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Autore: Hogwartsismyhouse    12/07/2013    3 recensioni
Il primo anno ad Hogwarts per Edward sarà indimenticabile. Vuole cercare la Pietra della Risurrezione e donarla a George Weasley. Solo così George potrà pronunciare l'addio che non ha mai potuto rivelare a Fred. Ma non è tutto per Edward. La sua famiglia crede che sarà un Grifondoro, ma lui non si ritiene tale. In quale casa verrà smistato? Nel frattempo i Mangiamorte attaccano il mondo della magia, ma non sono temuti come prima. E cercano qualcosa che potrà riportarli al potere. Con Harry, Ginny, Neville e Hermione ad Hogwarts e Ron capo Auror una serie di capitoli sulla new generation.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Come se avesse avuto un effetto di gran lunga anticipato la strega si scaraventò contro una vetrina e svenne. Feci per pavoneggiarmi: Ah te la sei cercata! Mai sfidarmi, si hai capito! - ma solo pochi secondi dopo un auror dalla pelle olivastra mi disse con un sorrisetto vispo: Mi dispiace, ma… l’ho scaraventata io sulla vetrina.-. Ma mai imbarazzato quanto me, volevo scomparire in un pop come papà. –Edward Evereye- -Lee Jordan-  Era un nome già letto, famigliare. Poi mi ricordai che è stato un grande amico di Fred Weasley. Dietro apparve una figura dai capelli rossicci e lentiggini sul naso pallido, anche lui indossava la usuale uniforme da auror. Possedeva tuttavia un distintivo particolare e solo allora capì. Era Ron Weasley, il capo auror, in persona.  –Lei… lei… è … è.. Ron Weasley?- chiesi io balbettante. Mi sorrise : Sì hai indovinato! Miseriaccia, che ci fai qui tutto solo? Non è un posto sicuro, è la casa della magia oscura. –Mi sono perso. Tornavo dai Tiri Vispi Weasley e non sono riuscito a riconoscere la strada verso il Paiolo Magico. I miei genitori mi staranno aspettando, preoccupati immagino, signore. – risposi. –La strada è di qui, gira a destra e immagino riconoscerai il Ghirigoro. Da lì alla tua sinistra ci sarà l’entrata segreta. – disse Lee agitando contemporaneamente la sua bacchetta verso la strega. –Locomotor Mortis!- scandì Lee. Le flaccidi gambe della strega si legarono insieme come se ci fosse una fune invisibile. –Non tornare mai più qui, Edward.- disse Ron. –Ve lo assicuro, credetemi, non tornerò mai più qui. – dissi con il viso pallido. Riuscì a trovare facilmente il Ghirigoro e alla mia sinistra trionfava il muro di mattonelle. Si aprì privo di alcun preavviso e lo spettacolo che si prostrò davanti a me fu un incubo. Non parlo degli incubi di streghe malefiche e lupi mannari, ma di mamma in preda alla rabbia combinata con un pizzico di ansia e preoccupazione. –DOVE ERI FINITO? SEI STATO QUASI UN’ORA IN GIRO PER DIAGON ALLEY. LE PROMESSE SI MANTENGONO SAI? NON SO SE POTRO’ FIDARMI PIENAMENTE DI TE, MI HAI DELUSO. TU A SPASSARTELA E NOI CHIUSI AL PAIOLO IMMAGINANDO CHE TI FOSSI PERSO ERAVAMO IN PENSIERO!- ringhiò feroce mamma. –Non me la stavo spassando! Mi sono perso, e sono arrivato a Notturn Alley. Ho incontrato una strega che mi stava quasi per uccidere se non fossero arrivati gli auror. L’hanno arrestata. –dissi io con il tono della voce forse un po’ troppo alto. Le lacrime mi accarezzarono le guance, e il respiro si fece più affannoso. Ero scappato da una strega oscura e loro si preoccupavano dell’essere arrivato in ritardo. –Scusa non intendevo… stai bene?- mi chiese mamma. –Una meraviglia-risposi.  Entrammo di nuovo nel malridotto pub del Paiolo Magico, e aveva la netta impressione che tutti mi fissassero. Non ne capivo il motivo. Forse per gli occhi rossi dalle lacrime o per il litigio esterno al Paiolo. Sul camino della metropolvere due graffette sorreggevano un cartello sbiadito: IN FUNZIONE. La grafia era spinosa e sporca con alcune macchie di inchiostro. –Io non ci sono mai salito, e poi come faccio con il carrello?.E Baguette?- dissi un po’ imbarazzato per rompere il ghiaccio. –Il carrello non cambia nulla!  Vado prima io allora!- sobbalzò Wendy. Prese da una ciotola la polvere scintillante detta polvere volante. –Casa Evereye Londra!-disse e buttò la polvere scintillante nel camino. Sparì avvolta in fiamme verde smeraldo. Così prima mamma, poi io e infine papà tornammo a casa. Il carrello si era un po’ impolverato, ma lo pulii subito. Baguette si irritò un po’ per la polvere. Così io aprì la gabbietta e lei dopo essersi strusciata tra le mie esili gambe, uscì nel giardinetto. - Mettete a posto i bauli, odio vedere troppe cose in giro. – disse mamma con un volto da ‘scusa-non-era-mia-intenzione-ferirti.’ Io la guardai con un volto da assenso e appena la vidi entrare in cucina chiamai furtivamente papà. –Dimmi Ed!- -C’è un incantesimo per riordinare il baule, puoi farlo tu per me? –sussurrai. Mi rivolse uno sguardo torvo e rispose:- l’incatesimo è..? –Bagaglius- risposi a bassa voce. Prese la bacchetta e disse:- Bagaglius!- Ad un tratto tutta l’attrezzatura comprata, si posò nel baule in modo ordinato, fino all’ultima provetta di vetro. Era uno spettacolo curioso guardare libri, penne d’oca, provette e il resto lievitare e posarsi delicatamente nel mio baule contrassegnato dalle lettere E.E. Richiusi il baule, quando Wendy entrò e bisbigliò:- Come hai fatto? - -Sta vedere e ringrazia tuo fratello pigroni! Bagaglius!- sussurrò. Fu così che indumenti, libri e quant’altro entrarono nel baule ordinatamente. –Grazie –sussurriamo in coro io e Wendy. –Non dovete dire niente a vostra madre però.- disse abbozzando un occhiolino. –NON CE NE SARA’ BISOGNO!-tuonò la mamma davanti alla porta.–Finitem Incantatem!- urlò agitando la sua bacchetta rossastra. Ogni libro, divisa, e attrezzi tornarono al loro posto iniziale, esterni al baule.  –Dovete capire che la magia non è la soluzione ad ogni piccolo problema della vita! –ringhiò furiosa. –Mi meraviglio di te Nicholas, di aver consentito che tutto questo si accaduto. –Forza a lavoro! – ci incoraggiò papà. Sembrò un’eternità l’ora che passammo a ripulire la nostra camera e riordinare i bauli. Così mi diressi in giardino dove Baguette stava gustando un topo grigiastro morto. –Baguette! Se avevi fame ti avrei dato dei croccantini o non so ché, ma un topo non è igienico.- esclamai io disgustato. –Coraggio vieni qui, almeno bevi un po’ di latte.- Si avvicinò a me e la condussi nella cucina dove sorseggiò in una ciotola un po’ di latte. Mi ero appena seduto sul divano in soggiorno quando mamma esclamò: A tavola! E’ pronto! Dopo aver gradito ‘l’insalata estiva’ di mamma e il pollo cucinato da papà, mi diressi nella libreria. Eccolo nelle mie mani ‘Manuale degli incantesimi, volume quarto’ di mia sorella dell’anno precedente. Come sempre, appariva ben evidente perché non userò mai i suoi libri di scuola usati: in ogni singola pagina erano presenti disegnini di coniglietti sorridenti, cuoricini vari e la scritta ‘amore’ in grafie nauseanti. Mi sdraiai nel letto della mia camera e assaporai le prime pagine:
INDICE
Introduzione
Riepilogo Incantesimi di ‘Manuale degli Incantesimo, volume terzo’
Incantesimo Congelatore
Incantesimo Bisbigliante
Incantesimo Auto-Lievitante
Incantesimo Balbuziente
Incantesimo del cibo pronto
Incantesimo Addormentante
Incantesimo Risvegliante
Incantesimo di Volume
Incantesimo di Avvertimento
Incantesimo Appetitoso
Ringraziamenti

Pochi secondi dopo mi accorsi che Baguette era sopra le mie gambe addormentato beatamente. Lo accarezzai immergendomi tra le parole degli incantesimi che mi volteggiavano come fossero civette.
‘L’incantesimo congelatore genera dalla bacchetta un raggio gelido capace di congelare cose, animali e persone. La formula è Glacius. Qui sotto si allega la tabella riass… Mi addormentai e di fronte a me i sogni si trasformarono in piccole rivelazioni. Ero nella Sala Grande di Hogwarts alle prese con il cappello parlante: iniziò a strattonarmi la testa dicendo:- Edward devi credere in te stesso, le tue capacità devono essere messe in risalto, cosa che non accadrebbe se entrassi nei Grifondoro!-INIZIATE A VESTIRVI CARI! FRA UN’ORA DOBBIAMO ESSERE ALLA TANA, LA FESTA DI HARRY POTTER RICORDATE?-urlò mia madre dalla cucina. Mi svegliai di soprassalto, con Baguette che giocava allegramente con una pallina da tennis. 

Angolo Autore
Questo capitolo è di passaggio, quindi non mi sorprenderò se lo troverete noioso. La parte interessante(se così si può chiamare) arriverà nel prossimo capitolo 'La festa di Harry'
  
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