*Capitolo 2. A GIRL ON THE BRIDGE *

 

Finii di lavorare verso le sette di sera , perciò andai a mangiare qualcosina dal mio ristorante preferito il ' The Harp '. Mentre ordinavo sentivo il mio stomaco brontolare come non si sa che cosa , così ordinai una bistecca ben cotta. Finito il tutto pagai e andai a fare una passeggiata tra le strade Londinesi , era tutto illuminato da lampioni e da quelle parti regnava la pace e il silenzio ; amavo quel posto. mi sedetti su una panchina e frugai nella mia borsetta ; avevo portato dei tramezzini nel caso avessi fame. Anche se avevo appena finito di mangiare in quel ristorante avevo ancora un certo languorino , perciò addentai un tramezzino con l'insalata di pollo.

-Allyson!- alzai lo sguardo e vidi di nuovo lui , Niall.

-Mi stai seguendo forse?- chiesi irritata

-No , sarà il fato , forse vuole dirci qualcosa.- sorrise sfacciatamente

-Oh smettila.- roteai gli occhi al cielo

-Allora cosa ci fai qui?-

-Sto cercando di mangiare il mio tramezzino.- dissi infastidita

-Ti sto dando fastidio forse?-

-Senti , qualunque cosa tu stia cercando di fare la mia risposta è NO e rimarrà sempre tale.-

-Volevo essere soltanto gentile.- disse facendo le spallucce -ti va di fare un giro con me?-

-Oh , finiscila di fare il cascamorto.- esclamai alzandomi

-Cosa ti dice che io lo stia facendo?- ci ritrovammo faccia a faccia

-b-beh...- annegai nei suoi occhi-t-tu...-

-io cosa?- alzò il sopracciglio

-Vediamo..mm... mi stai sempre addosso.- gli puntai il dito contro

-Non è vero.- mi prese per i fianchi

-Che stronzo che sei.- gli staccai le mani dal mio corpo e iniziai a camminare velocemente.

-Ally aspetta!- mi chiamò il biondo

-Cosa vuoi ancora?- alzai le braccia al cielo.

-Ti prego facciamo un giro insieme.- mi tese la mano

-n-no.-

-Perché?- mi guardò dispiaciuto.

Il fatto era che mio padre non mi avrebbe mai fatto frequentare un ragazzo così. Mio padre lavorava in una azienda molto importante e aveva una paga molto elevata , per questo non mi faceva frequentare dei ragazzi che non appartenevano al mio stesso ceto sociale. In passato avevo una cotta enorme per un ragazzo , ma lui non mi lasciò frequentarlo, lottai con tutte le mie forze per fargli cambiare idea , ma niente. era severo su queste cose.

-m-mi dispiace..- guardai in basso

-Hey.- mi tirò su il mento.-non preoccuparti, sarà per la prossima volta..- abbozzò un sorriso

mio padre non doveva decidere per me , questa cosa era sbagliata. Se fosse per lui mi farebbe sposare con un vecchio milionario. Io non volevo tutto ciò , pensai che la cosa giusta da fare fosse stata ascoltare il mio cuore , e in quel momento lo feci.

-N-no. voglio fare un giro con te.- sorrisi prendendogli la mano

Iniziammo a camminare , la cosa mi faceva arrossire dato il fatto che non sapevamo di cosa parlare , ma lui attaccò bottone subito.

-Sai.. non mi sono presentato molto bene durante il corso scolastico e stasera ho intenzione di farlo.- disse guardandomi dolcemente

-Oh , va bene.- accennai un sorriso

-Il mio secondo nome è James , vengo dall'Irlanda e suono la chitarra , ma ho sempre amato cantare, ma mio padre pensava che fosse una cosa da stupidi. non lo capirò mai mio padre.

-se è per questo nemmeno io.- dissi a bassa voce

-cosa?-

-n-no , niente.- cambiai subito argomento -e per quanto riguarda i tuoi?-

-I miei si sono separati quando avevo soltato cinque anni.- guardò in basso -Però se sono felici così anche io lo sono.- ritornò a guardarmi con quel sorriso meraviglioso

-La vuoi vedere una cosa?- chiesi sorridente

-cosa?-

-vieni.- Gli presi la mano e lo trascinai verso il posto che amavo tanto.

Dopo una decina di minuti arrivammo , ci fermammo e gli indicai il cielo

-Cosa significa?- chiese perplesso

-qui è dove vengo tutte le sere.- sorrisi -vengo a guardare le stelle.-conclusi

-quindi questo è...?- si grattò la testa

-il mio posto segreto.-

-lo sai.- si sedette sul legno del ponte.- anch'io da piccolo avevo un posto segreto.-

-davvero?- mi accomodai vicino a lui

-già..- sorrise.-all'insaputa dei miei a notte fonda scappavo dalla finestra con una torcia e una coperta e andavo in spiaggia. Mi mettevo sdraiato sulla coperta e vedevo le stelle.-

-Io ci venivo sempre con mio padre quì.- lo guardai perdendomi nell'azzurro dei suoi occhi -Poi un giorno ha iniziato a lavorare in una sede , l'American Express , un'azienda molto importante che lo tiene occupato tutta la settimana.-

ci fu silenzio per qualche minuto

-Sei diversa dagli altri.- disse d'un tratto

-In che senso?- corrugai le sopracciglia

-In senso che sei carina , dolce e anche un po' complicata.- disse senza giri di parole.-le altre sono tutte così .. così facili. non mi piacciono affatto.-

Abbassai lo sguardo appena uscirono dalla sua bocca quelle parole , arrossii leggermente e a mia sfortuna se ne accorse.

-mi piaci anche quando arrossisci.-

-Scusa ma..non credo che...- cercai di finire

-Non preoccuparti , non voglio cambiare le cose fra noi due , per me va bene anche così-finì

-Grazie.- appoggiai la testa sulla sua spalla

-di niente.- sorrise

-hey guarda una stella cadente!- affermò-svelta esprimiamo un desiderio.- chiuse gli occhi

In quel momento stavo ammirando il suo bel viso , la sua chioma sexy e il suo sorriso così bello , mi piaceva da morire. Non aveva nemmeno una piccola imperfezione.

Aprii gli occhi e mi guardò dolcemente

-Allora?- mi chiese sorridente

-allora cosa?-

-Hai espresso il desiderio?-

-Oh , si.- In realtà avevo soltanto approfittato della situazione per ammirare la sua bellezza.

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ANGOLO SCRITTRICE:

ciaao ragazze c: spero che questo nuovo capitolo vi piaccia , come potete notare

l'ho fatto anche più lungo e spero che lo leggerete.

Beh adesso vi lascio ciaaao ! c: