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Autore: mikaru99    11/07/2013    2 recensioni
La vicenda si svolge alla fine dello scontro tra Sasuke e Itachi, quando quest’ultimo viene imprigionato in un’altra dimensione…
Sasuke va in cerca del fratello e incontrerà un strana ragazza…che farà scoprire a lui, ma anche sé stessa l’importanza di essere fratelli…
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Naruto Shippuuden
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Il giovane Sasuke, seppur non lo avrebbe ammesso neanche sotto atroci torture, aveva sempre adorato dormire con qualcosa vicino a sé.
Nei primi anni di vita c’era sempre stata suo fratello, e dopo lo sterminio, aveva sempre percepito un senso di vuoto incolmabile nel proprio letto riempito solo a metà.
Perciò adoro la sensazione di calore al risveglio…
Cercò di mettersi a sedere, ma non ci riuscì per via di un corpo strettamente avvinghiato al suo.
Un corpo sottile e diafano, un corpo che gli ricordava quello di…Mikal!!!!!
Mikal!? esclamò mentalmente, mentre d’istinto rimaneva immobile per non svegliare la ragazza abbarbicata a lui.
Ok, niente panico, ci sarà una ragione per cui sono mezzo nudo nel letto di Mikal…
Piano piano i ricordi cominciarono ad affiorare nella mente di Sasuke.
Ricordava la chiacchierata sul passato, Mikal diversa da come l’aveva conosciuta, debole indifesa impaurita, quel bacio che le aveva dato in un modo di disperazione di perderla…sì!
Ricordava di aver rubato una cassa di tequila che poi lui e Mikal si erano scolati in allegria, per affogare i dolori del passato.
Tutto tornava.
Rassicurato, Sasuke tornò a sdraiarsi, non prima di aver dato uno sguardo alla sua compagna di letto.
Mikal era sconvolgente, con i capelli color cioccolato sparsi sul cuscino, tutti in disordine, una buffa smorfia sul viso e soprattutto con il vestito mezzo abbassato.
Seguì come ipnotizzato la linea del collo, delle spalle, per arrivare al suo seno, piccolo e sodo.
Mentre dormiva l’abito doveva essersi spostato e ora intravedeva il bordo di pizzo del reggiseno.
Fu colto dalla voglia irrefrenabile, e inspiegabile, di togliere tutto ciò che lo separava dalla pelle di lei, ma al contrario la coprì.
Proprio così.
Sollevò con delicatezza il bordo del vestito di lei, sino a che tutto ciò che poteva suscitargli cattivi pensieri non fu nascosto alla sua vista.
Dopodiché spostò un boccolo dalla guancia candida e, con grande pace interiore, tornò a dormire dopo essersela stretta ben bene addosso.
Trenta minuti dopo un’altra figura aprì gli occhi in quella stessa stanza.
Mikal spalancò gli occhi e immediatamente venne colpita da una potente emicrania, l’emicrania che lei chiamava post tequila.
Ma a stupirla di più non fu il sapore dolciastro del suo alcolico preferito in bocca, ma il fatto di avere la guancia posata sul petto nudo di un ragazzo e che ci fossero due braccia possenti a stringerla.
Tequila.
Ragazzo mezzo nudo.
Lei fra le braccia di un ragazzo mezzo nudo.
Che diavolo era successo?
Sollevò la testa, puntando il mento sul pettorale scolpito del suo sconosciuto.
Certo, era normalissimo svegliarsi nel letto dell’essere più straordinariamente irritante, cattivo, acido, testardo, viziato, arrogante, pieno di sé…capace di far venire a chiunque voglia di strangolarlo dopo averci passato pochi secondi, con il sapore di tequila e addosso un abito che in realtà non meritava questa definizione, si disse Mikal, cercando di non andare nel panico più totale.
Inutile, fu presa dal terrore più irrazionale.
Le bastò individuare capelli neri, nerissimi dalle sfumature blu, per riconoscere Sasuke Uchiha.
Cosa faccio?
Me ne vado?
Resto qui? 
Mikal rabbrividì al pensiero che potesse aver fatto sesso con Sasuke sotto l’effetto dell’alcol.
Ricordava di averlo baciato anche più di una volta, ma l’ultimo ricordo che conservava era lei che lo seguiva da qualche parte mentre lui la trascinava tenendola per mano.
Era evidente che dovevano essere andati in camera sua, avevano bevuto e…?
E cosa?
Che cosa abbiamo fatto poi? 
Decise che non voleva saperlo.
Non voleva essere ancora lì mentre lui si svegliava.
Per la prima volta in vita sua, aveva paura di un ragazzo.
Paura di quello che avrebbe potuto dirle, che avrebbe potuto ammettere che aveva fatto sesso con lui…paura delle sue reazioni da sobria, paura di come il suo corpo avrebbe potuto reagire di fronte a quello di Sasuke.
Non era pronta per affrontare la realtà.
Non era pronta per affrontare le conseguenze che quella notte avrebbe potuto avere.
Non era pronta.
E così fece l’unica cosa avrebbe potuto fare: si districò delicatamente dalle braccia dell’Uchiha, temendo a ogni movimento di svegliarlo, e si alzò dal letto.
Afferrò i primi indumenti che le capitarono fra le mani, aprì la porta e sgattaiolò in corridoio.
Visto e considerato che Sasuke stava ancora beatamente addormentato sul SUO letto, nella SUA camera, lei convenne andare a cambiarsi in quella dll’Uchiha…anche se l’idea sola bastava a farla rabbrividire.
Raggiunse la porta più in fretta possibile.
Vi entrò, si chiuse la porta alle spalle inchiavandola venti volte e appoggiatasi con le spalle al muro scivolò piano contro la parete sino a sedersi per terra.
Vi rimase per momenti interminabili, con le ginocchia strette al petto e la testa appoggiata sopra, i capelli a coprirle interamente il volto.
Era confusa.
Aveva perso il controllo delle sue emozioni, aveva mandato a quel paese la forza e l’orgoglio che l’avevano sempre caratterizzata, si era permessa di dare ascolto al cuore e non alla testa.
E ora si ritrovava seduta per terra, come una bambina spaventata, a chiedersi che cosa avrebbe dovuto fare.
Doveva andare avanti a fingere e a negare che qualcosa in lei era cambiato?
Che se ora pensava a Sasuke non riusciva più a disprezzarlo ma lo desiderava con tutta se stessa?
Oppure doveva essere coraggiosa e ammettere che sì, a lei, Mikal, piaceva Sasuke Uchiha?
Che cosa doveva fare?
Tutte queste domande le si affollavano nella mente, che oltretutto si sentiva la testa scoppiare e aveva lo stomaco sottosopra.
Ironia della sorte…si immaginò cosa avrebbe fatto Vanilka vedendola così conciata.
Di certo ne sarebbe rimasta schifata.
L’avrebbe accusata di essere solo una sporca traditrice!
Di aver tradito sua sorella, tutto in ciò a cui avevano sempre creduto, la sua famiglia…
Tutto solo per un ragazzo…
Tutto per un Uchiha…
NO…!
Tutto per Sasuke
“Già…immagino che se ora ammettessi di amare un Uchiha, quella Enelki lo ucciderebbe subito dopo aver messo fine alle mie sofferenze”
Enelki?
Aveva appena detto…quella Enelki?
Avrebbe voluto dire il nome di sua sorella…invece ne aveva parlato come se fosse un mostro.
Ma forse era davvero così…infondo aveva ucciso così tanti uomini e quanti altri ne avrebbe mietuti, compreso il fratello del ragazzo che, per primo dopo tanto tempo, l’aveva fatta sentire una persona migliore, amata, odiata…
Umana…
Tutto ciò che Vanilka non era più…e che forse non sarebbe stata più…
Per la prima volta si chiese se ne valeva davvero la pena…
Valeva davvero la pena di mettere a repentaglio la vita di Sasuke, la vita di Itachi…solo per una persona che, sospettava e temeva, non avesse più nulla di un essere umano?
Si alzò, preparandosi a velocità della luce, e andò ad aprire la porta per scendere a fare colazione.
Si trovò la faccia ancora mezza stordita di Sasuke a pochi centimetri dal suo viso, che, neanche a farlo apposta, si colorò di varie sfumature, dal bianco cenere, al leggero rossore dell’imbarazzo, fino a diventare viola…segno di una grande furia repressa.
“Bhe…che cos’è quella faccia?” la voce del moro era impastata dal sonno e Mikal sentì alle narici l’odore dell’alcool.
“Cos’è quella faccia!!?????!!! Ma dico, mi stai prendendo in giro…ti ci diverti forse, Sasuke Uchiha?!”
Aveva appena pensato di essere innamorata di questo tizio?!
Dev’essere stato l’alcool…Sicuramente!
Senza che lui avesse tempo di dire o fare altro, lei si precipitò di sotto, furiosa come non mai.
Sasuke la guardò stranito.
E la dolce ragazza indifesa di ieri dove è andata a finire?
Deve aversela divorata questa furia umana!
Gli sfuggì un sorrisetto.
Bentornata Mikal…mia carissima rompiscatole!

 
Angolo autrice:
Salve a tutti.
Mi dispiace di aver tardato più del previsto, purtroppo non mi si apriva il file della storia e ho praticamente dovuto riscriverla da capo…
Ma spero che mi perdonerete…e che il capitolo sia di vostro gradimento!
In tal caso lasciatemi un commento per favore!
  
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