Era rimasta in camera, a passeggiare avanti indietro, a smangiucchiarsi le unghie come una mocciosa, conscia che se lo avesse fatto nel corridoio davanti l’infermeria il suo buzzurro si sarebbe arrabbiato.
Odiava vederla preoccupata.
Comunque non ci poteva far nulla se lo era, chiunque si sarebbe agitato a vederlo buttarsi nei casini come se non aspettasse altro.
Un attacca brighe, ecco di chi si era follemente innamorata.
Lo adorava anche per questo però; lo sprezzo del pericolo, il suo coraggio, il suo onore..

Sentì dei passi strascicati avvicinarsi alla porta e allora si decise a darsi una rassettata, si ravvivò i  capelli e si pizzicò le gote affinché non sembrasse un fantasma e spalancò la porta sperando di non sembrare tesa.
“Sei ancora sveglia?” chiese lo spadaccino dandole un breve bacio sulla fronte prima di entrare nella stanza.
Nami chiuse la porta e gli si addossò per qualche istante e trattenne il respiro  “Stai bene?” chiese poi avvicinandosi al suo uomo.
“Si perché?” le chiese sorridente togliendosi la maglia e i pantaloni, lasciandoli poi a terra.
Attese che si buttasse a peso morto nel letto prima di continuare “Eri sanguinante..”
La guardò sorpreso ghignando prima di passarsi un paio di dita sul taglio fresco “ Sono sempre sanguinante!”
“Lo eri parecchio..”
“No è che sul sopracciglio sanguina molto ma non mi sono fatto niente mocciosa!” continuò a guardarla facendosi serio “L’ha detto anche Chopper..rispetto ai miei  standard questa volta mi è andata di lusso..”
“Quindi sei a posto?” si sentì in dovere di precisare.
“Certo..questo corpo è una roccia!” aggiunse colpendosi con il pugno chiuso un pettorale; sollevata si sfilò la maglia che finì a fare compagnia con quella dello spadaccino sul pavimento e gli si sedette a cavalcioni.
“Nami..” sussurrò quando la vide togliersi il reggiseno e lasciar liberi i suoi seni perfetti.
“Shh..non parlare buzzurro..”  lo baciò prepotentemente lasciando che tutta la preoccupazione che l’aveva attanagliata da quando si era messo quella maledetta bandana scivolasse via.
Gli mordicchio il mento, gli leccò il collo, percorse con le dita la lunga cicatrice fino ad arrivare all’elastico dei boxer. Decise di sfilarglieli senza esitazioni e lo stesso fece con le sue mutandine
“Nami..” ritentò con voce oramai roca.
“Ho voglia di fare l’amore spadaccino..” soffiò tornando a baciarlo languidamente.
 
Aveva affondato il viso tra i suoi seni godendosi la loro morbidezza mentre lei ancora pensosa gli passava distrattamente una mano tra i capelli corti sospirando di tanto in tanto.
“Tutto a posto mocciosa?”  le chiese non cambiando posizione.
“Adesso si..”  disse sincera tirandogli un ciuffetto “Lo sai che adoro il colore dei tuoi capelli?”
Si rizzò sorpreso baciandole il naso “Sei la prima che lo dice!”
“La prima e l’ultima..” specificò.
“Certo che sì..”sorrise rotolando supino sul materasso tirandosela dietro.
“Non vuoi sapere perché mi piacciono?”
“Dimmi..”
“Perché quando finisce lo scontro riesco subito ad individuarti..appena ti togli quell’orribile bandana i tuoi capelli brillano sotto il sole e io capisco che è tutto finito, che hai vinto e che torni da me..”
La guardò serio per un momento “In un modo o nell’altro tornerò sempre non ti preoccupare..”
Gli diede un pugno sullo sterno “Sarà meglio che ritorni..se no troverò il modo di trovarti e ti torturerò per sempre!” concluse seria.
“Certo che non mi dai molte alternative..” sorrise “ ..o restare in vita e venir torturato tutti i giorni o malauguratamente morire e venir torturato lo stesso tutti i giorni..”
“E’ lusinghiero essere descritta come un perfido carceriere..” mugugnò risentita cercando di svincolarsi dalla ferrea presa dello spadaccino.
“Sei il mio carceriere però..” ghignò stringendola più forte al petto.
Nami tirò in lungo sospiro prima di parlare “Lo prenderò come un complimento perché non ho proprio voglia di litigare, però sarebbe carino se qualche volta uscissero delle parole più gentili da quella boccaccia!”
“Mi metterò a parlare come il cuocastro.. Nami swann..mia dea..”  trillò malamente facendole venire i brividi.
“No, vai bene così, tu sei Zoro e io sono Nami..”
“Ok..anche se preferisco quando siamo un noi..” non finì la frase che si ritrovò le labbra della navigatrice sulle sue.
“..e bravo buzzurro..vedi che se ti impegni ce la fai..” gli rispose stendendosi al suo fianco “e adesso dormiamo..domani hai parecchie cose da fare..accompagnarmi in paese, aiutare Franky a trasportare il legname per..”
 




Ciao a tutti..questa volta sono stata un po’ sdolcinata..però ci tenevo a finire questa raccolta con il nostro beneamato spadaccino che ne fa una giusta!
Grazie per avermi fatto compagnia in questi dieci giorni.. un bacio a tutti i lettori e ai recensori!
Spero di farmi viva presto..
Kiss kiss.
Pink.