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Autore: aris_no_nami    14/07/2013    5 recensioni
“- Ora basta! Tu te ne vai dritta dritta in Corea! Mi sono rotta! Tu e quella sottospecie di quattordicenne di tuo fratello ve ne andate da qui! Vi sbatto subito a Seoul da vostro cugino! Mi sono proprio rotta!
Urlò quella stronza. Quella che, teoricamente, doveva essere la nostra tutrice, nostra zia.
-Bene! Perfetto! Preferisco alla grande nostro cugino che una come te! E osa un’altra volta parlare così di Malcol e ti spacco! Hai capito?! Ti spacco! Ti distruggo!
Uscì dalla stanza sbattendo la porta e dicendo
-Partite domani mattina alle 8 in punto.
Certo! Perché secondo lei ero scema, vero?! Secondo lei non sapevo che aspettava che io toppassi per poco per mandarci dritti a Seoul?! Come se non sapessi che aveva due biglietti di sola andata, pronti da un casino di tempo?! Come se fossi cretina come lei!
-Se n’è andata?!
Mi chiese mio fratello, uscendo dal bagno, nel quale si era rifugiato con le sue cuffie, per fuggire a quella lite definitiva.
-Che stai ascoltando?
Gli chiesi io, cercando di sfuggire a quella domanda.
Anche a pochi giorni dal suo compleanno, quella stronza, doveva rompere!
-Heaven di Ailee …
Mi rispose sedendosi accanto a me.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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YONG GUK POV
Stavamo tornando dall’ultimo concerto. Be, concerto era una parolona. Si, perché quello non era stato un concerto ma un massacro!
Io mi ero slogato la caviglia nella coreografia di Power, Daehyun aveva preso l’influenza, Youngjae aveva perso la voce, Jongup per poco non sveniva sul palco, Himchan si era lasciato con la sua vipera di ragazza poco prima di salire sul palco e per questo aveva sbagliato tutto ed era ancora più vipera della sua ex e Junhong … forse lui era l’unico che non si era fatto nulla ed era stato proprio lui a salvare, per quello che poteva, il concerto.
Nel pulmino c’era un silenzio straziante. Himchan ascoltava musica deprimente, Daehyun dormiva e Yongjae gli faceva compagnia nel sonno, Jongup era tutto perso a guardare fuori dalla finestra con la musica alle orecchie mentre il piccoletto era seduto accanto a me che giocava con uno yo-yo che, sinceramente, non avevo la più pallida idea di dove l’avesse trovato.
Tra tutti, quello che mi preoccupava di più, era Jongup. Di solito lui e Yongjae erano quelli che tenevano attiva la situazione quando si finiva così, mentre adesso se ne stava tutto serio assorto nei suoi pensieri.
Aveva una strana espressione in volto, come se fosse preoccupato per qualcosa …
Così per strappargli almeno un sorrisino feci una battuta cretina
-Hei, Jonguppie, il wi-fi del tuo cervello sta lavorando parecchio in questo periodo!
-Non fa più ridere quella battuta del cazzo.
Rispose lui secco.
O-MIO-DIO. Jongup che rispondeva così ad un suo hyung?! Ero sconvolto. Non aveva mai risposto in una maniera simile nemmeno al maknae. Che gli stava succedendo?!
Ok, arrivati in dormitorio avremmo rimesso tutto apposto!

Se! Ma che dormitorio! Il nostro dormitorio era completamente allagato. Si perché, dopo che eravamo partiti ci avevano chiamato e ci avevano detto che il nostro dormitorio era completamente allagato per una cavolo di perdita, tutto quello che poteva essere tecnologico, da wi-fi (non quello del cervello di Jongup) a radio, era andato. E in più un fulmine aveva colpito la nostra antenna. Meglio di così?!
Fortunatamente un nostro amico ci aveva detto che ci avrebbe ospitati ma ci aveva avvertiti che c’erano delle altre persone di famiglia con lui.
 
Ormai era l’una di notte ed eravamo a cinque minuti da casa del nostro salvatore, così lo chiamai per avvisarlo.
-Pronto .. Mihyun?
-Hey Yong! Come va?
-Lasciamo perdere, ti spiego dopo … Comunque noi siamo praticamente davanti casa tua.
-Ah, si si. Vi aspetto fuori così vi do una mano con le valige.
-Ok e … grazie ancora.
-Ma va! Tranquillo!
 
Il bus si fermò.
-Hey ragazzi! Siamo arrivati! Svegliatevi!
Urlai ai due bei addormentati che non volevano per nulla al mondo alzarsi.
-Junhong … sai cosa fare!
Dissi al maknae.
-Oooooh yes!
Rispose lui dirigendosi verso quei cretini con un’anda assonnata.
Prese un grande respiro e …
-AAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!
Strillò nelle orecchie di Daehyun e Yongjae che si unirono all’urlo terrorizzati
-AAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!
-E bravo il piccoletto!
Dissi io mettendomi a ridere.
Solitamente anche gli altri si sarebbero uniti alle risate, ma nessuno lo fece.
Io con un po’ di fatica mi alzai dal sedile con le mie stampelle.
Aspettai che tutti scesero. Ero rimasto da solo con Himchan che stava ancora ascoltando musica ed era assorto nei suoi pensieri.
Io gli andai accanto e gli tolsi le cuffie, lui mi fulminò con lo sguardo.
-Cavolo Him! Ti sei fatto mettere sotto da quella stronza?! Così non va per niente bene!
Abbassò lo sguardo.
-Senti, tu sei una delle persone più solari che io conosca. E per una cretina sei diventato così? Già ci sono gli altri che sono così. E poi tu sei uno hyung, vuoi dare il brutto esempio? Datti una svegliata razza di cretino! Ok, nel concerto abbiamo fatto uno schifo assurdo, ma adesso basta! È passato. Quindi, cazzo! E poi siamo a casa di Mihyun e lui a già degli altri ospiti di famiglia. Giuro, che sei così viperoso anche dentro quella casa, ti spacco tutti i denti con le mie stampelle, chiaro?!
Lui mi guardò dritto in volto. Si alzò e mi sorrise
-Scusa Yong … Diamoci centro! Fighting!
-Così ti voglio! E adesso … ti dispiacerebbe darmi una mano?!
dissi alzando un delle stampelle. Lui scoppiò a ridere.
Si, ecco il mio Himchannie!
 
Himchan mi diede una mano a scendere e con le valige.
Intanto Dae, Jae e Zelo erano ancora mezzi addormentati mentre, non so il motivo, Jongup aveva ricominciato a sorridere e a scherzare.
Il bus ormai era andato e noi eravamo come una mandria di sei zombie viventi appostati davanti al cancello di quella che era la casa di Mihyun.
-Cavolo … che casa …
Dissero i quattro piccoletti.
-Be, lui ha molta più esperienza di noi. Non solo è un favoloso cantante ma fa anche l’insegnante di canto nella nostra agenzia e alla YG Entertaiment.
Spiegai io.
Stavo per suonare, visto che fuori non vedevo nessuno, ma non feci in tempo a sfiorare il campanello che intravidi nell’oscurità una figura uscire velocemente da casa e venire verso di noi.
-Se suonavi svegliavi i piccoli!
-Piccoli?! Sei diventato padre?!
Gli chiese Himchan.
-No cretino! Sono … bah, vi spiego dentro che qui fuori fa un freddo cane! Dai, venite.
Rispose lui aprendoci il cancello.
Noi entrammo.
-Hey Junhong! Ti ricordi di me?
Zelo annuì più volte, con quella sua solita espressione rincretinita di quando a sonno.
Lui scoppiò in una fragorosa risata
-Sonno, eh?!
Zelo annuì nuovamente.
 
Aprì la porta di casa e … cavolo! Era ancora più bella che da fuori.
-Ragazzi, mi dispiace, ma di stanze libere ne ho solo quattro … mi dispiace da morire! Ma con gli ospiti che mi sono arrivati ne ho solo 4 …
-Ma va, figurati! Ci stringiamo.
Risposi rassicurante io.
-Ah! Sono letti matrimoniali per ogni stanza, quindi …
-Cavolo! Ovvio che ci stiamo!
Esclamò Daehyun, svegliatosi tutto d’un tratto.
Yongjae lo guardò storto e poi, rivolgendosi a noi, disse
-Io con questo qui non ci dormo! Una volta mi ha buttato giù dal letto!
Daehyun gli tirò uno scappellotto
-Vuoi dormire con Zelo e con i suoi rumori strani?!
Sul volto di Jae si dipinse un’espressione terrorizzata e si attaccò a Dae con una scimmia.
-PIETà PIETà!
Urlò.
-Zitto!
Sussurrammo tutti in coro. Lui abbassò le orecchie.
 
Mihyun ci diede le indicazioni per le nostre camere ma prima di andare ci raccomandò un po’ di cose da fare e da non fare con i suoi “coinquilini”.
 
Detto ciò ogni coppia si dileguò nella sua camera. Quella di Zelo e Jongup e quella di Daehyun e Yongjae erano vicine a quella di Misan, mentre quella mia e di Himchan era dalla parte opposta della casa davanti a quelle dei “coinquilini”.
I quattro piccoli seguirono il padrone di casa, mentre noi due, poveri hyung, ci incamminammo verso la direzione che ci aveva detto.
Inutile dirlo che ci perdemmo come due cretini.
-Aveva detto sinistra, sinistra e poi destra.
-No no. Sinistra, destra e poi destra.
-Ma no, guarda che era sinistra, sinistra e poi destra … o era destra, destra e sinistra …
-Aspetta aspetta, mi ricordo … dritto, sinistra, destra e sinistra!
-Sicuro?! Non era dritto, sinistra, sinistra e destra?
-Aaaaaaah … non lo so!
Si rassegnò Him lasciandosi cadere per terra.
-Senti, e se dormiamo sui divani in salotto?
Proposi io.
-Si, perché tu ti ricordi la strada per tornare in salotto?!
-Hem … no …
Eravamo finiti proprio in una bella merda!
Mi sedetti accanto a Him. Per di più eravamo completamente al buio. Ma cazzo!
E fu in quel momento che mi venne l’illuminazione
-Destra, destra, dritto e sinistra!
Him mi guardò perplesso
-Sicuro?!
-SI! Ora dammi una mano ad alzarmi e andiamo!
Il povero Channie obbedì.
Destra … destra … dritto … E SINISTRA! SI SI SI!
-CHE TI AVEVO DETTO?!
Esultai io.
-Sh … sta zitto!
Rispose Himchan guardandosi in torno perplesso
-Hem, Yong, adesso dimmi. Quali tra queste tre porte è la porta della nostra camera?
Ecco, questi sono i momenti in cui ti deprimi. Mi avvicinai al primo muro a mia disposizione e cominciai a prenderlo a testate, dicendo
-Ti prego dio. Se esisti, salvaci. Te ne prego.
Senza nemmeno accorgermene, Himchan, si era avvicinato alla prima porta e stava per bussare, quando io mi buttai su di lui che per poco non cadde a terra.
-Dico, ma sei cretino?!
-Senti un po’ genio, e se quelli dentro stanno dormendo?! Non sappiamo neanche chi siano! Sappiamo solo che sono di famiglia!
Il grande genio ci pensò su un attimo per poi rispondermi
-Quando eravamo fuori dal cancello ti ha detto che se suonavi gli svegliavi i piccoli. Quindi vuol dire che chiunque siano sono piccoli. Uguale, niente figure di merda.
In effetti aveva ragione … così lo lasciai bussare.
Aspettammo un po’ ma nessuno aprì. Così provai a bussare io con quella “maniera delicata” che mi ritrovo. Niente. Questa volta bussammo insieme. Due secondi e la porta si aprì lentamente. Sulla soglia di essa apparve una figura sul metro e settantacinque dalla chioma chiara e tutta boccolosa. Biondo?!
-Gnnnn …
Mugolò il biondo.
-Ciao, siamo Kim Himchan e Bang Yong Guk dei B.A.P!
Disse Him, con un sorriso a 32 denti.
-Ma sei cretino?! Secondo te non è traumatizzante per una persona trovarsi due idol davanti in piena notte?! E per di più lo abbiamo svegliato in malo modo!
-Ah, hai ragione. Ma come faccio allora?!
-Lascia fare a me … - dissi schiarendomi la voce –Ciao, siamo degli amici di Mihyun. Noi staremo qui per un po’ e … non troviamo le nostre camere. Siamo Yong Guk e Himchan dei B.A.P.
Dissi sfoderando uno dei miei, così detti, migliori sorrisi. Ma venne fuori come un aegyo fatto male.
Himchan mi guardò male
-è quello che ho detto io!
-Non è vero! Tu sei partito subito col “siamo Himchan e Yong Guk eccetera eccetera”!
Dissi facendo una voce da femminuccia.
-Non ho quella voce io!
Si lamentò lui.
Il biondo ci guardò storto e con uno sbadiglio disse
-Si, bel sogno …
E ci sbatté la porta in faccia. Io guardai il cretino accanto a me
-Non ho capito niente …
-E secondo te, io?!
Dio solo sa quanto male eravamo messi noi due …
-Vabbe dai. Quella non è la stanza.
Dissi avvicinandomi all’altra porta e cominciando a bussare.
Passarono tipo 5 minuti, nei quali, continuavo insistentemente a bussare.
Dopo la porta si aprì lentamente.
Da essa sbucò una testa dai capelli scuri e tutti spettinati. Aveva gli occhi mezzi chiusi
-Eh?!
Io cominciai con la stessa tiratera che avevo fatto con l’altro
-Ciao siamo …
Lei mi interruppe di brutto
-Bang Yong Guk e Kim Him Chan dei B.A.P. I due hyung. 23 anni. Bang alto 1 metro e 80 circa, Kim alto 1 metro e 80 circa. Il nonno e il padre di Bang erano della marina. Kim ha una sorella. So molto su di voi. Che volete?!
Io e Him rimanemmo a bocca aperta.
-Non sono una stalker. Sono solo una vostra fan.
-Hem … - presi la parola io –noi staremo qui per un po’ e …
Lei mi interruppe nuovamente
-La stanza degli ospiti è questa qui davanti alla mia. – disse indicandola –Visto che hai le stampelle vuoi una mano?
Mi chiese lei. Io ero un po’ titubante, ma alla fine accettai.
Prese le mie valige e le portò dentro in stanza accendendo la luce.
-Bene. Allora, se avete bisogno del bagno dovete uscire dalla stanza, girare a destra, proseguire per tutto il corridoio e alla fine di esso troverete una porta con la scritta WC. Spero vi troverete bene …
-Si si, grazie mille.
Rispose Himchan con un sorrisone.
Quando si girò di nuovo verso di noi per uscire dalla stanza, noi due, rimanemmo con bocca ed occhi spalancati. O cavolo … era bellissima … Occidentale con il taglio degli occhi leggermente a mandorla, i capelli avevano uno strano color petrolio, aveva una semplice tuta da ginnastica nera. Ma la cosa che veniva più a galla era il colore degli occhi … erano uno strano colore miele dorato … Lei ci guardò male
-Problemi?!
-N-no …
Risposi io. Lei si mise a ridere e uscendo disse
-Belli i sogni … Ci si vede alla prossima dormita!
E chiuse la porta.
Io guardai il mio fratellone con un’espressione inebetita, la stessa che aveva anche lui
-Cavolo … hai visto …
-Si … ho visto … Ma ho la brutta impressione  che sia lei che l’altro ci abbiano scambiati per dei sogni.
-Dici?!
-Dico dico. Dai, andiamo a letto che è tardi.
Detto questo ci buttammo sul letto ancora con i vestiti addosso. Eravamo troppo stanchi per cambiarci.
Buona notte ragazzina …
 


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TA-DAH! ECCO IL NUOVO CAPITOLO! VORREI SAPERE CHE NE PENSATE! RINGRAZIO LE PERSONE CHE L'HANNO MESSA TRA LE SEGUITE...MA UNA RECENSIONE NON MI DISPIACEREBBE.
HEM....NON SO CHE DIRE...*corre via per campi e colli*
kiss kiss
il panda maratoneta
Aris*Chan
  
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