Conclusione – My best wish
Il mio nome è Aiko Nishimura.
Sono una studentessa universitaria e frequento il primo anno all’Università di Kyoto, facoltà di scienze naturali. Ho vent’anni, e il mio sogno è quello di rimanere per sempre la migliore amica di Yuki.
Nota di Yuki: E il ragazzo? Non lo vuoi?
Nota di Aiko: ... Waaaa!!! È vero, anche quello!!!
FINE
ANGOLO DELL’AUTRICE:
Buongiorno, buon pomeriggio e buonanotte a tutti! ^^ (a seconda dell’ora in cui stiate leggendo)
Sono ancora io che, nel pieno dell’ispirazione, ho scritto questa storia pensando alla mia amica, Tsubaki3. È decisamente fluff e molto ingenua, però ci ho messo il cuore nel scriverla, quindi, siate gentili, neh? ;)
Alcuni elementi di Aiko e Yuki sono puramente frutto della mia immaginazione, però il succo del discorso è vero. Spesso io e la mia amica non riusciamo a capirci, troppo spaventate dal pensiero di deludere l’altra, per cui questa storia è un modo per far comprendere alla mia Tsubaki quello che provo, tentando, inoltre, di narrare la storia dal suo punto di vista.
Spero di averci preso, almeno un poco.
Le ambientazioni sono totalmente inventate, tranne il fatto che, forse, c’è un parco vicino all’Università di Kyoto... l’unica cosa vera è il tanzaku. Mi serviva un qualcosa che esprimesse i sentimenti più puri di Aiko e che, alla fine, servisse come prova della sua nuovo visione di sé e dell’amicizia con Yuki. Ho scelto di ambientare la storia in Giappone, perchè sia io che la mia amica adoriamo questo Paese e i suoi costumi, e non vediamo l’ora di poterlo visitare, un giorno. Fino ad allora, ci faremo bastare questa fic... a proposito, che ne dici, Tsu, ti piace il tuo nome giapponese? L’ho scelto con cura, scegliendo quello col significato più vicino a te per descriverti. ^^
Spero di non avervi annoiato e di avervi, in qualche modo, fato coinvolgere dalle due protagoniste (anche se Aiko rimane l’indiscussa star).
Una piccola curiosità: Tsubaki nella realtà non è così bassa, anzi, la nostra differenza di altezza è davvero esigua, però io mi diverto a definirla “nana” o “gnomo”, per quei 2-3 centimetri che ci separano. Nella storia ho sottolineato e aumentato questo elemento, per rendere il tutto più comico e “problematico” dal punto di vista di Aiko.
Bene, non mi resta che salutarvi. Lasciatemi un vostro parere, anche negativo va bene, purché costruttivo. Sono qui per imparare, d’altronde!
Un bacio a tutti,
Moni =)
P.S.: Per chi avesse il dubbio, 友情 è l’ideogramma giapponese che indica l’amicizia, formato dai kanji 友 (amico) e 情 (sentimento). Japan forever! <3