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Autore: Louismyhero    13/07/2013    1 recensioni
*Tratto dalla storia*
“Lui si sedette e poi mi accorsi che mi stava fissando il polso.. Immediatamente capii che cosa stava guardando
Harry: « Che cosa sono quelli? »
Non seppi dargli risposta, abbassai lo sguardo e continuai a seguire la lezione sperando che anche lui facesse finta di niente.
Harry: « Allora?! Mi rispondi?!»”
“Harry: «Ma che cavolo combini?!»
Io: «Sono in un periodo di merda e..»
Harry: «e cosa? E allora vuoi ucciderti?»
Io: «Non saranno dei tagli ad uccidermi»”
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Twenty-eighth chapter
 
Scesi le scale in cerca del mio diario che la sera prima avevo lasciato sul bancone della cucina. Arrivai li, e il diario non c'era più.
Cercai ovunque per la casa, ma continuai a non trovarlo. Era chiaro qualcuno lo aveva preso.. Ma chi? Forse qualche amico di mio fratello dato che se ne erano appena andati... Chiunque fosse comunque adesso sapeva ogni cosa, sapeva di Harry, sapeva di tutto. Tornai da Waliyha disperata, ma lei cercò di rassicurarmi, e ben presto mi dimenticai di quel diario. 
Era ormai sera e a casa eravamo rimasti solo io e Lou, mangiammo e poi io salii in camera mia. Appena entrai nella mia stanza mi squillò il telefono. Era Harry.
 
Io:«Pronto?»
Harry:«Ciao bellissima! Sei sola?»
Io:«Ehm, si. Perché?»
Harry:«Dobbiamo trovare un modo per vederci»
Io:«intendi solo noi due?"»
Harry:«Eh già!»
Io:«Si! So come fare!»
Harry:«lo dici anche a me o rimane un mistero?»
Io:«ecco, io l'ho detto a Wali»
Harry:«Detto, detto? Cè proprio detto tutto?»
Io:«S-si. Potrei dire a Louis che vado a casa di Wali due pomeriggi a settimana e invece vengo a casa tua. No?»
Harry:«Perfetto! A domani quindi?»
Io:«Okk!»
Harry:«Ti amo,bella! Ciao!»
Io:«C-ciao.»
 
Rimasi impietrita da quello che mi aveva detto. Ti amo?! Non gli credevo molto a dire il vero... Io ancora non sapevo quello che provavo per lui, non riuscivo ancora a capirlo. Ero soltanto contenta perché finalmente l'indomani sarei stata un po' da sola con lui. Andai a dormire e il mattino dopo andai a scuola e informai Waliyha del mio piano. Lei acconsentì, quindi appena usciti da scuola mi incamminai per strada con lei ma poi arrivò Harry che mi prese per mano e andammo a casa sua.
 
Io:«Harry, ho bisogno che mi rispieghi matematica che non ho capito niente...»
Harry:«Speravo di fare qualcosa di più interessante, ma va bene...»
 
Ci sdraiammo sul tappeto del salotto con il libro di matematica aperto davanti a noi, lui iniziò a parlare, ma io non lo degnavo minimamente. Continuavo a fissare le sue splendide labbra carnose muoversi mentre parlava.
 
Harry:«Maya mi stai ascoltando?»
Io:«A dire il vero no.»
 
Mi avvicinai a lui, gli misi una mano dietro il collo e lo tirai a me. Iniziammo a baciarci... Uno di quei baci da film che poi si trasformò in qualcosa di più. Lui si sdraiò sopra di me, mentre continuavamo a baciarci, gli intrecciai una mano tra i capelli e lui appoggiò i gomiti al lato della mia testa. La passione andò via via affievolendosi fino a quando ci staccammo e rimanemmo alcuni secondi a fissarci negli occhi.
 
Harry:«È questo che fai tu quando studi?»
Io:«Con te, si.»
Harry:«Sai Maya, dovremmo studiare più spesso insieme.» disse con tono ironico.
Io:«Calma le acque, riccio»
 
Sorrise mostrandomi le sue fossette. Continuò a fissarmi negli occhi per non farmi rendere conto di quello che stava facendo. Le sue mani scorsero lungo le mie gambe fino ad arrivare quasi alle ginocchia, poi mi tirò a se è mi prese in braccio. Mi fece sedere sul bancone della cucina così che io ero quasi più alta di lui. Non disse niente e cominciò a baciare il mio lato destro del collo, con baci sempre più intensi fino a quando non iniziò a succhiare la mia pelle proprio sotto l'orecchio. I suoi capelli sfioravano la mia guancia facendomi rabbrividire, dopo poco Harry si allontanò dal mio collo.
 
Io:«È tanto grande?»
Harry:«Cosa?»
Io:«il..!?» dissi indicando il rossore che avevo sul collo
Harry:«eh, abbastanza»
Io:«Vabbeh, fa lo stesso»
 
Mi avventai sulle sue labbra, con un bacio morbido e silenzioso. Sentivo il suo respiro sulla mia guancia sinistra farsi sempre più pesante e il rumore delle nostre bocche che si incrociavano. Abbandonai la sua bocca e scesi verso il collo continuando a baciargli la pelle. Mi concentrai in un punto, volendolo ripagare con la  sua stessa moneta. Nel frattempo le sue lunghe mani, calde e morbide si infiltrarono sotto la mia maglietta massaggiandomi la parte bassa della schiena. Sentii la sua testa appoggiarsi sulla mia spalla e il suo respiro accelerare su di essa. Quello mi metteva ancora di più in agitazione, iniziai anch'io a succhiargli una parte del collo abbastanza nascosta sotto i suoi capelli. Quando finii sentii i muscoli del collo di Harry rilassarsi. Rimase ancora li appoggiato a me per un po' fino a quando non di tranquillizzò del tutto.
 
Io:«Che avevi?»
Harry:«Non lo so» disse con uno sguardo a dir poco sconvolto 
Io:«Ehi, piccolo, vieni qui.»
 
Questa volta appoggiò la testa sul mio petto e io gliela circondai con le braccia e talvolta gli davo qualche bacio sulla testa inspirando il profumo dei suoi ricci che mi faceva uscire fuori di testa.
Poco dopo gli presi il viso fra le mani e lo osservai, non capii del tutto che effetto gli aveva fatto quel momento però era strano. Gli spostai i capelli dalla fronte e gli diedi un bacio sul naso che gli fece scappare un sorriso mozzafiato.
 
Io:«Stai bene?»
Harry:«Si.»
 
Scesi dal bancone e lo presi per mano. Ci sedemmo. Morivo dalla voglia di capire che cos'era successo ma evitai il discorso. 
 
Io:«Che facciamo?»
Harry:«se ci guardiamo un po' di tv?»
Io:«Weee»
 
Harry accese la tv sul primo canale che trovava e io mi accostai a lui. Non so perché ma da quel momento era cambiato, era strano ogni volta che lo toccavo si agitava, e non riuscivo a capire perché. Solo che avevo paura a chiederglielo. Sentii il suo respiro accelerarsi ancora di più quando mi appoggiò una mano sullo stomaco e io misi la mia mano sopra la sua.
 
Io:«Harry, che hai?»
  
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