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Autore: Louismyhero    11/07/2013    1 recensioni
*Tratto dalla storia*
“Lui si sedette e poi mi accorsi che mi stava fissando il polso.. Immediatamente capii che cosa stava guardando
Harry: « Che cosa sono quelli? »
Non seppi dargli risposta, abbassai lo sguardo e continuai a seguire la lezione sperando che anche lui facesse finta di niente.
Harry: « Allora?! Mi rispondi?!»”
“Harry: «Ma che cavolo combini?!»
Io: «Sono in un periodo di merda e..»
Harry: «e cosa? E allora vuoi ucciderti?»
Io: «Non saranno dei tagli ad uccidermi»”
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Twenty-first chapter
 
Mi girai verso di lui che ormai mi aveva circondata con le braccia, ci guardammo alcuni secondi e poi la sua mano sbrigativamente premette l'interruttore... E spense la luce. Non avevo idea di quello che voleva fare. Vedevo solo la sua ombra, i suoi ricci avvicinarsi sempre più a me. La sua mano si staccò dall'interruttore e la sentii percorrermi il collo. Era soffice e calda, sentivo il suo pollice che mi accarezzava la guancia.
 
Io:«Che vuoi fare?»
Harry:«Stai a vedere...»
 
Sentii la sua mano che avevo dietro al collo tirarmi verso di lui, poi le nostre labbra si incrociarono in un bacio sempre più appassionato. Tentai di sfuggire ma ormai mi aveva spinto attaccato alla porta e non avevo via di scampo. Continuavamo a baciarci, ma non era quello che volevo. Mi ero ripromessa di non cadere nella sua trappola. Cercai di respingerlo ma niente...
 
Harry:«Lasciati andare, ti prego.»
 
Iniziò a baciarmi sul collo, non riuscì a resistergli. Le sue mani iniziarono a percorrermi la schiena e il suo corpo si faceva sempre più pesante sul mio. Gli infilai lentamente una mano nei capelli. Stava succedendo l'inevitabile. Riprendemmo a baciarci ma questa volta ci misi anche del mio, le sue mani si muovevamo a ritmo intorno alla mia vita e lo stesso le mie nei suoi capelli. Poi mi prese in braccio e in un attimo mi appoggiò sul letto. Lui era sopra di me. Mai più di quella volta l'avevo sentito mio, avevo tutto quello che potessi desiderare e forse di più. Infilò entrambi le mani sotto la mia canotta e io continuavo a tenerle sui suoi pettorali... Poi ci staccammo...
 
Harry:«Ti voglio.»
Io:«Sono qui. Prendimi.»
Harry:«Ti prendo in parola»
 
Entrambi volevamo la stessa cosa. È capibile cosa no?
Ricominciammo a baciarci, come se fosse stata la cosa più naturale del mondo. Lentamente mi sfilò la canotta senza neanche che me ne accorgessi. Forse non ero ancora pronta... O forse si. Nella mia mente vagava un silenzio assoluto. Gettai le mani sulla sua cintura e gliela slacciai. Avevo paura ad andare avanti ma lo feci lo stesso. Poi anche lui iniziò a slacciarmi i pantaloncini. Lo fermai appoggiando le mie mani sulle sue.
 
Io:«Aspetta, devo dirti una cosa.»
Harry:«Dimmi....»
Io:«È la mia prima volta, è un problema?»
Harry:«Se non lo è per te, no.»
 
Ripresi a baciarlo e lui riprese a fare quello che stava facendo, ormai mancava solo ancora un piccolo passo e sarebbe successo quello che doveva succedere. Ci infilammo sotto il lenzuolo e ci ribaltammo. Lui sotto di me e io sopra.... Cominciò di nuovo a baciarmi sul collo. Quei baci che mi facevamo svenire. Ci svestimmo del tutto...
 
Harry:«Sei pronta?»
Io:«Mai stata più di così.»
 
Il resto è intuibile.
*il mattino dopo*
Mi svegliai abbracciata ad Harry, la camera era un disastro:c'erano vestiti buttati ovunque. Lui dormiva, sembrava un angelo senza ali. Forse avevo sognato e non era successo niente. O forse no. Mi alzai senza svegliarlo, mi rivestii sbrigativamente e me ne tornai in camera mia. In quel momento capii che ero stata una stupida, avevo appena fatto l'errore più grande della mia vita. Stupida, stupida e stupida. Cercai di dimenticarmene e non aprii bocca con nessuno su quello che era successo la notte precedente. Per tutta la mattinata riuscii a evitare Harry senza farmi vedere ma a pranzo purtroppo mi vide. Uscii dalla mensa per cercare di scappare ma lui mi seguì...
 
Harry:«Qual è adesso il problema?»
Io:«Non c'è un problema.»
Harry:«Non fingere di non capire»
Io:«Ok, è stato tutto un errore, un gigantesco errore.»
Harry:«Sei fuori?»
Io:«Dimenticati di questa notte okkey?»
Harry:«Non posso dimenticarti.»
Io:«Beh, devi farlo.»
 
Tentai di correre via ma mi raggiunse. Da un momento all'altro sarei scoppiata a piangere, di sicuro.
 
Harry:«Ma p-perché?»
Io:«Forse è meglio che non ci parliamo più»
Harry:«No aspetta, ho bisogno di una spiegazione»
Io:«Non sono la puttana di nessuno, tantomeno la tua. Ricordatelo.»
 
Iniziai a correre e le lacrime ormai stavano scendendo a go-go.
Corsi al lago e mi sedetti sulla panchina. Avevo rovinato tutto. Ogni cosa. Avevo rovinato la mia vita. L'avevo perso per sempre, avevo perso la persona più importante della mia vita. Poi sentii dei passi dietro di me. Si sedette dietro alla panchina.
 
Harry:«Perchè piangi adesso?»
Io:«Abbiamo rovinato tutto»
Harry:«Perchè? Spiegamelo perché io proprio non lo capisco»
Io:«Ecco... Io... N-non lo so»
Harry:«*si alzò in piedi e si allontanò un po'* Comunque vada sappi che per me è stata la notte più bella di tutta la mia vita, quando mi hai detto che non te ne saresti mai andata io ti credevo davvero.»
 
Harry se ne andò. Rimasi a pensare. Pensare a come andare avanti senza di lui. Poi capii che non ci sarei mai riuscita. Iniziai a correre, sapevo dove trovarlo. Arrivai davanti alla sua stanza. C'erano tutti i suoi amici davanti alla porta...
 
Io:«Dov'è lui?»
Liam:«È dentro insieme a Louis; sta piangendo»
Io:«Perchè?!»
Liam:«Non lo sappiamo»
Io:«Fatemi entrare...»
Liam:«Ma Lou ha detto di rimanere fuor-» 
 
Troppo tardi ero già entrata. Vidi Harry seduto sul letto con la testa in mezzo alle mani. Seduto per terra davanti a lui c'era Louis. Non appena richiusi la porta dietro di me Harry si girò di scatto. Stava piangendo, per la seconda volta per colpa mia. Solo per colpa mia. Si rigirò verso Louis velocemente
 
Harry:«Dille di andarsene»
Louis:«Maya non è il momento, vattene!»
Io:«No aspetta devo parlargli»


 Fa cagare lo so. Scusate è orribile, non ho scusanti. Scusate davvero.
  
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