Chiedo umilmente
perdono per il tempo impiegato per aggiornare, è un eternità!!!
Non cercherò scuse perché non ho scusanti se non il fatto che l’ispirazione a
volte ti raggiunge e non fa fermare mai mentre altre volte ti snobba alla
grande. Spero di farmi perdonare con questo capitolo. Un bacio a chi mi segue e
un immenso grazie per la pazienza che portate nei miei confronti.
Una Nuova Vita
-La Madre-
Il resto
del pomeriggio trascorse tranquillo e la sera sembrò arrivare fin troppo
presto; i quattro erano talmente tesi che non dissero nulla, mangiarono in
silenzio e poi andarono a letto.
La
mattina dopo alle otto erano tutti svegli e Yuki, con un augurio di buona
fortuna, uscì di casa appostandosi fuori dall’abitazione
dei genitori di Naruto, aspettando che Kuma uscisse.
Verso le
nove il padre di Naruto uscì e Yuki, dopo aver aspettato altri trenta minuti
per essere sicuro che non tornasse, si avviò alla porta e suonò il campanello.
Quasi
subito la porta si aprì facendo intravedere la piccola figura di una donna ,con i capelli castani e gli occhi marrone chiaro, che ora
lo guardava con aria incuriosita, stupita ed anche preoccupata.
-Yu.Yuki-kun?
-Signora.
-Co.cosa ci fai qui?- chiese guardando la strada terrorizzata.
-Vorrei parlarle di Naruto, la cosa è davvero importante.
La donna
esitò ancora qualche secondo sulla porta ma il nome
del figlio aveva fatto crollare tutte le insicurezze, quindi lo fece entrare in
casa.
Lo
condusse in cucina, una stanza piccola ma accogliente, dipinta di giallo, che
dava un senso di calore; anche se Yuki voleva solo andarsene da quella casa il prima
possibile.
La donna
si torturava le mani, era evidente che voleva, ma non
poteva, fare una domanda, o semplicemente non trovava il coraggio; questo Yuki
non lo sapeva, ma non aveva tempo per preoccuparsi anche per lei, così la tolse
dall’impiccio.
-Naruto
sta bene.-e la donna si rilassò visibilmente
cominciando ad armeggiare per fare il te
-Cosa ti
porta qui dunque?
-É una
questione delicata. Credo sappia già il motivo.
-Immagino
di si.
-E
quindi?
-Non lo
denuncerò. – e lo sguardo omicida di Yuki la costrinse
a continuare- Non posso denunciarlo, lui è....buono...non farebbe mai del male
a Naruto...lui...gli vuole bene...
-O
no, non gli farebbe mai del male. Mandarlo all’ospedale tre volte si e una no è fargli del bene vero?- la voce calma e piatta,
una lieve sfumatura ironica che tradiva una rabbia cieca.
-Q.quelli sono stati incidenti...
-Incidenti?
Incidenti!? Picchiare a sangue il proprio figlio, spingerlo giù dalle scale,
provare a violentarlo sono incidenti? Possono essere chiamati incidenti?-la calma era sparita, gesticolava
indicando le scale e anche se non stava urlando ed il suo tono di voce si era
solo leggermente alzato, la donna sembrava inchiodata al suolo, impietrita. Non
muoveva un muscolo.
-V.violentare? No...m.ma
non è....p.possibile-si era portata le mani alla
bocca ed aveva ripreso a balbettare, sconvolta.
-Ha
capito benissimo. Rispose il ragazzo freddamente
-Ma
come...quando?-fece sempre più sconvolta
-Questo ora non ha importanza. Il punto è: lo aiuterà o continuerà a chiudere gli
occhi?
-Io...io...
-Io ora
devo andare, non la voglio forzare però le sarei grato
se questa sera venisse alla villa degli uchiha.
-Villa
Uchiha? Come mai?
-Perché alloggiamo li. Ci hanno ospitato. Come le dicevo prima, correi che venisse. Però voglio che sia chiaro
che se anche decidesse di presentarsi, non vuol dire assolutamente che accetta
di denunciarlo. In oltre- e i alzò- sarebbe anche un
occasione per rivedere suo figlio. Non trova?
La donna
restò in silenzio e Yuki uscì dalla casa.
-Meglio
chiamare Itachi.
^O^
VILLA UCHIHA
Sasuke e
Naruto stavano facendo i compiti, Fugaku lavorava nel
suo studio e Mikoto stendeva i panni sull’enorme terrazzo.
Poi la
porta si aprì e la testa di Naruto, prima china sul quaderno di matematica, era scattata in alto.
-Yuki?-chiese
-No, sono
itachi
-Siamo in sala-gli rispose il fratello.
-Ha chiaMato Yuki, disse una volta entrato nella stanza, fece
per continuare ma poi pensò che sarebbe stato meglio informare anche il padre,
quindi...- PAPA!!
Dopo
qualche secondo si sente la voce di Fugaku su per le scale e i suoi passi.
-Che
c’è? Che è successo?
-Ha
chiamato yuki e mi ha detto che la visita potrebbe portare buone notizie ma che
non c’è niente di certo. Comunque tornerà a casa per
le undici, ha detto che ci spiegherà meglio allora.
Così
ognuno tornò alle proprie attività, il tempo sembrava non passare mai, quando
finalmente il campanello suonò.
Così di
nuovo tutti riuniti in quel salone che dava sul giardino, ascoltarono Yuki fare
il resoconto dell’incontro; aspettando il verdetto del capofamiglia.
-Beh
credo sia andata abbastanza bene- disse alla fine l’uomo
-Però non
sappiamo se o quando verrà-fece sconsolato il biondo
-Oh
vedrai che verrà Naru-chan- disse Mikoto
guadagnandosi uno sguardo indagatore da tutti i suoi uomini- Voglio
dire, per quanto possano esserci state delle incomprensioni lei è pur sempre
tua madre.
-Io non
la chiamerei madre una che si comporta così...senza offesa Naruto- disse Itachi
-Non dico
che abbia scusanti ne che ha fatto bene a fare quello
che ha fatto, ma il loro rapporto non è comunque compromesso al punto del non
ritorno, tanto più che non è lei ad avercela con lui.
-Ma
allora perché non ha fato niente? Posso capire l’affetto e l’amore per il
marito ma restare a guardare, senza muovere un muscolo...come può aver fatto
una cosa del genere?-fece Sasuke
-Mi spiace ma a questo proprio non so rispondere...-disse in un
sospiro la donna- a volte vogliamo talmente tanto che le cose non siano come in
realtà sono, che vediamo quello che ci piace vedere e nonostante sappiamo che
non è la realtà, lo spacciamo per tale.
Calò il
silenzio e nessuno osava fiatare, quando a romperlo ci pensò il suono di un
telefono. Quello di Naruto.
-Scusate-
disse rosso come un pomodoro e prendendo il sul telefono.
-Pronto?....Gaara!...Si certo, a me tutto bene..beh
più o meno, a te?...Come?...Oh...si certo te lo passo subito, aspetta solo un
attimo.- Poi rivolto a Sasuke- vuole parlare con te.
-Con me? E perché?
-E io che
ne so!!Chiediglielo tu no?- e gli diede il telefono
*al
telefono*
-Pronto,
Gaara?
-Sasuke
finalmente! Non sapevo come contattarti, il tuo numero ancora non ce l’ho!
-Si lo so
me ne sono scordato l’altro giorno. Comunque
che è successo?
-Volevo
sapere come va con Naruto, intendo con la storia del
padre. Ho saputo che si è rifatto vivo.
-E tu
come lo sai?
-Ho le
mie fonti....comunque allora?
-In effetti si è rifatto vivo,ma ci stiamo lavorando-fece segno agli altri che se
ne andava e si diresse in camera sua sotto lo sguardo curioso e stupito di
tutti.
-E
procede bene?
-Così
sembra, ma io problema di base è la madre. Non vuole sporgere denuncia e questo
ci causa un bel po’ di problemi. Ci è andato a parlare
Yuki ma nonostante questo non siamo ancora sicuri se collaborerà
-Capisco....
-Comunque sono preoccupato per Naruto. La situazione è pesante. Pensavo
di portarlo fuori ma sono quasi certo che direbbe di
no.
-Allora vi invito io. Chiamo anche Lee, Kiba e Hinata. Sapevi che si
è trovato una ragazza?
-Ma l’Inuzuka?
-Si si proprio lui!
-Incredibile-fece perplesso mentre riscendeva le
scale ed entrava in salotto.
-Cosa è
incredibile Sas’ke- fece curioso Naruto
-A quanto
pare l’Inuzuka si è trovato la ragazza. Ci credi?
-Oddio ma
davvero? Non ne sapevo niente...chissà chi è quella
santa che lo sopporta-fece pensieroso
-Non ne
ho idea, comunque Gaara ci ha invitato ad uscire oggi
pomeriggio-fece con falsa non curanza ancora al telefono, avrebbe potuto
vincere l’oscar
-Non
credo sia il caso..-iniziò ma Sasuke lo interruppe subito
-O beh la
scelta è tua però sappi che mi ha detto che se non accetti viene qui e ti ci porta con la forza, oppure viene qui e ti lascia
a fare da balia a Lee. Vedi un po’ tu....-fece
sornione
-Credo
che accetterò volentieri di uscire!
-Perfetto- disse con un sorriso soddisfatto, poi rivolgendosi a Gaara-Ha
accettato. Va bene, allora ci si vede dopo. Cia’.
-L’ho
detto e lo ripeto, Sasuke sei sprecato qui, vai nell’esercito e fai lo
stratega!
-Non ci
penso nemmeno per sogno ad andarmene, non ora che ho travato finalmente
qualcosa d’importante.-concluse
sedendosi sul divano e portandosi addosso Naruto che, come prevedibile, arrossì
fino alla punta di capelli.
-A-allora
quando ci incontriamo?
-Davanti
al multisala alle tre. È a metà strada per tutti e
sei quindi ci conviene.
-Serve un
passaggio?-intervenne Itachi
-No
prendiamo l’auto.
-Mmmm...Sasu
ma ho capito male oppure hai detto sei?
-No, ho
detto sei.
-E chi siamo?
-Io, te,
Gaara, Lee, Kiba, Hinata e la sua ragazza, anche se, conoscendo l’Inuzuka, temo che
porterà anche qualcun’ altro. È senza speranza quel ragazzo
-Lo dici
come se fosse un peso e invece ti ci trovi bene. Ammettilo!!-fece
punzecchiandolo con un gomito sul fianco
-Non ho
mai detto che è un peso. Non mettermi in bocca parole che non sono mie dobe!-fece buttandolo per terrà e
alzandosi in piedi per andare in camera sua
-Temeeee!!!!Mi hai buttato per terra!!!
-Però
Naruto, sei un genio. Io non ci ero arrivato...-fece
serafico sparendo su per le scale.
Naruto
rimasto imbambolato per qualche secondo si riprese e con uno scatto
impressionante, in meno di due secondi aveva salito le
scale e si trovava davanti la porta della stanza. Dannazione possibile che
avesse sempre la risposta pronta quel Sasuke?
^O^
-Come
sono vivaci!
- Non
vedevo mio fratello così spensierato da...no
aspetta...non è mai stato così spensierato.
- Sono
felice che Sasuke stia con Naruto. Sono convinto che quei due si facciano forza
l’uno con l’altro. Soprattutto, e di questo sono fermamente convinto, Sasuke è
la forza portante di Naruto, credo che si lasciassero
il mio fratellino non si riprenderebbe più.
-Non fare
lo iettatore Yuki!!!
-Però
Yuki-kun ha ragione. Non è da molto che si conoscono ma sembrano già così uniti.
-Oh beh
mamma, questo è l’effetto di quella malattia che si chiama amore sai? L’avrai
sperimentata anche tu con papà, no?
-Beh
veramente noi ci conosciamo da quando avevamo tre
anni,e in più il matrimonio era stato organizzato prima ancora della nostra
nascita. O non fare quella faccia scandalizzata
Itachi!
-Ma
siamo nel ventunesimo secolo e ancora i matrimoni combinati?
-Beh le
nostre erano famiglie dalle vecchie usanze.-intervenne
Fugaku
-Oh su
via riprenditi! Ma tu guarda che figlio che mi
ritrovo. Io vado a preparare il pranzo, voi due- disse
Mikoto rivolta alla coppia- andrete a fare delle commissioni per me.
-Cosa?
Noi? Perché non possono farlo Naruto e Sasuke?
-Perché loro hanno già abbastanza grattacapi per conto loro. E inoltre, non mi risulta che abbiate qualcosa da fare ora. Mi sbaglio?
Così
mentre Yuki e Itachi facevano le commissioni, Fugaku era tornato nel suo studio
e Mikoto iniziava a preparare il pranzo, nella stanza di Sasuke i due aveva trovato un ottimo modo per fare pace.
^O^
PICCOLO PASSO INDIETRO
Naruto
spalancò la porta e se la richiuse dietro. Trovandosi
davanti un Sasuke con indosso solo dei boxer neri attillati che non lasciavano
niente all’immaginazione.
Tutta la
rabbia che aveva prima era sparita. Presente un palloncino appena gonfiato?
Ecco provate a lasciare la presa e avrete almeno una vaga idea della velocità
con cui l’arrabbiatura se ne era andata dall’animo del
biondo, solo che decisamente in modo più veloce.
Per conto
suo sasuke era perfettamente a suo agio ed anche
soddisfatto dalla reazione che aveva causato nel suo ragazzo.
-Beh così
quella faccia? Non c’è niente di nuovo per te. No?
-Ma...ma...ma...-fece un profondo respiro, doveva calmarsi,
assolutamente.-C.cosa ci fai in quello stato?
Dopo
essersi dato una veloce guardata Sasuke gli rispose perplesso:
-Quale
stato? E poi tanto, tanto per la cronaca dobe, sono in camera mia quindi se voglio, posso anche
girarci nudo. Comunque è inutile che mi guardi così,
volevo farmi una doccia..-allo sguardo imbarazzato
del compagno e al suo rossore sasuke rise interiormente- Vuoi farla con me?
Se prima
Naruto era rosso ora andava letteralmente a fuoco, però non disse quando sasuke
lo prese per mano e lo condusse nel bagno. Ne quando chiuse a chiave la porta. Ne
tanto meno gli si avvicinò con quello sguardo malizioso che gli fece tremare le
gambe, se per l’aspettativa, l’eccitazione o l’imbarazzo questo non sarebbe
stato in grado di dirlo neanche lui.
Sasuke
aveva detto l’idea della doccia per scherzo, ma poi a vedere l’imbarazzo di
Naruto gli era venuta voglia di attuarla e così lo aveva portato con se,
vedendolo poi così cedevole si complimentò con se ed il suo genio(modesto il
ragazzo...-_-“NdKira).
Chiuse la
porta a chiave, gli si avvicinò sempre tenendo sott’occhio le sue reazioni e
dato che sembrava andare tutto bene proseguì con la seconda parte del piano.
Gli diede
un bacio leggero sulla fronte, poi scese sulle guance, sul nasu, sugli occhi e
infine le labbra. Niente di passionale o lussurioso, solo un
leggero e dolce sfiorarsi di labbra.
Poi
proseguì lasciando mille piccoli baci sul collo, strofinando dolce la punta nel
naso nell’incavo della spalla, per scendere e baciare la pelle che veniva svelata mano a mano che scendeva a sbottonare i
bottoni della camicia.
Arrivato
all’altezza dei capezzoli ci giocò, facendo gemere Naruto, che aveva preso a
respirare più velocemente, poi decise di lasciare quel divertimento per dopo e
riprese la sua discesa.
Carezzò
sia con le mani che le labbra gli addominali, poi
l’ombelico ed infine i fianchi, per risalire e baciare le spalle mentre
lasciava scivolare via la camicia ormai del tutto superflua.
Tornò
alla bocca del compagno con la propria e mentre lo teneva”impegnato” slacciò i
pantaloni e calò la lampo, andando ad accarezzare la
virilità già tesa, facendo gemere e sospirare il compagno nel bacio.
Lasciò la
virilità per qualche secondo, portando entrambi le mani sui fianchi del
biondino e infilando le dita tra l’elastico e la pelle, facendo poi scivolare
via anche quelli, che raggiunsero i pantaloni sulle caviglie.
Naruto
voleva fare qualcosa, si sentiva un emerito deficiente a starsene fermo così e decise che, avendo realizzato di non riuscire a
muovere neanche un muscolo tanto era eccitato, almeno avrebbe tolto i boxer a
Sasuke.
Provò a
fare in modo dolce e sensuale come il moro aveva fatto con lui, ottenendo come risultato una pessima imitazione, sentì Sasuke ridere
divertito sulle sue labbra, il leggero incresparsi di quelle del moro sulle
proprie, e decise che al diavolo la calma, quei boxer infernali se ne sarebbero
andati in un modo o nell’altro.
Così
senza pensarci due volte, rise a sua volta sulle
labbra del compagno per qualche secondo e poi spari verso il basso,
accucciandosi e portandosi dietro anche i tanto fastidiosi boxer neri.
Piccolo
inconveniente.
Non aveva
considerato che così facendo si sarebbe ritrovato davanti al viso il membro
eccitato del compagno.
Sasuke
era senza parole per l’iniziativa del biondo e non osava fare una sola mossa,
aspettando che fosse Naruto a fare qualcosa
Dal canto
suo il biondo osservava quel coso davanti a se. Niente di nuovo gli aveva detto
Sasuke, vero. Verissimo, Però mai prima di allora gli era venuta una voglia
tale di toccarlo e di assaggiarlo. Era ancora insicuro, però.
Guardò in
alto e gli sembrò che Sasuke stesse trattenendo il respiro, poi lo vide
indietreggiare un po’ ed entrare nella doccia, aprire l’acqua e guardarlo in attesa che lo raggiungesse.
Naruto lo
seguì e si sentì quasi subito stretto dalle sue braccia forti. Poi ancora un bacio, un altro ed un altro ancora mentre le mani
vagavano alla scoperta del corpo dell’altro.
Alla fine
giunsero a destinazione e fra gemiti soffocati ed ansimi, presero a masturbarsi
a vicenda.
Ancora
una volta, pensò Naruto, niente di nuovo, lo avevano già fatto vero, ma perché
allora aveva ancora quella voglia di assaggiare Sasuke? Decise di accontentare
quella vocina insistente.
Infondo Sasuke
con lui lo aveva fatto e non era sembrato costargli molto, ne
tanto meno sembrava averlo disgustato o infastidito e per quanto riguardava
lui, si era sentito in paradiso.
Quindi
tanto male non poteva essere no?
Si staccò
dal bacio e smise il movimento continuo, fermando anche Sasuke, lasciandolo
perplesso e confuso.
Gli sorrise, lo baciò e si abbassò.
Era di
nuovo faccia a faccia con quel coso-”bene Naruto, stai
per fare una cosa del genere e non hai neanche il coraggio di nominarlo?
Grandioso!” si disse tra se e se-sentiva gli occhi di Sasuke su di se, chiaro
non sapeva cosa aspettarsi.
Naruto
dal canto suo era troppo concentrato per accorgersi di
qualunque altra cosa che non fosse se stesso o il membro del compagno. Così
decise di iniziare con circospezione.
Alzò una
mano e andò a sfiorare la virilità tesa, sentendo un gemito del compagno, la
accarezzò gentile e dopo poco gli si avvicinò con il viso.
Quella
voglia assurda ed irrazionale di prenderlo in bocca non si fermava e anzi
aumentava d’intensità. Così alla fine si decise.
All’inizio
solo con la lingua, brevi leccatine veloci ed insicure, sentiva il compagno
fremere tra la sue braccia e questo gli diede
sicurezza.
Si allontanò
di poco per poi prenderlo tutto in bocca, o almeno quello che riusciva a
contenere.
Sentì
Sasuke emettere un urlo strozzato per la sorpresa, prese a pompare, un
movimento lento, ritmico. Avanti ed indietro, avanti ed indietro.
Non
provava disgusto, non provava fastidio solo un’immensa
soddisfazione nel sentire Sasuke gemere in quel modo e sapere che era merito
suo.
Aumentò
il ritmo, facendo aumentare anche i gemiti del
compagno, era eccitato anche lui ma quella volta voleva fare tutto per Sasuke,
solo per lui, così riprese a toccarsi da solo.
Il ritmo
diventò frenetico, Sasuke spingeva nella sua bocca e Naruto seguiva obbediente
i suoi movimenti.
Poi tutto
finì. Sasuke venne in bocca al compagno, aveva provato
ad avvertirlo, davvero, ma non era riuscito ad emettere alcun suono
comprensibile.
Naruto
impreparato, fu sorpreso da quel getto caldo,ma non si
staccò. Guidato ancora da quella vocina lo ingoiò e continuò a succhiare fino a quando non lo sentì ammorbidirsi tra le sue labbra.
Solo
allora si staccò e Sasuke, incapace di reggersi oltre in piedi-nonostante
si fosse appoggiato al muro- si lasciò scivolare, trovandosi faccia a faccia con il suo ragazzo.
Si
sorrisero timidi e quando il respiro di entrambi fu tornato regolare decisero
di finire di lavarsi, non senza qualche altro piccolo inconveniente.
Usciti
dal bagno si vestirono e restarono in camera a coccolarsi ancora un po’,
scendendo in cucina quando Mikoto li chiamò per
mangiare.
Nessuno
menzionò il discorso sulla madre di naruto e per questo fu un pranzo molto
piacevole, Fugaku e Sasuke riuscirono persino a scambiare quattro chiacchiere,
seppur fossero quattro di numero.
Alle due
la coppia più giovane salì a prepararsi e dopo mezz’ora erano pronti,
salutarono e uscirono.
Arrivarono
con dieci minuti d’anticipo e Sasuke si sedette sulla scalinata, facendo
accomodare tra le gambe Naruto, che si appoggiò al petto.
Aspettarono
così, ignorando gli sguardi che venivano loro
lanciati, chiusi in quella loro sfera personale.
Dopo
cinque minuti fecero il loro arrivo un Lee tutto frizzante e un Gaara
esasperato, alle tre e dieci fece il suo arrivo anche Kiba lasciandoli con
tanto d’occhi perché era mano nella mano con la bella,
dolce e timida Hinata; seguiti a ruota da Shikamaru e Choji e dulcis in fundo Sakura ed Ino che
non appena videro sasuke si fiondarono su di lui,
venendo fermate da Naruto che lo aveva abbracciato stretto e che le aveva
guardate come a dire”avvicinatevi di un altro passo e siete morte”, queste due
piccole cose bastarono per far cadere il loro umore dalle stelle a terra e
anche più giù.
Il
pomeriggio passò veloce, tra gli scherzi idioti di Kiba, Hinata che si
vergognava per le uscite catastrofiche del suo ragazzo, Lee che urlava, Gaara
che era arrivato ad un punto di sopportazione tale che, se si fosse distratto
solo un attimo dall’esercitare il suo perfetto autocontrollo su se stesso,
avrebbe fatto fuori l’amico col caschetto in un microsecondo, Shikamaru che non faceva altro che
sbadigliare e che ogni tanto interveniva nei discorsi con la sua solita aria
annoiata, Choji che si fermava ogni due per tre a prendere qualcosa da
mangiare, Sasuke e Naruto mano nella mano che ridevano e si divertivano e
sakura ed Ino che si rodevano il fegato domandandosi
perché il nuovo biondino si fosse accaparrato Sasuke e cosa il suddetto biondo
avesse in più di loro.
Alla fine
tra una cosa e l’altra erano arrivate le otto e si
salutarono per andare tutti a casa propria.
Sasuke e
Naruto, sempre mano nella mano, andarono alla stazione
degli autobus e li incontrarono Sai e la sua combriccola. Tayuya
si girò dall’altra parte ancora offesa per la brutta figura fatta l’ultima
volta che li aveva visti e Sai, lui cambiò proprio direzione e presa la prima
traversa che trovò sparendo dalla loro visuale.
Col
morale alle stelle per la reazione dei due e perché i loro amici non avevano
fatto scenate sulla loro relazione(a parte Kiba che aveva finto un attacco di
cuore ed era stato preso a pugni da Choji e, incredibile ma vero, anche da
Shika). Erano così contenti e soddisfatti che si erano scordati completamente
dell’ipotetica riunione con la madre del biondo.
Dopo poco
arrivarono a casa, non notando l’auto scura che era parcheggiata dall’altro
lato della strada, il loro umore non risentì il minimo cala,
così come non successe niente quando entrarono in casa e non videro nessuno,
pensando che magari si trovavano in sala, come ultimamente succedeva spesso.
Decisero
di andare a vedere e nel caso che fossero usciti,
avendo la casa a completa disposizione, entrambi aveva in mente un ottima idea
per passare il tempo.
Sasuke
precedeva Naruto di qualche passo e davanti alla porta della sala, mentre
apriva, disse:
-Mamma siamo torna...-e le parole gli morirono in gola, restando
imbambolato sulla porta, al che naruto si preoccupò e gli si avvicinò facendo
spuntare la sua testa da dietro la spalla del moro.
-Sasu che
c’é è successo qualco...-ed anche a lui le parole
morirono in gola.
Davanti a
loro, vicino ai due divanetti da due dove sedevano su uno i
signori Uchiha e sull’altro Yuki ed Itachi, davanti al grande divano in pelle
nera lasciato libero per loro, sull’unica poltrona rimasta; era seduta una
donna minuta dai lunghi capelli castani e con gli occhi marrone chiaro che ora
li guardavano timorosi.
Naruto
aveva stretto la mano di Sasuke talmente forte, era il suo punto certo in quel
momento dato che gli sembrava di sprofondare, che il moro dovette fare un
enorme sforzo per gemere, ma al contrario la strinse a
sua volta cercando di dargli un po’ di sicurezza.
-Sasuke,
Naruto siete tornati!- fece la donna, ma non ottenendo risposta dai due che
sembravano pietrificati li sulla porta, si scambiò un
occhiata col marito e poi continuò- Entrate, su avanti e sedetevi.-disse con la voce dolce di una madre premurosa.
Il primo
a riprendersi fu Sasuke che si incamminò convinto che
Naruto lo seguisse, quando però senti la mano stretta in quella del compagno
che lo tirava indietro, si accorse che Naruto non si era mosso di un passo e
che continuava a guardare la donna come se avesse davanti un fantasma.
Così fece
dietrofront e disse agli altri.
-Solo un
attimo- poi uscì dalla stanza con dietro un Naruto che lo seguiva docile.
Richiuse la porta e si voltò a guardare in faccia il proprio ragazzo.
-Naruto?
Naruto?- il biondo prese a singhiozzare talmente tanto forte che lo sentirono
anche oltre la porta.
La
signora Mikoto si strinse al marito, Yuki si irrigidì
e fu calmato da Itachi che gli prese la mano e gli sussurrò gentile in un
orecchio un”tranquillo andrà tutto bene, non è solo, ci siamo noi con lui”; la
madre di Naruto invece si fece ancora più piccola.
Intanto fuori dalla stanza Sasuke cercava di calmarlo come meglio
poteva.
-Naruto...non
piangere andrà tutto bene.
-Non ce
la faccio, non voglio vederla!- urlò l’ultima parte incurante del fatto che
dall’altro lato potessero sentirlo o meno. Sasuke
perse la sua solita calma e gli diede uno schiaffo, lasciando un Naruto stupido
e stordito.
-Scusa,
però era l’unico modo per farti calmare. Ora ascolta-
disse abbracciandolo stretto a se- Capisco che tu non voglia vederla, ma lei è la nostra unica speranza per chiudere definitivamente il
discorso Kuma. Lo capisci vero?
-Il
biondino annuì stringendosi al suo ragazzo ed affondando il viso nel petto
dell’altro tranquillizzandosi ascoltando il battito del cuore del moro.
-Bene
allora rientriamo. Non devi aver paura di niente
perché io non ti lascerò solo neanche per un istante ok?
L’altro
annuì di nuovo e Sasuke gli asciugò le lacrime in una dolce carezza, per poi
baciare dolce quelle piccole labbra rosee.
-Bene
allora, andiamo.
Aprì la
porta ed entrò sempre tenendo Naruto per mano, che continuava ad avere
testardamente lo sguardo a terra, fino ad arrivare al divano.
Vi si
sedettero e dopo aver scambiato un occhiata d’intesa
con Yuki guardò negli occhi la donna che aveva davanti e con voce calma e
controllata disse:
-Ci
spiace per il piccolo inconveniente. Se voi volete
possiamo cominciare.
Purtroppo vado di
fretta quindi non posso rispondere ai commenti in oltre chiedo scusa se
troverete degli errori. Non faccio altro che chiedere scusa ultimamente...che
brutta cosa!!!ç_ç vabbeh un
bacio a tutti e soprattutto a chi commenta quindi un saluto speciale a:
Ximeng
Makiko
Shinku66
Krikka86
Celena86
Tensai86
Nana89
Tsukikochan