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Autore: 1DalIlaria    13/07/2013    4 recensioni
"Harry! Si può sapere che ti prende? Non hai detto una sola parola da quando siamo tornati!" chiese tutto contento Louis.
Harry si girò verso di lui ma prima dello sguardo di Louis incontrò quello di Liam.
"Le hai viste anche tu?" chiese incredulo Liam al riccioluto. Eppure era convinto di averle notate solo lui
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5th July 2013, Thursday
 
 
 
 
Arrivò davanti alla porta di Zayn e bussò.
 
Nessuna risposta.
 
Bussò di nuovo, stesso esito.
 
Decise così di entrare ugualmente ed una volta dentro, richiuse la porta alle sue spalle.
Zayn era disteso sul letto, mani dietro la testa e cuffie nelle orecchie. La rossa si avvicinò e si sedette al suo fianco, ma quest’ultimo non la guardò nemmeno, fissava piuttosto un punto davanti a sé con sguardo vuoto.
 
La ragazza continuava a tenere gli occhi puntati su di lui, ma il cantante si ostinava a fare finta di niente, come se in quella stanza ci fosse solamente lui. Non poteva sentire ma poteva vedere.
 
<< Zayn…>>
 
Niente.
 
<< Zayn>>
 
Di nuovo niente.
 
<< Zayn!>> gli disse togliendogli una cuffia.
 
<< Che c’è?!>> le rispose lui infastidito.
 
Ilaria rimase immobile a fissarlo, rimanendo spiazzata da quella scontrosità che fino a quel momento non aveva mai usato contro di lei. Capì che forse sarebbe stato meglio lasciarlo sbollire, poi magari in un secondo momento, parlare, proprio come Dalila. Alla fine quei due non erano poi tanto diversi.
 
Fece per andarsene ma qualcuno ebbe la prontezza di trattenerla per un polso.
 
<< No, resta>> le disse Zayn un po’ più calmo, probabilmente rendendosi improvvisamente conto che Ilaria era lì per aiutarlo.
 
<< Scusa è che… - continuò il pakistano - mi farà andare fuori di testa, me lo sento…>> disse Zayn mettendosi a sedere e abbassando lo sguardo.
 
Ci fu un attimo di silenzio.
 
<< Cosa è successo prima in cucina?>> gli chiese Ilaria cercando di farlo parlare.
 
<< Io le ho solo chiesto cosa aveva fatto alla mano…>> disse lui ancora non guardandola in faccia.
 
<< E…?>> lo incitò lei.
 
<< E non mi rispondeva, così…>>
 
<< Così hai alzato la voce>> concluse la rossa al suo posto.
 
Zayn la guardò in faccia, mentre lei ricambiava con uno sguardo leggermente di rimprovero.
 
<< Non è colpa mia, ho perso la pazienza…quando fa così non la sopporto>> disse il pakistano.
Sul volto della rossa si allargò un piccolo sorriso.
 
<< Perché ridi?>> le chiese Zayn confuso.
 
<< Niente..>> le rispose lei guardandolo negli occhi ancora sorridente. Un altro dei rimproveri della bionda al pakistano le tornarono in mente. “Non lo sopporto!” era un’altra delle sue frasi.
 
Possibile che il loro destino era quello di discutere?
 
<< Cosa ha fatto alla mano?>> chiese dopo un po’ Zayn lasciando perdere ciò che circolava nella testa dell’amica.
 
Ilaria abbassò lo sguardo.
 
<< Ti prego almeno tu rispondimi…>> la implorò il pakistano abbassando il volto a livello di quello della rossa per attirare la sua attenzione. Quest’ultima alzò la testa e lo guardò dritto negli occhi, cedendo alla sua richiesta.
 
 
 
Liam entrò in cucina e trovò il ghiaccio per la mano dell’amica per terra. Si piegò sulle ginocchia e lo prese per poi posarlo sul tavolo.
 
“Non ho mai sentito nessuno litigare in quel modo… tanto meno Zayn. La cosa non è delle più semplici” pensò Liam fino ad arrivare alla finestra che dava al giardino.
 
Il suo sguardo si posò sulla sdraio e la vide. Dalila era seduta, gambe strette al petto e sguardo fisso davanti a se. Uno sguardo pieno di tristezza. Uno sguardo che non si addiceva a quella che Liam stava cominciando a considerare la sua migliore amica.
 
Liam rimase a guardarla per un po’, in modo da farle sbollire un po’ la rabbia, proprio come consigliato da Ilaria. Eppure, più la guardava, più in lei non vedeva rabbia. Vedeva tutt’altro. Tristezza, malinconia e, soprattutto, bisogno di qualcuno. Si, qualcuno che le stesse vicino.
 
All’improvviso Dalila fece una smorfia di dolore e si guardò la mano. Liam non resistette e, preso l’occorrente per fasciare la mano, uscì in giardino. Senza farsi sentire arrivò fino alla sdraio e, in silenzio, si sedette vicino alla bionda. In un primo momento Dalila si irrigidì, ma quando capì che era Liam quello vicino a lei si rilassò e…si, si stupì. Le sembrò strano non avere l’amica rossa al suo fianco. Si chiese dove fosse ma una strana sensazione le fece capire dove potesse essere.
 
La rabbia cominciò a rimontarle dentro fino a che Liam, delicatamente, non le prese la mano dolorante. Dalila non disse e non fece nulla e lo lasciò fare.
Liam le spalmò la crema per bene senza farle male e alla fine le fasciò, con cura, la mano. Quando finì si alzò ed entrò in casa. Dalila si sentì in colpa. Non voleva restare sola, voleva Liam al suo fianco. Non ebbe nemmeno il tempo di pensarlo che lo rivide sedersi vicino a lei.
 
<< Sei pronta per parlare?>> le chiese dolcemente Liam.
 
Dalila scosse la testa. Non se la sentiva ancora di aprir bocca. Aveva paura. Una terribile paura di parlare e di cominciare ad urlare con Liam. L’unica persona al mondo che non si meritava un trattamento simile. Eppure non voleva comportarsi così, con Liam doveva parlare non era colpa sua se era successo tutto ciò che era accaduto. Così chiamò a raccolta tutte le sue forze e parlò.
 
<< Non ancora… aspetta, ti prego>>
 
Liam sorrise contento e le si avvicinò fino a toccarle la spalla con la sua.
 
<< Tranquilla, ho la giornata libera>> le rispose.
 
Dalila sorrise. Aveva sempre immaginato che Liam fosse una persona speciale, una persona rara e adesso ne aveva la conferma. Non esisteva nessun altro al mondo come lui. Liam era il fratello maggiore che non aveva mai avuto e che mai avrebbe potuto avere.
 
<< E’ un sorriso quello che sto vedendo?>> chiese.
 
<< Forse..>> gli rispose Dalila.
 
 
 
<< Quando ha sentito ciò che hai detto alla radio riguardo alla tua situazione sentimentale ha reagito d’impulso come il suo solito e ha colpito il volante della macchina con un pugno…>> gli spiegò Ilaria.
Zayn distolse lo sguardo dalla rossa e, fissando un punto davanti a sé, strinse forte i pugni.
 
Ilaria lo guardò preoccupata.
 
<< Cosa ho fatto…>> sussurrò piano, ma la ragazza lo sentì. Di scatto si alzò dal letto, ma la rossa cercò di trattenerlo, sapeva cosa voleva fare.
 
<< Zayn dove vai…fidati di me, per ora è meglio se la lasci stare. Più tardi magari…>> gli consigliò in modo tranquillo Ilaria.
 
Zayn si fermò e la guardò. Rifletté sul da farsi: da un lato voleva risolvere il più in fretta possibile la faccenda, chiarire ed abbracciarla di nuovo come se niente fosse successo, come se fossero tornati indietro nel tempo ed avessero cancellato tutto, perfino i ricordi.
Dall’altro però sapeva che in quel momento era meglio starsene al proprio posto ed aspettare che entrambi facessero chiarezza dentro di sé e poi trovare il momento giusto per parlarne.
 
Rilassò i muscoli e lasciando cadere le braccia lungo i fianchi, iniziò a camminare nervosamente avanti e indietro davanti alla portafinestra del balcone.
 
<< Io non volevo dire quello che ho detto>> confessò passandosi nervosamente una mano tra i capelli.
 
<< Allora perché l’hai fatto?>> gli chiese di rimando la ragazza.
 
<< Semplicemente non volevo parlarne in radio>> si giustificò lui.
 
<< Si ma non credi di aver esagerato un po’? Soprattutto con quel “Sono tutto solo soletto… Vi aspetto”>> gli fece osservare Ilaria.
 
Zayn abbassò lo sguardo, sapeva che aveva ragione. Non capiva però perché avesse detto quelle cose in radio, non riusciva a spiegarselo.
Si lasciò andare di nuovo sul letto, stanco di pensare e di farsi domande.
 
<< E adesso che faccio?>> chiese Zayn dopo qualche attimo di silenzio.
 
<< Semplice, quando avrà sbollito la rabbia, le andrai a parlare e chiarirete>> gli disse Ilaria sorridendogli. In realtà, conoscendo il carattere della bionda, tanto semplice non era, ma voleva apparire il più confortante possibile agli occhi del pakistano, sapeva che ne aveva bisogno.
 
<< E se andassi adesso?>> chiese Zayn impaziente.
 
<< Se la conosco bene, penso sia ancora troppo presto>> disse la rossa.
 
Il ragazzo la guardò, illuminato improvvisamente da un dubbio.
 
<< Tu perché non sei con lei?>> le domandò.
 
<< Beh so che in situazioni del genere è difficile da avvicinare – rispose lei tranquilla – ad ogni modo volevo provare a parlarle, ma Liam mi ha anticipata>>
 
Zayn a quella frase s’irrigidì improvvisamente mentre la ragazza capì subito i suoi pensieri.
 
<< Zayn avanti, basta con questa gelosia. Dalila e Liam sono buoni amici, niente di più. Quando lo capirai?>> sputò spazientita. Non ce la faceva più di quella situazione.
 
Zayn la osservò e capì che non lo diceva solo per tirarlo su, ma perché era quello che pensava davvero. E se lo diceva lei che era la sua migliore amica e la capiva meglio di chiunque altro, probabilmente avrebbe dovuto fidarsi.
 
Le sorrise, poi l’abbracciò.
 
<< Perché mi riesce così facile parlare con te mentre con Dalila è tutto così difficile?>> chiese all’improvviso il pakistano.
 
<< Hai mai tenuto in considerazione l’ipotesi che tu ti possa essere innamorato?>> azzardò la ragazza.
<< Ma per favore…>> disse Zayn girando la testa dall’altra parte.
 
<< Zayn, fino a quando non lo ammetterai a te stesso le cose non potranno mai andare bene…>> gli disse sincera Ilaria.
 
Zayn guardò in basso e rimase in silenzio per un tempo che sarebbe stato interminabile se la rossa non fosse intervenuta.
 
<< Senti, facciamo così: tu da adesso inizi un periodo di riflessione per schiarirti le idee e per capire cosa c’è qui dentro - gli disse lei puntandogli un dito al petto - e io ovviamente ti darò una mano a fare ciò>> continuò la rossa.
 
Zayn la guardò sorridendole. Negli ultimi anni al posto di Ilaria c’era stato sempre Liam ad aiutarlo a combattere battaglie di ogni tipo, ma ora che si trovava in una situazione tutta nuova e complicata, forse un’amica in più al fronte gli sarebbe servita. Soprattutto se conosceva a fondo il nemico.
 
<< Metti le scarpe>> gli ordinò Ilaria.
 
<< Perché?>> chiese lui confuso.
 
<< Ti porto in un posto>> annunciò lei alzandosi dal letto.
 
<< Sarebbe?>> domandò curioso il cantante.
 
<< Seguimi>> gli disse Ilaria prendendolo per mano.
 
 
 
Dopo qualche minuto di silenzio Liam si alzò e prese Dalila per mano.
 
<< Andiamo..>> le disse.
 
<< Dove?>>
 
<< In camera mia..>>
 
<< Perché?>> chiese Dalila sempre più confusa.
 
<< Lo sai anche tu di che dobbiamo parlare e non vorrei che tutto il quartiere senta… avete già fatto sentire abbastanza>> le disse Liam a mo’ di sgridata.
 
<< Mi dispiace>> disse Dalila abbassando lo sguardo.
 
<< E’ tutto okay…>> disse Liam tornando tranquillo e sereno << Ma adesso andiamo>> e, detto ciò, entrarono in casa.
 
 
 
Zayn seguì Ilaria fuori dalla stanza ma subito si bloccarono. Nel corridoio, di fronte a loro, c’erano Dalila e Liam. Zayn, ancora per mano con la rossa, alla vista dei due ragazzi strinse la presa. Ilaria incontrò lo sguardo di Dalila, uno sguardo di rabbia misto a delusione, come se volesse chiederle “Ma che stai facendo?”.
 La rossa si liberò subito della presa del pakistano e quest’ultimo, guardando la bionda, mise una mano dietro la schiena di Ilaria e la fece andare avanti, subito dopo lui la seguì. Dalila, priva di vita, non riuscì a fare un passo e Liam la guardò preoccupato.
 
Zayn e Ilaria, ancora senza parole, scesero le scale e si diressero verso la porta d’ingresso.
 
<< Dove andate?>> chiese Louis appoggiato allo stipite della porta della cucina.
 
La ragazza si avvicinò al maggiore e superandolo, entrò nella stanza.
 
<< A fare un giro – gli rispose raggiungendo il riccioluto appoggiato al ripiano della cucina e stampandogli un bacio sulla guancia – ma non preoccupatevi, torneremo per l’ora di cena>> continuò, sorridendo al minore e dirigendosi verso la porta d’ingresso con Zayn.
 
Appena i due ragazzi furono fuori casa Louis si voltò verso il riccioluto: dopo i precedenti che c’erano stati voleva assicurarsi che fosse tutto a posto ed essendoci già il problema del pakistano e della bionda, di certo non avevano bisogno di altre incomprensioni e fraintendimenti.
 
Harry alzò le spalle e le mani e un’espressione di non curanza mista a divertimento si fece spazio sul suo viso, come essendo ignaro di ciò che stesse succedendo e di cosa stessero andando a fare quei due fuori casa.
 
Louis sorrise, felice di scoprire che per quel giorno non ci sarebbero stati altri problemi, anche se in quella casa non si poteva mai abbassare la guardia e ormai bisognava vivere alla giornata.
 
 
 
Liam strinse la mano sinistra di Dalila per avere la sua attenzione. Dalila si liberò dalla presa ed entrò, in fretta e furia, in camera del ragazzo.
 
Il castano la seguì e la trovò seduta per terra con le spalle al muro di fronte al letto.
Liam la guardò e sorrise triste. Quell’incontro l’aveva messa di nuovo k.o.
 
Le si avvicinò e si abbassò davanti a lei.
 
<< Ehy..>> la chiamò dolcemente.
 
Dalila lo guardò e Liam rimase senza parole. Quello sguardo diceva una cosa sola: abbracciami.
Liam si sedette e la fece accomodare tra le sue braccia. La ragazza si strinse il più possibile tra le sue braccia e, trattenendo le lacrime, cercò di calmarsi. Liam era lì con lei, era grazie a questo pensiero che riuscì a trattenersi dal prendere a pugni il muro dietro di lei. Si strinse a Liam e cercò di respirare regolarmente.
 
All’improvviso Dalila ruppe il silenzio.
 
<< Cosa ci facevano insieme?>> chiese in un sussurro.
 
<< Non lo so.. ma non è niente di quello che stai pensando tu. Ilaria è tua amica>> le rispose.
 
Dalila si alzò e si mise in piedi davanti al ragazzo, che la raggiunse mettendosi sulle gambe anche lui.
 
<< Amica?! Se lo fosse stato adesso sarebbe qui con me e non con… Lui>> disse Dalila piena di rabbia.
<< Tu la chiami amica una persona che esce con..>>
 
Dalila si bloccò.
 
<< Con..?>> chiese Liam.           
 
Il ragazzo aveva capito tutto. La ragazza dura e arrabbiata che aveva davanti era totalmente cotta del suo amico.
 
<< Lascia stare..>> disse Dalila dandogli le spalle.
 
Liam sorrise e le si avvicinò, cingendole le spalle da dietro. Era così piccola e indifesa. Dalle urla di poco prima e quel fare da ragazza sicura di sé, capì che infondo Dalila era debole. Appariva forte e dura ma non era così, anche lei aveva i suoi punti deboli.  
 
<< Ilaria non prova nulla per Zayn e poi sono stato io ad insistere per venire da te, stava venendo lei>> spiegò Liam.
 
A quelle parole Dalila si sentì uno schifo. Era talmente arrabbiata che aveva dubitato persino della sua migliore amica.
 
<< Sono pessima… non avrei dovuto dubitare della mia migliore amica>> disse infine.
 
<< Tranquilla, me l’aveva detto Ilaria: quando è arrabbiata non è la vera Dalila che parla>>
 
<< Mi conosce, non c’è che dire…>> disse Dalila sciogliendo l’abbraccio e voltandosi verso Liam.
 
<< E ti conosco anche io>> disse Liam guardandola << e ho capito che Za..>>
 
<< Non me lo nominare!>> lo ammonì Dalila.
 
<< Che lui non ti è indifferente e, ci scommetto, e anche lui il motivo della tua mano fasciata>> concluse Liam.
 
Dalila abbassò lo sguardo e, superato il ragazzo, andò a sedersi sul letto.
 
<< Giusto>> ammise lei accarezzando la superficie morbida con la mano buona.
 
<< Quale delle due?>> chiese Liam raggiungendola.
 
<< Entrambe..>> ammise Dalila arrossendo.
 
<< Aww.. piccola cucciola vieni qui!>> disse Liam abbracciandola.
 
<< E dai, Liam! Mi soffochi!>> disse Dalila cercando di liberarsi.
 
Liam la lasciò e, serio, la guardò.
 
<< Mi dici che hai fatto alla mano?>> chiese.
 
Dalila sospirò e gli raccontò tutto. Della sua reazione alle parole di Zayn quella mattina alla radio, al problema che aveva con la rabbia e, sì, al fatto che Malik non le era indifferente.
 
<< Non capisco quale sia il vostro problema>> disse Liam dando a Dalila una bottiglietta d’acqua e chiudendo la porta della camera.
 
<< Siete cotti l’uno dell’altro>> cominciò lui.
 
All’improvviso Dalila si strozzò con l’acqua che stava bevendo.
 
<< CHE?!>> chiese.
 
<< Non fare così, si vede che c’è qualcosa tra di voi… solo non capisco perché litighiate invece di comportarvi come… non lo so.. come Harry e Ilaria? È un esempio…>> chiese Liam.
 
<< Se ti dicessi “Na Na Na”?>> gli rispose la bionda sorridendo.
 
<< Ti direi che siete pazzi! E che però, c’è sotto qualcos’altro… da parte tua>> le rispose, voleva capire quale fosse il vero problema.
 
Dalila abbassò lo sguardo e, sotto lo sguardo confuso di Liam, andò alla finestra.
 
<< Qual è il problema, mostriciattolo?>> le chiese, voleva farla parlare sapeva che, una volta fatto, si sarebbe sentita più leggera.
 
Dalila sorrise del nomignolo e poi rispose. Voleva parlarne con qualcuno, ne aveva il bisogno. Aveva pensato di dirlo ad Ilaria ma, era così felice con Harry che non voleva farle affrontare la realtà.
 
<< La mia partenza>> disse Dalila in un sussurro << Liam, non voglio… N- Non voglio affezionarmi più del dovuto a Zayn… lo so che non sono sulla buona strada… ma quel giorno comincia a mettermi paura. E poi>>
continuò lei << Zayn non prova nulla per me>>
 
<< Ne sei sicura?>> disse Liam convinto del contrario.
 
<< Voglio semplicemente pensarla così…>>
 
<< E se ti stessi autoconvincendo della cosa sbagliata?>> le chiese lui mettendole una mano sulla spalla.
 
<< Liam>> disse Dalila voltandosi verso di lui << Non è semplice e non piace nemmeno a me… ma devo farlo. Non voglio soffrire>> e detto ciò abbassò lo sguardo.
 
<< Vieni qui, mostriciattolo>> disse Liam abbracciandola.
 
Dalila ricambiò l’abbraccio e si fece cullare da Liam. Era confortante averlo li, era… Liam.
Rimasero in quel modo per un po’, poi Liam si accorse della stanchezza di Dalila, aveva passato una mattina intensa.
 
La prese in braccio e la fece stendere sul letto. L’accarezzò e poi fece per andarsene.
 
<< Liam?>> lo chiamò lei.
 
<< Dimmi..>> le rispose voltandosi.
 
<< Grazie di tutto. Ti voglio bene>>
 
<< Quando vuoi, io sono qui. Ti voglio bene anche io, mostriciattolo>> e detto ciò sparì.
 
   
 
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