ogni suo atteggiamento, contava le volte che si girava verso di lui convincendosi che lo stesse cercando con lo sguardo  ed era quattro giorni che non chiudeva occhio la notte, che torturava i suoi amici che con grande pazienza lo consolavano e lo tranquillizzavano.
Il riccio invece, soffriva silenziosamente perché dopo tutto era stato lui a  cercarsi quella situazione. Anche se non lo dava a vedere, quando erano vicini non poteva fare a meno di guardarlo anche solo di soppiatto e notare che per quanto il più grande si sforzasse di ridere e scherzare, c'era un velo di tristezza in quegli occhi azzurri e che avrebbe dato la sua stessa vita per essere abbracciato e tranquillizzato da lui. 
Harry fremeva nel vedere gli occhi meravigliosi di Louis gonfi fino all'inverosimile e rossi con delle profonde occhiaie testimoni del fatto che il castano in quei giorni dormiva davvero poco e male. Nel vedere quel sorriso che l'aveva fatto innamorare perdutamente, così tirato e a volte anche falso. 
Il più piccolo se di giorno faceva di tutto per non pensarci, la notte al buio della sua stanza d'albergo, non riusciva a fare a meno di sentirsi incredibilmente solo e faticava a prendere sonno senza essere cullato dal respiro pesante del fidanzato. Più volte in quelle poche notti, anche se ubriaco marcio, aveva avuto l'impulso di bussare alla porta di Louis per abbracciarlo e baciarlo fino allo sfinimento ma alla fine non trovava mai il corgaggio perché aveva una paura fottutadi essere respinto.
Sapeva che sbagliava nel fare così, i suoi migliori amici avevano provato più volte a parlargli e a farlo ragionare ma lui aveva finto di avere sempre qualcosa da fare. Aveva diciannove anni e quando si dileguava con qualche scusa si malediceva perché era ancora immaturo ed aveva paura. Sapeva quello che Zayn, Liam o Niall volevano dirgli e lui non voleva di certo sentire che facendo così avrebbe perso Louis che senza dubbio aveva le potenzialità per fare innamorare un altro ragazzo molto più intelligente di lui.
Harry non voleva neanche pensare ad una cosa del genere perché Lou era ciò che di più caro aveva al mondo e gli venivano i conati di vomito e sudava freddo al solo immaginarlo tra le braccia di qualcun'altro che non era lui. 
Non riusciva ad immaginare la vita senza il suo ragazzo dagli occhi colore del cielo che aveva conosciuto negli bagni di x factor e di cui si era perdutamente innamorato fin dal primo instante. 
Dopo l'ultimo concerto a New York, Louis aveva deciso di partire per Montreal, un'altra ennesima tappa del take me home tour. Avevano un giorno di pausa ed il castano aveva deciso di passarlo lontano da Harry perché non ce la faceva veramente più a resistere. Sapeva benissimo che il più piccolo non sarebbe partito perché amava troppo New York per non approfittare di un giorno di pausa per conoscerla ulteriormente.
Lou invece aveva bisogno di stare un po' da solo per pensare a tutto quello che gli stava capitando nella  vita. Zayn, Liam e Niall malgrado tutto non lo lasciarono da solo seguendolo nella città canadese.
I ragazzi provarono, con il disappunto di Louis che conosceva già la risposta, a chiedere ad Harry di andare con loro ma lui aveva semplicemente risposto un "No" secco che non aveva dato diritto di replica.
Quando Niall glielo raccontò, con disappunto degli altri due, Louis aveva aperto un sorriso, li aveva ringraziati per averci provato e aveva cercato di farsene una ragione. 
Quella notte però le sue difese crollarono, iniziando senza neanche accorgersene a singhiozzare e pensò che in quel momento aveva bisogno solamente dell'affetto della sua migliore amica. Non aveva esitato a comporre il numero di telefono di Eleanor e a chiederle la 'pazzia' di raggiungerlo a Montreal e la ragazza, capendo che c'era qualcosa che non andava, abbastanza preoccupata accettò di buon grado. I manager, svegliati nel cuore della notte da lei stessa per chiedere loro di farle recapitare un biglietto, si mostrarono entusiasti di quella favolosa idea e non appena chiuso il telefono si sedettero a tavolino per progettare l'intensa giornata di shopping non programmata tanto per dare un'ulteriore prova alle fan che "Il Larry non esiste ed Eleanor e Louis sono la coppiù più affiatata di sempre".
Lou voleva bene ad El come una sorella. Quando i manager, tre anni prima, gliela presentarono come sua "fidanzata" lui si era semplicemente guardato con Harry che gli sedeva accanto e aveva accennato una smorfia sul viso pensando che quella ragazzetta era tutto fuorché simpatica e compatibile  con il suo carattere per andarci d'accordo in modo da sembrare una coppia affiatata mentre Harry le aveva stretto una mano con un ampio sorriso ed aveva esclamato "benvenuta nella nostra coppia!".
Con il passare del tempo, Louis si era dovuto ricredere perché con Eleanor si ci trovava benissimo e a furia di fare i fidanzatini innamorati erano  diventati migliori amici, con grande disappunto di Harry che con la ragazza, da simpatico e tollerante era passato a antipatico, acido, intollerante e quando l'aveva tra i piedi non si risparmiava mai battutine acide e occhiataccie che facevano quasi paura.
L'indomani, un'Eleanor stravolta dal fuso orario aveva bussato alla porta di un Louis che aveva dormito appena due ore e la sua stanchezza era concentrata tutta nei suoi occhi.
"El!" sussurrò non appena aprì la porta per buttarle le braccia al collo e ricominciare a piangere, la ragazza non poté fare a meno di abbracciarlo e di trascinalrlo dentro la camera per dopo aiutarsi con un piede e chiudere la porta. 
"che cosa è successo? Sono stata via solo una settimana!" chiese confusa prendendo ad accarezzare i capelli lisci del ragazzo, così come avrebbe fatto con una qualsiasi sua amica. 
Quando una settimana prima, era partita per la Francia, aveva lasciato Lou raggiante avvinghiato al collo di un Harry super mega iper felice che lei si togliesse dai piedi.
"io ed Harry - singhiozzò Lou- ci siamo presi una pausa! Più che altro lui ha deciso, io ho semplicemente annuito!" tirò su con il naso per dopo abbandonarsi sulla poltrona, El si appollaiò sul bracciolo incrociando le braccia al petto, riordinando mentalmente quelle informazioni.
"solo una settimana fa ha urlato al mondo che è innamorato di te e di tutte le tue piccole cose! Si è preso una cazziata stratosferica e adesso... ti ha lasciato?" constatò ovvia la ragazza che saltò in aria sentendo un singhiozzo più alto degli altri
"Non ci siamo lasciati!" urlò quasi Louis portandosi le mani in testa per dopo chiudere gli occhi.
"no,no..scusa scusa..!" gli prese i polsi la ragazza guardandolo dolcemente. 
"abbiamo avuto una discussione e siamo arrivati a questa pessima conclusione. Adesso a lui non gliene fotte più niente ed io mi sento il cuore frantumato!" El non fece caso alla melodrammaticità dell'amico e sospirò storcendo il labbro in cerca delle parole giuste, prima che potesse aprire bocca Louis continuò.
"Non mi ama più El! Non mi degna di uno sguardo, non gli piaccio più... l'ho sempre detto che faccio schifo e che prima o poi se ne sarebbe accorto anche lui!"
"ei ei ei...- Eleanor si mise in piedi di fronte a lui guardandolo severamente- sai benissimo che non è così e che non devi dire queste cose! Harry si incazzerebbe tantissimo, lo sai che non sopporta quando ti dici queste brutte cose!"
"non gli interessa di me- cantilenò Louis- esce con quella adesso.." si passò le mani sul viso per asciugare le lacrime 
"quella sarebbe la biondina?" chiese El confusa e Lou annuì in silenzio
"ora capisco tutto! Ho visto che aveva una sua maglietta... quando mi hanno fatto vedere la foto mi sono chiesta perché questa Kara fosse ancora viva!" rise lei facendo beccandosi un'occhiataccia da parte del ragazzo che borbottò qualcosa di incomprensibile per dopo scoppiare in... 
"secondo te è possibile che siano stati a letto insieme? Le hai viste le foto??? Si guardavano in modo tenero??? Era tutto calcolato e mi ha lasciato per lei!" Louis prese a scuotere convulsivamente il braccio dell'amica che si divincolò da quella morsa con un gesto abile allontandandosi quanto più possibile dall'amico, si sedette sul letto e abbracciò un cuscino
"stiamo parlando dello stesso Harry? Quello che va per locali gay con magliettine a rete?"
"se mi fai ricordare queste cose non mi aiuti!" borbottò Lou mettendo il broncio mentre El per tutta risposta scoppiò in una fragorosa risata
"Il modo in cui Harry ti ama è direttamente proporzionale all'odio che prova per me ed Harry mi odia veramente tanto, di conseguenza ti ama  più della sua vita! Vedrai che passerà tutto e tornerete insieme più forti di prima!"
"Ma lui si fa vedere in giro con questa!" escalmò sconsolato 
"è ovvio che lo fa per avere una tua reazione! Lo sai che facciamo adesso? Usciamo! E' ovvio che Styles vuole la guerra! Guerra sia! Quando mi beccherà , mi ucciderà ma ne varrà la pena perché nessuno deve fare piangere la mia ragazzina in piena crisi adolescenziale!" El sorrise felice all'amico per dopo pizzicargli una guanica, Lou gli rivolse il vero primo sorriso dopo diversi giorni.
"andiamo a fare shopping" batté le mani felice la ragazza.
"tanto per cambiare!" si lamentò Louis
"stavolta sarà diverso perché sono venuta qui di mia spontanea volontà e la modest non c'entra niente... se Harry sa una cosa del genere diventa pazzo! I paparazzi saranno già stati avvisati e tempo due ore usciranno le foto! Il riccio esce con questa Kara? Noi siamo la coppia felice ed innamorata che può scambiarsi effusioni amorose quando e come vuole! Da su Tomlinson alzati, lavati e vestiti! Uno dei tuoi sorrisi finti che usi quando mi tieni per mano e tanto sano shopping terapeutico per cuori infranti!" El prese le mani di Lou mettendolo in piedi, il castano non oppose resistenza e lo guidò fino alla porta del bagno per dopo chiudergliela alle spalle.
"e se si arrabbia?" la voce di Louis e in seguito la sua figura vestita di tutto punto fece saltare in aria la ragazza intenta a stare al pc, alzò gli occhi verso di lui portandosi una mano sul cuore
"non ne ha motivo!" constatò lei tranquillamente dopo un po', tornando a guardare lo schermo.
"di solito glielo dico quando sei con me! Anche quando litighiamo!" le spiegò Louis, dondolando sul posto pensando alla reazione che avrebbe avuto Harry alla vista delle foto.
"siete lasciati e non mi sembra che ti abbia chiesto il permesso per dare le magliettine a Kara! Smettila di assecondarlo o non crescerà mai se fai così! Scommetto che dopo la discussione tu hai provato a fare pace e lui ti ha respinto!" Eleanor chiuse il pc guardando l'amico che prese di nuovo a piangere.
Quello che aveva detto El era la verità! Subito dopo che Harry l'aveva lasciato, lui era andato a cercarlo per fare pace ma il riccio non aveva voluto sapere di ascoltarlo. La ragazza roteò gli occhi alzandosi dal letto, gli asciugò le lacrime senza dire niente lo prese per mano trascinandolo fuori dalla stanza.
"andiamo! La macchina è giù che ci aspetta, mi hanno appena mandato un sms!" gli mise sul naso gli occhiali che aveva afferrato dalla scrivania e sorrise sistemandogli i capelli
"Non vorrei dicessero che ti sei emozionato quando mi hai vista!" disse ridendo, davanti l'ascensore dove la guardia del corpo li attendeva.
"grazie El!" disse semplicemente Louis rivolgendole un sorriso timido, l'amica gli fece l'occhiolino
"rischio la vita ogni volta! Quel pazzo del tuo fidanzato che mi vuole praticamente morta e il mio di fidanzato che minaccia di lasciarmi un giorno si e l'altro pure ma per il mio migliore amico questo e altro!"
"di a Max che mi dispiace per tutta questa situazione! Oddio che stupido, non ho pensato che eravate insieme quanto ti ho chiamato..!" Lou si sbatté una mano in fronte ed El prese a ridere stringendosi nelle spalle,  le porte dell'ascensore si aprirono
"dopo glielo dirò per ora devo pensare al mio "finto" fidanzato e devo far morire di gelosia una checca istericache mi odia!" fece chiaro riferimento a Harry e si beccò una spallata dall'amico che spalancò bocca e ochi non appena vide l'assedio di fan fuori l'albergo.
"O cazzo! Quante sono?"
"stammi vicino, ti prego! - piagnucolò Eleanor - sono claustrofobica!" lo guardò imapurita
"tranquilla! Se ti senti male stringimi la mano!" Louis fece segno alla guardia del corpo di aprire la porta a vetri e subito le urla e i flash delle macchine fotografiche li investirono.
i due ragazzi esibirono i loro soliti sorrisi e con un po' di difficoltà arrivarono alla macchina, trovandovi dentro un rifugio. Louis, abbassò il finestrino, togliendosi gli occhiali da sole scoprendo così gli occhi indubbiamente gonfi e sorrise amabilmente alle fan.
Eleanor gli prese la mano intrecciandola con la sua e portandola sulla coscia, Lou si voltò verso di lei in confusione più totale. 
"non imparerai mai!" disse esasperata Eleanor non appena la macchina sfrecciò per le vie della città.
Louis non le rispose e pensò solamente che quelle miriadi di foto ben presto avrebbero fatto il giro del mondo e che se ad Harry importava ancora qualcosa di lui, avrebbe dato di matto.

"le sta toccando il culo! le sta toccando il culo! LE STA TOCCANDO IL CULO! CAZZO LOU, LE STA TOCCANDO IL CULO!" Harry, seduto sul letto della camera di Lou e Tom, sembrava un disco incantato. Teneva tra le mani il suo i phone bianco nuovo di zecca e aveva gli occhi fissi sullo schermo, scorrendo e riscorrendo le foto che aveva trovato su twitter.
Louis ed Eleanor... insieme! Prima che la sua mente un po' bacata si offuscasse del tutto si era fatto delle domande a cui non aveva trovato risposa.
PRIMO. Che minchia ci faceva Eleanor in Canada se fino a pochi giorni prima era in Francia, lontana km e km da loro ,per sua grande gioia?
SECONDO. Cosa ci faceva con Louis? Possibile che nessuno l'aveva avvertito?
TERZO. Perché Louis non gli aveva detto niente? Perché i ragazzi non l'avevano avvisato? FANCULO! Doveva essere Louis a mandargli anche un cazzo di sms.
QUARTO. La modest voleva festeggiare così il fatto che si erano lasciati?
QUINTO. "TOGLI QUELLA CAZO DI MANO DALLA COSCIA DI QUELLA TOMLISON O TE LA FARO' PAGARE!" 
La sua lucidità mentale era andata a farsi fottere del tutto ed Harry aveva constatato che forse era meglio andare a cercare qualcuno con cui parlare.
Non appena il riccio aveva bussato alla porta della sua migliore amica, Lou sapeva già che si trattava di lui perché aveva già visto le foto e con un gesto repentino aveva fatto dileguare Kara con Lux perché sapeva che il più piccolo della band avrebbe iniziato a snocciolare una serie di parolacce, imprecazzioni, maledizioni che non erano di certo consone ad una bambina di due anni che ripeteva tutto quello che sentiva.
Nel frattempo su twitter le fan, che di certo non avevano di meglio da fare che mettere foto su quel maledetto social netwrok, avevano caricato altre foto e Lou non potè fare altro che ascoltare gli slceri di Harry. 
Il riccio si era seduto in poltrona con il pc sulle gambe e aveva iniziato a lanciare una serie di risatine isteriche che si bloccarono di colpo non appena vide la foto che raffigurava Lou e quella - come amava chiamarla - presi di spalle mentre erano intenti a pagare qualcosa alla casa ed erano già abbastanza vicini per far saltare i nervi ad Harry e a completare l'opera fu la visione della mano del ragazzo poggiata comodamente sul fondoschiena di Eleanor.
"si Harry le tocca il culo! Tranne che per me, te ed un'altra ventina di persone... lei è la sua fidanzata e tu sei il suo migliore amico, non viceversa!" constatò ovvia la bionda non badando alla faccia disgustata di Harry. 
"è impazzito? Le sta toccando il culo... davanti a tutti...!" cantilenò Harry non badando alla costatazione dell'amica, Lou gli tolse il pc dalle mani in un momento di sua distrazione e andò avanti tra le foto emettendo un suono rauco che attirò l'attenzione di Harry che si fiondò alle sue spalle per guardare lo schermo.
"si, Harry... la sta abbracciando, le ha sorriso e l'ha presa tra le sue braccia come i principi fanno con le loro principesse!" Lou anticipò le parole dell'amico che le rivolse uno sguardo furente.
"scherza? Io l'ammazzo!" indicò lo schermo con occhi sgranati e l'amica sbuffò incrociando le braccia.
"ma senti un po'... dopo averlo lasciato e dopo aver fatto il coglione con Kara... cosa ti aspettavi?"
"io non ho fatto il coglione con nessuno, non come lo sta facendo lui almeno"
"quei due sono fidanzati da due anni, possono permettersi questo e altro!" La bionda girò il coltello nella piaga 
"NON.SONO.FIDANZATI. - sillabò Harry tra i denti e si portò le mani ai capelli- Lou ti prego non lo ripetere" la supplicò con voce strozzata, l'amica capì che il riccio si stava sciogliendo in uno dei suoi rari pianti e si sedette di fianco circondandogli le spalle con un braccio.
"Harry non sono fidanzati, lo sai benissimo anche tu che è tutta una finta - gli accarezzò i ricci per cercare di farlo calmare non sapendo però che quella era una prerogativa di Louis- Lou ti ama più della sua vita, domani appena vi vedete, chiarirete ogni cosa!"
"Non mi vorrà parlare perché l'ho cacciato quando voleva fare pace!" singhiozzò lui cercando di fermare le lacrime.
"Non fare l'idiota lo sai benissimo che lui aspetta solo quel momento!"
"perché non mi ha detto di Eleanor?"
"perché adesso non hai il diritto di saperlo e l'ha fatto per provocarti!"
"non perché gli piace? Lui dice che è la sua migliore amica ma io mica ci credo tanto!" dise con un sussurro e Lou gli accarezzò una guancia sorridendogli con fare materno. Harry Styles senza la facciata sonofigoesodiesserlo era molto simile ad un bambino.
"Louis non ha occhi che per te!" lo rassicurò e lui aprì un sorriso fantastico per dopo riprendere a guardare le foto al pc, Lou lo chiuse di scatto e lo guardò con le mani ai fianchi
"Non starai tutta la sera a guardare le foto! Usciamo!" lo ammonì ed Harry scosse la testa energicamente
"ho voglia di rimanere un camera e vedere un film!"
"magari anche con tre vaschette di gelato? Vuoi fare un pigiama party con le amiche? Non so...!"disse la bionda con ironia.
"non ho voglia di uscire Lou, veramente!" si lamentò il riccio
"portiamo alle giostre Lux!" disse la ragazza aprendo un grande sorriso sapendo che Harry non sapeva resistere quando si trattava della bambina di cui lui era praticamente innamorato.
"Ok!" sospirò rassegnato
"ci vediamo giù tra mezz'ora!" disse esaltata la ragazza prendendo dalla valigia i vestiti da indossare.
"Lou?" Harry la chiamò sulla soglia della porta e lei si voltò a guardarla interrogativa.
"pensi che sarò un buon padre?" chiese prendendola alla sprovvista, lei sorrise e annuì semplicemente.
"sarai un ottimo padre, Harry! Tu e Louis sarete dei genitori fantastici e i vostri figli saranno orgogliosi di voi!" lo tranquillizzò andandolo ad abbracciare.
"pensi che Louis voglia ancora avere dei figli con me? Dopo che mi sono dimostrato così immaturo?" poggiò il mento sulla spalla dell'amica sentendo, per l'ennesima volta, gli occhi lucidi.
"penso che Louis voglia avere un esercito di bambini con te ed un matrimonio di quelli hollywoodiani con tanto di palloncini, colombe bianche e fuochi d'artificio! E' una queen lui, non te lo dimenticare!" disse ridendo, trascinando anche Harry che annuì convinto.
"sono uno stupido!" constatò lui tornando serio, trovò l'assenso di Lou che annuì energicamente più volte.
"grazie per la sincerità! Sei un'amica! vado a cambiarmi!"
Harry entrò in camera sua e prima di cambiarsi, non resistendo, entrò su twitter per dare un'ultima occhiata alle foto.
C'era un'ennesima foto di Louis che alzava il dito medio a qualcuno. Lesse velocemente alcuni commenti e poi ne lesse uno dove c'era scritto il possibile motivo per cui il ragazzo avesse fatto quel gesto, < Chiamavano la sua fidanzata Beard per questo si è incazzato! LARRY NON ESISTE e Louis è innamorato di Eleanor, lasciateli in pace! >  Una fan aveva scritto ed il riccio mandò all'aria tutta la calma che Lou, con tanta fatica, aveva cercato di fargli acquistare.
Non sapeva il vero motivo del gesto di Louis ma sapeva benissimo che quello che aveva scritto la fan poteva essere vero perché Lou doveva 'difendere' quella finta relazione. Tuttavia quando il fidanzato aveva questi 'colpi di genio' - come amava definirli Harry- lui non poteva fare a meno di starci male.
Harry si sentì incredibilmente stupido ripensando al momento in cui l'aveva lasciato e per la prima volta sentì dentro di lui il vuoto che non sentiva da tre anni ormai. Quel vuoto che era riuscito a colpare quel ragazzo di tre anni più grande di lui ma con il sorriso da eterno peter pan. Guardò e sfiorò quel 'HI' tatuato con la scrittura di Louis e si lasciò andare ad un pianto liberatorio, diede libero sfogo anche ad una miriade di singhiozzi che di certo non aiutarono il suo problema con l'asma.
Harry sentiva l'esigenza di vedere Louis. Riempirlo di parolacce, insulti e pugni per dopo farci pace, baciarlo, farci l'amore e fagli promettere di essere suo...per sempre.

"buongiorno!" bofonchiò Harry entrando nella saletta privata che l'hotel aveva interamente riservato a loro. I ragazzi più alcune persone dello staff stavano pranzando.
Dopo non aver chiuso tutta la notte, Harry insieme a Lou e ad altre persone aveva preso l'aereo che li avrebbe portati a Montreal. 
Inutili erano stati tutti i tentativi dell'amica di distrarre Harry da quello che era il suo unico pensiero, Il riccio aveva passato tutto il resto del viaggio a guardare fuori dal finestrino smanioso di toccare il suolo canadese e correre a riprendersi il suo amore.
Aveva passato una delle notti più brutte della sua vita. Lui, Lou, Lux e Kara erano andati alle giostre ma lui aveva passato la serata a parlare delle foto di Louis con Eleanor e insieme alle amiche aveva cercato di analizzare il gesto che aveva fatto all'indirizzo delle fan. Una volta in albergo poi aveva visto e rivisto le foto fino ad impararle a memoria e poi aveva chiamato sua madre per farsi consolare ma Anne in un primo momento l'aveva sgridato e poi sentendo i singhiozzi del suo bambino era stata un'ora a cercare di farlo calmare.
"se non si risolve, mà?" aveva chiesto Harry tra le lacrime.
"farai di tutto per riconquistarlo!" gli aveva risposto sua madre con sicurezza ed Harry era riuscito a calmarsi e a prendere sonno.
"Eiii! Siete arrivati!" constatò Zayn impalandosi di fronte a lui e battendogli una mano sulla spalla, Harry gli aprì un sorriso che assomigliò più a una smorfia e iniziò a scrutare ogni angolo della camera per cercare l'unica persona che gli interessava realmente. Di Louis, però, neanche l'ombra.
"è in camera con El!" gli risolse ogni dubbio Liam che affiancò Zayn per dopo porgergli un piatto aprendogli un ampio sorriso. Harry aprì la bocca per controbattere, per dirgli che non gliene fregava niente di dov'era Louis ma non appena vide i due amici allontananrsi, lasciò perdere con uno sbuffo.
"Harry è da ieri che non tocchi cibo, devi mangiare qualcosa!" Lou , con il suo solito atteggiamento iper protettivo, gli portò un piatto stracolmò di cibo, Harry le sorrise dolcemente prendendo un toast dal piatto e nello stesso momento sentì lo stomaco contorcersi ed in seguito chiudersi perché sentì dei passi che avrebbe riconosciuto tra mille ed un paio di occhi perforargli la schiena.
Il riccio aveva come un 'sesto senso' quando si trattava di Louis ed infatti non appena si voltò, i suoi occhi verdi incontrarono quelli azzurri per una frazione di secondo ed il castano interruppe quel contatto trascinando per la mano Eleanor portandola da Niall che stava mangiando come se non ci fosse un domani.
Harry stette fermo a guardare la scena, sentendosi un perfetto idiota. La sua mano destra teneva il toast a mezz'aria, la mano sinistra era lungo il fianco chiusa in un pugno e la sua faccia non doveva avere una delle sue migliori espressioni. Cercò con tutte le sue forze di mantenere il controllo e di non mettersi ad urlare contro Louis, puntò gli occhi contro le loro mani intrecciate mentre i due parlavano con Niall. Louis disse qualcosa al biondino che scoppiò a ridere e Louis con un ampio sorriso si voltò verso Eleanor che venne contagiata dalla risata dell'irlandese. 
Harry poteva giurare sulla sua vita di aver sentito un pezzo di cuore frantumarsi quando vide Louis che osservava Eleanor con uno degli sguardi che di solito rivolgeva solo a lui. Gli mancavano quegli sguardi pieni d'amore che gli rivolgeva ogni volta che faceva o diceva qualcosa e poteva dire o fare anche la cosa più idiota del mondo,  Louis lo guardava sempre in un modo che lo faceva sentire unico al mondo.
"Harry mangia qualcosa" lo pregò la bionda passandogli il piatto sotto il naso ed Harry dovette appellarsi a tutto il suo autocontrollo per non farle volare il piatto dalle mani ed iniziare ad urlare.
"Non ho fame - mormorò- Ho bisogno di dormire! Credo salirò in camera!" si avvicinò a Paul per chiedergli la chiave della stanza e pregò con tutte le sue forze di non esservi troppo vicino a quella di Louis. In verità pregò affinché il suo fidanzato ed Eleanor non dormissero nella stessa stanza. 
"avevi detto che gli parlavi subito!" bisbigliò Lou in tono di rimprovero, Harry si voltò trovandosi di fianco l'amica che indicava quella scenetta tanto carina che si stava svolgendo poco distante da loro
"Non voglio rovinargli questo momento di allegria! Sono così carini insieme, non trovi?" chiese sarcastico mentre l'amica usciva fuori dalla borsa il suo iphone iniziando a scrivere qualcosa. Il riccio la guardò confusa per poi sillabare un "cosa stai facendo?" quando notò che Eleanor aveva letto qualcosa sul cellulare e aveva alzato lo sguardo verso di loro aprendo un ampio sorriso alla bionda. Harry roteò gli occhi al cielo e guardò torvo l'amica che non lo degnò di uno sguardo accogliendo tra le sue braccia la mora che dalla sua spalla lanciò uno sguardo preoccupato ad Harry.
"Eeeel!" Lou non diede il tempo ad Harry di aprire bocca per iniziare a sputare qualsiasi tipo di cattiveria
"Louuu, come stai?" 
"Bene! Tu? Divertita in Francia? Mi devi raccontare tutto!" La prese a braccetto trascinandola fuori la stanza, lanciò un'occhiata ad Harry che sbuffò sonoramente per dopo trascinarsi al tavolo dove Louis, Niall, Zayn e Liam stavano parlando.
"ciao!" bofonchiò sedendosi tra Zayn e Niall che si voltarono a guardarlo stupiti per dopo aprirgli un ampio sorriso. Harry guardò confuso Liam che gli mandò un sorriso che gli sembrò essere di incoraggiamento. Spostò lo sguardo verso Louis che sostenne il suo sguardo per dopo abbassarlo e rivolgere tutte le sue attenzioni ad una lattina di red bull.
"ci degni della tua presenza!" la voce di Louis ruppe quel silenzio fastidio che si era venuto a creare, non aveva alzato lo sguardo ma il ricciò capì che stava parlando con lui.
"hai finito di divertirti?" continuò non dando la possibilità di replica ad un Harry che si agitò sulla sedia.
"smettila Louis!" disse semplicemente mantenendo il tono di voce calmo, poggiò le braccia sul tavolo e si allungò per tutta la sedia, volegendo lo sguardo da tutt'altro lato.
"smetterla? Ho appena cominciato!" il più grande sbattè la lattina sul tavolo alzando il tono della voce, tutti si voltarono a guardarli e i ragazzi si guardarono intorno imbarazzati.
"dovrei essere io quello infastidito!" sentenziò il riccio senza alcuna paura, sapendo perfettamente che era in torto marcio.
"e io dovrei inginocchiarmi e chiederti perdono??? Per quattro giorni ti sei fatto i cavoli tuoi e adesso con quale diritto vieni qua a lamentarti di qualcosa che non deve minimamente interessarti???" urlò Louis senza ritegno
"Io non mi sono fatto i cavoli miei!" decretò Harry scatenando la belva, fino a quel momento mezza addormentata, in Louis. Il più grande si alzò e si sporse verso tutta la lunghezza del tavolo avvicinandosi pericolosamente al viso di Harry. Liam salvò il riccio da uno schiaffo in piena guancia bloccando la mano di Louis.
"ok! Sono calmo! Lasciami! - disse poco dopo Louis strattonandosi dalla presa di Liam- eri tu o un sosia quello che ha regalato la magliettina a quella...vediamo se trovo un termine per non essere volgare..uhm.. zoccola?" si sedette di nuovo mentre lo sguardo rivolto al cielo di Harry lo fece spazientire ancora di più.
"te le sei viste le bellissime foto che hanno scattato a te e alla tua bellissima fidanzata?" chiese ironico Harry.
"mi hai lasciato, ricordi?" ribattè un Louis abbastanza infervorito
"andiamo Louis, sai benissimo che l'ho detto in un momento di nervosismo!" sbottò il riccio
"è per questo che io volevo fare pace e tu mi hai mandato a fanculo? Che non mi hai calcoato per quattro giorni?"
"non hai risposto alla mia domanda!" lo ignorò Harry
"non hai diritto di sapere la risposta! Ti basta sapere che l'ho chiamata io!" incrociò le braccia al petto Louis sapendo perfettamente di aver centrato a pieno il punto debole del più piccolo
"come?" mormorò dopo aver rimesso apposto la frase formulata poco prima.
"ragazzi perché non ne parlate in privato?" azzardò Zayn dopo alcuni secondo di silenzio dove Harry e Louis si scrutarono in cagnesco.
"Non ho voglia di parlare - sentenziò Louis prima che Harry potesse dire quello che era giusto da fare- siamo lasciati ed io posso fare quello che voglio e non ho intenzione di fare pace!" si alzò e pirma di uscire dalla stanza fece segno ad El di seguirlo.
Harry guardò la porta chiudersi per dopo accasciare la testa sul tavolo, i ragazzi cercarono di consolarlo ma si alzò senza degnare di uno sguardo nessuno per andare a prendere l chiavi della sua stanza.
"Hazza!" Lou gli andò incontro ma lui la bloccò prima che potesse continuare a parlare.
"ci ho provato e adesso non rompete più il cazzo! Ho sbagliato, sono stato uno stupido adesso ho bisogno di stare solo e dormire! Chiamatemi quando dobbiamo andare..!"  le disse mentre gli occhi gli si riempivano di lacrime.
Si accasciò contro la parete dell'ascensore e non appena fu al sicuro nella sua stanza si buttò nel letto senza trovare la forza di spogliarsi e dopo aver piato fino a star male chiuse gli occhi cadendo in un sonno profondo.

Sul palco, Louis aveva osservato Harry per tutta la durata del concerto. Aveva notato che tra una pausa e l'altra il riccio si era rivolto alla sicurezza per avere il suo inalatore. Sapeva fin troppo bene che soffriva di una forma leggera d'asma e quando c'era qualcosa che non andava gli venivano delle e proprie crisi con a seguito degli attacchi di panico.
Quella sera era ovvio che il piccolo si stava sforzando al massimo per non farsi sopraffare dall'ansia facendo abuso del medicinale ed inutile dire che il più grande era molto più che preoccupato.
"Haz, stai bene?" chiese Zayn una volta nel backstage, battendogli una mano nella schiena. Il riccio era pallido ed aveva il respiro irregolare, il suo torace si alzava ed abbassava ad un ritmo frenetico ma nonostante tutto sorrise all'amico annuendo per non farlo preoccupare
"si, semplice asma! Vado a cambiarmi di là" prese il suo borsone dirigendosi verso un camerino vuoto perché non aveva proprio voglia di stare insieme agli altri tra cui anche Louis. Da quel pomeriggio non si erano rivolti più la parola ne quanto meno si erano incrociati lo sguardo.
Si chiuse la porta alle spalle e scivolò contro di essa. Si impose di calmarsi e tornare a respirare in maniera normale, non riuscendoci. Il petto continuò ad alzarsi e abbassarsi in maniera regolare, iniziò a tremare e a sudare freddo. 
Era solo ed il suo borsone con dentro le cose necessarie l'aveva lanciato troppo lontano da lui, iniziò a piangere e iniziò a respirare più forte in modo da ispirare più aria possibile.
"Harry?" la voce di Louis gli arrivò dritto alle orecchie, il più grande aveva notato che c'era qualcosa che non andava e l'aveva seguito ,da dietro la porta aveva sentito i singhiozzi e il respiro affannato.
"Harry? Stai male? Spostati dalla porta che entro, non riesco ad aprire!" sentì la maniglia smuoversi freneticamente e con un pò di difficolta spostò la schiena dalla porta poggiandola al muro freddo, abbracciò le gambe con le braccia e poggiò il mento sopra le ginocchia per quanto i singhiozzi glielo potevano permettere.
Louis aprì la porta facendola sbattere contro il muro e subito lo sguardo ricadde sulla figura rannicchiata del più piccolo che aveva il viso coperto di lacrime.
"amore mio cosa hai?" Louis si sedette al suo fianco prendendolo tra le braccia, prese ad accarezzargli il viso e gli scostò i capelli impregnati di sudore dalla fronte, fregandosene di lui che si era appena lavato ed aveva indossato dei vestiti puliti. Gli asciugò le lacrime aiutandosi anche con le labbra che gli lasciarono una scia di baci umidi nella guancia e subito Harry si tranquillizzò un po'. Affondò il viso sul petto del più grande iniziando a singhiozzare sonoramente. Louis lo strinse più forte a sé accarezznadogli la schiena e poggiò la bocca si ricci del più piccolo che d'istinto chiuse il pugno sulla maglietta di Louis per paura che il più grande potesse andarsene.
"sfogati!" gli sussurò semplicemente ed Harry pianse più forte cercando di dire qualcosa che Lou non capì completamente, abbassò il viso sul suo e fece sfiorare le loro labbra sentendo il sapore salato delle lacrime.
"parleremo dopo! Ora calmati... hai avuto un attacco di panico!" lo cullò tra le braccia come se fosse un bambino.
Ogni volta che litigavano in maniera un po' più grave ad Harry venivano queste crisi e solo Louis sapeva tranquillizzarlo e poi in seguito farci pace dopo essersi sentito completamente in colpa.
Louis cercò di alzarsi ma Harry lo trattenne stringendosi di più a lui, gli buttò le braccia al collo nascondendo il viso nell'incavo del collo.
"Non...non.. a...andartene!" balbettò
"non sto andando da nessuna parte, voglio prendere le cose per farti stare meglio!" lo tranquillizzò Lou accarezzandogli i capelli, Harry mollò la prese in modo che si potesse alzare. Prese dal borsone un sacchetto e l'inalatore e tornò a sedersi di fronte al fidanzato a gambe incrociate, gli passò il sacchetto e "soffiaci dentro, come al solito!" gli disse dolcemente ed Harry eseguì l'ordine e poi Louis gli portò l'inalatore alla bocca spruzzandogli il medicinale ed il riccio gli accennò un sorriso
"dobbiamo parlare!" disse Louis poggiando il tutto sul tavolo vicino e sedendosi di fianco a lui, voltò la testa nella sua direzione e nello stesso momento Harry fece lo stesso, annuendo.
"possiamo farlo in albergo? A letto? Abbracciati?" chiese facendogli gli occhi dolci e Louis si sciolse davanti tutta quella perfezione. 
"mi fai sempre spaventare!" disse pizzicandogli il naso.
"tu mi fai sempre incazzare!" rispose Harry allegro per dopo alzarsi da terra, porse una mano a Louis per aiutarlo ad alzarsi da terra.
Lasciarono le loro mani intrecciate mentre si dirigevano sul tour bus che li avrebbe portati in albergo. Non appena salirono si resero conto di essere gli ultimi
"scusate- Harry si grattò la nuca imbarazzato- sono stato male!"
"è un nuovo termine per dire scopare?" chiese Niall ridendo
"è stato davvero male!" constatò serio Louis
"cosa hai avuto?" chiese Liam preoccupato perché senza ombra di dubbio era il più apprensivo del gruppo.
"un attacco di panico, ora sto bene!" li tranquillizzò Harry aprendo un sorriso
"il principe ti ha salvato?" lo sfottè Zayn.
"già!" tagliò corto Harry sedendosi sul divano e iniziando a scrivere qualcosa sull'i phone, lanciando di tanto in tanto un'occhiata ad un Louis che si era avvicinato ad Eleanor che era seduta, in disparte, nel divano di fronte. Sembrava triste ma Harry continuò a giocare con il suo telefono come se niente fosse.
"cosa le succede?" chiese a Louis una volta entrati in camera del più piccolo
"Problemi con il fidanzato per le foto!" disse il più grande togliendosi le scarpe e lanciandole per la stanza, Harry le raccolse sistemandole e lo stesso fece con i vestiti che in poco tempo ricoprirono il pavimento.
"direi che ha ragione! Mi chiedo se sia peggio per lui vedere che alla sua ragazza toccano il culo o per me vedere il mio ragazzo che tocca il culo ad una... mmm!" Harry si portò l'indice al mento fingendosi pensieroso e beccandosi un pugno, scherzoso, in pieno stomaco da parte di Louis
"l'ho fatto per provocare una tua reazione, Harry! Non volevo scatenare un putiferio!" fece spallucce
"la mia reazione l'hai scatenata! Il dito medio, perché? Davvero la stavi difendendo?"
"ma quando mai! C'era un uomo che non aveva meglio di fare che insultarmi, non ho difeso nessuno se non me stesso e voi!" incrociò le braccia al petto ed il riccio lo scrutò per qualche secondo indeciso se credergli o meno.
"tu perché vai a dare magliettine a destra e a manca?" chiese Louis non dando ad Harry il tempo di ribattere
"Kara aveva sporcato le sue e preferirebbe morire in astinenza piuttosto che stare con me!" 
"ci hai provato?" Louis alzò la voce e andò a pararsi di fronte al ragazzo a braccia conserte, Harry scoppiò a ridere per la notevole differenza d'altezza e gli cinse le spalle con un braccio attirandolo a sé.
"è lesbica, amore! Lesbica!" glielo disse guardandolo negli occhi tanto per godersi la sua reazione. 
Lou si diede dello stupido mentalmente e gli passò le braccia intorno alla vita finendo quasi per stritolarlo.
"risolto questo problema... finiamo sempre al punto... che lo stronzo sei tu!" disse allegro mettendosi in piedi sul letto.
"quanto te la porterai questa storia delle foto?" si informò Louis
"l'hai abbracciata senza motivo e le hai toccato il culo! Direi.. per un bel po'!" scese dal letto iniziandosi a spogliare e rimanendo solamente in boxer. Louis stette in silenzio gustandosi la scena e facendo correre i suoi occhi per tutto il fisico del compagno, deglutì.
Era in chiara astienza da sesso perché da tre anni a quella parte non era mai stato così lontano da Harry per quattro lunghi giorni.
Sentè i pantaloni farsi fin troppo stretti e la risata roca di Harry riempì la stanza, il più piccolo era appoggiato al muro con addosso solo i boxer e gli occhi puntati sul cavallo di Louis che non si imbarazzò minimamente aspettandosi una qualche reazione del riccio.
Harry per tutta risposta  si voltò verso la sua valigia per prendere l'occorente per la doccia, gli diede la schiena e per farla completa piuttosto che inginocchiarsi si mise a novanta dandogli una vista migliore del suo lato B.
"possiamo parlarne dopo?" Louis gli arpionò i fianchi per dopo mordergli una spalla, Harry ridacchiò scuotendo la testa 
"astinenza amore?"
"quattro giorni!" riuscì solamente a dire Lou che strusciò la sua erezione sull'apertura coperta dai boxer di Harry che seppur scosso da un brivido non diede segni di cedimento.
"Hai contato anche le ore?" chiese ridendo e gustandosi tutte quelle attenzioni perché si, gli erano mancate anche a lui anche se non lo dava a vedere.
"lo avrei fatto se solo non fossi stato impegnato a disperarmi!" gli morse il lobo dell'orechcio e il piccolo piegò la testa di lato ridendo, riuscì a liberarsi alla presa del fidanzato che rimase a bocca aperta per quella interruzzione fin troppo brusca.
"forse vorrai dire che eri troppo impegnato a toccare culi!" disse furbo Harry che si guardagnò un lamento gutturale da parte di Louis.
"ti conviene sfogarti da solo bello mio perché davvero te la faccio pagare questa volta!" continuò Harry ridendo per dopo chiudersi la porta del bagno alle spalle.
"Harry" urlò per protestare Louis che rimase per un po' impalato nel piccolo corridoio della stanza ritrovandosi a pregare ogni santo del paradiso affinché Harry uscisse da quella porta e lo sbattesse al muro.
"sono sotto la docciaaa!" canticchiò allegro il più piccolo e Louis con un senso di frustazione guardò l'erezione che si vedeva chiaramente dai pantaloni della tuta ed il pensiero di Harry nudo e bagnato a pochi passi da lui non lo aiutava completamente. Si distese sul letto imponendosi di pensare qualcosa di estremamente negativo in modo da non peggiorare la situazione.
Prese il telefono ed entrò su twitter e la prima cosa che vide furono delle foto di Harry a New York con una camicia bianca lasciata per metà aperta, gli occhiali da sole e quei jeans scuri attillati - fin troppo attillati e i suoi preferiti-. Roteò gli occhi, stringendo le gambe per allievare un po' l'erezione.
Continuò a guardare le foto e la sua mano arrivò senza che lui se ne accorse all'elastico dei boxer, la voce di Harry però lo fece saltare in aria facendo capitolare il suo S4 sulla moquette della stanza.
"cosa stavi facendo, signorino?" chiese Harry ridendo prendendo il telefono da terra, Louis emise un grugnito di protesta e si coprì il viso con un cuscino sentendosi andare le guance a fuoco.
"uuu.. ti stavi per toccare come una quattordicenne in piena crisi ormonale.. con una mia foto" constatò ridendo e scostando il cuscino dalla faccia del più piccolo
"smettila, stronzo! Non stavo facendo niente" si lamentrò Louis con voce isterica
"uuu si... davvero... niente! Sono i pantaloni che ti piacciono tanto o sbaglio?" girò il cellulare verso il più grande che si mise a pancia sotto nascondendo la faccia sotto un altro cuscino, si guadagnò una pacca sul sedere che non migliorò la situazione
"non dovevamo parlare, Harry?" chiese la voce ovattata di Lou
"Non abbiamo già parlato?" chiese ovvio Harry distendendosi di fianco a lui, poggiando la schiena alla spalliera del letto e accavallando le gambe.
Louis, alzò la faccia guardando dalla sua spalla e sgranò gli occhi non appena si rese conto che Harry era completamente nudo coperto solo da un asciugamano. 
Quella visuale diede il colpo di grazia alla sua situazione ed i suoi pantaloni si fecero inesorabilmente stretti e fastidiosi
"vestiti!" lo ammonì Lou
"sto comodo così!" ghignò Harry
"ti odio" bofonchiò il più grande stringendo le gambe ed il gesto non passò inosservato al più piccolo che rise prendendogli una mano e portandola alla bocca per baciarla ripetutamente.
"dalla mia bocca non uscirà mai più il - forse è meglio prenderci una pausa - perché sono stati orribili questi giorni senza di te, credevo di impazzire e tutto questo mi ha fatto capire che tu sei.. importante per me, più importante di quanto credessi e sei... l'uomo della mia vita! Lo sapevo già ma in questi giorni mi sono proprio convinto!" disse serio, Lou lo guardò con occhi luidi, alzò lo sguardo al cielo e la sua bocca si curvò all'insù, cercò di frenare le lacrimesenza riuscirci e poi scoppiò a ridere finalmente felice.
"qualsiasi cosa succedera.. non lasciamoci! Prima di essere liberi ne passerà di tempo e ci saranno anche giorni più duri di questi. Giorni in cui litigheremo, in cui ci urleremo a vicenda, in cui non ci sopporteremo e ci saranno altri pianti e altri drammi ma non lasciarmi mai mai mai più perché potrei morire, sul serio. Ho capito che posso rinunciare a tutto quello che ho, abbiamo costruito in questi anni ma non posso rinunciare a te! Ho perfino pensato di rapirti e scappare lontano, solo noi due!" gli confessò timidamente Lou.
"e perché non l'hai fatto?" Harry aprì le braccia e Louis si ci rifugiò senza farselo ripetere due volte.
"Perché non è giusto privare le nostre fan della tua bellissima voce, non me lo perdonerebbero mai!" mormorò Louis ispirando il suo profumo per dopo lasciargli un bacio sul braccio.
"ti amo così tanto, amore!" gli sussurrò all'orecchio avvolgendolo in un abbraccio soffocante per dopo trascinarlo sopra di se. Louis approfittò della situazione mettendosi a cavalcioni su di lui prendendo a torturargli il collo.
"ti amo anche io e sei l'amore della mia vita! Solo tu, sempre tu!"  alternò ogni parola ad un bacio ed Harry sorrise contro le sue labbra carezzandogli i fianchi per dopo togliergli la canotta con cui dormiva.
Louis capì le intenzioni del fidanzato ed un sorriso a treccentosessanta denti gli illuminò il volto, Harry roteò gli occhi e grugnì per dopo liberarlo anche dei pantaloncini
"ho cambiato idea!" disse semplicemente per dopo liberarsi dell'asciugamani e rimanendo meravigliosamente nudo sotto lo sguardo adorante di Louis che si distese su di lui prendendo a baciare ogni lembo di pelle tatuata e non.
"ah per la cronaca- Louis gli poggiò le mani al petto puntando gli occhi i quelli verdi del ragazzo- domani mi prenderò tutte le tue magliette!"
"domani ti toccherò il culo quando meno te l'aspetti, davanti a tutti!" sorrise beffardo e Louis gli tappò la bocca per baciarlo
"non so tu ma io non vedo l'ora!" disse leccandogli le labbra 
"Pensavo che la prima domanda che mi facevi era... - chi ha il culo più bello? - mi hai stupito!" Louis aprì mezzo sorriso 
"non c'è bisogno di chiederlo! Io ovviamente! Io sono cento mila volte più bello di quella!" disse serio facendo scoppiare a ridere Louis che tornò a baciarlo 
"si amore mio.. cento, mille, diecimila, un milione di volte meglio! E sei mio!" gli sussurrò sulle labbra provocando un milione di brividi al riccio.
Mentre si tenevano stretti l'un l'altro ognuno promise a se stesso qualcosa:
Il più piccolo si promise di essere meno impulsivo nelle sue decisione e meno geloso.
Il più grande si promise che dall'indomani, avrebbe tenuto le mani apposte e conservato quelle 'attenzioni speciali' solo al fidanzato.
Harry e Louis si amarono per tutta la notte, recpuerando il tempo perso in quei quattro giorni lontani. 

Le prime tre sono le foto mezionate nella OS.
       La quarta foto presto sarà realtà e io quel giorno morirò. 
 

   
 
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