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Autore: Ilarix96    11/07/2013    1 recensioni
Seconda parte. Le pagine sono tratte dal punto di vista di Erika, che vive in una situazione differente da quella di Andry, ma con un unico punto in comune: essere costretti a fare qualcosa che non vogliono.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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16 maggio
caro Andry
Oggi giornata nera. Io e mia madre ci lanciavamo sguardi di fuoco. Tutte le volte che ci trovavamo nella stessa stanza dovevamo uscire o stavamo una da una parte e l’altra dall’altra. Anche mio padre mi sopportava malvolentieri e ogni tanto esclamava -Santo Dio, Erika devi cacciarti sempre in questi casini?- alla decima critica me ne sono andata ad ascoltare la musica. Sono scesa solo per lo stretto necessario, per il resto ho guardato la televisione e chattato e naturalmente, scritto il diario.
 
 
Era ancora pomeriggio quando ho sentito dei passi fuori dalla porta. Pensavo proseguissero, invece si sono fermati e ho sentito bussare -Erika! Erika! Posso entrare?- -Vuoi continuare?- -No, dai Erika!- -Sicura?- Dissi, girando la chiave tra le mani -ERIKA! Apri questa porta immediatamente.- -Va bene, va bene!- mia madre aveva gli occhi rossi dal pianto -Vuoi, vuoi venire sul tetto?- all’inizio pensavo di restare in camera, poi ho ceduto -Che vuoi? Farci impallinare tutte insieme appassionatamente?- -Primo, non mi parli così, sono tua madre!- Già, Anne, e io ho diciotto anni, non sono una bambina.- -Senti, adesso rilassati- -Sto meglio in piedi.- -Siediti, ho detto- -Se devo…- dissi, sedendomi pigramente -Eh Erika, Erika, perché hai questo caratteraccio?- -Perché è la prima volta che litighiamo così- -Sì, ma ultimamente mi pare che ti sia oscurata- -Eh, si cresce…poi sono sempre stata così- -Si, ma adesso di più.- -Mamma, smettila, sembriamo die bambine- -Ok, ok lo so che sei molto arrabbiata…- -Lo sapevo che avresti ricominciato- -Smettila di interrompermi! Sto cercando di parlarti da persona civile!- -Allora non parlarmene proprio.- -Volevo solo chiederti scusa..- -Va bene, va bene, scuse accettate.-dissi sgarbatamente -Hai già finito? Dai vieni un po’ qui- Lo sapevo,mia madre non riesce a essere arrabbiata più di mezza giornata.
 Valeva la pena perdonarla o fare l’aria imbronciata e non dimenticare? Alla fine ho deciso di perdonarla, tenere il broncio è da bambini piccoli, anche se i miei atteggiamenti, ultimamente, non sono da meno...
-Almeno aspetta, mi vado a mettere qualcosa di più fresco-
Dopo mi sono immersa nella piscina calda, ma mia madre continuava a guardarmi -Cosa c’è? Vuoi venire anche tu?- -Eh, magari…- Il pomeriggio così è passato in fretta. A cena mio padre mi guardava stranito -Beh, che vi succede? Stamattina vi scannavate con gli occhi!- -Si cambia nella vita!- ha risposto mia madre tutta piccata.-Mah, io le donne non le capisco e non le capirò mai!- Dopo questo me ne sono andata a letto.
Scusa ma adesso sono sfinita
 
  
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