Crollo
improvvisamente in un sonno profondo e senza sogni.
Privo
di tormenti e inquietudini.
Finalmente…mi
sento tranquilla.
Al
sicuro.
In
pace.
Apro
lentamente gli occhi e noto che, benché il sole sia
già sorto
da un pezzo, non è ancora ora di alzarsi.
E’
buffo che sia proprio io la prima ad essere sveglia.
Ad
un tratto questi dolci pensieri mattutini vengono bruscamente
interrotti dal ricordo offuscato della notte passata.
Ma
è stato davvero solo
un sogno?
Era
tutto così reale e…
Un
momento.
Mi
alzo di colpo e mi dirigo spedita verso il mobile posto di
fianco alla porta.
E’
lì che, questa notte, mi sembrava che LUI
avesse riposto qualcosa con grande cautela.
Così
mi avvicino sempre di più, cercando di immaginare cosa mai
avrei potuto trovarvi.
Incredibile.
Una
rosa… rossa.
Bella.
Non
so che dire. Sono senza parole.
E’
estremamente affascinante…e non mi riferisco solo a questo
splendido fiore.
Per
un momento il mio sguardo attento si posa sul pavimento, dove
scorgo una lettera.
Un’altra
lettera.
Credo
mi sia caduta mentre prendevo tra le mani quella magnifica
rosa rossa.
Come
di consueto sul retro portava scritto il mio nome: Ginevra.
La
apro.
Leggo
attentamente ogni riga, ogni frase, ogni parola. E mi
ritrovo ancora più confusa di prima.
Un
altro appuntamento.
Non
ci posso credere. Ma come può? Dopo quello che mi ha fatto.
Voglio
dire…io non sono ancora riuscita a capire quello che
è
realmente successo quel giorno nella foresta proibita.
E’
davvero stato lui?
Termino
di leggere la lettera.
E
il mio respiro si fa sempre più pesante e soffocato.
Il
nostro prossimo incontro dovrebbe essere…
No.
No
no!
Non
può essere.
Ancora
nella foresta.
E
di notte per giunta!
No
questa volta non cederò. Non mi presenterò mai a
questo maledetto appuntamento.
Mai
mai e poi mai.
Non
ti darò questa soddisfazione.
Hai
capito?!
“…mi
spiace doverti dire, mia dolce Ginevra, che ti sbagli di
nuovo…tra due giorni
ti ritroverai proprio nel luogo che ora più
temi…ma non ti preoccupare. Sai che
non potrei mai farti del male. MAI…”