Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: Yuki Kiryukan    12/07/2013    6 recensioni
Terza e ultima serie. Seguito di Awakening e Rebirth.
Ora a capo dello Scudo Rosso, Rebecca non può più permettersi di sognare: deve condurre una guerra e i Chimeri non sono più i suoi soli nemici.
Infatti, la prima persona con la quale la nostra protagonista dovrà confrontarsi è sé stessa, e tutti i sentimenti che albergano nel suo cuore.
Zach è finalmente al suo fianco, proprio come aveva sempre desiderato, ma le cose non sono più come una volta. Troppi avvenimenti hanno scosso il suo cuore e sembra addirittura aver dimenticato come amare.
La sua mente è ormai occupata dal desiderio di vendetta; quel profondo rancore rivolto alla persona che dovrebbe essere la sua famiglia: Jean Stain.
Riuscirà a riscoprire la forza dei sentimenti che l'hanno sempre spinta a lottare?
Esiste davvero quel miracolo chiamato amore, per cui vale la pena tradire?
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Cursed Blood - Sangue Maledetto'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Carissimi eccomi tornata, con un ritardo da far paura. >___________< Purtroppo col caldo, le vacanze e il mare sto pochissimo al computer. Contando che ho anche problemi in famiglia, cercate di capire e perdonare la mia incostanza nell'aggiornare :(
Comunque, credo che almeno fino alla fine della mia storia "My Wind, colui che catturò il Vento", gli aggiornamenti saranno sballati. Dopo dovrebbero tornare frequenti XD
Vi annuncio che questo sarà uno degli ultimi "capitoli di transizione" e che presto cominceremo ad entrare nel vivo delle vicende ;)
Voglio ricordarvi che io non abbandonerò mai questa trilogia e che, anche con ritardi, la porterò a termine fino alla fine, in primo luogo per riparage il vostro indispensabile appoggio! Rebecca, Zach e gli altri ormai fanno parte di me e di tutti voi :)
Detto questo, vi lascio alla meritata lettura! ^^
Un GRAZIE a tutti coloro che hanno recensito gli scorsi capitoli! :)

Un ringraziamento particolare e immenso va a FABIOLA per avermi aiutata a scrivere il discorso di Rebecca, senza la quale non saprei proprio come fare! <3 

Un bacione a tutti!
Yuki!
 
 
 
 
 
 
 

                                            Il Discorso del Capo

 
 
 
 
 
 



Ok... va bene. Era stata mia l'idea di radunare l'intero Scudo Rosso per fare un discorso ma... vedere la sala conferenze gremita di persone mi stava facendo letteralmente tremare le gambe.

Calma, Rebecca. Sei tu il nuovo capo, non puoi avere l'ansia da palcoscenico!

Era necessario affinché tutti mi conoscessero ed imparassero ad accettarmi. Altrimenti, non sarei mai potuta andare avanti come si deve.

Non avrei mai potuto sconfiggere Jean Stain. 

Qualcuno mi batté una mano sulla spalla:  << Beh, se dico "te la sei proprio cercata", sono inopportuna? >>

  << Amy, almeno tu, cerca di darmi man forte! >> mi lagnai. 

Lei rise  << Scusa, è che davvero non mi aspettavo prendessi una decisione simile >>

  << Me l'hai detto tu stessa no? Fiducia e rispetto... >>

  << Certo che mi prendi proprio alla lettera! >> scherzò.

Ero già pronta a ribattere per le rime ma lei mi abbracciò  << Beh, comunque è vero. Per questo sono orgogliosa di te! >>

Sorrisi. Peccato che io non lo fossi di me stessa  << Grazie >> risposi alla fine. 

  << Comunque, per chi sono quei posti sul palco? >> chiese, indicandomi le sedie che avevo ordinato di predisporre dietro il leggio.

  << Per te, Kyle, Kim, Garreb >> risposi  << E anche... per Zach, Ryan, Misa, Eleanor e quel Dean >> 

La mia amica sbarrò gli occhi  << Anche loro? >>

Annuii   << Sì >>

  << Wow... come credi la prenderanno gli altri? >> 

Mi strinsi le spalle  << Non lo so e sinceramente nemmeno m'importa. Il mio obbiettivo è quello di fermare Jean Stain. Chi meglio di loro può darci informazioni strategiche su di lui? E' questo che l'intero Scudo Rosso deve capire >> 

Amy assottigliò le palpebre e mi sentii studiare da quegli occhi dalle iridi color smeraldo   << Bechy, fai quasi paura >> 

Lo disse a mo' di battuta ma sapevo che la sua frase aveva un fondo di verità. Anch'io delle volte mi facevo paura da sola.

Mi strinsi le spalle, desiderando farmi piccola piccola  << Non so come comportarmi, Amy >> ammisi  << Se sono troppo "aperta" rischio di essere presa sottogamba e considerata un'inetta. Quando provo a comportarmi rigidamente faccio paura. Dimmi tu... dimmi tu cosa dovrei fare >>

Oppure dimmelo tu, David. Quando mi hai lasciato questo incarico, cosa ti aspettavi che facessi?

Amy mi fissò, seria come non l'avevo mai vista. Alla fine mi accarezzò la guancia e sul suo viso si fece strada un sorriso rassicurante  << Sii semplicemente te stessa, no? >> 

Sgranai gli occhi, colpita da quella risposta  << La fai così semplice... >> 

  << Quando David ti ha affidato questo incarico non voleva dirti di cambiare. Tutto il contrario, piuttosto. E' lo Scudo Rosso che dev'essere cambiato. Cambiato da te, Rebecca >>

  << Ma non ho idea di come riuscirci! >> 

  << Non devi sforzarti di modellarti su qualcosa. Puoi riuscirci semplicemente se ti comporterai come ti senti >> mi poggiò l'indice sul petto  << Sembrerà una frase banale ma... segui il tuo cuore >>  mi strizzò l'occhio.

Il cuore... fosse semplice. Nemmeno lui aveva le idee chiare. Anzi, era più confuso di me. 

  << E poi, parlandoti da amica... >> continuò Amy  << Io vorrei semplicemente che tu tornassi a sorridere, Rebecca >> 

Trattenni il fiato e venni investita dalla voglia di commuovermi. L'abbracciai forte, aggrappandomi alla mia personale ancora di salvezza.

Sorridere... non era affatto facile. Un tempo era così naturale... adesso mi sembrava di essermi dimenticava come si faceva.

  << Come farei se non ci fossi tu, Amy? >> soffiai infine.

  << Me lo chiedo anch'io >> scherzò lei. 

Sentii dei passi dietro di noi  << Te la stai facendo sotto? Ansia da palcoscenico? >> 

Mi voltai irritata  << Inopportuno come sempre, Hidd >> 

Il torturatore ghignò, squadrandomi con quei suoi bellissimi quanto dannati occhi verdi  << Scusa >> fece, per niente sincero  << Ma devi capire che più che il capo, tu sembri la mascotte dello Scudo Rosso >> 

  << Che infame! >> sbottò Amy, sorpassandomi e andando dritta verso di lui con aria minacciosa   << Vuoi che ti stacchi la testa? >>

  << Oh, ti prego, non togliermi questo divertimento >> intervenne improvvisamente una voce inattesa.

Dall'angolo destro del corridoio li vidi arrivare, tutti in fila e scortati: I Chimeri. 

Colei che aveva parlato non era altri che Eleanor, in cima al gruppo. La bionda camminò verso di noi e piegò le labbra carnose e rosee in un ghigno che stonava sul quel volto apparentemente angelico  << Mi sono prenotata molto prima di te >> continuò, rivolta ad Amy.

Inutile dire che i miei occhi percorsero smaniosi l'intera fila, fino a trovarlo. 

Zach chiudeva il gruppo e aveva l'aria di chi è completamente a suo agio.

Mi innervosiva vederlo così disinvolto: possibile che fossi io l'unica ad arrovellarsi? L'unica a sentirsi chiudere lo stomaco e fermare il cuore? 

Non potevo credere che fosse impassibile dopo tutto quello che mi aveva rivelato. Se non lo era, sapeva fingere decisamente bene.

Ma d'altronde, mi aveva già dato una dolorosa prova delle sue doti di attore, no?

  << Mi sa che dovrai metterti in fila se vuoi fare il culo a Hidd >> si aggiunse improvvisamente anche la voce di Kim, che avanzava verso di noi dalla direzione opposta, insieme alla squadra di Taylor.

Potei quasi sentire sulla pelle il peso dello sguardo che Dean le rivolse. Le iridi grigie del Chimero erano dense di così tanti sentimenti, persino contrastanti tra loro, che mi sembrava di essere su una giostra, sballottata da quelle emozioni.

Figuriamoci come doveva sentirsi Kim, la diretta interessata. Aveva una forza di volontà davvero ammirevole, considerando che riusciva a tenergli testa in un modo a dir poco impressionante.

I suoi occhi marroni sorressero lo sguardo del Chimero quasi con ostilità ed ero pronta a giurare che si stessero passando una miriade di messaggi non verbali. 

Garreb rise  << Lieto di essere così conteso >> 

  << Non darti troppe arie >> lo smontò Eleanor, con l'aria però di chi si sta divertendo un mondo  << E' la tua testa quella che ci contendiamo. Sarebbe un bel trofeo >>

  << Ma che schifo! >> intervenne Misa, dietro di lei, facendo una smorfia  << Perché non mettiamo da parte le armi? >> 

La bionda la guardò di traverso  << Quando fai così sembra quasi che ti importi di lui, Misa >> 

Lei sobbalzò e il suo volto si fece paonazzo. Notai che si scambiò un fugace sguardo con il bel torturatore, anche lui con un'aria piacevolmente sorpresa, per poi correre verso di me e affondare la fronte nel mio braccio. 

  << Tsk, portatela da un bravo psichiatra >> borbottò Garreb, con lo sguardo puntato su altro.

Sospirai. Avevo la netta sensazione che ciò che bisognava rimediare nella sede erano prima di tutto le relazioni interne.

  << Comunque, che stiamo facendo qui? >> chiese all'improvviso Ryan, che nel frattempo era andato al fianco di Amy    
<< Perché ci hai convocati? >>

Capii che toccava a me parlare, così mi schiarii la voce con dei colpetti di tosse, nascondendo malamente la tensione  << Beh, come capo, devo parlare a tutta l'organizzazione... e vorrei ci foste anche voi >> 

Con la coda dell'occhio vidi le guardie che scortavano i Chimeri irrigidirsi. Probabilmente non erano d'accordo, come sempre.

  << Il nodo della questione desumo sia Stain >> intervenne la sua voce, provocandomi un sobbalzo che mi fece strozzare il respiro in gola.

Non ebbi il coraggio di guardare i suoi occhi neri e profondi, da sempre capaci di farmi smarrire, così risposi guardando un punto qualsiasi:  << E...esatto. Per questo, la vostra presenza sarebbe di vitale importanza >>

  << Ah, siamo diventati spie, quindi >> commentò Dean con un'alzata di spalle.

Strinsi i pugni. Non ero abituata ad impormi, ma era arrivato il momento di cominciare a farmi valere   << Dal momento che avete deciso di seguirci... sinceramente non vedo dove sia il problema >> 

  << E' giusto >> parlò ancora Zach  << Io non intendo fare la parte dell'ignavo. Dopotutto, siamo qui consapevoli delle conseguenze delle nostre scelte, no? >>

Restai a bocca aperta. Consapevole che probabilmente avevo un'espressione idiota, non potei far a meno che fissarlo e provare una sorta di... ammirazione.

Era incredibile come Zach non avesse perso la stoffa del leader neanche allora. Ad ogni parola, ad ogni gesto o movimento traspariva la sua innata leadership. 

Ryan scrollò le spalle  << Beh, entriamo allora. Non vorrei ci fregassero i posti >> ironizzò con espressione seria. 

Prima che qualcuno potesse muoversi però, qualcun'altro intervenne nella scena e disse:  << Ma come, fare una riunione e non mi invitate? >> 

Il braccio di Kyle mi circondò le spalle. I suoi occhi color ambra saettarono su tutti i presenti e si irrigidì quando incontrò quello dei Chimeri, in particolar modo di Zach.  << Beh, che sta succedendo? >> 

  << Succede che Rebecca farà il suo grande discorso >> spiegò Amy.

  << Discorso, discorso! >> le fece eco Misa ma senza intenzione di infastidirla. Anzi, ne sembrava davvero entusiasta.

Il moro sospirò  << Era una domanda retorica, so benissimo quello che sta succedendo >> mi accarezzò una guancia  << Sei coraggiosa >> 

Più che altro non ho alternative... ma questo lo tenni per me. Meglio non fare commenti inopportuni.

  << Modera gli ormoni e fila dentro, Cliff >> intervenne all'improvviso la voce di Licya, che si stava avvicinando alla sala conferenze con la sua squadra di spadaccini   << Emani testosteroni anche a distanza >>

Kyle si voltò verso di lei e la fissò con aria furibonda   << Si può sapere che cazzo vuoi? Il tuo comportamento mi ha rotto le palle! >> 

  << Kyle >> lo ripresi  << Per favore, niente dispute interne >> 

  << Ben detto >> convenne Licya, precedendoci all'interno della sala mentre Kyle masticava qualche imprecazione tra i denti.

Io sospirai rumorosamente e invitai i presenti a seguirmi  << Prego. I vostri posti sono proprio sul palco >>

  << Wow, prima classe >> sogghignò Dean, che sembrava non vedere l'ora di apparire di fronte a tutti.

Misa si fece piccola piccola e si aggrappò al braccio di Eleanor, che continuava a borbottare qualcosa contro Garreb.

Feci per entrare anch'io ma una presa ferrea sul mio polso me lo impedì. Il mio cuore fece un capitombolo quando mi accorsi che si trattava di Zach. 

Fissai i suoi occhi neri e qualcosa si mosse dentro di me.

  << Bechy? >> mi richiamò Amy, aspettandomi sullo stipite della porta.

  << Vengo subito >> la rassicurai, con gli occhi fossi sul Chimero  << Voi precedetemi per favore >> 

Quando tutti furono entrati Zach lasciò la presa su di me ed io presi un profondo respiro, sperando di trovare la forza per affrontarlo.

Dopo attimi di silenzio lui disse:  << Continueremo a comportarci come estranei ancora per molto? >> 

Un'altra stretta al cuore. Un altro respiro stroncato in gola.

  << Cosa ti aspettavi? >> feci, stringendo i pugni  << Come vuoi che mi comporti? >> 

  << Voglio che torni Rebecca! >> esclamò a gran voce, stupendomi come mai aveva fatto  << Voglio che torni ad essere la ragazza che ho conosciuto. Adesso ti guardo... e non vedo altro che un corpo vuoto >> 

Mi morsi il labbro inferiore per non scoppiare a piangere.  << Quello che mi chiedi è impossibile >> decretai, parlando con immensa fatica   << Io ho... ho attraversato parecchie fasi, nella mia vita. La prima è stata quella del "sogno".  Anche dopo esser venuta a conoscenza di voi Chimeri e delle mie anomalie, ho continuato a credere che tutto sarebbe andato bene. Che, in un modo o nell'altro, ci sarebbe stato un lieto fine. Che fra di noi avrebbe potuto funzionare, che sarei fuggita da quell'orrendo destino >>

Presi fiato e anticipai Zach che sembrava in procinto di ribattere, dicendo: << La seconda è stata la fase del "pianto". Ho versato una quantità infinita di lacrime quando mi sono finalmente resa conto che fino a quel momento avevo vissuto nella menzogna. Che mi ero nutrita di sogni e fantasie sciocche ed infantili perché, non importa quando fossi scappata, il destino mi avrebbe sempre raggiunta. Avrei dovuto fare i conti con quello che ero, prima o poi >> 

Fissai quelle iridi di tenebra e aggiunsi:  << Ma adesso è diverso. Quella Rebecca debole e sognatrice non c'è più. Finalmente ho capito quello che avrei dovuto fare fin dall'inizio. L'incanto si è rotto. E se c'è qualcuno che mi ha fatto svegliare dal sonno... quello sei tu, Zach >>

Il Chimero sbarrò le palpebre e dischiuse la bocca, forse per prendere fiato.

  << Questa Rebecca che tu consideri un corpo vuoto... è nata dopo che tu mi hai lasciata >> conclusi, con un groppo in gola.

  << Questo è un colpo basso >> obbiettò  << Lo sai che quello che ho fatto è stato solo... >>

  << Lo so >> l'interruppi  << E non te lo sto rinfacciando. Non potrei mai. Solamente... ormai è impossibile tornare indietro. Così com'è impossibile per me tornare quella che ero un tempo >> 

Chiusi gli occhi per qualche attimo e il volto del mio nemico si proiettò nella mia mente  << Questo non è più il tempo per sognare >> 

Detto ciò gli diedi le spalle e mi affrettai ad entrare nella sala conferenze. Tutti avevano già preso posto e i brusii si interruppero immediatamente dopo il mio ingresso. Senza guardare in faccia nessuno camminai con passi decisi verso il palco.

Sentivo lo sguardo di tutti puntato su di me, che mi pungeva la pelle come spilli.

Salii i gradini col cuore che batteva frenetico, pregando ogni divinità perché  non inciampassi, e poggiai le mani sul leggio. 

Mi voltai solo un attimo per incontrare lo sguardo dei miei amici, seduto dietro di me: Amy, Kyle e Misa mi sorrisero e Kim mi strizzò l'occhio, infondendomi il coraggio necessario per guardare la platea.

Avvicinai la bocca al microfono ed inspirai prima di parlare:  << Salve a tutti. Penso che già mi conosciate ma mi presento: sono Rebecca Callaway, recentemente nominata capo dell'organizzazione >> 

Altalenai gli occhi da una parte all'altra: dannazione, tutti erano concentrati su di me. 

  << So di non essere partita col piede giusto e che sperate abbia le stesse capacità di David di gestire lo Scudo Rosso. Purtroppo però, io non sono lui; non lo sono mai stata e credo che mai nessuno potrà eguagliarlo >> continuai, ammettendo la mia inadeguatezza con profonda umiltà.

  << Sono stata catapultata in questo mondo all'improvviso, scoprendo che la mia vita era fatta di una menzogna dopo l'altra. Ho fatto fatica ad accettarlo, ad accettarmi. E con la scomparsa di David è stato tutto più difficile >> presi un profondo respiro, mente sentivo le lacrime pungere per uscire, al ricordo di David in punto di morte  << Eppure, nonostante tutte le mie debolezze, lui ha deciso di affidarmi la sua amata organizzazione. Ha deciso di affidarvi nelle mie mani >> tirai su col naso  << E io l'ho deluso, chiudendomi nel dolore e preoccupandomi solo della mia sofferenza, dimenticando che David era un compagno prezioso per tutti quanti voi, non solo per me. Permettendo al nemico di ferirci >>

Ebbi una fitta al cuore ricordando l'esplosione dei camion in autostrada.

  << Ma adesso, dopo aver trascurato per troppo tempo gli obbiettivi dello Scudo Rosso, i miei doveri, e perdendo la fiducia di molti, sono pronta a riscattarmi. E la mia determinazione è portata avanti dal fatto di aver incontrato il nemico di persona >> 

A quelle parole ci furono dei bisbigli tra tutti i presenti. Alcuni sgranarono gli occhi e si sistemarono meglio nelle sedie.

Sentii dei respiri trattenuti anche da coloro seduti dietro di me.

  << Ho incontrato il nemico dall'identità ignota che fino ad ora abbiamo rincorso >> ripetei, col cuore che pompava forte << Il suo nome è Jean Stain; il mio padre biologico >> 

Non ci furono più bisbigli o imprecazioni. A quell'affermazione tutti erano troppo scioccati anche solo per respirare.

L'avevo ammesso. Avevo detto la pura e semplice verità, alla mia organizzazione.

Il primo passo per ottenere il loro appoggio. La loro fiducia.

Tra la folla scorsi Zach, che silenzioso e lesto si stava avvicinando al palco per prendere posto. Presi coraggio dai suoi occhi per continuare:  << Ho visto la crudeltà nei suoi occhi ed, insieme ad essa, i volti di tutti coloro che per colpa sua hanno sofferto. Compresi loro >>

Lasciando senza parole chiunque, indicai i Chimeri seduti alle mie spalle, che sobbalzarono uno ad uno.

  << I Chimeri che decretate come nostri nemici non sono altri che le prime vittime di quel pazzo senza scrupoli. Loro lo hanno capito e combatteranno al nostro fianco, come nostri più fidati alleati >>  t
ornai a guardare tutti i presenti  << Tutti noi, insieme, combatteremo e vendicheremo i nostri amici, i nostri cari. Combatteremo fino alla fine, a testa alta, richiamando tutto il nostro coraggio. Dandoci forza a vicenda >> 

Ricordai le parole che Amy mi aveva rivolto poco prima: "Quando David ti ha affidato questo incarico non voleva dirti di cambiare. Tutto il contrario, piuttosto. E' lo Scudo Rosso che dev'essere cambiato. Cambiato da te, Rebecca"

Riuscii a sorridere  << Questo è quello che sarà il nuovo Scudo Rosso >> 
 
 
 


 
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Yuki Kiryukan