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Autore: Laila    23/01/2008    3 recensioni
E se Akari fosse morta... o tutti la credessero tale? Ryoga come reagirebbe a questa catastrofe? Da chi andrebbe a farsi consolare? Una tragicommedia degli equivoci partotita dalla mia mente malata...buahahah!
Genere: Romantico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Akari Unryu, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki, Ukyo Kuonji
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- cap03 Infanzia difficile -


Il buio era profondo seppure le prime stelle si fossero affacciate a guardarli.

Procedevano uno di fianco all'altro con degli involti in mano, contenenti gli abiti da notte.

- Dove vai Ryoga? Dì là c'é la stazione! – si precipitò a dire Akane subito dopo aver rintracciato il coetaneo smarrito. Lui si grattò la calotta assumendo un espressione accigliata mentre la ragazza girava sulla sinistra. Si accollò le buste di Akane rigirandosi e continuando ad osservare i negozi del centro che sorpassavano, in silenzio.

- Ma casa mia non è da questa parte... credo!

Lei arrossì tutta in viso.

- Scusami hai ragione, non ti ho detto che faremo una piccola deviazione... mi sono permessa...ecco ho invitato delle persone...

- Ma no! Figurati più siamo e meglio è! - soccorse le sue ansie subitaneo come sempre.

°Se anche Ranma fosse così buono con me° si ritrovò a pensare la ragazza.

- Oh! Eccovi finalmente! - gridò da lontano Ukyo.°potevano farsi vivi prima, ma sta sera sento che è la volta buona!°

- Scusateci se non vi abbiamo aspettato fuori dal locale come daccordo!- s'inchinò a più riprese Konatsu.

Akane acennò un sorriso °Se solo Sayuki e Yura fossero state libere non mi sarei ridotta a chiamare Ucchan!° quello che disse poi non fù esattamente il riflesso limpido dei suoi pensieri - Bene ora siamo tutti! Che aspettiamo, andiamo?

- Ancora non ho capito, beh... qual'è esattamente l'origine di questa serata assieme? - annunciò civettuola la cuoca appena s'incamminarono dando il gomito ad Akane Tendo.

- Ryoga ha bisogno di compagnia, ha subito un brutto colpo – le sussurrò ad un orecchio quella, infondo Ukyo non conosceva Akari perciò lei non si sentiva in dovere di avvisarla correttamente sugli eventi.

Una volta entrati nel salotto Hibiki, il padrone di casa si assentò per accendere i termosifoni e l'attesa per le ragazze ed il Kunoiji si fece lunga e tediosa.

- Che ne dite di andare a cambiarci intanto? - propose Ukyo rompendo il monotono ticchettio dell'orologio a pendolo, costretta a star seduta sui ginocchi doloranti da decisamente troppi minuti.

- Mi sembra un ottima idea padroncina! -

Primo atto.

Dal lato esterno della porta-finestra il vecchio Happosay apprese con maniacale felicità l'uscita dal salotto dei presenti e aspettando che lasciassero la stanza a sé stessa forzò la serratura e vi entrò.

Percorse il corridoio a grandi balzi e s'itrufolò nell'anticamera del bagno, dall'umidità annusata nell'aria era evidente che qualcuno fosse nella vasca, svelto il vecchio arraffò la biancheria poggiata sul lavello e si preparò al terzo atto; l'incursione.

- Dove pensi di andare?

- Questa voce...- sussurrò il vecchio.°E' di Akane!°

La ragazza l'aveva acciuffato un'istante prima che fosse dentro, purtroppo indossava già il pigiama.

- Non sapevo ti interessasse anche questo genere di biancheria...– disse alzando un sopracciglio con malizia mentre Ucchan sfilava il reggiseno dalla tasca interna della sua tutina ninja.

Il poveretto non capì finché non si ritrovò il torso nudo di Konatsu davanti al naso, un ragazzo dall'asciugamano stretto attorno all' esile girovita, allora, solo allora Happosay divenne rigido come pietra.

- Pervertito! - squarciò il silenzio Konatsu evacuandolo di mezzo con un pugno stratosferico.

Ukyò sbatté le mani come per scrollarsi dell'immaginaria farina rimasta su di esse, in un gesto liberatorio -Ben fatto! - commentò.

-Vado a preparare del tè!- cambiò argomento la giovane Tendo abbandonando la stanza.

°Vediamo dove sarà lo zucchero?° aprì lo sportello senza badare troppo ai promemoria della madre di Ryoga appiccicati un po' ovunque con le solite avvertenze antifurto...

Una cascata di pentole le sarebbe piombata adosso se un secondo prima non fosse intervenuto un imbucato col codino.

-Che ci fai tu qui?

- Ti pare il momento di fare domande, aiutami! - brontolò Saotome tenendo a malapena a bada il pentolame fuoriuscito.


Al piano superiore Ukyo aveva accidentalmente trovato Ryoga, e non se lo sarebbe fatto scappare due volte... - Ehi, Ryoga! Questa è la nostra occasione!

- Cosa?

La ragazza mostrò una scatoletta di velluto nero al coetaneo, poi con uno scatto l'aprì, dentro c'era un piccolo anello.

- No grazie, non posso accettarlo – allontanò il regalo Ryoga.

Una bella spatolata non l'avrebbe svegliato, ma servì lo stesso a sfogare la rabbia e l'imbarazzo di Ukyo, quello stupido aveva frainteso ogni cosa.

- E' per Akane! Tu le dichiarerai il tuo amore così io e Ranma vivremmo per sempre felici e contenti!

Il ragazzo si rialzò a tentoni – Tu... tu credi veramente che lei accetterà?

In fondo di vivere in solitudine per Ryoga non se ne parlava, ed anche se il dolore per la perdita di Akari era ancora troppo forte, Akane non aveva mai lasciato veramente i suoi pensieri, lei era l'unica luce infondo al tunnel.

- E perché non dovrebbe?



Tremava per lo sforzo...

Akane cacciò le mani sulle tasche dei pantaloni giallo canarino e fece per andarsene - Come ti pare – salutò.

Non poteva farla andare via - Sono venuto ad accertarmi che non ti approfitti del povero Ryoga! No! No ti prego non farlo!

La fidanzata tolse la zuccheriera in bilico nella mischia di pentole che caddero su Ranma come tessere del domino, sotterrandolo.

Akane fece una smorfia – Quello che faccio non ti riguarda!

- Ranma tesoro! Era una tale noia qui senza di te!

La fidanzata carina soccorse il ragazzo riverso a terra.

Ryoga restò per un attimo confuso ad osservare la scena, finché Akane non lo trascinò via.

- Ryoga ti va un tè?

- Veramente vorrei farti vedere qualcosa nella mia stanza, se, se ti và l'idea... - abbassò lo sguardo smeraldo sul tatami.*

- Se mi và? certo che mi và!

°Quei due...° Ranma restò impalato a fissare l'imbocco della stanza anche dopo che i due in questione furono fuori mira.

- Ti và di mangiare? Ti faccio un okonomiyaki special!

Lavoce dell'amica risultò distante mille miglia.


Girò pagina e sbadigliò mentre Akane dietro di lui sorrideva.

- Eri davvero un bel bambino!

Ryoga si sentì arrossire fino alle orecchie.

C'erano delle sue foto nei tempi in cui faceva grosse buche nella sabbia, o mentre Biancanera lo leccava sulle gote paffute, da bambino ridente, e moltissime altre.

- Questo è mio padre Ren – indicò una foto di lui seduto di fronte ad un vigile urbano, il ricordo di quel flash ebbe il sopravvento e senza accorgersene le raccontò.

- Allora figliolo, questa è la destra e questa è la sinistra – l'istruiva l'uomo mentre alzava prima l'una, poi l'altra mano. Il piccolo Ryoghino toccava la mano destra di papà e diceva destra, poi faceva lo stesso con la sinistra, mentre suo padre ripeteva -No! No!

- Quel gioco degli specchi lo confonde, Ren per favore non farlo più! Come se non bastasse tu scambi ancora il nord con il sud! - s'intrometteva la mamma poliziotto dando così il via all'ennesima lite su chi di loro fosse il più disorientato.

- Ahahah! Che famiglia!

Ryoga per tutta risposta storse il naso di Saotome che li aveva interrotti nuovamente con la sua stupida ironia.

- E questo qua? Ma questo non è Noboyuki Kitajima? - domandò Ucchan focalizzando l'attenzione sulla foto a fianco.

- Da piccolo i miei non mi lasciavano uscire da solo, così la cagnetta mi accompagnava e abbaiava quando sbagliavo strada – spiegò Ryoga imbarazzato – Purtroppo tutte le volte che uscivo con Biancanera c'erano dei pazzi che volevano disegnarci... Noboyuki mi fece un ritratto con biancanera di profilo dal lato bianco e mi disse che i protagonisti del suo anime* sarebbero stati Belle e Sebastien... poi scattammo quella foto – finì in un sospiro avvilito.

– E qui non sei in compagnia, ma sì questo è Akio Sugino! - si sorprese Akane, notando il disegnatore di Remì.

- Alla fine ero così assediato dai Mangaka che decisi di lasciare a casa Biancanera, quel giorno ero così triste di lasciarla sola che una signora in strada mi si avvicinò e mi dette il suo fazzoletto – Ryoga si sciolse il nodo della bandana e la mostrò ai compagni.

- E questo è tutto – terminò e chiuse l'album.

Ukyo lo tirò via per un braccio.

- Ora che hai finito con le foto, ti spiacerebbe fare qualcosa di utile per entrambi?

Dettò ciò gli lasciò furtivamente la preziosa scatoletta nella mano.


Fine 3 cap. *anime significa cartone animato.Tatami*tipico pavimento giapponese.

Voglio ringraziare i lettori per il tempo che m'hanno concesso leggendo.

Apple92: sono contenta che riesci a visualizzare bene la storia, da parte mia cerco di attenermi allo stile dell'autrice fin dove riesco.

Elyranma:Eccoci al pigiama party, ma il party non è ancora finito! Ranma per me è molto geloso, solo che non lo vuole dare a vedere a nessuno... ma non glielo dire!

Aleberyl 90: Ryoga darà il meglio di sé nel prossimo cap XD... in effetti è un personaggio che si lavora meglio di altri...

alla prossima!

Laila

   
 
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