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Autore: the princess    24/01/2008    1 recensioni
Forse sono troppo cattiva? La verità… è che sono stati loro a ridurmi in questo stato… mi chiamano “Faccia da Carlino”, mi insultano, e a volte quando a qualcuno viene ripetuto di esser cattivo… quello lo diventa… Prima Fanfiction Harry/Pansy spero vi piaccia ^^
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Pansy Parkinson | Coppie: Harry/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sette Giorni [Prima Parte]

-Lurido uccello del malaugurio spostati dalla mia divisa prima che ti faccia diventare cenere…- la voce per nulla soave di Millicent mi sveglia… la felicità di aver chiuso finalmente occhio mi fa passare la voglia di sbraitare contro quella gallina.

-Successo qualcosa?- domando, facendo spuntare la testa da sotto le coperte.

-Da qualche minuto questo stupido gufo ha deciso di appollaiarsi su i miei vestiti…ed io non so cosa fare…-.

-Farlo spostare, no?- domando, stropicciandomi gli occhi assonnati.

-Ti sembro così idiota?-io sta mattina sono di buon umore, ma se le cose me le tirano di bocca…

-Ho cercato di farlo andare via, ma non mi ha neanche lasciato prendere la busta che ha legata alla zampa….-

Mentre la mia compagna continua con le sue lamentele io mi dirigo davanti allo specchio e noto con mio estremo dispiacere, che se anche questa notte sono riuscita a dormire per qualche ora, la stanchezza non ha abbandonato il mio volto.

Mi passo una mano sulla guancia dove la sera prima, quelle labbra si erano posate…

-Ehi principessa! Ci sei??- mi urla quella, schioccando le dita accanto alle mie orecchie.

-Sì, sì, ci sono… ma potresti evitare di fare tutto questo chiasso di prima mattina…-.

-Facciamo così, tu cacci questo pennuto dalla mia divisa, ed io ti prometto di non romperti più, ci stai?-.

-Per un’offerta del genere ucciderei anche mia madre…- la sento sbuffare alle mie spalle.

Ora capisco perché Millicent si lamenti tanto, questo piccolo gufo, sembra appena uscito da una battaglia di fango… è estremamente sporco e conciato male, non ci capita mai di ricevere lettere da animali del genere… solitamente riceviamo civette bianche o comunque uccelli in condizioni migliori di questo.

Al contrario di come diceva quella, non reagisce malamente nel vedere avvicinare la mia mano alla zampa, anzi lo vedo propenso a farsi staccare la lettera giallognola.

Sfilo la busta, do alcune pacche sulla testolina del gufo, per poi immediatamente pulirmi la mano sulla divisa di Millicent.

-Ecco vedi… non era poi così difficile…- la vedo arrossire di rabbia.

Non so perché ma credo che quella ragazza soffra di invidia acuta nei miei confronti, e forse non posso darle torto. Mezza scuola mi invidia il ragazzo, bello, altezzoso e ricco… molte delle mie compagne si sconvolgono nel vedere che al contrario loro rendo in quasi tutte le materie, e non solo in pozioni…ed infine la maggior parte dei Serpeverde mi viene dietro, e me lo fa notare anche spudoratamente… in ogni caso, questa loro invidia non mi tocca minimamente, mi hanno sempre insegnato a farmi scivolare le cose addosso… ed io lo faccio.

-Io, comunque… mi preparo, oggi abbiamo la gita ad Hogsmade se non ricordi, e preferirei non arrivare in ritardo…-.

Io la liquido con un gesto di mano e quella, imbufalita, entra in bagno.

Fra tutti questi pensieri, mi era quasi passato di mente l’aprire la lettera.

Strappo la busta e ne esco fuori un foglio di pergamena, questo è quasi completamente bianco, solo al centro esatto appare una scritta con inchiostro nero pece.

11.30 Testa di Porco

L.M.

Serro la lettera per poi farle prendere fuoco con un colpo di bacchetta.

11.30… ripeto guardandomi allo specchio.

E chi crederebbe mai che una ragazza così giovane potesse fare ciò, ancora mi chiedo se sto facendo la cosa giusta, o tutto ciò sarà soltanto un gravissimo errore che mi rovinerà la vita, quella vita che tutti invidiano… e che per me è solo una prigione… forse è per questo che son sicura di non perdere nulla…

In questo momento la porta del bagno si spalanca, facendomi sussultare, la figura imponente di Millicent mi guarda innervosita.

-Non riesco a trovare la mia biancheria…-.

-Ma chi te lo ha chiesto?- rispondo sgarbata… a volte mi chiedo, come sarebbe essere una docile ragazzina di Tassorosso…

-In ogni caso, ora vado io in bagno…- prendo i vestiti e mi infilo in bagno, sbattendo la porta.

-E mi lasci così??- sbraita lei, giustamente l’avevo lasciata in accappatoio, ma oggi non potevo fare tardi…

*

-Pansy…- Dopo qualche minuto scendo sotto nella sala di ritrovo, ad aspettare il resto dei ragazzi.

Draco coricato sul divano di pelle, con voce soave, mi saluta.

-Draco…- rispondo io, sempre più insospettita da quel suo comportamento, la sera prima, non avevo avuto né voglia né tempo per discutere di ciò con Blaise, ma oggi cercherò di provvedere.

-Passata bene la notte?- mi domanda il biondino, facendomi posto accanto a lui.

-Sì… ma se posso, perché ti interessa?-.

La sua espressione si tende immediatamente al suono delle mie parole.

-A quanto pare è inutile cercare di fare l’educato con quelle come te…- sussurra.

-Quelle come me? E mi scusi… chi sarebbero quelle come me?-.

-Ah… non ho tempo da sprecare a parlare con te… Tiger, Goyle andiamo…-. Quello si alza e si allontana.

Io guardo la divisa sparire dietro l’angolo con un’espressione sconvolta sul viso.

-Ma stanno tutti impazzendo in questa cazzo di scuola??- impreco issandomi, per poi tirare un calcio ad uno zainetto lasciato a terra da un ragazzino, che nel vedermi decide saggiamente di allontanarsi e lasciarmi sfogare.

Sento la rabbia salirmi tanto da farmi arrossire le orecchie, ma cosa è preso a tutti? Il mio per così dire ragazzo è più lunatico di una donna col ciclo, e mi tratta come un’idiota, il ragazzo col quale dovrei avercela a morte solo per essere vivo mi fa provare tutt’altre sensazioni… ed io, non sono più la stessa!

Inizio a camminare con la mia solita eleganza verso la sala comune.

Evito di rispondere a qualsiasi persona che mi rivolga un qualunque gesto di saluto, volgo lo sguardo solo ad alcuni giovani studenti che con le loro risate mi fanno innervosire ulteriormente.

Avrei solo voglia di prendere una di quelle stupide oche starnazzanti e strangolarla…

Ed ecco che gli iracondi sentimenti che mi hanno fatto partecipare a quello che avverrà mi avvolgono.

Darei oro a chiunque mi desse il permesso di far sparire la gioia da quei visi beffardi… di far appannare i loro occhi luminosi e poi vederli chiusi nel loro bozzo di tristezza ed amarezza… così come sono chiusa io…

Sento gli occhi appesantirsi per le lacrime che si concentrano per uscire, le mani sono strette in saldi bugni che scivolano lungo la mia longilinea figura.

Ma non saranno loro a farmi cedere… io Pansy Parkinson, la donna glaciale, che rispecchia in tutto e per tutto l’anima dei Serpeverde, non piangerà davanti a questi idioti, solo per aumentare il loro ego.

-Parkinson…?- la mezzosangue che speravo di aver scansato indenne mi richiama.

-Ha detto la professoressa che dovremmo controllare i ragazzi del primo anno oggi…- continua, senza che io mi volti.

-Fottiti Granger… quei marmocchi te li guarderai tu… io ho ben altro da fare…- rispondo, mentre sento le lacrime rientrare e le guance ritornare al loro pallore originale.

-Stupida puttana…- la sento inveire…

Avevo bisogno solo di un pretesto per liberarmi da questa rabbia…

-Cosa hai detto, mezzosangue?-.

-Ho detto che sei una stupida puttana…- risponde, sussultando al sentirsi pronunciare quelle parole.

-Hai scelto la giornata sbagliata per diventare così intraprendente…- non finisco neanche di pronunciare la frase che con un movimento di bacchetta faccio schiantare la Granger contro parete alle sue spalle.

Rimango quasi sconvolta da me stessa… così sconvolta ma anche così soddisfatta, era tanto che desideravo farlo.

Vedo la Grifondoro stesa ansimante a terra, passano solo alcuni secondi, e noto numerosi ragazzini che le si affiancano.

-Hermione… Hermione…- Finnigan, alza il volto della Granger.

-Che diavolo è successo?- la voce della McGranitt risuona alle mie spalle.

-Signorina Parkinson le ordino di spiegarmi immediatamente ciò che è successo?-.

Sento gli occhi di tutti quelli che mi stanno intorno, fissarmi insistentemente.

-Per sbaglio ho fatto scivolare la ragazza…- rispondo, infilando velocemente la bacchetta dentro i jeans.

La McGranitt nota il movimento, e vedo le sue labbra arricciarsi in un’espressione quasi di disgusto.

-Non è vero, professoressa!! Ho visto cos’è successo realmente!! Quella ragazza di Serpeverde ha schiantato Hermione contro la parete…- un insulso ragazzino rivela tutto respirando affannosamente.

Lo guardo furiosa, preannunciandogli con il solo sguardo quello che gli accadrà appena tutto sarà finito.

Lui inghiottisce la saliva, e torna a fissare la professoressa.

-Parkinson venga con me…- dice quella, cercando di rimanere più tranquilla possibile. Io annuisco e la donna mi volta le spalle ed inizia a camminare velocemente.

Io la seguirla, ma prima di sparire scocco un’ultima occhiata alla scena pietosa che si era formata attorno al capezzale della Mezzosangue, chissà se qualcuno avrebbe fatto lo stesso per me…

Immersa in questi pensieri, quasi senza accorgermene arriviamo nell’aula di trasfigurazioni.

La professoressa si avvicina alla cattedra e si volta di scatto.

-Questo è troppo, signorina… la mia pazienza ha raggiunto il massimo di sopportazione, il suo comportamento ha superato ogni limite… usare gli schiantesimi contro un altro studente… ma cosa le è passato per la testa?? Mi dica! Le sembra una cosa normale?- la voce pacata ha lasciato il posto ad acuti di prima categoria.

Io la guardo assente, come se quelle parole non mi sfiorassero neanche.

-Bene… poiché non la sento pronunciare parola… 100 punti in meno a Serpeverde…-.

-Ma…- cerco di ribattere, gesticolando.

-E oggi niente gita… e da domani, tutti i pomeriggi dei due mesi che verranno, per lei saranno dediti solo alle punizioni che le assegnerò giorno per giorno…-.

-Non crede di esagerare?- erudisco.

-Esagerare? Esagerare? Non so se si renda conto di quello che ha fatto… la signorina Granger poteva farsi molto male…-.

Ma secondo lei, avrei mai fatto schiantare quella Grifondoro se infondo non desiderassi farle del male.

-Vedo che questo non la tocca minimamente… sono molto triste di ciò… l’infrangere delle regole posso tollerarlo, ma l’assenza di umanità, mi scusi signorina, ma mi fa solo rabbrividire-.

Come se già non lo sapessi? Come se avessi bisogno che una professoressa mi spieghi cosa sono?

-Beh se ora posso andare nel mio dormitorio… credo che lei non abbia nient’altro da dirmi…-.

La vedo scuotere la testa.

-Un’ultima cosa… spero solo che qualcuno riesca a cambiarla, signorina… lo spero veramente…-.

Fine prima parte


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(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)

Ed ora un po’ di ringraziamenti…

mary_zabini: Beh GiNNy mia che dirti!!! Grazie per tutto il tuo supporto e le tue minacce!!! Sei un mito!!! _GiNNy & PaNsy_

furbacchina : eh chi non lo adora a questo harry!!! Spero ti piaccia questo capitolo!! Kisses!

Summers84: c’è sempre qualcuno che deve rompere le uova nel paniere, no? Comunque un bacio!!!

Kel: carissima!! La tua recensione mi ha fatto felicissima!!!! Grazissime!!! E comunque non sei stata disattenta tu… ancora non ho detto niente, o quasi!! Baci!!!

Ed un bacione a tutti quelli che leggono senza recensire!!!

  
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