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Autore: PhoenixQuill    12/07/2013    15 recensioni
Neanche qui, Fred è morto. E' inutile, io non riuscirò mai ad accettare la sua morte. E tutto inizia grazie ad uno "sbaglio" di Hermione.
Dal testo: "(Fred) non cercava più il piacere. Il piacere lo annoiava. Sentiva di aver bisogno di qualcosa di nuovo, di una nuova folata di vento."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Angelina/George, Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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                                                                                                    14 - Ti sceglierei sempre.


Fred Weasley camminava avanti e indietro per la grande sala d'aspetto del San Mungo. 

"Come sta, secondo te?" Chiese a Ginny, che tentava di placare un irritato Teddy Lupin che scorrazzava dietro Victoire, con successivo esaurimento di nervi di Bill, che scoppiò in quello che doveva essere un ringhio che li fece immobilizzare tutti - la luna piena era vicina, perciò Bill presentava più fattezze da lupo. 
"Sta bene, è in ottime mani, Fred, tranquillo." Sbuffò Charlie, che leggeva una rivista, mentre Elizabeth, adagiata sulla sua spalla, si era appisolata. 
"Dove sono mamma e papà?" Chiese, questa volta a Percy. 
"Sono a casa con quelle piccole pesti di James e Oliver." Sbadigliò Audrey. 
"Sangue Weasley." Sorrise Fred. I gemelli di Charlie potevano quasi essere considerati come lui e George. 
A proposito, dov'è George? Quando serve non c'è mai!
 
 
 
"Quindi?" Chiese ad Angelina, sfiorandole una spalla con le labbra. 
"Se fai così, non so resistere." Ridacchiò lei, mentre cingeva il collo di George e lo trascinava vicino a sé. 
George la baciò dolcemente, facendo cadere le coperte che li ricoprivano. Entrambi si misero a ridere. 
"Quasi non ci credo che diventerai l'ennesima signora Weasley." Le disse, a fior di labbra. "Però..." Disse, alzandosi in piedi e rivestendosi. "Ho l'impressione di aver dimenticato qualcosa." Bisbigliò, stringendo le labbra. 
Angelina si girò su un fianco e gli rivelò che anche lei aveva avuto la stessa impressione per tutto il giorno. C'era qualcosa che le sfuggiva e che non riusciva a ricordare. 
"Tuo padre! Ha fatto quella missione... Come l'ha chiamata?" Gli chiese, ancora pensierosa. 
"Sì, il suo "Recupero dei Manufatti Babbani fondamentali per la vita di ogni Mago"... Ma no, quella l'ha già fatta la settimana scorsa. Me lo ricordo bene, perché uno dei suoi aggeggi ha quasi sfigurato questo bellissimo volto. Ha detto che si chiama rasato elettronico..." Buttò lì. 
"Vorrai dire rasoio elettrico. E poi, non sarebbe stata quella gran perdita..." Ironizzò Angelina. George, allora, la raggiunse carponi, ancora senza maglietta e le sussurrò: "Non vorrai che il tuo futuro marito non riesca più a baciare queste bellissime labbra." 
"Beh, se ci vado di mezzo anch'io, allora no..." Si protese anche lei, per dargli un altro bacio. 
George le sorrise di nuovo e recuperò la sua camicia, finita magicamente appesa ad una lampada. 
"Potrebbe centrare il negozio?" Chiese Angelina, ancora pensierosa. 
"No." Negò il gemello. "E' chiuso perché-" 
I suoi occhi si dilatarono nel giro di un secondo e urlò: "Fred! Il bambino di Fred! Nasce oggi!" 
Anche Angelina sbarrò gli occhi e si rivestì il più velocemente possibile.
"Fred ce la farà pagare! Ecco cosa dimenticavo! Merlino, Morgana e i loro cappelli!" Si concentrò un momento sullo specchio e sistemò i capelli arruffati. Anche la ragazza si passò la spazzola tra i capelli e, in pochi minuti, furono pronti. 
"Angelina... Qualunque cosa accada, sappi che io ti ho sempre amata." Disse, drammatico. 
"Ma finiscila, Weasley!" Rise di gusto e si Materializzarono via dalla stanza della ragazza. 
 
 
 
Con un sonoro crak! apparì sulla porta del San Mungo un uomo dai capelli rossi. 
Entrò e chiese del Reparto Ostetricia. 
Lì, nella sala d'aspetto, tutti si immobilizzarono per un momento vedendolo. Poi, ricordarono e diedero un sospiro di sollievo. 
"Come va, lì dentro?" Chiese Ron. 
"Non lo so. Non mi hanno fatto entrare." Rispose Fred, camminando ancora più freneticamente avanti e indietro. 
Harry ridacchiò, ripensando all'espressione che i Medimagi avevano assunto guardando il fidanzato della donna che stava partorendo. Sembrava che stesse per darlo lui alla luce quel bambino, e non lei!
Ron diede una pacca sulla spalla di Fred e raggiunse Charlie, che lo chiamava da lontano.
"Per fortuna, hanno fatto pace." Sussurrò Ginny nell'orecchio di Harry. 
"Già, per fortuna."
 
 
 
Pochi mesi prima...
Ron tornò alla Tana prima del tempo previsto. Era mano nella mano con una ragazza. Entrò, senza bussare, né accertarsi chi ci fosse in casa. Fu così che si ritrovò davanti Fred, che baciava appassionatamente Hermione. 
A quella nuova comparsa, si staccarono repentinamente. La ragazza si guardò le ginocchia e arrossì. Non era per Ron, ma era per il fatto che li avevano trovati così. 
"Ero qui per presentarvi la mia nuova fidanzata. Mary." Sillabò Ron. 
Quella si fece avanti e si presentò prima a Fred e poi ad Hermione. "Ora possiamo andare." Disse a Mary, mettendole una mano dietro la schiena. 
"Non vuoi una tazza di tè, Mary?" Le chiese Hermione. "Non c'è nessun'altro qui, oltre che noi..." 
Fred le lanciò uno sguardo interrogativo. 
"Certo!" Acconsentì la ragazza e la seguì in cucina. 
Fred e Ron rimasero soli. Si guardarono intorno, si accorsero che le loro scarpe erano più consunte di quel che pensassero.
"Non credi che dovremmo finirla?" Gli chiese Fred, d'un tratto. 
Ron lo guardò attentamente. Non stava scherzando. Non questa volta. 
"Sì, penso che... Che dovremmo finirla. Io sono andato avanti, ormai. E voi... Beh, voi siete... State bene insieme." Gli sorrise. 
Forse, il primo sorriso dopo quella fatale sera. Fred credette di non potersi sentire meglio, in quel momento. 
Poi, la loro stretta di mano fu interrotta da un rumore. Qualcosa era caduto, in cucina. 
"Presto, venite!" Urlò Mary, da lì. I due entrarono freneticamente. Per terra, era riversata Hermione. 
"Deve essere svenuta!" Esclamò Mary. 
Fred, pallido come la morte, si inginocchiò affianco a lei e le scosse la testa. Quella, dopo un po', sbatté le palpebre e si risvegliò. 
"Stai bene?" Le chiese. 
"S-sì." Balbettò, mettendosi seduta per terra. "Devo avere avuto un calo di zuccheri." 
Fred la guardò meglio e, non sicuro, disse: "Vieni. Andiamo al San Mungo." 
Hermione sbarrò gli occhi e disse: "Ma che dici? Sto benissimo! Non ho bisogno del San Mungo per un semplice calo di zuccheri!" 
"Tu, adesso, vieni con me, signorina. Senza fare storie." Le prese il braccio, salutò velocemente Ron e Mary e si Smaterializzò via. 
 
 
 
"Nulla di particolare." Li rassicurò la dottoressa. 
Fred tirò un sospiro di sollievo, mentre Hermione ascoltava a braccia conserte. 
"D'altronde, è normale, quando si è incinta." Disse loro con un sorriso. 
Fred dilatò gli occhi e abbassò lentamente la mascella. Hermione assunse un colorito molto simile alla pelle dei Malfoy. 
La dottoressa li guardò di nuovo e specificò: "Non lo sapeva, signorina? Lei è incinta di quattro mesi."
Il gemello stentava a crederci. Papà. Sarebbe diventato papà. 
Ed Hermione? Lei lo guardava con la bocca coperta da una mano. 
Hermione... Hermione sarebbe diventata una madre meravigliosa. 


 
"George! Gemello degenere, quando c'è bisogno di te non ci sei mai!" Strepitò Fred. Gli altri ancora non capivano come facesse a stare in piedi dopo ore e ore di travaglio. 
Charlie e Bill lo potevano capire, perché avevano avuto anche loro dei figli, tempo prima. Ma loro si erano addormentati, prima che questi uscissero dal ventre delle rispettive mogli. Fred, invece, no. Fred camminava avanti e indietro e, ogni tanto, utilizzava delle Orecchie Oblunghe. Ma tutto quello che riusciva a sentire, come tutti gli altri, erano le urla di Hermione. 
"George..." Gli sussurrò Charlie. "George!" Bisbigliò più forte. 
"Cosa c'è?" Gli chiese, avvicinandosi.
"Hai... Hai la porta del negozio aperta." Ridacchiò, indicando il cavallo dei pantaloni. 
"Oh." Si sistemò e disse: "Non sai quante donne vorrebbero che fosse aperta per loro." 
Per tutta risposta, ebbe uno scappellotto da Angelina. 
Ad un certo punto, arrivarono anche Arthur e Molly, accompagnati da James e Oliver. 
"Sono delle pesti, volevano la loro mamma." Sbottò la signora Weasley.
James e Oliver si avvicinarono ad Elizabeth e si fecero abbracciare. "Su, fate i buoni ora." I bambini di due anni, invece, iniziarono a svolazzare per la sala d'aspetto. 
Harry rideva in mezzo a tutto quel caos. La stanza era decisamente sovraffollata, piena di bambini che correvano o volavano. 
"Siete decisamente troppi, Weasley!" Harry rimbeccò Ginny. 
"Già, troppi." Affermò lei, tentando di tenere fermo Teddy, che era già pronto a librarsi in aria per seguirli. 
Poi, tutto quel baccano venne zittito da una porta che si apriva. Quindici Weasley, un Potter e un Lupin si voltarono. 
"Chi è il papà?" Chiese, tranquillamente un Medimago.
Fred si fece avanti. "Venga con me." Disse quello, con un sorriso. 
 
 
 
Fred non ci poteva credere. Aveva tra le braccia suo figlio. E lei, Hermione, stanca, li guardava. 
"E' meraviglioso, non credi?" Le chiese, guardando le piccole mani e i capelli immancabilmente rossi del piccolo. 
Hermione annuì. "Che ne dici... Se lo chiamassimo Arthur?" Dal fondo della stanza, dove tutta la famiglia Weasley era riunita, arrivò un singhiozzo. Il nonno del bambino. 
Fred incrociò gli occhi di Hermione. "Sì..." Le disse. Poi tornò a guardare il piccolo. "Benvenuto, Arthur." 
Lei poggiò la sua mano sul volto del bambino. 
"Sei un bambino molto fortunato, Arthur, sai? Hai come mamma la donna più intelligente e bella che possa esistere e come padre... Beh, hai Fred Weasley come padre. Più fortunato di così?" Gli disse ancora lui.
Hermione si lasciò sfuggire un sorriso. 
"Sposami." Le disse poi Fred, gli occhi pieni di speranza. "Sposami." Le ripeté.
Hermione, spiazzata dalla domanda e stanca per il travaglio, lo osservò per un momento e gli disse: "Certo che ti sposo. Chi dovrebbe farlo, altrimenti?" 
Fred sorrise e le diede un bacio. "Parecchie ambirebbero il tuo posto, sai?" Le disse. 
"Ma tu hai scelto me." Ribatté.
"E ti sceglierei sempre. Sempre." 
 
 -SPAZIO AUTRICE-
E siamo arrivati anche alla fine di questa storia. Molto probabilmente ritornerò sulla coppia, perché mi piacciono tanto :3 
Quindi, ultimi ringraziamenti, quelli più dettagliati e importanti. Ringrazio le 51 persone che hanno messo la mia storia tra le seguite, le 5 che l'hanno inserita tra le ricordate e le 22 che l'hanno piazzata tra le preferite. 
E ringrazio per le loro recensioni: 
-Gryffindor_Seeker;
-Sweet_Truffle;
-Julia_Fred Weasley:
-Hoon 21;
-SnapeDumbledore;
-Ninfadora Black;
-Concy_93_;
-elenrauhl;
-Flamerain;
-Sipsi;
-Ilaconca1992;
-Recensisco;
-ludohutcherson;
-Weeasp_; 
-Aniron;
-Ginny_98;
-theblondsalad.
Grazie, grazie, grazie!
Ho anche creato un blog su Tumblr, proprio questo pomeriggio. Andate su improudtobeapotterhead.tumblr.com :D
Ultima cosa! Alcuni lo sanno già, ma io sono amministratrice della pagina "Un bellissimo posto per stare con gli amici" su Facebook. Sono l'admin Lunastorta e mi farebbe molto piacere se passaste da lì :D
Detto questo, un ultimo, grandissimo, enorme bacio e un abbraccio grande quanto la famiglia Weasley, 
con tantissimo affetto, 
PhoenixQuill
   
 
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