Altri
cinque anni erano passati da quello strano incontro.
Un’altra
persona s’era aggiunta alla famiglia e Drache non poteva che essere contento, ma
ben presto non lo fu più.
Le visite
di Chouji e Naruto si fecero meno frequenti, come quelle di Temari e Shikamaru.
All’inizio
non ci diede molto peso, anzi era contento che i ragazzi stessero contribuendo
a far cessare la guerra che piano piano stava
logorando anche il bosco dove era nascosto Drache.
Quest’ultimo
era oramai un drago adulto, non volava mai né sputava fuoco nonostante ne fosse
capace, però se lo avesse fatto avrebbe dato troppo
nell’occhio.
Ma
d’altronde non poteva più addentrarsi nel bosco per cacciare come faceva quando era più giovane, oramai era enorme e un suo
spostamento sarebbe subito stato notato.
Aveva
bisogno di aiuto.
Ma non
poteva di certo chiedere ai ragazzi di cacciare per lui, non ora che aveva
intuito che gli attacchi al loro villaggio si erano intensificati.
Era
sicuramente quello il motivo delle loro poche visite, non poteva che sperare
che non gli accadesse niente.
E poi
c’era l’orgoglio, era pur sempre uno degli esseri più potenti del globo non
poteva di certo
abbassarsi a chiedere aiuto a dei semplici esseri umani per il suo nutrimento.
Così tese
delle trappole agli animali che si avvicinavano incauta alla sua grotta e in
qualche modo riuscì a cavarsela per il mangiare.
Ma gli
animali non erano stupidi, e ben presto bollarono quel luogo come “pericoloso”
vi si addentarono sempre più di rado.
E
Drache moriva di fame.
Accadeva
che in mesi non mangiasse assolutamente niente o davvero poco, ma non voleva
farlo pesare ai suoi amici.
Quegli
amici che vennero sempre di meno a fargli visita,
incuranti di come stesse la bestia.
Più di una
volta il drago provò profonda tristezza a pensare ai giorni in cui erano così
uniti e malediva i giorni in cui diceva che sarebbe
stato meglio se fossero rimasti al villaggio invece di venire a trovarlo.
Gli
mancavano terribilmente, soprattutto Shikamaru.
Era seriamente
preoccupato che gli fosse successo qualcosa perché oramai era
mesi che non si faceva vedere alla grotta.
Finché un
giorno non udì qualcosa avvicinarsi alla grotta, l’ennesima preda pensò Drache
e così si acquattò in attesa di saltargli addosso per
divorarla.
Erano
settimane che non toccava cibo, era davvero affamato.
-“Drache!
Drache dove sei?”- Ma improvvisamente sentì delle voci
chiamarlo, le avrebbe riconosciute tra mille.
-“Ragazzi…”-
Disse incredulo il drago mentre si trascinava a stenti
fuori dalla grotta.
Shikamaru,
Naruto, Chouji e Temari erano davanti alla grotta e lo salutavano felici,
incuranti delle condizioni di lui per mesi.
Drache
sentì qualcosa rompersi dentro di sé, qualcosa che non aveva mai sentito prima.
Sentì il
suo sangue ribollire e non riusciva a capire che cosa fosse quel sentimento che
gli annebbiava a tratti la mente.
-“Cosa siete venuti a fare?”- Disse freddamente guardandoli
con sguardo altrettanto gelido, non lo riconoscevano più.
Rimasero
interdetti per qualche secondo senza sapere come rispondere, poi fu Naruto a
prendere nuovamente la parola:
-“Siamo
venuti a vedere come stavi e-…”-
-“Non mi
sembra che in questi mesi ve ne siete interessati particolarmente…”- Lo
interruppe il drago bruscamente.
Naruto lo
guardò con sguardo confuso, che cosa stava accadendo?
Perché
si comportava così?
Shikamaru
improvvisamente mise una mano sulla spalla del biondo e gli fece cenno di
indietreggiare un po’, voleva essere lui a capire cosa stava accadendo.
Fece
infine una domanda della quale si pentì ben presto amaramente di aver fatto:
-“Cosa ti succede Drache?”-
Questa
volta Drache al suono di quelle parole, sentì qualcosa dentro di lui rompersi
del tutto.
Possibile
che non lo capivano?
Possibile
che non stessero provando ciò che provava lui?
Possibile
che l’avessero anche loro…abbandonato?
-“MI CHIEDI ANCHE COSA MI SUCCEDE?! MA SEI SCEMO O COSA?! NON VEDI
CHE A MALAPENA MI REGGO IN PIEDI PER
La potenza
delle sue grida era quasi assordante tanto da lasciare senza fiato i presenti,
incapaci di replicare.
In special modo Shikamaru.
Si sentì ferito nell’animo, non l’aveva mai trattato così.
Fin da
quando era piccolo era sempre stato il suo compagno di giochi e il suo migliore amico.
Erano
inseparabili, già ma ora?
Ora lui
era un adulto con delle responsabilità, responsabilità
a cui non poteva sottrarsi.
E ben
presto si rese conto che probabilmente quello era stato
il suo più grande errore.
La bestia
improvvisamente tossi furiosamente, quello scatto d’ira non aveva fatto bene
alla sua salute oramai cagionevole.
Dopo un
primo stupore Shikamaru si avvicinò preoccupato al drago, ma quello si ritrasse
indietro rabbioso.
-“NON MI TOCCARE!”- Ringhiò il drago mentre lentamente indietreggiava.
Gli occhi
di Shikamaru diventarono improvvisamente lucidi, possibile
che fosse un suo errore se ora Drache era ridotto così?
Possibile
che la sua felicità avesse portato alla disperazione il drago?
Possibile
che ora lui…li odiasse?
-“Drache…ti
prego calmati…so che abbiamo sbagliato ma non voglio
litigare con te, non oggi che ero venuto a darti una bella notizia…”- Disse con
sguardo triste il ragazzo dai capelli mori.
La bestia
restò in silenzio senza proferir parola, aspettando che l’umano davanti a sé
continuasse con il discorso.
-“Io e
Temari ci sposiamo, vado a vivere a Suna…”- Disse il ragazzo lasciando il
drago senza parole.
I pezzi
del suo cuore si spezzarono per l’ennesima volta lasciando solo polvere.
Polvere
che sentì volare via dal suo corpo.
Polvere
che passò davanti alle figure perplesse dei ragazzi.
Polvere
che segnò la fine di tutto.
-“Be…Bene!
Così ti togli dai piedi una volta per tutte!”- Fu
secca e schietta la risposta come un colpo di pistola.
Un colpo
che colpì in pieno petto Shikamaru, togliendogli il fiato per qualche secondo.
Non poteva
né voleva credere alle sue orecchie, davvero non voleva più averlo tra i piedi
Davvero
erano arrivati a questo punto?
Lui si
sarebbe aspettato una risposta del tipo “Sono
contento per voi, ma venite a trovarmi ogni tanto e portatemi qualche foto!”,
e invece ottenne solo quella pugnalata al cuore.
Cuore che
già sentiva sanguinare copiosamente.
-“DRACHE MA CHE DIAVOLO STAI DICENDO?!”- Urlò improvvisamente Naruto stufo di quella
situazione.
E’ vero avevano sbagliato, ma non poteva permettersi di essere così
malvagio nei loro confronti.
Loro che
aveva sofferto così tanto per non essere potuti andare
a trovarlo.
Loro che
avevano temuto ogni giorno per la sorte del drago.
Ma in
special modo, non doveva essere così maligno nei confronti di Shikamaru che
aveva penato così tanto prima di chiedere a Temari di
sposarlo per non dover abbandonare il villaggio e in special modo Drache.
-“Sai cosa
m’importa di cosa pensi tu! Tu sei un fallito e sempre lo sarai, ma quale
miglior combattente di tutto il tuo villaggio sei un
perdente nato!”- Disse con tanta rabbia il drago, rabbia che non era più in
grado di controllare.
Naruto non
seppe replicare, non avrebbe mai immaginato che proprio Drache gli avrebbe
detto quelle parole di odio che tutti i suoi
compaesani gli rivolgevano.
Non
avrebbe mai immaginato che anche lui avrebbe calpestato il suo sogno.
-“Drache
ma che dici…?!”- Chiese preoccupato e spaventato
Chouji, ma anche il trattamento che aveva in serbo il drago per lui non sarebbe
stato di certo uno dei migliori.
-“Cos’è?
Il grasso ti ha intasato anche il cervello e le orecchie?!
Se vuoi te lo ripeto stupido grassone e poi i-…”-
-“Sei
patetico…”- Disse improvvisamente Temari portandosi davanti ai ragazzi incapaci
di replicare a causa delle pugnalate inferte dalla bestia.
Quest’ultimo
la fissò con rabbia e confusione attendendo che proseguisse
con il discorso.
-“Non sei
felice tu e per questo devono esserlo anche gli altri…”-
Aveva
ragione, troppe volte aveva pensato se anche loro erano
tristi quanto lui e vedendoli sorridenti e spensierati la rabbia cominciò a
ribollire dentro di lui.
-“Vuoi
essere sempre al centro dell’attenzione, sei solo un
idiota viziato…”-
Già, da
quando aveva memoria i ragazzi l’avevano sempre
viziato e non gli avevano fatto mancare niente in special modo le attenzioni e
l’amore.
-“Smettila…”-
Sibilò quasi impercettibilmente la bestia.
-“Impara
cos’è la solitudine e smettila di tormentare gli altri perché non stanno ai
tuoi comodi…”-
Era stato
malvagio con loro, li aveva colpiti nei loro punti deboli e li avevi derisi
senza pietà.
Era stato
davvero un mostro.
-“Cresci
una buona volta, altrimenti rimarrai da solo per sempre…”-
-“SMETTILA!!!”-
Fu
questione di un attimo e la coda del bestione si sollevò andando a colpire il
suo bersaglio, o meglio così credeva.
Il ragazzo
dai capelli neri venne sbalzato contro un albero molto
violentemente.
Il Drago
non capì immediatamente cosa era successo, Shikamaru si era esso in mezzo per
difendere Temari e aveva beccato lui in pieno il
colpo.
Per
l’ennesima volta Drache sentì qualcosa rompersi dentro di sé.
Era dunque
questa la verità?
L’amicizia
tra lui e i ragazzi si era davvero rotta per sempre?
Davvero
per Shikamaru era più importante la sua vita con la ragazza dei suoi sogni che aiutare lui?
Non
l’avrebbe più aiutato a sciogliere l’incantesimo a un
anno dallo scadere del sortilegio?
Eppure
gliel’aveva promesso, che bugiardo…
-“Sparite…NON VOGLIO AVERE PIU’ NIENTE A CHE FARE CON
VOI, SPARITE PER SEMPRE DALLA MIA VISTA!”-
Parole
pesanti come macigni si lasciò dietro la bestia mentre
si rintanava nella sua tana, senza degnare neanche di scuse il suo amico per le
ferite che giaceva lì senza dire una parola.
Il drago
si acquattò nell’angolo più profondo della grotta, dove il buio era talmente
fitto che non poteva né vedere né sentire niente intorno a sé.
Ma,
improvvisamente qualcosa di caldo scese sul suo muso.
Se non
l’avesse ritenuto impossibile in quanto animale, avrebbe sicuramente pensato
che fossero lacrime.
Poco
lontano dal bosco, qualcuno aveva osservato la scena.
Era
divertito da ciò che era successo e giunse finalmente a conclusione che il
momento era arrivato.
A causa
degli alberi era impossibile scorgerlo, ma solo una cosa brillava in mezzo a
quella fitta vegetazione.
-“Chi
l’avrebbe mai immaginato che la mia preda fosse ancora viva, ma non durerà a
molto…non ti lascerò in vita una seconda volta”-
…Due intensi e raccapricciati occhi da serpe.
Angolino dell’autrice
Come vedete stiamo entrando nella parte d’azione
della fic, facendo così la sua entrata il scena colui
che ha lanciato il maleficio a Drache.
Qualcuno di voi ha qualche idea su chi possa essere?
Ci tengo a precisare che non era mia intenzione far
passare Temari dalla st****a della situazione, ma avendo quel genere di
carattere di certo non se ne sarebbe stata con le mani
in mano a farsi insultare!
Drache ora è completamente solo, e anche i ragazzi
si sentono svuotati dentro poveri ;__;…
Ringrazio ancora chi ha recensito alla prossima,
Kiss!!!