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Autore: Yuki Kiryukan    10/07/2013    4 recensioni
Disperazione e paura. Sono queste le cose che la dodicenne Yuuki ricorda della notte nella quale i suoi genitori morirono.
Non sa chi ne sia l'artefice, tanto meno il perché di tale strage. C'era solo il sangue, il buio, la paura ed una Luna Rossa che illuminava i cadaveri.
Sono passati cinque anni e da quel massacro Yuuki ha ottenuto la capacità di vedere i morti.
Ha fatto di tutto per lasciarsi quel trauma alle spalle e andare avanti, ma ancora non sa che un'altra catena di eventi sanguinari la porterà faccia a faccia con la verità nascosta dietro quella notte.
Per andare avanti non potrà che affidarsi ad una sola cosa; al significato del suo stesso nome: "coraggio".
Dal capitolo 23:
Yuuki aveva avuto due nuovi inizi.
La prima volta che si era inabissata nel buio, prigioniera delle proprie paure, era stato Rain a riportarla alla luce, aiutandola a rimettersi in piedi.
Era stato il suo coraggio.
La seconda volta, quando era stata inghiottita di nuovo dal vortice oscuro per colpa di Rain stesso, era stato Kyo a farla risorgere.
Era stata sul punto di tramontare per sempre ma Kyo era stato la sua nuova luce.
Genere: Azione, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
Capitoli:
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Salve a tutti! ^^ So di aver detto che gli aggiornamenti ci sarebbero stati di giovedì, ma domani non sarò per niente a casa, quindi ho deciso di postare in anticipo anziché in ritardo ;)
Come avevo anticipato, da questo capitolo le cose cominciano veramente a muoversi! Quindi aspettate con impazienza il prossimo capitolo ;)
Grazie per le vostre bellissime recensioni! Ci sentiamo presto! Fatemi sapere che ne pensate del capitolo!
Un bacione a tutti!
Yuki!
 
 
 
 
 
 
                     

                                         Puro Istinto
                         
                                                                                                 ***
 
 
 
 



                           
                                                                                                                                                "Una bambina a cui fu chiesto
                                                                                                                                                    dove fosse casa sua rispose:
                                                                                                                                                        "Dove c’è la mamma”.
                                                                                                     
               
                                                                                                                                                                         Keith L. Brooks
 
 
 
 
 
 



Dopo essere stata salvata da Rain, in quella notte di pioggia, i due furono trovati da Nix, Jade e Shika, mentre svolgevano una missione.

Ciò che non era sfuggito a Yuuki non passò inosservato nemmeno ai tre Esorcisti: la natura di Rain era racchiusa dentro i suoi occhi, indubbiamente gli occhi spaventosi di un demone. 

Nix decise di portare a casa entrambi, incerto se consegnare Rain alle autorità della L.A.E.D., come avrebbe fatto un normale Esorcista.

Parlarono a lungo, chiusi nel suo studio, e Yuuki non seppe mai cosa si dissero; cosa Rain raccontò.

Lei nel frattempo era stata accudita dalla gentilezza di Shika e Jade. La prima si era premurata di farle fare un bagno caldo e rifocillante, prestandole dei vestiti che le andavano troppo larghi. 

Aveva anche pensato a sistemale i capelli dalle punte bruciate, che ormai le arrivavano sotto le orecchie e non più sulla schiena. Jade invece le aveva preparato una montagna di dolci per farle tornare il buon umore.

Le era sembrata un'eternità fin quando Nix , concluso con Rain, non aveva convocato lei nel suo studio.

L'aveva fatta accomodare, offerto qualcosa al quale non aveva prestato attenzione, e aveva esordito dicendo:  << Rain mi ha detto... che quando ti ha trovata eri sola. Già sporca di sangue. Però, adesso vedo che fortunatamente non sei ferita. Quindi... >>

Yuuki non aveva risposto. Non sapeva nemmeno se avesse conservato ancora la capacità di parlare. Si era limitata a piangere, solo al ricordo dei suoi genitori morti, trasmettendo a Nix molto più di quanto avrebbe potuto fare con le parole.

Lui aveva compreso e detto:  << Si, capisco... mi dispiace tanto, piccola. Probabilmente sei stata presa di mira dai demoni >>

A quella parola, la dodicenne aveva avuto un sobbalzo così forte da farle mozzare il respiro.

  << Scusami... ne sei venuta a conoscenza così improvvisamente... so che sei scossa >> si era scusato Nix impacciato, in evidente ricerca delle parole adatte << Lascia che ti spieghi. Rain, lui... anche lui è... >> 

  << Pioggia >> aveva detto lei, in un sussurro quasi impercettibile  << I demoni sono pioggia. Lui è pioggia. I suoi occhi me l'hanno  detto >> 

Nix le aveva messo le mani sulle spalle  << Ascoltami attentamente, piccola >> l'aveva interrotta  << Lui non è una creatura crudele come quello che ha tentato di ucciderti... o che ha fatto del male alla tua famiglia. Lui è solo un mezzo-demone. Ha un lato umano in sé. Non uccide, non ha bisogno di sangue, né di cibarsi di anime >> una pausa  << Rain non è una persona di cui avere paura >> 

Yuuki non aveva compreso bene le sue parole. Una cosa però era chiara nella sua mente: lui le aveva salvato la vita. 

  << Rain ti ha salvata >> le ricordò Nix, come se le avesse letto nella mente  << Non è una persona cattiva >> 

Lei aveva sentito le lacrime tornare a pungerle gli occhi.

Era tutto così confuso... demoni? Anime? Cosa significava?

Aveva visto gli occhi di Nix velarsi di mera tristezza al di là degli occhiali e non era riuscita a spiegarsi il perché.

 
  << E' impossibile dimenticare quanto ti è successo. Per te, adesso, non c'è altra scelta che sapere. Sai, molti degli Esorcisti non scelgono da sè la propria strada >>  le aveva detto dopo un lungo sospiro   << Mi dispiace di accollare anche sulle tue spalle questo fardello >> 
 

 
 
 




Yuuki si risvegliò che era ancora nell'automobile. Si stropicciò le palpebre stanche e cercò di fare mente locale. Di rado le capitava di sognare cose avvenute nel passato, sopratutto senza una causa apparente.

Si accorse di avere la testa poggiata su qualcosa di duro ma comodo. Troppo tardi capì che si trattava della spalla di Rain.

  << Tsk, finalmente >> sbottò la sua voce  << Mi hai imbrattato la giacca di saliva >>

La ragazza si scostò immediatamente  << O mio Dio! Scusa, i-io... ma non è vero, razza di cretino! >> l'accusò quando capì che la stava solo prendendo in giro.

Si sorprese quando vide Rain ghignare sotto i baffi  << Non dire che non ne saresti capace >> 

  << Hai avuto un sonno parecchio agitato Yukki >> s'intromise Jade, che sedeva di fianco al guidatore, guardandola dallo specchietto retrovisore  << Un incubo? >>

  << Oh... veramente no >> rispose. Valutò l'ipotesi di raccontare che in realtà aveva solo rivissuto il momento del loro primo incontro, ma alla fine aggiunse: << Nemmeno me lo ricordo >> 

  << Comunque, siamo arrivati >> fece notare Nix, fermando l'auto.

Yuuki guardò fuori dal finestrino e si accorse che erano in un centro abitato.  Era il tramonto ma le strade erano ancora gremite di persone  << Ma qui... >>  

  << Stando a quanto ci hai detto, le indicazioni sono queste. Dovrebbe essere nelle vicinanze >> 

  << Basterà che Yuuki localizzi la presenza delle altre anime >> suggerì Shika mentre si abbottonava la giacca e scendeva dal mezzo.

  << Tsk, io mi vergogno a farmi vedere con questi cenci addosso... >> biascicò invece Rain, lasciando l'auto con titubanza.

Jade si stiracchiò, scompigliandosi i capelli  << Credete che siano demoni di grado D-L3? >> chiese.

D-L3 stava per "Danger level 3". La sigla indicava demoni appartenenti alla categoria dei Cercatori e degli Assalitori. Venivano considerati gli ultimi della scala sociale; gli addetti alla localizzazione delle anime dalla loro aura e alle aggressioni degli umani.

Poi c'era la sigla "D-L2". Si saliva di grado e si aveva a che fare con i Divoratori. Non tutte le creature oscure avevano infatti il potere di vedere le anime come loro. Erano anche capaci di aumentare le proprie prestazioni fisiche con l'assorbimento. 

E infine, come ogni scala sociale che si rispetti, c'erano i Sangue Puro, ai vertici della gerarchia:  I Soggiogatori, D-L1.

Essi non solo potevano vedere e localizzare le anime, ma esercitavano su di esse un potere di Dominazione, che attirava i fantasmi verso di loro. 

Potevano poi controllarne i sentimenti, rendendoli burattini alla loro completa mercé. E questo non succedeva solo con le anime. Anche gli umani, o i loro stessi simili, non erano immuni ad un simile potere.

C'erano poi diversi tipi di sangue puro; coloro che riuscivano meglio nella dominazione delle anime, chi degli umani o chi dei demoni stessi. 

Alcune leggende narravano addirittura che esistessero sangue puro eccellenti in tutte e tre le categorie.

Yuuki ci aveva impiegato parecchio per memorizzare questa gerarchia, con Jade che, per farle da "maestro", aveva passato diverse notti in bianco, e Rain che la snobbava dicendo: "Credevo ci fosse un limite fino a quando qualcuno possa essere ottuso, ma guardandoti non se ne sono più così sicuro..."

La cosa forse più spaventosa dei demoni era che, con l'andare del tempo, essi erano diventati sempre più bravi a mimetizzarsi con la razza umana. Probabilmente per ragioni di sopravvivenza.

Quelli che apparentemente sembravano normali uomini o donne, erano in verità le abominevoli e sanguinarie creature oscure.

Gli occhi degli Esorcisti ormai erano allenati nel riconoscerli, facendo caso ai dettagli apparentemente insignificanti ma essenziali per il loro smascheramento, quali: la pupilla più piccola e dalla forma ovale, le striature scarlatte dell'iride o il fatto che non sbattessero le palpebre.

Il loro vero aspetto però si svelava di notte, e non era affatto un bello spettacolo: occhi colore del sangue versato, il rigonfiamento delle vene vicino agli occhi, sulle tempie, sul palmo delle mani e sul collo. 

Yuuki rare volte era stata testimone di simili visioni e aveva desiderato non vederle più per il resto della vita.

Ma ancor peggio era la loro anima. Yuuki, per le sue facoltà sensitive, era quella che ne risentiva più di tutti.

Sapeva di morte. Incontrare un demone era come essere al cospetto della morte stessa. Emettevano un'aura così potente da farti venir voglia di sparire, cancellarti dal mondo.

Era questo forse, il loro potere più tremendo: farti desiderare di morire.

  << Io scommetto di incontrare anche dei Divoratori >> disse poi Shika, riportandola alla realtà con un sobbalzo.

  << Anch'io >> convenne Nix  << Non si rapiscono tanti bambini solo per nutrirsi della loro carne >>

  << Beh, almeno, di sicuro non incontreremo dei Sangue Puro >>  fece Jade con un sorriso  << Loro non si abbassano a questi livelli, no? >>

Yuuki ricordava che Jade le aveva detto che la L.A.E.D non cacciava i Sangue Puro. Sia perché essi erano troppo potenti per potersene sbarazzare come se niente fosse, considerando la peculiarità di controllare i sentimenti delle altre forme di vita. 

Senza contare poi che, essendo ai vertici della gerarchia, i sangue puro esercitavano un controllo non indifferente sugli altri demoni e la L.A.E.D temeva di sconvolgere il delicato quando precario equilibrio.

La ragazza scosse la testa. Non era quello il momento di scervellarsi sui Soggiogatori. Osservò Rain, senza poter evitare di essere preoccupata  << Sei più pallido del solito >> gli fece notare  << Sicuro di stare bene come dici? >>

Lui le rivolse un'occhiataccia dalla quale Yuuki poté scorgere tutta la voglia che avesse di.. uccidere.  << Non ti ho già detto di farti meno problemi? Pensa piuttosto a farti dare le indicazioni che ci servono dal tuo amico >> 

Capito che si riferiva a Tommy, la ragazza cominciò a cercarlo. Lo trovò poco distante, vicino ad una via semi nascosta dalle abitazioni.
Notò immediatamente che la sua figura era più sbiadita e la ferita che aveva sul collo perdeva sangue.

  << T-Tommy... >> bisbigliò, avvicinandosi.

l bambino non disse nulla. Col volto triste e afflitto, si limitò ad indicarle con l'indice un vicolo poco distante e Yuuki capì immediatamente a cosa dovesse portare.

Si voltò verso i suoi amici e indicò lo stesso punto di Tommy  << Per di là >>

Loro non chiesero spiegazioni semplicemente obbedirono, animati solo dalla fiducia che possedevano verso la loro compagna.

Dopo diversi minuti di cammino arrivarono ad un vecchio cantiere abbandonato. Oltrepassarono senza particolari difficoltà le recinzioni che invitavano di mantenersi lontano; Yuuki rischiò di sfracellarsi la faccia minimo dieci volte e a Rain toccò ogni volta salvarla dai suoi propositi suicidi, mentre Jade tratteneva a stento le risa.

  << Vuoi arrivare viva a fine missione o no? >> sbottò il mezzo-demone  << La prossima volta che succede ti lascio rompere l'osso del collo, ti avverto >> 

  << Non lo faccio mica di proposito, che ti credi? >> ribatté lei  << E tu Jade smettila di ridere! >> 

  << S-scusa Yukki... >> disse quello, ma con l'aria tutt'altro che rammaricata  << Ma più ti guardo, più mi chiedo come hai fatto a superare gli esami di idoneità della L.A.E.D... >> 

Yuuki se li ricordava più che bene gli ispettori dell'organizzazione che l'avevano testata per vedere se potesse essere una degna Esorcista o meno. Per imparare ad usare l'asta aveva rischiato di infilzarsi da sola almeno un centinaio di volte.

  << Spiritoso >> commentò acida  << Guarda che... >> Si bloccò di colpo quando avvertì il suono di un pianto.

Dei singhiozzi così densi di tristezza e angosciosa paura che le facevano stringere il cuore ad ogni battito. In quei lamenti disperati poteva sentire delle flebili voci che invocavano: "Mamma.... dove sei, mamma?"

Yuuki smise per qualche secondo di respirare, sopraffatta dal quel dolore.

Sono loro... Dio quanto stanno soffrendo...

  << Cosa c'è? >> la incitò Nix, totalmente ignaro, osservando quel suo cambiamento d'umore.

  << Le anime... stanno piangendo >> sussurrò lei, mandando in allarme i suoi compagni. 

  << Ci siamo, dunque >> fece Shika, afferrando la frusta.

Yuuki rivolse loro uno sguardo supplicante   << Facciamo presto...  Sono così spaventati... >> 

Nix annuì e, seguito da tutti gli altri, si addentrò nella struttura abbandonata. Rain, silenzioso come al solito, afferrò la mano di Yuuki e la strinse tra la sua.

Lei gli rivolse uno sguardo che chiedeva chiarimenti e lui, sguardo fisso davanti, si limitò a dire:  << Solo per evitare che tu cada di nuovo. Ci manca solo che ci rallenti >>

Yuuki sorrise e, in risposta, corrispose la presa, sperando che Rain potesse percepire tutta la sua gratitudine.

  << Aggireremo l'edificio >> decise Nix con aria risoluta  << Jade e Shika; voi a destra. Rain e Yuuki per l'entrata di sinistra >>

Yuuki non appariva affatto d'accordo  << E tu andrai da solo? >> 

  << Entrerò dal retro e vedrò di inquadrare la situazione >> le sorrise con aria rassicurante   << Non preoccuparti, non mi accadrà    niente >>

  << Ma... >> 

  << Forza >> la spronò Rain, con la mano ancora ancorata sulla sua  << Abbi un po' di fiducia anche tu >> 

  << Ci vediamo all'interno allora >> disse Jade, avviandosi con Shika verso destra  << Non annoiatevi troppo senza di me, eh! >> 

In men che non si dica si erano già tutti dispersi e Yuuki non poté far altro che seguire Rain all'interno della struttura abbandonata, che le metteva i brividi.

Il mezzo-demone lasciò la sua mano per afferrare la Gospel e lei si sentì improvvisamente vuota. Come se solo il contatto con Rain potesse completarla davvero.

Per non essere da meno, afferrò la lancia dalla cintura, che aveva la peculiarità di potersi rimpicciolire e allungare a seconda della sua volontà, e la sguainò.

  << Fai sul serio >> notò Rain, consapevole che di rado la compagna si armava.

  << Non si era capito? Voglio salvare Tommy e i suoi amici a tutti i costi! >> 

  << Si, si, non fai che ripeterlo. Allora, dove sono le anime? E' probabile che con loro ci siano anche i demoni >>

Yuuki fece mente locale e si concentrò sui lamenti che i fantasmi emettevano. Indicò un'arcata buia sulla sinistra  << Da lì...credo. E' tutto molto confuso >> 

Rain non perse tempo e camminò nella direzione indicata, seguito dalla ragazza. Aveva le mani sudate e la presa sulla lancia si era fatta scivolosa. 

Non appena svoltarono l'angolo, quello che videro li sconvolse.

Yuuki notò immediatamente le anime: ammassate all'angolo più remoto, fino a sembrare un cumulo informe. Erano nere, il colore della paura. Vibravano, come se stessero tremando.

A stento notò la presenza di ben quattro demoni. Sembravano comuni uomini ma la luce maligna nei loro occhi di sangue era tutt'altro che umana.

Tutta la sua attenzione si era concentrata su uno di loro, intento proprio a divorare uno dei bambini. Delle ventose si erano allungate dalla sua bocca e stavano sfumando l'essenza della povera anima, assorbendola.

  << Non lo toccare! >> urlò, avventandosi verso di lui senza avere il controllo sul proprio corpo. Rain non poté far nulla per fermarla; fu troppo lesta anche per i suoi riflessi infallibili.

La giovane Esorcista alzò la lancia e ne conficcò la lama appuntita sul braccio del demone.

Gli occhi scarlatti della creatura oscura guizzarono su di lei, inchiodandole il cuore. Lasciò la presa sull'anima e si preparò a colpirla ma intervennero i proiettili di Rain a deviare su di lui l'attenzione del demone.

Yuuki colse l'occasione per dirigersi verso il gomitolo di anime, tra le quali riconobbe Tommy.

In tutto erano cinque bambini, coperti di sangue, alcuni con gli organi penzolanti, che invocavano incessantemente la parola: mamma.

Le lacrime salirono agli occhi di Yuuki. Erano passati cinque anni dalla morte dei suoi genitori, ma anche lei spesso veniva sopraffatta dalla voglia di cominciare a piangere per aver perduto per sempre il loro affetto, il loro calore.

Così si avvicinò ai bambini e venne investita dai loro ricordi.

 
 



Erano stati portati lì con la forza e con le botte. I quattro demoni non avevano speso nemmeno una parola per loro, limitandosi ad azzannarli, nelle parti più svariate del corpo.

Tommy, colui che da subito aveva fatto più resistenza, era morto per primo, sotto gli occhi dei suoi amici troppo spaventati per provare a difenderlo.

Era stato sgozzato in prossimità dell'aorta, ma la sua era stata una morte lenta e dolorosa.

Dopo averlo colpito l'avevano lasciato agonizzante per terra, aspettando che si dissanguasse, mentre le creature oscure godevano del suo sangue.

Tommy, suo malgrado, aveva resistito abbastanza a lungo per vedere i suoi amici morire, uno dopo l'altro.

Era stato tutto sangue, organi sparsi a terra, urla agonizzanti, pianti.

"Se devo morire voglio la mia mamma..." aveva pensato il bambino  "Mamma... aiutami... dove sei? Mamma, ho paura. Voglio tornare a casa... mamma....mamma..."

I sentimenti che avevano animato la morte di tutti e cinque i bambini erano stati in primo luogo la paura. Poi il dolore, la solitudine.
 
 
 




Yuuki tornò al presente singhiozzando. 

Non ce la faceva, non ce la faceva proprio a sopportare un simile dolore.

Notò che mentre era stata inglobata dagli ultimi ricordi delle anime, attorno a lei era scoppiato il vero combattimento.

Nix, Jade e Shika li avevano raggiunti e, mentre Rain se la stava vedendo con il demone che lei aveva precedentemente attaccato, cercavano con ogni mezzo di eliminare gli altri tre.

Yuuki si fidava abbastanza di loro per sapere che ce l'avrebbero fatta. Lei doveva svolgere il compito che le riusciva meglio: far passare oltre quei bambini.

Doveva esorcizzare i loro sentimenti negativi. Doveva liberarli dai rimpianti.

Ed il loro unico rimpianto era quello di non aver visto la mamma per l'ultima volta.

Così la giovane decise che, per quei momenti, sarebbe diventata lei la loro mamma. I ricordi umani di quei bambini si stavano già disperdendo; non serviva la reale presenza della madre, ma di una figura in grado di dar loro lo stesso calore e conforto.

Yuuki cercò allora di abbracciarli, allargando le braccia quanto più poteva. Parlò con sforzo, combattendo il nodo alla gola:  << Venite qui, piccoli... non siete da soli >>

Le anime vibrarono forte. "Mamma. Mamma... mamma..." ripetevano, quasi arrampicandosi su di lei.

Da una parte Yuuki si sentiva in colpa nell' "ingannarli" in quell'estremo momento, ma desiderava con tutta se stessa che potessero godere per l'ultima volta di quell'affetto che tanto reclamavano.

  << Si... >> annuì  << Sono qui. Non dovete avere paura, resterò con voi per tutto il tempo. Non vi lascio soli.... >> copiose lacrime le rigarono le guance  << Non vi lascio soli, ve lo prometto... >> 

Avvertì le vibrazioni rallentare, trasformandosi in onde quasi piacevoli. Il nero sbiadì fino a diventare un candido bianco: il colore della purezza. La pesantezza della loro aura diminuì e le anime divennero leggere, cominciando a volteggiare. "Ti voglio bene mamma..." sentì dire da qualcuno.

Yuuki piangeva. Piangeva a dirotto.  << A-anch'io vi voglio bene. Ve ne voglio tanto... >> ed era vero. Non era finzione. La ragazza sentiva davvero dentro di sé affetto per quei piccoli.

I bambini scomparvero tra le sue braccia, elevandosi in aria. Udì le urla di disapprovazione dei demoni dietro di lei per aver perso il pasto, e se ne compiacque. 

Si asciugò gli occhi ma quando li riaprì notò che una sola anima era ancora rimasta. Il viso piccino di Tommy le sorrise, grato.

Lei contraccambiò  << Tommy... >>
 
 
                                                             
 



Mentre Yuuki era occupata a far sorpassare la Line alle anime, Rain aveva ormai completamente destabilizzato il demone dai capelli neri ed untuosi.

Gli aveva scaricato addosso quasi l'intero caricatore della Gospel, che conteneva proiettili speciali in grado di alterare la guarigione delle cellule demoniache.

La sua vittima, stesa a terra con il biondo sopra, lo guardò dal basso all'alto con gli occhi scarlatti e cominciò a ridere.

Rain si irritò e rafforzò la presa sulla Gospel, pronto a sparare il colpo decisivo  << La situazione ti diverte? >> 

Il ghigno divertito del demone permase sul suo volto, schernendolo   << Trovo solo interessante che ad uccidermi sia una persona come  te >>  rispose  << Un mio simile >>

Rain sgranò gli occhi; quelle parole lo avevano scosso e parecchio anche. 

  << Lo vedo dai tuoi occhi >> continuò il demone  << Il desiderio che hai di cibarti non è diverso dal mio, per il quale mi stai uccidendo. Non pensi di essere un po' ipocrita, signor "mi-atteggio-da -Esorcista?" >>

  << Non un'altra parola >> lo ammonì il biondo, col fiato corto.

Ma quello continuò a deriderlo e gli indicò dietro di sé  << Tu e i tuoi amici avete mandato all'aria il nostro pasto ma è rimasta ancora un'anima. Guardala, non ti attira? >> 

Suo malgrado, Rain obbedì e vide Yuuki parlare con... un bambino. Quello che presumeva fosse Tommy.

Ormai non poteva più negarlo. Da un periodo a quella parte riusciva a vedere distintamente le anime... proprio come i Divoratori.

  << Per quanto ancora continuerai ai giocare? >> l'incalzò ancora il demone  << Presto i cari Esorcisti daranno la caccia a te, lo sai no? Oppure... >> i suoi occhi scarlatti si sgranarono  << Fa forse tutto parte di un tuo preciso piano? >> 

A quel punto, Rain non lo tollerò più e lo uccide con gli ultimi proiettili ancora presenti nella canna della Gospel. Notò che anche i suoi compagni si erano sbarazzati dei propri avversari. Erano feriti, ma non in modo grave.

Lui invece si sentiva ribollire le viscere. Ansimava, aveva la nausea e le vertigini. 

Per quanto detestasse anche solo l'idea, quello che il demone gli aveva sbattuto in faccia era nient'altro che la verità.

Stava cambiando.... e non poteva far nulla per impedirlo. 
Qualcosa gli si contorceva dentro e sembrava scavargli una voragine nel petto. Una brama profonda... ed insaziabile.

Alzò gli occhi, che improvvisamente avevano preso a bruciargli, e guardò ancora Yuuki e quell'anima dall'aspetto così... dissetante.

Poi, perse il controllo sul proprio corpo.
 
                                                                 
 
 



  << Grazie Yuuki per essere stata, anche se solo per poco, come la mia mamma >> le disse Tommy, con la vocina impastata di gratitudine  << Mi hai fatto felice >> 

Yuuki continuava a piangere  << Anch'io sono felice Tommy >>

  << Io sto bene adesso >> la rassicurò mentre la sua essenza cominciava a sbiadire  << Quindi smetti di piangere, ok? >>

  << Si >> annuì lei con un sorriso  << Non piango, promesso >>

Il bambino le sorrise ma, proprio quando fu sul punto di Passare Oltre, qualcosa lo trapassò di netto.

Era un braccio, dalla mano tesa e contratta, con le vene che pulsavano frenetiche. 

Yuuki sgranò gli occhi e smise di respirare, spettatrice impotente di quella macabra scena.

Tommy si immobilizzò di colpo e la sua aura, da bianca tornò opaca e scura, come se si fosse insozzata.

Yuuki era sempre stata fiera di non aver mai permesso ai demoni di cibarsi delle anime. Era sempre arrivata in tempo, permettendo ai defunti di Passare Oltre, garantendogli forse la felicità in qualche altro mondo. 

Quella era la prima volta che falliva.

Vide sgomentata la figura di Tommy perdere pian piano i contorni, come se si stesse sciogliendo attorno alla mano che l'aveva trafitto. Poi, qualcuno emise un grido roco e gutturale; il grido di un demone.

Ma la cosa che le faceva più male, che le feriva direttamente il cuore, era che l'artefice di tutto era... Rain.

Il mezzo-demone aprì la bocca e assorbì completamente l'essenza di Tommy, mentre Yuuki poté udirne distintamente il grido di aiuto, rivolto personalmente a lei.

Anche Nix, Jade e Shika erano stati spettatori dell'accaduto, ma forse non avevano compreso bene quanto successo.

Quando del bambino non rimase nemmeno una traccia, Yuuki alzò lo sguardo verso quello che credeva fosse il suo compagno e incontrò degli occhi... totalmente rossi.

Non erano il solito viola scuro e penetrante, erano davvero scarlatti.

Come il sangue.

Il ragazzo corrispose lo sguardo, con aria improvvisamente colpevole, come se solo in quel momento fosse tornato in sé. Mosse le labbra, articolando forse delle spiegazioni o delle scuse, ma la ragazza non udì niente, perché stava urlando a squarciagola.

Per la prima volta dopo cinque anni, Yuuki ebbe seriamente paura nel guardare gli occhi di Rain.
 
 







                                                                                               ***
 
                 
                           

                                                                           Continua...
 
 
 
  
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