Ci sono momenti nella vita in cui pensi di aver vissuto tutto.
Anche se questa per me non si concluderà mai, sempre e comunque è rara l'occasione in cui nei tanti anni della mia esistenza io viva qualcosa di nuovo, qualcosa che non pensavo mi potesse mai accadere.
Avevo trovato l'amore.
Bella per me era l'unica ragione della mi vita, di tutto il mio essere.
Una cosa che, credetemi, per chi ha vissuto tanto come me, era difficile da pensare, e dopo anni e anni, avevo perso la speranza che mi potesse capitare qualcosa di così bello, anche ad una creatura come me, cacciatrice per natura.
Lei non ebbe mai paura di me, nemmeno quando le dissi che avrei potuto perdere in qualsiasi momento il controllo.
Lei mi ha accettato per quello che sono, per il mio egoismo e per la mia inflessibilità.
Lei ha avuto il coraggio di amarmi per la mia vera essenza, non essendo mai intimorita dalla mia pericolosità.
Lei ha saputo tirar fuori i sentimenti che avevo nascosto nel lato più buio del mio cuore inattivo.
Lei ha saputo rendermi vivo.
Ma lei, in tutta la sua fragilità e bellezza, aveva fin dall'inizio desiderato di essere come me.
Bella voleva diventare un mostro.
Voleva patire le gioie più dure solo per restare con me per l'eternità.
Ed io avevo rifiutato di cambiarla; lei aveva deciso di prendere un'altra via.
Se non avessi voluto trasformarla, l'avrebbe chiesto a qualcun altro. Qualcuno della mia famiglia.
La cosa strana è che avevano acconsentito.
Volente o nolente, Bella sarebbe diventata come me.
La cosa più assurda è che a farlo fosse un membro della mia famiglia che prima non avevo mai pensato potesse esistere, potesse essere ancora in vita.
Anzi, ero perfettamente ignaro della sua esistenza sulla Terra.
Era arrivato a sconvolgerla all'improvviso, fu la prima volta che in tanti anni di vita, mi sentì quasi inerme di fronte alla sua forza.
La cosa bizzarra era che potesse essere imparentato con me.