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Autore: GStew    10/07/2013    3 recensioni
Da più di due anni stai tradendo tua moglie, da più di due anni sto tradendo mia sorella. Ti crede ad una riunione fuori città, ma tu sei ancora a Londra, sei a casa mia, nel mio letto dove abbiamo appena finito di fare l’amore.
EdwardXBella
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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CAPITOLO UNO




 
“Allora, com’è il pollo?”
“Mmmh è davvero buono! Non capisco come tu faccia a farlo così buono!”
Lauren parla con la bocca piena. Fa una faccia e una voce davvero buffa, tu ridi e le passi un tovagliolo. Io non ci riesco, non riesco a ridere, non riesco ad essere felice.  Sono felice solo quando sono con te, tra le tue braccia grandi e calde, mentre mi baci o mentre mi sussurri che mi ami, che mi ami più di lei poiché lei hai smesso di amarla appena mi hai incontrato.
“E tu? Bella ti piace?”
Mia madre mi guarda con un gande sorriso, ama quando le vengono fatti dei complimenti.
“È buonissimo mamma, ti è venuto davvero bene stavolta.”
Cerco di sorridere, faccio curvare la mia bocca all’insù ma si vede che è un sorriso di circostanza, un sorriso falso e tirato.
“Ah, quindi le altre volte mi era venuto un schifo eh?”
Mamma, mamma. Tu si che sei felice e riesci sempre a scherzare. Nonostante papà sia morto da più di due anni tu non hai ceduto, sei andata avanti a testa alta e hai continuato la tua vita.
“Eh si, di solito ti viene malissimo.”
Rido prendendola in giro e tu mi guardi e ridi con me della faccia fintamente arrabbiata di mamma.  Mi viene voglia di baciarti e mi è davvero difficile reprimere l’istinto di alzarmi e di buttarmi sopra di te per fare l’amore come tutte le altre volte in cui l’abbiamo fatto.
“Mamma non la stare ad ascoltare, è solo gelosa perché a lei non viene così, anzi a lei non viene proprio!”
Lauren entra nel discorso con le sue solite frasi pungenti. Non mi sopporta, non mi sopporta da quando al liceo il ragazzo che le piaceva invitò me al ballo invece che lei, rifiutai anche se quel ragazzo era davvero carino, ma volevo bene a mia sorella e non le avrei mai potuto fare una cosa del genere. Nonostante tutto da quel giorno diventò più fredda e distaccata e ancora oggi è così. Non oso immaginare cosa potrebbe accadere se sapesse cosa c’è tra me e Edward e cosa accade quasi tutti i fine settimana tra noi.
Non mi scompongo più di tanto alla sua frase e continuo a mangiare dopo averle detto una frase altrettanto pungente.
“Almeno io non vengo tutti i giorni a prendere il cibo già pronto e solo da riscaldare dalla mamma.”
“E con questo cosa vorresti dire?”
Lauren mi guarda con sguardo di sfida. Si mette sempre sulla difensiva quando parla con me, sa che sono più forte di lei, è invidiosa della mia sicurezza e vuole essere sempre migliore di me.
“Voglio dire che io non so fare il pollo fritto ma almeno so friggermi un uovo al contrario di qualcuno.”
La guardo negli occhi senza mai abbassare i miei ma io non la sto sfidando, la mia è solo una questione di educazione.
“Sei l’ultima che può parlare visto che la maggior parte delle volte vai a mangiare in ristoranti. E poi, diciamo la verità! Come fai a pagare se non hai nemmeno un lavoro? Cos’è? La dai ai proprietari?”
Ecco quando Lauren non sa più cosa dirmi mi da della puttana. Non rispondo alle sue provocazioni poiché sono delle stronzate assurde e inventate non avendo altro da dire. Io ho un lavoro, è vero non è un posto fisso ma è pur sempre un lavoro rispettabile come tutti gli altri. E poi ci sei tu che mi dai una mano sai che sto continuando gli studi per potermi laureare e che non riesco a lavorare a tempo pieno quindi ogni tanto mi passi qualcosa anche se contro la mia volontà.
Faccio finta di nulla alla provocazione di mia sorella e continuo a mangiare in silenzio.
Tu non sei dello stesso parere però. Quando Lauren si comporta così con me il sangue ti va al cervello  e non riesci a tenere la bocca chiusa. Penso che sia un senso di protezione il tuo.
“Lauren, smettila! Bella ha un lavoro e continua anche a studiare. Si sta dando molto da fare, non dire cose cattive su di lei.”
Lauren strabuzza gli occhi.
“Ora sei dalla sua parte anche tu?”
Si alza e ti fissa con odio.
“Dai amore mettiti a sedere e facciamo finta di niente.”
“No mamma, me ne vado”
Butta con odio il tovagliolo sulla tovaglia e velocemente prende le sue cose per poi uscire di casa sbattendo la porta.
Sei imbarazzato. Sai che tua moglie è così ma non sopporti il suo modo di fare a volte e sai che se ci fossi io al suo posto non succederebbe mai.
“Scusaci Renèe.”
Sussurri prima di seguire Lauren. Mi guardi prima di uscire con degli occhi davvero dispiaciuti, è il tuo modo di scusarti poiché stasera non potrai venire da me. Scuoto la testa come a dirti che non importa e te ne vai.
“Mi dispiace mamma.”
Mi scuso anche io con mia madre e inizio ad aiutarla a mettere a posto la tavola.
“Non fa niente Bella. Lauren fa sempre così! Vai a casa anche tu, sarai stanca.”
Annuisco e le do un bacio su una guancia per poi andare nel mio appartamento dall’altra parte della città.
 
Sono le tre e mezzo di notte quando qualcuno mi sveglia suonando alla mia porta insistentemente. Quando apro ti ritrovo davanti a me.
“Edward. Che fai qui?”
Entri in casa e mi baci, fai muovere le nostre lingue insieme e mi stringi forte a te.
“Avevo promesso di venire.”
“E Lauren?”
Cosa le puoi aver detto? Cosa ti sarai inventato stavolta?
“Dormiva e così le ho lasciato un biglietto con scritto che ero dovuto scappare a lavoro.”
Rido.
“Ma sono le tre e mezzo di notte!”
Ti stringo di più e affondo la mia testa nel tuo collo.
“Non si sveglierà prima di domani mattina, stai tranquilla amore!”
Annuisco e mi faccio prendere in braccio da te che mi porti sul mio letto nella mia camera che ormai è diventata anche tua. Iniziamo a baciarci e poco dopo avermi spogliato e esserti tolto i pantaloni entri dentro di me facendomi sussultare. Non mi abituerò mai alla tua grandezza… non mi abituerò mai alla tua dolcezza… non mi abituerò mai a te!
Veniamo quasi contemporaneamente dopo alcuni minuti e ci addormentiamo dopo pochi secondi, insieme, abbracciati come dovrebbe accadere sempre.
Hai ritradito tua moglie, ho ritradito mia sorella.
Ma non me ne pento stavolta.

                                                                                                                                                                                      




                                                                                                                                                                                                                                 GStew

 

 
  
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