Sasuke, il Demone, il Maledetto, fu invaso da un terrore sordo alla vista della Volpe A Nove Code, enorme e selvaggia. Il mostro ruggì feroce, poi guardò Sasuke e, in un attimo, gli fu addosso.
Sasuke ci provò, a schivare il colpo, ma subito si rese conto che era tutto inutile. La zampata gli incendiò completamente il lato destro del corpo, ricacciandolo giù dallo sperone di roccia.
Poi si lanciò giù anche lei.
In aria lo colpì
ripetutamente, sbatacchiandolo di qua e di
là fino a renderlo uno scheletro carbonizzato che
atterrò sbriciolandosi in
un’aula dell’Accademia. I bambini scapparono
terrorizzati quando
Non capiva. Aveva incenerito Sasuke… “Una copia. Una bastardissima copia…” pensò, poi Sasuke gli fu sopra. Lo colpì con la spada nel ventre, poi si allontanò e i tirò una bomba. Tutto in volo.
Quando la bomba esplose una miriade di kunai si conficcò dappertutto nel suo grande corpo rossastro, ma Naruto non se ne preoccupò: accelerò i movimenti fino a che non apparve come una cometa che illuminò di rosso tutto il Villaggio. Si frappose fra i kunai e tutti i loro obbiettivi, lasciandosi martoriare, felice al pensiero di poter salvare qualcuno. Ma Sasuke non gli dette tregua.
Si stava trasformando in qualcos’altro, qualcosa di ancora più mostruoso del Demone, ma soprattutto di più grande.
Ma Naruto
non gliene
avrebbe dato il tempo. Sasuke aveva ucciso Tsunade, Kakashi e
soprattutto
Hinata. La sua dolce, tenera Hinata…
Non
c’era tempo da
perdere. Chiamò
-E così questa
è la fine di ogni cosa, vero,
Naruto Uzumaki? Bene, se è questo che hai deciso, per me va
bene. Volevo solo
dirti che ti sono molto grato, per questi 20 anni e più di,
se così si può
dire, amicizia. Mi hai insegnato molte cose sul mondo,
sull’amicizia,
sull’amore…
-Affronteremo
quest’ultimo passo insieme, Volpe. Sarà la nostra
consacrazione.- rispose
Naruto.
Hinata lo
salutò
sorridendo. –Questo è il mio ultimo regalo, amico
mio- disse.
Naruto le si
avvicinò
con le lacrime agli occhi, lei protese le braccia candide, e lui la
baciò,,
ancora, e sempre, e ancora, in un ultimo istante di focosa passione.
Sasuke stava
per
completare la trasformazione in Demone Gigante, quando si
sentì abbracciare. La
volpe, a un centimetro dal suo viso, mostrò i rostri di
denti acuminati, poi lo
portò in alto, sopra il cielo di Konoha.
-Ti voglio
bene,
Sasuke- disse, prima di brillare ed esplodere silenziosamente.
Subito dopo aver distrutto
l’intera frana con
Naruto Uzumaki,
Sasuke Uchiha, il Demone.
Uniti in un abbraccio che solo due amici si possono scambiare.
Poi tutto si colorò di rosso, e l’esplosione assordò l’aria, spostando le nuvole sopra Konoha e facendo vibrare le piante della montagna, là dove riposavano Tsunade, Kakashi e Hinata.
Per lunghi minuti il cielo rimase di un rosso sanguigno, poi delle piccole stelle luccicanti caddero lentamente sulle case, sulle strade, sulle persone, rasserenando gli animi di tutti.
A neji sembrò di udire una voce: -GRAZIE, NEJI HYUGA-.
Sorrise, mentre le lacrime scendevano roventi sulle guance.
-Naruto…Naruto…GRAZIE, NARUTO!!!-
Epilogo
Trovarono i tre cadaveri di Tsunade,
Kakashi e Hinata sulla
montagna. I funerali furono lunghi e penosi per tutti, ma alla fine gli
animi
erano sereni, perché tutti sapevano che Naruto, Naruto
Uzumaki, gli aveva
salvati. Naruto Uzumaki, il teppista,
Naruto Uzumaki, Il Sesto Hokage.