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Autore: Francine_92    10/07/2013    1 recensioni
[Questa storia fa riferimento a "il principe mezzosangue" ed a "i doni della morte" interpretati in modo molto differente dagli originali.]
“Guardami.” Hermione, che stava con la testa china e continuava a piangere, sollevò il viso specchiandosi negli occhi di Draco. “Sopravvivremo a tutto questo.” allungò la mano destra per stringere il braccio di Hermione, portandoselo vicino alle labbra e posando poi quest'ultime sulla cicatrice che Bellatrix le aveva inciso. Hermione a quel gesto parve calmarsi e smise di piangere. Draco le lasciò il braccio e lei ne approfittò per fare lo stesso; usò entrambe le mani per sollevare la manica della camicia di Draco, scoprendone il Marchio Nero e si chinò a baciarlo. Poi si allontanò e tornò a guardare il giovane serpeverde negli occhi color ghiaccio, che già avvertiva il cuore più leggero e colmo di una gioia mai provata. “Ci prenderemo cura l'uno dell'altra e saremo sempre pronti a sanare le nostre cicatrici, me lo prometti?”
“Te lo prometto, Hermione.”
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Movieverse, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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I tuoi occhi, grandi, scuri e belli, per un istante si sono aggrappati ai miei

e insieme ci siamo raddrizzati e rialzati, grazie quasi alla sola forza dello sguardo.

-Grossman.


Verso la rinascita.

 

“Bambino mio.” Narcissa aveva lasciato suo marito da solo e si era precipitata in direzione di Draco, abbracciandolo e stringendolo forte a sé. “Per fortuna stai bene.” sussurrò; aveva gli occhi lucidi. “Madre, per favore. Mi metti in imbarazzo.” rispose flebilmente Draco, cercando di non farsi sentire da Hermione. Anche Lucius successivamente si avvicinò a suo figlio e quest’ultimo lo guardò con uno sguardo colmo di disprezzo. “Non abbiamo niente da dirci, padre.” disse e Narcissa sciolse l’abbraccio, permettendo ai due di guardarsi in faccia. “Draco, all’inizio non capivo le tue ragioni, ma credimi se ti dico che sono orgoglioso di te.” Draco non rispose, ma si limitò a rivolgere le proprie attenzioni ad Hermione. “Ho bisogno di stare un po’ con la mia famiglia ed avere l’occasione di chiarire, mi farò sentire il prima possibile. Va bene?” le disse con dolcezza nella voce e lei annuì. E poi Hermione, come a voler sfidare i suoi genitori, si avvicinò a Draco e gli stampò un bacio leggero sulla guancia. Narcissa si irrigidì, ma non disse nulla. Lucius invece parve trattenere a stento uno dei suoi commenti acidi. Un minuto dopo si erano già smaterializzati.

*

Ci volle davvero molto tempo perché tutti si riprendessero. Quella contro Lord Voldemort era stata una battaglia difficile e sofferta. Tre giorni dopo l’accaduto avevano organizzato un solo funerale per tutti i caduti in guerra e durante la cerimonia funebre la tristezza si era impossessata del corpo di tutti i presenti. Ognuno di loro ebbe una parola da dire per i propri amici e quasi tutti erano completamente in lacrime, mentre recavano gli ultimi saluti ai defunti. Draco era addirittura riuscito a far venire i suoi genitori; per qualche grazia divina era stato in grado di evitargli di andare ad Azkaban, ma doveva ringraziare solo l’amore di sua madre per questo, perché era stata lei a trattenere anche suo padre, impedendogli di scappare con tutti gli altri Mangiamorte e quello aveva convinto il  Ministero della Magia a considerare la cosa come una sorta di redenzione. I Mangiamorte fuggiti invece erano stati rintracciati e sbattuti ad Azkaban senza possibilità d’appello; ormai regnava la pace che tutti avevano tanto atteso e desiderato.

Due mesi dopo il funerale, in piena estate, Molly Weasley organizzò una rimpatriata alla Tana. Aveva invitato tutti, persino una persona che in altre occasioni non avrebbe voluto vedere la casa di Ronald Weasley nemmeno da lontano; Draco Malfoy. Purtroppo il ragazzo non era riuscito a convincere i suoi genitori a partecipare. I due erano sì cambiati, ma non avevano del tutto abbandonato alcune delle loro convinzioni. Insomma, Lucius e Narcissa Malfoy preferivano di gran lunga cene di lusso e feste in abiti eleganti, non di certo una scampagnata in compagnia di gente povera e grezza. Loro figlio invece era completamente cambiato e ciò si poteva intuire anche dal fatto che aveva deciso di sposare una mezzosangue. Non erano stati molto d’accordo con la sua scelta, ma alla fine, anche se ancora riluttanti, l’avevano accettata. Avevano imparato che suo figlio era capace di scegliere per conto proprio e volevano che facesse ciò che riteneva giusto e buono per se stesso, senza interferenze da parte di terze persone. Alla fine Harry e Ron avevano accettato la loro relazione senza problemi, dato che la loro amica era felice loro non potevano che essere felici per lei. Ed in fondo, anche se non l’avrebbero mai ammesso, sapevano che Draco teneva davvero a lei e che l’amava da impazzire.

Hermione Granger e Draco Malfoy si sposarono in un pomeriggio d’autunno, precisamente il 25 ottobre 1998. Stavolta il giovane serpeverde aveva quasi obbligato i suoi genitori a prendere parte all’evento. Hermione, d’altro canto, aveva invitato quasi tutte le persone che aveva conosciuto di persona e Ginny le aveva fatto da damigella, mentre Blaise Zabini fu l’accompagnatore di Draco; anche lui aveva optato per la redenzione che per la prigione. Hermione portava un semplice vestito di seta bianco, molto stretto in vita ed un lungo velo di tulle. Draco ovviamente aveva indossato uno smoking nero, abbellito da una cravatta verde smeraldo. Fu una cerimonia tranquilla e senza troppi fronzoli, il che turbò particolarmente i genitori di Draco, che alla fine invece parvero divertirsi molto alla festa del dopo-matrimonio. Conobbero i genitori babbani di Hermione ed ebbero una lunga conversazione con Molly ed Arthur Weasley.

Verso la fine della serata, Hermione si congedò e lasciò il proprio marito a parlare con Blaise, Neville ed i gemelli Weasley. La strega aveva bisogno di passare un po’ di tempo con i suoi due amici di sempre, Ron ed Harry.

“Ci credete che siamo finalmente in un clima di pace?” mormorò. Si trovavano tutti e tre seduti su alcuni massi di pietra presenti nel giardino della Tana, rivolti verso l’immenso orizzonte ormai invisibile dato l’ora tarda. La cerimonia nuziale si era tenuta nel capiente giardino di Villa Malfoy, ma Hermione aveva espressamente voluto che il ricevimento si tenesse alla Tana, che considerava un ambiente tranquillo ed amichevole.

“Più che altro, com’è possibile che ti sia sposata con Malfoy?” chiese Ron e scoppiò a ridere; quella risata contagiò anche Hermione ed Harry che ben presto imitarono il loro amico. “Vi voglio bene, lo sapete?” sussurrò Hermione, mentre posava la testa sulla spalla di Harry. “Anche io ti voglio bene.” risposero all’unisono Harry e Ron. Hermione sorrise dolcemente e strinse la mano di Harry mentre Ron le accarezzava delicatamente la schiena. “Sono incinta.” disse ed aspettò la reazione degli altri due. “Seriamente?!” chiese Ron, guardandola con un’espressione di puro stupore. “Sì. L’ho scoperto tre giorni prima del matrimonio, ma lui ancora non lo sa. Ho intenzione di fargli una sorpresa.” gli occhi di Hermione brillarono; le succedeva sempre ogni volta che parlava di Draco. Era l’effetto dell’amore che provava per lui. “Siamo cresciuti ormai e sono contento di averlo potuto fare con voi accanto.” buttò lì Harry. “Siete tutto quello che ho.” Ron ed Hermione si commossero ed avvertirono gli occhi farsi lucidi. “Insieme sempre e per sempre.” sussurrò Hermione, con voce tremante. “Fino alla fine.” rispose Harry e Ron si limitò ad annuire.

*

La mattina seguente Hermione e Draco si svegliarono insieme in un enorme letto matrimoniale. Fuori pioveva e la pioggia batteva insistentemente contro i vetri delle finestre. I genitori di Draco avevano comprato ad entrambi una villa in campagna, a pochi chilometri di distanza dalla loro e costrinsero Hermione ad accettarla come regalo per il matrimonio, dato che insisteva dicendo che non poteva acconsentire e che era troppo per lei.

I due ragazzi erano completamente nudi perché avevano passato la notte a fare l’amore, ma Hermione allungò la mano verso il pavimento per afferrare le mutande e il reggiseno e si rimise in fretta l’intimo, dato che avvertiva abbastanza freddo, per poi infilarsi nuovamente sotto le coperte, il tutto mentre Draco la fissava senza dire una parola, estasiato dal suo corpo e dalla sua bellezza. “Sei stupenda, signora Malfoy.” sussurrò ed Hermione arrossì violentemente. Ancora non si era abituata a non provare imbarazzo e vergogna di fronte a lui, nonostante adesso l’avesse addirittura sposato. Anche Draco decise che era meglio rimettersi l’intimo ed allungò la mano verso il pavimento cercando a tastoni di trovare i propri boxer che infilò un attimo dopo. Successivamente si voltò verso sua moglie e l’attirò a sé stringendola in un abbraccio. Hermione posò delicatamente la testa sul suo petto e chiuse gli occhi; riusciva ad avvertire il respiro regolare di Draco ed il battito del suo cuore. Sorrise nel pensare che quel cuore batteva solo per lei. “Ti amo.” disse. “Lo so.” rispose Draco. “Non hai intenzione di ripetermelo più?” “Sai come sono fatto, Hermione. Trovo difficile dimostrare quello che provo. Ma tu lo sai già, ti basta solo guardarmi negli occhi.” Ed Hermione non disse niente, Draco aveva ragione. Loro due si capivano solo con gli sguardi e non c’era mai stato bisogno di troppe parole. Lei sapeva che Draco l’amava e che banalizzare il ‘ti amo’ non era cosa da lui. Come sapeva anche che nei momenti opportuni gliel’avrebbe detto anche mille volte. Come quando stavano rischiando di morire ed aveva preso il coraggio per confessarle che si era innamorato di lei. Draco era una persona complicata, ma Hermione riusciva a capirlo alla perfezione. Solo lei era in grado di andare oltre la corazza che portava insistentemente addosso e solo lei riusciva a colpire la sua anima. E d’altro canto solo Draco riusciva a rendere Hermione una persona forte, mettendola sempre alla prova e sfidandola anche durante le piccole cose quotidiane; come decidere chi doveva cucinare o meno. Riusciva a rendere interessante e passionale anche quei momenti intimi ed Hermione amava avere un amore del genere; un amore bruciante. Per non parlare di quando facevano l’amore. Ogni volta era un’emozione nuova ed unica. Draco la faceva sentire come se fosse immortale e le provocava un piacere immenso che mai credeva di poter provare. Trovavano sempre l’occasione giusta per farlo; addirittura dopo aver pranzato o cenato. A volte anche in giardino, nonostante andassero lì fuori solo con l’intenzione di prendere una boccata d’aria. E addirittura l’avevano fatto almeno quattro o cinque volte poco più di un mese prima del loro matrimonio, quando Draco decise di portare Hermione in montagna, in una vecchia baita di famiglia. E fu lì, in una notte di settembre, che Hermione restò incinta. La strega se ne accorse una settimana dopo; avvertiva un senso di nausea quasi tutti i giorni ed una mattina, quando Draco uscì per andare a lavoro, lei si recò in segreto a Londra. Entrò in un ospedale babbano e scoprì, dall’ecografia, che era incinta. Portava in grembo il frutto del loro amore.

“Devo dirti una cosa.” mormorò. Draco non rispose, sollevò la testa e le fece cenno di continuare a parlare, che tanto lui era in ascolto. “Sono incinta.” e in quel momento Draco restò a bocca aperta, prese Hermione per le spalle e l’allontanò da sé per guardarla negli occhi. “Stai scherzando?” “No, sono più che seria.” le labbra di Malfoy si stirarono in un ampio sorriso. “Avremo un figlio. Tutto nostro.” “Sì.” mormorò lei. “Quando è successo?” “Sono sicura che sia successo durante la nostra piccola vacanza in montagna.” Draco non disse più nulla; la baciò con passione e la strinse forte a sé. Hermione era il suo tesoro più grande ed era destinata a lui dal primo momento che si videro, nonostante ci volle molto tempo per rendersene conto. Ma alla fine si erano trovati e adesso niente e nessuno li avrebbe mai più separati. Erano sposati e stavano per avere un bambino; sarebbero stati una famiglia normale e felice. Avrebbero accompagnato il proprio figlio a prendere il treno per Hogwarts all’età di undici anni e si sarebbero ricordati come fu quando toccò a loro prendere quel treno. Si sarebbero baciati, mentre il treno partiva; avrebbero incontrato Harry e Ron con le loro rispettive mogli e per un momento avrebbero potuto fare finta di tornare bambini e provare la stessa emozione che provarono quando presero per la prima volta quel treno; quando ancora mai avrebbero immaginato cosa sarebbe successo durante i loro sette anni ad Hogwarts. E poi sarebbero tornati alla realtà e avrebbero capito che almeno i loro figli avrebbero frequentato la scuola senza dover affrontare imminenti pericoli e che sarebbero diventati dei grandi maghi; forse anche più bravi di loro. Li avrebbero salutati e gli avrebbero augurato buona fortuna e poi sarebbero stati lì ad aspettarli al loro ritorno. Ora andava tutto bene; era tutto normale. Voldemort non c’era più, Harry Potter l’aveva sconfitto. Non c’era più pericolo per nessuno di loro.

  
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