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Autore: Alexys88    11/07/2013    2 recensioni
«Non è assolutamente accettabile... non sono degni di ricoprire tale titolo!»
«Il loro ultimo scontro è stato a dir poco deludente... sono solo dei buoni a nulla...»
«Tsk... perchè farla tanto lunga e perdersi in chiacchiere? Stanno facendo un pessimo lavoro come Shinigami!»
«Tu cosa ne pensi...?»
«...»
«Credo sia arrivato il momento... di riprenderci il ruolo che ci appartiene di diritto...»

Una fanfiction a quattro mani mia e di Xemyd. Una saga ambientata durante i 17 mesi dopo la sconfitta di Aizen.
Genere: Azione, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Byakuya Kuchiki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
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Dunque… penso sia d’obbligo qualche spiegazione prima di iniziare con questa fanfiction ^^
Siamo Alexys88 e Xemyd, abbiamo deciso di scrivere questa fanfiction a quattro mani perché siamo entrambi
fan sfegatati della serie Bleach e… beh, questa è una nuova saga inventata da noi!
Una saga ambientata durante i 17 mesi di “buco” dalla sconfitta di Aizen.
Lascio un’ultima nota che, magari, i fan sfegatati di Bleach potranno apprezzare:
Durante la lettura vi capiterà di incappare in una “divisione” fatta con questi simboli “♫♪♫♪”. All’inizio di ogni
capitolo li metteremo con, accanto, il titolo della canzone e a quale OST di Bleach appartiene.
Voi vi starete chiedendo “Bene, ma perché lo fate?”, la risposta è semplice:
Quando nel capitolo incapperete in quei simboli, vi consigliamo di leggere quel determinato pezzo diviso,
appunto, dalle note musicali, con la musica di sottofondo che vi suggeriamo all’inizio del capitolo :)
Abbiamo pensato che questa cosa un po’ “interattiva” possa aiutare a rendere magari questa opera un pochino più “reale”.
Ultima precisazione: Questo capitolo è un po’ più corto di quelli che verranno per il semplice motivo che è da
considerarsi più un prologo che altro.
Detto questo, non abbiamo molto altro da aggiungere se non “Speriamo che questa storia sia di vostro gradimento!”


♫♪♫♪ ~ Bleach OST 1 – Burden of the Past


UN VOLTO DAL PASSATO

Quanto tempo era trascorso dall'ultima volta che l'aveva visto? Un mese? Due?
No, solo due settimane.
«Mi sembrava fosse passato molto più tempo... invece sono passate solo due settimane dal nostro "addio"...
evidentemente mi risulta ancora difficile accettare il fatto che tu non puoi vedermi, il fatto che io possa
vedere te è una magra consolazione... non è forse questo ciò che infastidisce anche te... Ichigo?»

Questi erano i pensieri che, al momento, invadevano la mente di Rukia Kuchiki, mentre svolgeva il suo compito da Shinigami.
Una semplice ricognizione, nulla di importante, ma lei sfruttava proprio questi semplici ordini per poter vedere Ichigo.
Era lì, vicino a lei, mentre tornava da scuola e parlava del più e del meno con Ishida, Chad e Orihime.
Sentì una lieve nostalgia attraversare per un istante il suo cuore.
Ne avevano passate tante da quando lei gli aveva donato parte dei suoi poteri da Shinigami.
L'aveva salvata quando stavano per condannarla a morte per via della sua trasgressione delle regole, aveva
aiutato il Seireitei nella lotta contro Aizen, ed era stato proprio quell'ultimo scontro a fargli perdere i poteri.
Un lieve sorriso triste apparve sul suo volto. Era quasi buffa la cosa.
Si era letteralmente distrutto con gli allenamenti per poter sconfiggere l'ormai ex-capitano, ed è stato proprio il
potere che aveva ottenuto a privarlo della possibilità di essere uno Shinigami.
«Forse, alla fine, è meglio così… ti sei guadagnato il diritto di vivere, finalmente, una vita normale… vero, Ichigo?»
Interruppe la sua camminata, fissando in silenzio la schiena del ragazzo che si allontanava assieme agli altri, il
sorriso sul suo viso si accentuò lievemente, mentre annuiva quasi “sollevata”.
«Vivi tranquillo, brutto idiota… ma ricordati che ti tengo d’occhio…»

*°*°*°

Continuò a camminare per le strade di Karakura per verificare la totale assenza di Hollow e intervenire in caso
se ne fosse presentato qualcuno, annuì a sé stessa, quasi sollevata.
«Sembra tutto tranquillo…»
Si ritrovò, senza accorgersene, al parco di Karakura. Decise, quindi, di soffermarsi qualche minuto, sorridendo
allo spettacolo che le si parò davanti.
Vedeva i bambini giocare tranquilli e divertirsi. Nemmeno lei sapeva per quale motivo, ma non le dispiaceva
soffermarsi a osservare scene di semplice vita quotidiana sulla terra.
Le piaceva guardare i bambini mentre si rincorrevano o andavano sull’altalena, lo trovava quasi rilassante.
Sussultò impercettibilmente quando vide una bambina cadere e iniziare a piangere per via di una leggera
sbucciatura sul ginocchio.
Rimase immobile ad osservare la scena, e fu allora che vide la figura di una ragazza avvicinarsi alla bambina ed
inginocchiarsi di fronte a lei, iniziando subito a prendersi cura della lieve ferita.
Sorrise a tale immagine, per ora poteva vedere solo la schiena della ragazza, ma il vederla prendersi così
amorevolmente cura della piccola le fece tornare alla mente i racconti di suo fratello sulla sua ormai defunta sorella.
Ricordava bene l’aspetto di Hisana, aveva perso ore a fissare la foto dentro casa di Byakuya. Dopo aver
scoperto la verità fu intenzionata più che mai a memorizzare ogni singolo dettaglio del viso di sua sorella.
Contrariamente a quanto si possa immaginare lei non era assolutamente in collera con Hisana, né le portava
rancore per averla abbandonata quando era in fasce.
Capiva perché l’aveva fatto, così come capiva per quale motivo fece promettere a suo fratello di non rivelarle la verità.

♫♪♫♪

I suoi pensieri vennero interrotti bruscamente non appena la ragazza che si stava prendendo cura della
bambina caduta a terra si voltò, permettendo così a Rukia di poter finalmente vedere il suo viso.
La Shinigami spalancò gli occhi sconvolta.
Il volto di quella ragazza…
Era quasi la fotocopia di sua sorella Hisana.
«Non… può essere…»
L’unica differenza era il fatto che Hisana aveva i capelli corti, mentre quella donna aveva dei bellissimi capelli
neri fluenti raccolti in una coda alta.
La vide mentre sorrideva dolce alla piccola di fronte a lei e le asciugava le lacrime, ed immediatamente una
tremenda fitta al cuore la attraversò come un fulmine a ciel sereno.
Le sembrava quasi surreale una cosa simile. Era consapevole del fatto che sua sorella fosse morta anni or sono…
Ma… vedere quella donna… le sembrava quasi che sua sorella si fosse reincarnata.
Il suo corpo cominciò ad essere scosso da vari tremori, un turbine di emozioni contrastanti stava al momento
esplodendo in lei.
Gioia, rabbia, dolore… cosa stava provando realmente in questo momento?
Non lo sapeva nemmeno lei, ciò di cui era consapevole era che non riusciva a distogliere lo sguardo da quel
dolce sorriso, da quei modi di fare così gentili e delicati.
Doveva smetterla, doveva auto convincersi che quella ragazza non era sua sorella, doveva voltarsi e andarsene
il più velocemente possibile.
Ma non ci riusciva.
Aveva sempre desiderato poter avere realmente sua sorella accanto a lei, ed ora, finalmente, poteva averne la possibilità…
«No, Rukia… non è lei… non è Hisana… vattene, non fare sciocchezze… vattene!»
Dentro di lei era in corso una battaglia tra razionalità e puro sentimento.
Voleva andarsene, lo voleva davvero, ma il suo cuore le impediva di muovere anche solo un singolo passo.

♫♪♫♪

«Che palle… odio le ricognizioni…»
Un sonoro sbadiglio uscì prepotente dalla bocca di Renji Abarai mentre, anche lui, era intento al
sopralluogo sulla terra alla ricerca di possibili presenze di Hollow.
Era una cosa che odiava. Non sopportava gironzolare per le strade senza una vera e propria meta.
Questa forse era l’unica parte del suo lavoro di Shinigami che proprio detestava.
Sospirò annoiato per l’ennesima volta prima di inarcare un sopracciglio quando raggiunse il parco di Karakura.
Quei dannati ragazzini che urlavano e correvano come pazzi erano non poco fastidiosi alle sue orecchie.
Grugnì scocciato e subito fece per passare oltre ma, quando notò Rukia completamente immobile
all’ingresso del parco, cambiò subito direzione e si diresse verso di lei.
«Oi, Rukia!»
La Shinigami sussultò appena quando Renji, il luogotenente di suo fratello, si avvicinò a lei.
Lui, senza neanche accorgersi al momento dello stato d’animo in cui si trovava l’amica, incrociò le
braccia scocciato ed emise un sonoro sbuffo.
«Queste ricognizioni sono una vera seccatura! Non pensi anche tu?»
Lo Shinigami inarcò un sopracciglio quando si accorse che l’amica non lo stava degnando di uno
sguardo ma che, senza muoversi di un centimetro, stava fissando con occhi sgranati una ragazza che
aveva, ora, preso in braccio una bambina e stava andando via dal parco.
«Rukia…?» La chiamò di nuovo, senza ottenere risposta.
Sussultò quando la Shinigami, una volta che la ragazza da lei fissata si allontanò dalla sua vista,
scomparve in un batter d’occhio senza degnarlo di una singola parola.
   
 
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