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Autore: missaretta97    11/07/2013    9 recensioni
"Lui è Harry Styles, colui capace di far innamorare una ragazza solo con uno sguardo. Perché dovrebbe volere me? Io non sarò mai abbastanza per lui. Non capisco come sia riuscita solo a pensarlo."
Jessie sembrava stranamente felice del mio sfogo, mentre lo sguardo di Harry era indecifrabile. Non ce la feci a non guardarlo, e infatti voltandomi verso di lui successe quello che avevo previsto. Una lacrima mi rigò lentamente la guancia destra, che io asciugai prontamente con la mano. Lui a quel punto si alzò velocemente dalla sedia, nello stesso instante in cui lo feci io.
"Mi sono solo illusa." Dissi vedendolo, quasi sfuocato, avvicinarsi a me.
"Sarah.." Esclamò lui cercando di afferrarmi una mano.
"Mi hai solo illusa." Dissi rivolgendomi a Harry e guardandolo l'ultima volta negli occhi, scappai dalla cucina.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Our Summer

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Capitolo 11.

 

Ridussi gli occhi a due fessure, per concentrare maggiormente la vista sulla persona che ci stava correndo incontro: volevo riuscire a vederle, o vedergli, il volto. Harry, al mio fianco, stava fissando anche lui quella persona, mentre la sua mano teneva ancora mia, con una presa forte e salda. Quasi come se non volesse farmi scappare. Quel ragazzo era un enigma!  Alcuni giorni si comportava come se mi odiasse, litigavamo dalla mattina alla sera, e altri giorni cercava di provocarmi perché si divertiva a infastidirmi. Poi, invece, c'erano dei momenti in cui prevaleva il suo lato tenero -facendomi stupire che ne avesse uno- ed io non capivo più niente.
"Sarah!!" sentii un urlo provenire da quella persona. "Harry!" esclamò. Io ed Harry ci guardammo; il suo sguardo era confuso. Ma il mio era sorridente; non avevo più dubbi su chi fosse quella persona. Avrei riconosciuto la sua voce tra mille.
"Debby!" esclamai, lasciai la mano ad Harry velocemente, e mi misi a correre verso di lei.
Ero stanca, è vero, ma ero talmente felice di essere arrivata che corsi come mai non avevo corso in vita mia. Le arrivai di fronte, e senza darle il tempo di pronunciare parola la strinsi in un enorme abbraccio.
"Sono così felice!" esclamai stringendola più a me.
"Dov'eravate finiti?" mi chiese velocemente. "Mi hai fatto prendere un colpo, Sarah! Avevo paura che non sareste più riusciti a trovarci! Gli altri hanno deciso di aspettarvi al rifugio, perché Simon aveva spiegato tante volte la strada da percorrere.. Io l'avevo detto agli altri di tornare indietro a cercarvi, ma ce ne siamo accorti troppo tardi della vostra assenza, e non vi eravamo riusciti a trovare! Cavolo, Sarah, ho avuto paura!" Si fermò un secondo per prendere un respiro, ed io ridacchiai: era agitatissima. "Cos'hai da ridacchiare? Io ti sto dicendo che mi hai fatto venire quasi un infarto, e tu ridi? Che diavolo di amica sei?" sbottò lei guardandomi male.
Io feci un sorriso angelico. "La tua migliore amica.." borbottai, e il suo sguardo si addolcì.
"Si, non posso negarlo.." mormorò. "Però, ti avverto" mi puntò il dito indice contro. "Se mi fai prendere ancora uno spavento del genere, migliore amica o no, ti ficco una carota su per il.."
"BEEP!" esclamai interrompendola. La guardai divertita, lei ricambiò e poi scoppiò a ridere.
Nel frattempo, Harry si era avvicinato a noi, con un enorme sorriso in faccia.
"Hey Debby.." disse poi lui facendole un cenno con la testa. "A me non mi saluti?" le chiese poi facendole un sorriso sghembo e allargando le braccia.
Lei roteò gli occhi. "Solo perché mi hai fatto preoccupare anche te!" disse lei per poi abbracciarlo. Lui ridacchiò e la strinse tra le braccia. Io rimasi a guardarli, fino a quando non sentii un urlo.
"HARRY!" Non avevo neanche bisogno di guardare chi fosse. Louis urlò nuovamente il suo nome, correndo seguito dagli altri tre. Harry non fece tempo a staccarsi da Debby che Louis gli si fiondò addosso sommergendolo in un abbraccio. "Hazza, mi hai fatto preoccupare!" borbottò poi spettinandogli i capelli.
Debby tossì. "Un piccolo aiuto..?" chiese alzando una mano. Zayn, ridacchiò e la aiutò ad alzarsi, liberandola da sotto i corpi pesanti dei suoi amici.
"Su, andiamo al rifugio.." disse Niall. "E' molto più bello di come pensiate, ve lo assicuro.." si rivolse sia a me che ad Harry.
Noi alzammo le spalle, e lo seguimmo. Arrivammo davanti a una casa, era in legno e si trovava al centro di due altissimi abeti. Entrammo dentro; subito all'entrata si trovava un ristoro, c'erano dei tavoli apparecchiati e delle persone erano già accomodate, mentre aspettavano le loro ordinazioni. Vidi alla fine della stanza una scala, anche questa in legno, che portava al piano superiore: dedussi che li si sarebbero trovate le stanze.
Liam appoggiò un braccio intorno al mio collo, e l'altro intorno a quello di Harry mostrandoci delle chiavi.
"Tenete, queste sono le chiavi della nostra stanza.." le diede in mano ad Harry. "Fatevi una doccia, e poi ci raccontate tutto.. noi vi aspettiamo fuori!" E detto questo uscì insieme agli altri. Io ed Harry ci guardammo, e poi ci dirigemmo verso la camera.
Lui aprì la porta ed io mi fiondai dentro lanciandomi sul letto.
Lo sentii ridacchiare, e poi chiudere la porta. Si avvicinò al letto e si sedette affianco a me.
"Vorrei stare qui per sempre.." borbottai stiracchiandomi.
Lui rise. "Allora io vado a farmi una doccia.." mormorò guardandosi intorno. "Ma il ricambio..?"mi chiese poi. Io alzai le spalle, e ispezionai la stanza con gli occhi. "Prova in quella borsa laggiù.." gliela indicai. Lui la prese, l'appoggiò su letto e l'aprì. Iniziò a frugarci dentro fino a quando ridacchiò. "Cavoli Sarah, ma questa è una quarta!" disse tenendo in mano un mio reggiseno. Io spalancai gli occhi e divenni rossa dall'imbarazzo. "Harry!! Fatti i fatti tuoi!!" esclamai prendendoglielo dalle mani, e spingendolo in bagno. "E muoviti a fare questa doccia, che devo farla anch'io!"
"Se vuoi possiamo farla insieme.." Esclamò.
"Nei tuoi sogni, Styles.." urlai, facendolo ridacchiare.
 
 

 
"No impossibile.." Debby si portò una mano sulla bocca, per cercare di camuffare il suo stupore. La bocca gli si era 'appena' spalancata dopo quello che le avevo detto.
"Credici, per quanto possa sembrare strano, è vero.." Mormorai distendendomi sulla sdraio, appoggiandomi comodamente con la schiena. Eravamo rimaste solo io e Debby ormai li fuori; gli altri erano rientrati dopo aver ascoltato sia me che Harry, curiosi e con lo stesso entusiasmo che avrebbero avuto se gli avessimo raccontato la trama di un nuovo sensazionale film appena uscito al cinema. Avevo già il titolo in mente: le avventurose avventure di Sarah e Harry. Riusciranno a sconfiggere il malvagio serpente e sopportare quel caldo atroce? Scopritelo dal 12 agosto, al cinema. Ok, no, non c'entrava niente, ma in ogni trailer che si rispetti, c'è sempre una domanda retorica alla fine. Insomma, almeno in tutti quelli che avevo visto io.
Ma tralasciando.. Avevo appena raccontato ad Debby dei piccoli dettagli -anche se poi tanto piccoli non erano- che avevo deciso accuratamente di evitare ai ragazzi.
"Riesci a immaginarti Styles, dolce?" le domandai, senza lasciarle poi il tempo di rispondere. "Insomma, è impossibile! E' come se mangiassi una peperetta, e invece di urlare e tossire per il bruciare alla gola, esclamassi Mmh, ma è dolcissima! Gnam!" Gesticolai cercando di farle capire il senso della mia metafora, e poi giusto per non essere ripetitiva esclamai: "Impossibile!"
Lei ridacchiò e si alzò con la schiena, per sedersi e girarsi di lato, in modo da essermi di fronte. "Già, è strano. Ma poi, scusa, non è conosciuto dalle ragazze, proprio per la sua dolcezza? E per il romanticismo?"
Io alzai un sopracciglio, e afferrai un bicchiere d'acqua fresca appoggiato sul un tavolino accanto a noi. Era carino, qui: c'erano tavolini, sedie e sdraio, come un bar vicino al mare, o in piscina. Solo che qui ne il mare ne la piscina c'erano. Eravamo sommersi dal verde. "Si, è dolce quanto un cactus nel sedere.." borbottai e presi un sorso d'acqua. Lei scoppiò a ridere. "E comunque sia, non voglio che cerchi di fare delle mosse false con me.." cercai di spiegarmi. "Insomma, ti immagini me e lui? Oddio, saremo come cane e gatto! Pensa se ci baciassimo! Ah, che cosa orrenda, stupida e raccapricciante!"
Lei rise. "A me non sembra.. potrebbe anche piacerti!" Mi guardò sospettosa, annuendo poi eccitata. "Si, si, ho ragione! Altrimenti perché lo staresti pensando?"
"Sei brava a girare la frittata, cara Debby.. Ma stai solo delirando, non mi piace Harry" Dissi prendendo un altro sorso d'acqua.
"Forse a te, potrebbe non piacere.." si soffermò un secondo. "Però a lui piaci, ne sono sicura..ti spoglia letteralmente con gli occhi.." Non la feci nemmeno finire di parlare che l'acqua che avevo in bocca finì tutta sul suo viso. La mia espressione era un misto tra il scioccato e lo sconvolto. "Ragazza che non pensa quando parla, cosa hai detto?". Mentre la sua era innocua, e anche schifata per via del mio sputo.
"Em, scusa Deb.." mormorai. "Però anche te, ma senti le cavolate che dici?"
Lei sospirò, e scosse la testa. "Lasciamo perdere, va.." Corrugò la fronte. "Sai dirmi che ora sono?"
"Le quattro.." Mormorai, "Quando continuiamo con questa camminata?" Le chiesi.
Lei si strinse nelle spalle. "Non lo so, voglio solo dormire in un letto questa notte.." Borbottò lei, ed io ridacchiai, ripensando alla scorsa notte, costrette a dormire in tenda e a subire lo scherzo di Harry e Zayn.
"Hai ragione.." Mi alzai, e porsi la mano. "Su, entriamo!" Lei l'afferrò e facemmo come appena detto. Dentro, i ragazzi stavano esultando per qualcosa a noi non nota. I miei genitori li guardavano sorridenti, e si accorsero solo della nostra presenza quando Debby tossì.
"A cosa devo tutta questa felicità?" Chiese quest'ultima appoggiandosi con un braccio al corpo di Zayn.
"Beh, perché forse, dico forse, torniamo a casa oggi.." Le rispose Louis rimanendo vago.
Io feci una faccia confusa. "Ma come? Insomma, sono le quattro di pomeriggio, non riusciremo ad arrivarci entro oggi!"
Liam sorrise. "E se vi dicessi che c'è una strada molto più corta?"
"E che tra dieci minuti passa una macchina che porta a valle?" Continuò Harry.
"Ti salterei in braccio e ti riempirei di baci!" Risposi alla sua domanda retorica. Harry mi guardò maliziosamente con uno strano sorriso stampato in faccia. "Allora vieni qui, piccolina!" Esclamò allargando le braccia.
Io alzai un sopracciglio e lo guardai di sbieco. "Stavo parlando con Liam.." Dissi.
Lui abbassò subito le braccia, e si morsicò il labbro inferiore, quasi imbarazzato. "Um, si, lo sapevo.."
Debby sorrise a trentadue denti. "Questo vuol dire che stanotte potrò dormire nel mio letto?" Guardò i ragazzi, e Niall le annuì sorridente. "Si, si, si!!" Urlò lei contenta, saltellando. "Si torna a casa!"
Noi la guardammo, e scoppiammo a ridere.
Basta escursioni per un bel po' di tempo.
 
 



Mi sciacquai la faccia sotto un getto d'acqua gelato, per riprendermi dal sonno. Sbattei le palpebre un po' di volte prima di afferrare l'asciugamano e asciugarmi delicatamente la faccia. Mi guardai velocemente allo specchio, e poi uscii dal bagno in una decenza quasi accettabile. Avevo raccolto i capelli in una coda di cavallo alta, lasciando che qualche ciocca ribelle mi cadesse sul viso, e infine avevo indossato un semplice paio di pantaloncini e una canottiera. Insomma, molto meglio dell'aspetto da zombie che avevo stamattina, e per quanto potesse essere comodo il pigiama, non potevo mica indossarlo tutto il giorno e girarci per casa. E diciamocelo, il mio pigiama era rosa con gli orsacchiotti, non sarebbe passato in osservato, e avrebbe attirato non solo l'attenzione dei ragazzi, ma anche le loro stupide battutine.
"Finalmente, Sarah, ci sei stata quasi mezz'ora chiusa li dentro!" esclamò Zayn, appoggiato al muro di fronte al bagno.
Io gli sorrisi. "Beh, ho imparato dal migliore!" Gli feci l'occhiolino, e lui sbuffò. "Comunque, buongiorno Zayn!" gli diedi un bacio sulla guancia e scesi al piano di sotto.
"Si, giorno.." mi ripose lui prima di chiudersi in bagno.
Quella mattina, finalmente aggiungerei dire, eravamo tornati alla normalità. Della sera prima avevo solo un vago ricordo, sapevo solamente che appena arrivata ero corsa in camera mia, mi ero buttata sul letto senza neanche cambiarmi, ed ero crollata. Però non riuscivo a spiegarmi come avessi fatto questa mattina a ritrovarmi nel mio pigiama. Bah, sarà stata sicuramente Debby, o forse pure io, anche se non me lo ricordavo.
Scesi le scale, e andai in cucina, trovandola seduta accanto a Niall e ad Liam e di fronte a Louis, mentre sorseggiava la sua tazza di latte fumante. "Giorno ragazzi!" Li salutai tutti.
"Giorno Saretta” dissero in coro sorridendomi. Io ricambiai il sorriso, versandomi un po' di caffè in un bicchiere, ne bevvi un sorso e affogai nei miei pensieri. Quella mattina, subito dopo alzata, mi era arrivato un messaggio da Eleanor, e dopo avermi insultato perché non mi ero fatta sentire per un bel po', mi aveva chiesto se oggi io e Debby, saremmo volute uscire con loro, a farci un giro in centro. Io avevo accettato, senza neanche aspettare che Deb mi dicesse di si. Questi giorni passati per le montagne, mi erano sembrati i più lunghi che avessi mai passato. Sembrava passato un secolo, dalla sera che avevamo mangiato a casa di Eleanor e Anita: la serata prima che partissimo per quella escursione. Eppure, anche se mi sembra un passato lontanissimo, era successo solo due giorni fa. Eravamo stati solo due giorni tra le montagne, ma sembravano i due giorni più lunghi che avessi mai vissuto, ma come biasimarmi, ne avevo passate di tutti i colori. Però so per certo, che  rimarranno impressi nella mia testa. Che tra un po' di tempo, tornerò indietro con la mente, rivivendo i migliori ricordi. Perché tra quelle montagne, io ed Harry avevamo fatto un passo in avanti verso la nostra irraggiungibile amicizia.
"Debby.." la chiamai una volta tornata alla realtà. Lei fece uno strano verso in risposta, con la bocca piena di latte. "Tra un po' arrivano Eleanor e Anita, usciamo con loro..quindi vatti a preparare!"
Lei ingoio un nuovo sorso. "Cosa? E tu me lo dici solo adesso?" mi rivolse uno sguardo quasi di rimprovero. "Mi spieghi come faccio a prepararmi se in bagno c'è Zayn? Cavolo, sappiamo tutti com'è fatto.. non ci uscirà in meno di mezz'ora!"
Io ridacchiai. "Prova a insistere.."
lei sbuffò. "Non cambierebbe niente.."
"E tu prova a sfondare la porta.." Dissi come se fosse la cosa più ovvia del mondo, e Debby uscì dalla stanza seguita a ruta dai ragazzi. Io posai il bicchiere nel lavandino e mi girai, ritrovandomi faccia a faccia, con un Harry Styles versione addormentato, con i capelli spettinati, occhi lucidi e con un paio di boxer neri. Lui mi alzò una mano come per saluto e si appoggiò con un fianco al lato della porta.
"Buonanotte.." dissi sarcasticamente, riferendomi al fatto che, dopo essersi lasciato andare ad un sospiro, aveva chiuso gli occhi.
Lui rise. "Simpatica.." Aveva una voce roca al mattino, e stranamente mi piaceva. Lo rendeva più.. ecco, non volevo dirlo, ma beh, lo rendeva più sexy.
Poi, si scostò dalla sua posizione e mi si avvicinò. Mi circondò il corpo con le braccia, come se mi stesse abbracciando da dietro, e appoggiò la testa sulla mia spalla. "Harry..?" mormorai. Lui borbottò, ma non si spostò.
Mi diede un piccolo bacio sul collo, lasciando poi le sue labbra li incollate. "Cosa stai facendo?" Balbettai cercando di allontanarmi.
"Hai un buon profumo.." disse sempre nella stessa posizione, facendo si che il suo respirò si schiantasse sul mio collo.
Iniziava a piacermi questo suo aspetto da addormentato di prima mattina..
No! Ma a cosa stavo pensando?
"Harry, non sai quello che dici.." Mi mossi di scatto, riuscendo a liberarmi della sua presa, e raggiunsi la porta che dava al salotto, ma quello che gli sentii pronunciare mi fece fermare di colpo.
"A proposito, adoro il tuo pigiama.." disse sorridendomi maliziosamente. Io mi girai e strabuzzai gli occhi, scioccata.
Cosa aveva detto?


 



Io e Debby stavamo passeggiando, insieme a Eleanor e ad Anita, per una via. Era la strada che passava per il centro, era pedonale, e ospitava i migliori negozi di tutta la città. Avevamo già qualche busta tra le mani, ma poca roba ancora. Gli occhi delle ragazze scrutavano tutti i negozi che vedevano, ma quelli di Debby non si limitavano solo a questo: era come se facesse una radiografia ad ogni ragazzo carino che ci fosse passato accanto. Mentre io ero quasi assente. Le seguivo, ma con la mente non c'ero. La mia mente vagava a quella mattina, ricordandomi di quello che era successo con Harry, e di come gli avevo risposto. La mia reazione era stata, beh come dire, esagerata? No, dai, come si era permesso a cambiarmi mentre dormivo? Non ne aveva il diritto!
"Adoro il tuo pigiama.." mi aveva detto con un sorriso malizioso. E quello mi aveva scaturito due diverse emozioni: prima la confusione, poi la voglia di riempirlo a pugni.
Così con tutta la finezza del mondo gli avevo chiesto: "Cosa cazzo hai detto?"
Aveva ridacchiato e mi si era avvicinato nuovamente. A proposito, quella mattina era stato strano: a parte la sua solita battutina, mi aveva dato un bacio sul collo. Ma cosa gli era preso? Insomma, un bacio sul collo! Bacio. sul. collo. Avete capito la gravità del suo gesto? Non doveva farlo, non doveva più permettersi di appoggiare le sue labbra su qualunque parte del mio corpo.
Anche se infondo... NO!
"Che adoro il tuo pigiama.." mi aveva risposto. "Mi piace il rosa, e poi quei orsacchiotti sono così carini.." Aveva continuato, avendo poi appoggiato le sue labbra sulla mia guancia baciandomela, e la sua mano mi accarezzò l'altra, facendola poi arrivare ai miei capelli.
"Togli quelle mani dalla mia faccia, Harry!" urlai togliendogliele velocemente. "Minchia, come ti sei permesso di cambiarmi?" Si, la mia finezza quella mattina era partita per un viaggio alle Hawaii.
"Non è colpa mia se ti sei addormentata completamente vestita, sul mio letto.." Mi aveva detto. 
Cosa?!
"Ripeti!"
"Non è colpa mia?" Io avevo scosso la testa.
"No, dopo!"
"Se ti sei addormentata?"
Chiusi gli occhi prendendo un respiro. "Più avanti"
"Completamente.." Aveva iniziato  lui, quasi divertito, ma l'avevo fermato. "HARRY!" avevo urlato, scocciata. “Sei un deficiente! E' impossibile che mi sia addormentata sul tuo letto!”
"No, sei corsa in camera mia e ti sei addormentata sul mio letto.. non è colpa mia se hai sbagliato stanza.."
Non sapendo cosa rispondergli ero rimasta a guardarlo, e poi dopo aver sentito sbraitare Debby contro Zayn, avevo deciso di lasciare la stanza.
Bene, alla fine, me l'ero cercata io. Ma cosa potevo farci se quando avevo sonno non collegavo il cervello?
 

"Allora, come sto?" Chiese Eleanor uscendo dal camerino.
"Sei stupenda ragazza!" Le rispose Debby, facendole l'occhiolino.
"Si, sorellina, sei bellissima, ma adesso possiamo andare a mangiare?" Disse Anita. "Ho fame!"
Noi ridemmo, e poi annuimmo dirigendoci verso un bar.
Una volta arrivate ci sedemmo in un tavolino all'aperto. "Volete ordinare ragazze?" ci chiese il cameriere.
Alzai gli occhi e lo guardai. Oddio, era stupendo. Era alto, aveva gli occhi azzurri, e i capelli neri che gli ricadevano sulla fronte. Quei capelli scuri, risaltavano ancora di più i suoi occhi, rendendoli più profondi. "Si, io un toast al prosciutto.." disse Anita.
"Anch'io!" disse Debby. Lui annuì.
"Io un hot-dog!" disse Eleanor.
"E tu, dolcezza?" Disse lui, guardandomi. Ho già detto che era stupendo?
"Em.. anch'io un toast.." Lui scrisse l'ordinazione, poi ci sorrise. "Arrivo subito!"
Le ragazze mi guardarono sorridendo maliziosamente. "Ma hai visto che carino??" esclamarono. Io diventai rossa, e distolsi lo sguardo, guardandomi intorno. Non l'avessi mai fatto. Intravidi cinque ragazzi in un tavolo poco più lontano dal nostro. Ebbene si, quei ragazzi erano i nostri ragazzi.
"Ragazze, guardate la.." glieli indicai. "Ma non sono loro?"
"Si sono loro.." disse Anita socchiudendo gli occhi.
"Ma che cavolo ci fanno qua?" esclamò Debby.
Io non ebbi tempo di insultarli che il cameriere di prima si avvicinò a noi. "Ecco a voi ragazze.." disse porgendoci le nostre ordinazioni.
"E questo è per te, dolcezza.." disse poi porgendomi un foglietto. Mi fece l'occhiolino e se ne andò.
Ma che caz...
Aprii il foglietto. C'era scritto un numero di telefono. Molto probabilmente il suo. Ma non feci in tempo a posarlo, che Debby me lo prese dalla mano. "Uhuh.. ti ha dato il suo numero di cellulare!!" esclamò ad alta voce, facendo girare la testa di tutti i presenti verso di noi. "Sarah, hai fatto colpo!" Urlò poi.
Io abbassai la testa imbarazzata, poi rialzai lo sguardo e incontrai un paio di occhi verdi, troppo familiari, che mi guardavano con una espressione indecifrabile. Rimasi a fissarlo immobile, fino a quando non lo vidi stringere i pugni e girarsi di spalle.
Ma cosa aveva Harry?


  
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