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Autore: Kirara90    24/01/2008    9 recensioni
[Revisionata e Sistemata]Allora vediamo..è la mia prima AU quindi non asscuro niente. Paring:SasuNaru(immancabile), ItaYuki(o viceversa..boh!)e DeidySaso, anche se non molto...vediamo si svolge ai giorni nostri:"Yuki: Naruto, mio dio stai bene? Naru: Io...io....-non riusciva a parlare e le lacrime si mischiavano alla pioggia rigandogli il viso.""Alzò una manica e un po’ della leggera maglia che portava il biondo, lasciando scoperti tutta una serie di lividi che spiccavano sul braccio e sulla schiena del biondo; lividi che, per altro, si capiva perfettamente fossero freschi." spero di avervi incuriositi!!! Per adesso il rating è arancione..se ci fosse bisogno poi lo cambio! In oltre questa storia la dedico anche un po' a Death_Master!tvb tesò
Genere: Romantico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Chiedo umilmente perdono per il tempo impiegato per aggiornare, è un eternità!!! Non cercherò scuse perché non ho scusanti se non il fatto che l’ispirazione a volte ti raggiunge e non fa fermare mai mentre altre volte ti snobba alla grande. Spero di farmi perdonare con questo capitolo. Un bacio a chi mi segue e un immenso grazie per la pazienza che portate nei miei confronti.

Una Nuova Vita

-La Madre-

Il resto del pomeriggio trascorse tranquillo e la sera sembrò arrivare fin troppo presto; i quattro erano talmente tesi che non dissero nulla, mangiarono in silenzio e poi andarono a letto.

La mattina dopo alle otto erano tutti svegli e Yuki, con un augurio di buona fortuna, uscì di casa appostandosi fuori dall’abitazione dei genitori di Naruto, aspettando che Kuma uscisse.

Verso le nove il padre di Naruto uscì e Yuki, dopo aver aspettato altri trenta minuti per essere sicuro che non tornasse, si avviò alla porta e suonò il campanello.

Quasi subito la porta si aprì facendo intravedere la piccola figura di una donna ,con i capelli castani e gli occhi marrone chiaro, che ora lo guardava con aria incuriosita, stupita ed anche preoccupata.

-Yu.Yuki-kun?

-Signora.

-Co.cosa ci fai qui?- chiese guardando la strada terrorizzata.

-Vorrei parlarle di Naruto, la cosa è davvero importante.

La donna esitò ancora qualche secondo sulla porta ma il nome del figlio aveva fatto crollare tutte le insicurezze, quindi lo fece entrare in casa.

Lo condusse in cucina, una stanza piccola ma accogliente, dipinta di giallo, che dava un senso di calore; anche se Yuki voleva solo andarsene da quella casa il prima possibile.

La donna si torturava le mani, era evidente che voleva, ma non poteva, fare una domanda, o semplicemente non trovava il coraggio; questo Yuki non lo sapeva, ma non aveva tempo per preoccuparsi anche per lei, così la tolse dall’impiccio.

-Naruto sta bene.-e la donna si rilassò visibilmente cominciando ad armeggiare per fare il te

-Cosa ti porta qui dunque?

-É una questione delicata. Credo sappia già il motivo.

-Immagino di si.

-E quindi?

-Non lo denuncerò. – e lo sguardo omicida di Yuki la costrinse a continuare- Non posso denunciarlo, lui è....buono...non farebbe mai del male a Naruto...lui...gli vuole bene...

-O no, non gli farebbe mai del male. Mandarlo all’ospedale tre volte si e una no è fargli del bene vero?- la voce calma e piatta, una lieve sfumatura ironica che tradiva una rabbia cieca.

-Q.quelli sono stati incidenti...

-Incidenti? Incidenti!? Picchiare a sangue il proprio figlio, spingerlo giù dalle scale, provare a violentarlo sono incidenti? Possono essere chiamati incidenti?-la calma era sparita, gesticolava indicando le scale e anche se non stava urlando ed il suo tono di voce si era solo leggermente alzato, la donna sembrava inchiodata al suolo, impietrita. Non muoveva un muscolo.

-V.violentare? No...m.ma non è....p.possibile-si era portata le mani alla bocca ed aveva ripreso a balbettare, sconvolta.

-Ha capito benissimo. Rispose il ragazzo freddamente

-Ma come...quando?-fece sempre più sconvolta

-Questo ora non ha importanza. Il punto è: lo aiuterà o continuerà a chiudere gli occhi?

-Io...io...

-Io ora devo andare, non la voglio forzare però le sarei grato se questa sera venisse alla villa degli uchiha.

-Villa Uchiha? Come mai?

-Perché alloggiamo li. Ci hanno ospitato. Come le dicevo prima, correi che venisse. Però voglio che sia chiaro che se anche decidesse di presentarsi, non vuol dire assolutamente che accetta di denunciarlo. In oltre- e i alzò- sarebbe anche un occasione per rivedere suo figlio. Non trova?

La donna restò in silenzio e Yuki uscì dalla casa.

-Meglio chiamare Itachi.

^O^

VILLA UCHIHA

Sasuke e Naruto stavano facendo i compiti, Fugaku lavorava nel suo studio e Mikoto stendeva i panni sull’enorme terrazzo.

Poi la porta si aprì e la testa di Naruto, prima china sul quaderno di matematica, era scattata in alto.

-Yuki?-chiese

-No, sono itachi

-Siamo in sala-gli rispose il fratello.

-Ha chiaMato Yuki, disse una volta entrato nella stanza, fece per continuare ma poi pensò che sarebbe stato meglio informare anche il padre, quindi...- PAPA!!

Dopo qualche secondo si sente la voce di Fugaku su per le scale e i suoi passi.

-Che c’è? Che è successo?

-Ha chiamato yuki e mi ha detto che la visita potrebbe portare buone notizie ma che non c’è niente di certo. Comunque tornerà a casa per le undici, ha detto che ci spiegherà meglio allora.

Così ognuno tornò alle proprie attività, il tempo sembrava non passare mai, quando finalmente il campanello suonò.

Così di nuovo tutti riuniti in quel salone che dava sul giardino, ascoltarono Yuki fare il resoconto dell’incontro; aspettando il verdetto del capofamiglia.

-Beh credo sia andata abbastanza bene- disse alla fine l’uomo

-Però non sappiamo se o quando verrà-fece sconsolato il biondo

-Oh vedrai che verrà Naru-chan- disse Mikoto guadagnandosi uno sguardo indagatore da tutti i suoi uomini- Voglio dire, per quanto possano esserci state delle incomprensioni lei è pur sempre tua madre.

-Io non la chiamerei madre una che si comporta così...senza offesa Naruto- disse Itachi

-Non dico che abbia scusanti ne che ha fatto bene a fare quello che ha fatto, ma il loro rapporto non è comunque compromesso al punto del non ritorno, tanto più che non è lei ad avercela con lui.

-Ma allora perché non ha fato niente? Posso capire l’affetto e l’amore per il marito ma restare a guardare, senza muovere un muscolo...come può aver fatto una cosa del genere?-fece Sasuke

-Mi spiace ma a questo proprio non so rispondere...-disse in un sospiro la donna- a volte vogliamo talmente tanto che le cose non siano come in realtà sono, che vediamo quello che ci piace vedere e nonostante sappiamo che non è la realtà, lo spacciamo per tale.

Calò il silenzio e nessuno osava fiatare, quando a romperlo ci pensò il suono di un telefono. Quello di Naruto.

-Scusate- disse rosso come un pomodoro e prendendo il sul telefono.

-Pronto?....Gaara!...Si certo, a me tutto bene..beh più o meno, a te?...Come?...Oh...si certo te lo passo subito, aspetta solo un attimo.- Poi rivolto a Sasuke- vuole parlare con te.

-Con me? E perché?

-E io che ne so!!Chiediglielo tu no?- e gli diede il telefono

*al telefono*

-Pronto, Gaara?

-Sasuke finalmente! Non sapevo come contattarti, il tuo numero ancora non ce l’ho!

-Si lo so me ne sono scordato l’altro giorno. Comunque che è successo?

-Volevo sapere come va con Naruto, intendo con la storia del padre. Ho saputo che si è rifatto vivo.

-E tu come lo sai?

-Ho le mie fonti....comunque allora?

-In effetti si è rifatto vivo,ma ci stiamo lavorando-fece segno agli altri che se ne andava e si diresse in camera sua sotto lo sguardo curioso e stupito di tutti.

-E procede bene?

-Così sembra, ma io problema di base è la madre. Non vuole sporgere denuncia e questo ci causa un bel po’ di problemi. Ci è andato a parlare Yuki ma nonostante questo non siamo ancora sicuri se collaborerà

-Capisco....

-Comunque sono preoccupato per Naruto. La situazione è pesante. Pensavo di portarlo fuori ma sono quasi certo che direbbe di no.

-Allora vi invito io. Chiamo anche Lee, Kiba e Hinata. Sapevi che si è trovato una ragazza?

-Ma l’Inuzuka?

-Si si proprio lui!

-Incredibile-fece perplesso mentre riscendeva le scale ed entrava in salotto.

-Cosa è incredibile Sas’ke- fece curioso Naruto

-A quanto pare l’Inuzuka si è trovato la ragazza. Ci credi?

-Oddio ma davvero? Non ne sapevo niente...chissà chi è quella santa che lo sopporta-fece pensieroso

-Non ne ho idea, comunque Gaara ci ha invitato ad uscire oggi pomeriggio-fece con falsa non curanza ancora al telefono, avrebbe potuto vincere l’oscar

-Non credo sia il caso..-iniziò ma Sasuke lo interruppe subito

-O beh la scelta è tua però sappi che mi ha detto che se non accetti viene qui e ti ci porta con la forza, oppure viene qui e ti lascia a fare da balia a Lee. Vedi un po’ tu....-fece sornione

-Credo che accetterò volentieri di uscire!

-Perfetto- disse con un sorriso soddisfatto, poi rivolgendosi a Gaara-Ha accettato. Va bene, allora ci si vede dopo. Cia’.

-L’ho detto e lo ripeto, Sasuke sei sprecato qui, vai nell’esercito e fai lo stratega!

-Non ci penso nemmeno per sogno ad andarmene, non ora che ho travato finalmente qualcosa d’importante.-concluse sedendosi sul divano e portandosi addosso Naruto che, come prevedibile, arrossì fino alla punta di capelli.

-A-allora quando ci incontriamo?

-Davanti al multisala alle tre. È a metà strada per tutti e sei quindi ci conviene.

-Serve un passaggio?-intervenne Itachi

-No prendiamo l’auto.

-Mmmm...Sasu ma ho capito male oppure hai detto sei?

-No, ho detto sei.

-E chi siamo?

-Io, te, Gaara, Lee, Kiba, Hinata e la sua ragazza, anche se, conoscendo l’Inuzuka, temo che porterà anche qualcun’ altro. È senza speranza quel ragazzo

-Lo dici come se fosse un peso e invece ti ci trovi bene. Ammettilo!!-fece punzecchiandolo con un gomito sul fianco

-Non ho mai detto che è un peso. Non mettermi in bocca parole che non sono mie dobe!-fece buttandolo per terrà e alzandosi in piedi per andare in camera sua

-Temeeee!!!!Mi hai buttato per terra!!!

-Però Naruto, sei un genio. Io non ci ero arrivato...-fece serafico sparendo su per le scale.

Naruto rimasto imbambolato per qualche secondo si riprese e con uno scatto impressionante, in meno di due secondi aveva salito le scale e si trovava davanti la porta della stanza. Dannazione possibile che avesse sempre la risposta pronta quel Sasuke?

^O^

-Come sono vivaci!

- Non vedevo mio fratello così spensierato da...no aspetta...non è mai stato così spensierato.

- Sono felice che Sasuke stia con Naruto. Sono convinto che quei due si facciano forza l’uno con l’altro. Soprattutto, e di questo sono fermamente convinto, Sasuke è la forza portante di Naruto, credo che si lasciassero il mio fratellino non si riprenderebbe più.

-Non fare lo iettatore Yuki!!!

-Però Yuki-kun ha ragione. Non è da molto che si conoscono ma sembrano già così uniti.

-Oh beh mamma, questo è l’effetto di quella malattia che si chiama amore sai? L’avrai sperimentata anche tu con papà, no?

-Beh veramente noi ci conosciamo da quando avevamo tre anni,e in più il matrimonio era stato organizzato prima ancora della nostra nascita. O non fare quella faccia scandalizzata Itachi!

-Ma siamo nel ventunesimo secolo e ancora i matrimoni combinati?

-Beh le nostre erano famiglie dalle vecchie usanze.-intervenne Fugaku

-Oh su via riprenditi! Ma tu guarda che figlio che mi ritrovo. Io vado a preparare il pranzo, voi due- disse Mikoto rivolta alla coppia- andrete a fare delle commissioni per me.

-Cosa? Noi? Perché non possono farlo Naruto e Sasuke?

-Perché loro hanno già abbastanza grattacapi per conto loro. E inoltre, non mi risulta che abbiate qualcosa da fare ora. Mi sbaglio?

Così mentre Yuki e Itachi facevano le commissioni, Fugaku era tornato nel suo studio e Mikoto iniziava a preparare il pranzo, nella stanza di Sasuke i due aveva trovato un ottimo modo per fare pace.

^O^

PICCOLO PASSO INDIETRO

Naruto spalancò la porta e se la richiuse dietro. Trovandosi davanti un Sasuke con indosso solo dei boxer neri attillati che non lasciavano niente all’immaginazione.

Tutta la rabbia che aveva prima era sparita. Presente un palloncino appena gonfiato? Ecco provate a lasciare la presa e avrete almeno una vaga idea della velocità con cui l’arrabbiatura se ne era andata dall’animo del biondo, solo che decisamente in modo più veloce.

Per conto suo sasuke era perfettamente a suo agio ed anche soddisfatto dalla reazione che aveva causato nel suo ragazzo.

-Beh così quella faccia? Non c’è niente di nuovo per te. No?

-Ma...ma...ma...-fece un profondo respiro, doveva calmarsi, assolutamente.-C.cosa ci fai in quello stato?

Dopo essersi dato una veloce guardata Sasuke gli rispose perplesso:

-Quale stato? E poi tanto, tanto per la cronaca dobe, sono in camera mia quindi se voglio, posso anche girarci nudo. Comunque è inutile che mi guardi così, volevo farmi una doccia..-allo sguardo imbarazzato del compagno e al suo rossore sasuke rise interiormente- Vuoi farla con me?

Se prima Naruto era rosso ora andava letteralmente a fuoco, però non disse quando sasuke lo prese per mano e lo condusse nel bagno. Ne quando chiuse a chiave la porta. Ne tanto meno gli si avvicinò con quello sguardo malizioso che gli fece tremare le gambe, se per l’aspettativa, l’eccitazione o l’imbarazzo questo non sarebbe stato in grado di dirlo neanche lui.

Sasuke aveva detto l’idea della doccia per scherzo, ma poi a vedere l’imbarazzo di Naruto gli era venuta voglia di attuarla e così lo aveva portato con se, vedendolo poi così cedevole si complimentò con se ed il suo genio(modesto il ragazzo...-_-NdKira).

Chiuse la porta a chiave, gli si avvicinò sempre tenendo sott’occhio le sue reazioni e dato che sembrava andare tutto bene proseguì con la seconda parte del piano.

Gli diede un bacio leggero sulla fronte, poi scese sulle guance, sul nasu, sugli occhi e infine le labbra. Niente di passionale o lussurioso, solo un leggero e dolce sfiorarsi di labbra.

Poi proseguì lasciando mille piccoli baci sul collo, strofinando dolce la punta nel naso nell’incavo della spalla, per scendere e baciare la pelle che veniva svelata mano a mano che scendeva a sbottonare i bottoni della camicia.

Arrivato all’altezza dei capezzoli ci giocò, facendo gemere Naruto, che aveva preso a respirare più velocemente, poi decise di lasciare quel divertimento per dopo e riprese la sua discesa.

Carezzò sia con le mani che le labbra gli addominali, poi l’ombelico ed infine i fianchi, per risalire e baciare le spalle mentre lasciava scivolare via la camicia ormai del tutto superflua.

Tornò alla bocca del compagno con la propria e mentre lo teneva”impegnato” slacciò i pantaloni e calò la lampo, andando ad accarezzare la virilità già tesa, facendo gemere e sospirare il compagno nel bacio.

Lasciò la virilità per qualche secondo, portando entrambi le mani sui fianchi del biondino e infilando le dita tra l’elastico e la pelle, facendo poi scivolare via anche quelli, che raggiunsero i pantaloni sulle caviglie.

Naruto voleva fare qualcosa, si sentiva un emerito deficiente a starsene fermo così e decise che, avendo realizzato di non riuscire a muovere neanche un muscolo tanto era eccitato, almeno avrebbe tolto i boxer a Sasuke.

Provò a fare in modo dolce e sensuale come il moro aveva fatto con lui, ottenendo come risultato una pessima imitazione, sentì Sasuke ridere divertito sulle sue labbra, il leggero incresparsi di quelle del moro sulle proprie, e decise che al diavolo la calma, quei boxer infernali se ne sarebbero andati in un modo o nell’altro.

Così senza pensarci due volte, rise a sua volta sulle labbra del compagno per qualche secondo e poi spari verso il basso, accucciandosi e portandosi dietro anche i tanto fastidiosi boxer neri.

Piccolo inconveniente.

Non aveva considerato che così facendo si sarebbe ritrovato davanti al viso il membro eccitato del compagno.

Sasuke era senza parole per l’iniziativa del biondo e non osava fare una sola mossa, aspettando che fosse Naruto a fare qualcosa

Dal canto suo il biondo osservava quel coso davanti a se. Niente di nuovo gli aveva detto Sasuke, vero. Verissimo, Però mai prima di allora gli era venuta una voglia tale di toccarlo e di assaggiarlo. Era ancora insicuro, però.

Guardò in alto e gli sembrò che Sasuke stesse trattenendo il respiro, poi lo vide indietreggiare un po’ ed entrare nella doccia, aprire l’acqua e guardarlo in attesa che lo raggiungesse.

Naruto lo seguì e si sentì quasi subito stretto dalle sue braccia forti. Poi ancora un bacio, un altro ed un altro ancora mentre le mani vagavano alla scoperta del corpo dell’altro.

Alla fine giunsero a destinazione e fra gemiti soffocati ed ansimi, presero a masturbarsi a vicenda.

Ancora una volta, pensò Naruto, niente di nuovo, lo avevano già fatto vero, ma perché allora aveva ancora quella voglia di assaggiare Sasuke? Decise di accontentare quella vocina insistente.

Infondo Sasuke con lui lo aveva fatto e non era sembrato costargli molto, ne tanto meno sembrava averlo disgustato o infastidito e per quanto riguardava lui, si era sentito in paradiso.

Quindi tanto male non poteva essere no?

Si staccò dal bacio e smise il movimento continuo, fermando anche Sasuke, lasciandolo perplesso e confuso.

Gli sorrise, lo baciò e si abbassò.

Era di nuovo faccia a faccia con quel coso-”bene Naruto, stai per fare una cosa del genere e non hai neanche il coraggio di nominarlo? Grandioso!” si disse tra se e se-sentiva gli occhi di Sasuke su di se, chiaro non sapeva cosa aspettarsi.

Naruto dal canto suo era troppo concentrato per accorgersi di qualunque altra cosa che non fosse se stesso o il membro del compagno. Così decise di iniziare con circospezione.

Alzò una mano e andò a sfiorare la virilità tesa, sentendo un gemito del compagno, la accarezzò gentile e dopo poco gli si avvicinò con il viso.

Quella voglia assurda ed irrazionale di prenderlo in bocca non si fermava e anzi aumentava d’intensità. Così alla fine si decise.

All’inizio solo con la lingua, brevi leccatine veloci ed insicure, sentiva il compagno fremere tra la sue braccia e questo gli diede sicurezza.

Si allontanò di poco per poi prenderlo tutto in bocca, o almeno quello che riusciva a contenere.

Sentì Sasuke emettere un urlo strozzato per la sorpresa, prese a pompare, un movimento lento, ritmico. Avanti ed indietro, avanti ed indietro.

Non provava disgusto, non provava fastidio solo un’immensa soddisfazione nel sentire Sasuke gemere in quel modo e sapere che era merito suo.

Aumentò il ritmo, facendo aumentare anche i gemiti del compagno, era eccitato anche lui ma quella volta voleva fare tutto per Sasuke, solo per lui, così riprese a toccarsi da solo.

Il ritmo diventò frenetico, Sasuke spingeva nella sua bocca e Naruto seguiva obbediente i suoi movimenti.

Poi tutto finì. Sasuke venne in bocca al compagno, aveva provato ad avvertirlo, davvero, ma non era riuscito ad emettere alcun suono comprensibile.

Naruto impreparato, fu sorpreso da quel getto caldo,ma non si staccò. Guidato ancora da quella vocina lo ingoiò e continuò a succhiare fino a quando non lo sentì ammorbidirsi tra le sue labbra.

Solo allora si staccò e Sasuke, incapace di reggersi oltre in piedi-nonostante si fosse appoggiato al muro- si lasciò scivolare, trovandosi faccia a faccia con il suo ragazzo.

Si sorrisero timidi e quando il respiro di entrambi fu tornato regolare decisero di finire di lavarsi, non senza qualche altro piccolo inconveniente.

Usciti dal bagno si vestirono e restarono in camera a coccolarsi ancora un po’, scendendo in cucina quando Mikoto li chiamò per mangiare.

Nessuno menzionò il discorso sulla madre di naruto e per questo fu un pranzo molto piacevole, Fugaku e Sasuke riuscirono persino a scambiare quattro chiacchiere, seppur fossero quattro di numero.

Alle due la coppia più giovane salì a prepararsi e dopo mezz’ora erano pronti, salutarono e uscirono.

Arrivarono con dieci minuti d’anticipo e Sasuke si sedette sulla scalinata, facendo accomodare tra le gambe Naruto, che si appoggiò al petto.

Aspettarono così, ignorando gli sguardi che venivano loro lanciati, chiusi in quella loro sfera personale.

Dopo cinque minuti fecero il loro arrivo un Lee tutto frizzante e un Gaara esasperato, alle tre e dieci fece il suo arrivo anche Kiba lasciandoli con tanto d’occhi perché era mano nella mano con la bella, dolce e timida Hinata; seguiti a ruota da Shikamaru e Choji e dulcis in fundo Sakura ed Ino che non appena videro sasuke si fiondarono su di lui, venendo fermate da Naruto che lo aveva abbracciato stretto e che le aveva guardate come a dire”avvicinatevi di un altro passo e siete morte”, queste due piccole cose bastarono per far cadere il loro umore dalle stelle a terra e anche più giù.

Il pomeriggio passò veloce, tra gli scherzi idioti di Kiba, Hinata che si vergognava per le uscite catastrofiche del suo ragazzo, Lee che urlava, Gaara che era arrivato ad un punto di sopportazione tale che, se si fosse distratto solo un attimo dall’esercitare il suo perfetto autocontrollo su se stesso, avrebbe fatto fuori l’amico col caschetto in un microsecondo, Shikamaru che non faceva altro che sbadigliare e che ogni tanto interveniva nei discorsi con la sua solita aria annoiata, Choji che si fermava ogni due per tre a prendere qualcosa da mangiare, Sasuke e Naruto mano nella mano che ridevano e si divertivano e sakura ed Ino che si rodevano il fegato domandandosi perché il nuovo biondino si fosse accaparrato Sasuke e cosa il suddetto biondo avesse in più di loro.

Alla fine tra una cosa e l’altra erano arrivate le otto e si salutarono per andare tutti a casa propria.

Sasuke e Naruto, sempre mano nella mano, andarono alla stazione degli autobus e li incontrarono Sai e la sua combriccola. Tayuya si girò dall’altra parte ancora offesa per la brutta figura fatta l’ultima volta che li aveva visti e Sai, lui cambiò proprio direzione e presa la prima traversa che trovò sparendo dalla loro visuale.

Col morale alle stelle per la reazione dei due e perché i loro amici non avevano fatto scenate sulla loro relazione(a parte Kiba che aveva finto un attacco di cuore ed era stato preso a pugni da Choji e, incredibile ma vero, anche da Shika). Erano così contenti e soddisfatti che si erano scordati completamente dell’ipotetica riunione con la madre del biondo.

Dopo poco arrivarono a casa, non notando l’auto scura che era parcheggiata dall’altro lato della strada, il loro umore non risentì il minimo cala, così come non successe niente quando entrarono in casa e non videro nessuno, pensando che magari si trovavano in sala, come ultimamente succedeva spesso.

Decisero di andare a vedere e nel caso che fossero usciti, avendo la casa a completa disposizione, entrambi aveva in mente un ottima idea per passare il tempo.

Sasuke precedeva Naruto di qualche passo e davanti alla porta della sala, mentre apriva, disse:

-Mamma siamo torna...-e le parole gli morirono in gola, restando imbambolato sulla porta, al che naruto si preoccupò e gli si avvicinò facendo spuntare la sua testa da dietro la spalla del moro.

-Sasu che c’é è successo qualco...-ed anche a lui le parole morirono in gola.

Davanti a loro, vicino ai due divanetti da due dove sedevano su uno i signori Uchiha e sull’altro Yuki ed Itachi, davanti al grande divano in pelle nera lasciato libero per loro, sull’unica poltrona rimasta; era seduta una donna minuta dai lunghi capelli castani e con gli occhi marrone chiaro che ora li guardavano timorosi.

Naruto aveva stretto la mano di Sasuke talmente forte, era il suo punto certo in quel momento dato che gli sembrava di sprofondare, che il moro dovette fare un enorme sforzo per gemere, ma al contrario la strinse a sua volta cercando di dargli un po’ di sicurezza.

-Sasuke, Naruto siete tornati!- fece la donna, ma non ottenendo risposta dai due che sembravano pietrificati li sulla porta, si scambiò un occhiata col marito e poi continuò- Entrate, su avanti e sedetevi.-disse con la voce dolce di una madre premurosa.

Il primo a riprendersi fu Sasuke che si incamminò convinto che Naruto lo seguisse, quando però senti la mano stretta in quella del compagno che lo tirava indietro, si accorse che Naruto non si era mosso di un passo e che continuava a guardare la donna come se avesse davanti un fantasma.

Così fece dietrofront e disse agli altri.

-Solo un attimo- poi uscì dalla stanza con dietro un Naruto che lo seguiva docile. Richiuse la porta e si voltò a guardare in faccia il proprio ragazzo.

-Naruto? Naruto?- il biondo prese a singhiozzare talmente tanto forte che lo sentirono anche oltre la porta.

La signora Mikoto si strinse al marito, Yuki si irrigidì e fu calmato da Itachi che gli prese la mano e gli sussurrò gentile in un orecchio un”tranquillo andrà tutto bene, non è solo, ci siamo noi con lui”; la madre di Naruto invece si fece ancora più piccola.

Intanto fuori dalla stanza Sasuke cercava di calmarlo come meglio poteva.

-Naruto...non piangere andrà tutto bene.

-Non ce la faccio, non voglio vederla!- urlò l’ultima parte incurante del fatto che dall’altro lato potessero sentirlo o meno. Sasuke perse la sua solita calma e gli diede uno schiaffo, lasciando un Naruto stupido e stordito.

-Scusa, però era l’unico modo per farti calmare. Ora ascolta- disse abbracciandolo stretto a se- Capisco che tu non voglia vederla, ma lei è la nostra unica speranza per chiudere definitivamente il discorso Kuma. Lo capisci vero?

-Il biondino annuì stringendosi al suo ragazzo ed affondando il viso nel petto dell’altro tranquillizzandosi ascoltando il battito del cuore del moro.

-Bene allora rientriamo. Non devi aver paura di niente perché io non ti lascerò solo neanche per un istante ok?

L’altro annuì di nuovo e Sasuke gli asciugò le lacrime in una dolce carezza, per poi baciare dolce quelle piccole labbra rosee.

-Bene allora, andiamo.

Aprì la porta ed entrò sempre tenendo Naruto per mano, che continuava ad avere testardamente lo sguardo a terra, fino ad arrivare al divano.

Vi si sedettero e dopo aver scambiato un occhiata d’intesa con Yuki guardò negli occhi la donna che aveva davanti e con voce calma e controllata disse:

-Ci spiace per il piccolo inconveniente. Se voi volete possiamo cominciare.

 

Purtroppo vado di fretta quindi non posso rispondere ai commenti in oltre chiedo scusa se troverete degli errori. Non faccio altro che chiedere scusa ultimamente...che brutta cosa!!!ç_ç vabbeh un bacio a tutti e soprattutto a chi commenta quindi un saluto speciale a:

Ximeng

Makiko

Shinku66

Krikka86

Celena86

Tensai86

Nana89

Tsukikochan

  
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