Capitolo 16 - La vera cura
Mi sembrava di essermi appena svegliata da un lungo sonno. Avevo trascorso tutto il tempo in un angolo annebbiato della mia coscienza, sola. Sbattei gli occhi per riprendere lucidità.
Ero accovacciata sopra a Daniel. Le mani mi facevano malissimo, avevo i palmi scorticati. Ma la cosa peggiore era il coltello che stavo stringendo. Era enorme, sembrava impossibile che potesse esistere un coltellaccio del genere... ed era sporco di sangue. D'impulso abbassai lo sguardo verso il mio addome, ma ciò che vidi era uno squarcio in quello di Daniel.
- No... - mormorai.
Lui mi sorrise tristemente, gli occhi di quel color prato che avevo imparato a conoscere.
Cominciai a capire quello che era successo sempre con maggior chiarezza. Era come se stessi rivedendo la scena di un film...
- No, no, no! - strillai mezza isterica.
Non vedevo più niente, la vista annebbiata dalle lacrime.
- No!
- So che non volevi, era stato lui a chiedertelo...
- Ti ho accoltellato! - lo interruppi, incredula.
Deglutì a fatica.
- Mi dispiace... - mormorò.
Chise gli occhi.
- Non puoi morire! Daniel... non puoi morire, io ti amo!
Mi chinai a baciarlo, solo la disperazione che mi dava la forza di farlo. Le sue labbra erano tiepide, ma risposero debolemente alle mie. E... in quel momento successe qualcosa. Sentii una strana sensazione, mentre venivamo avvolti da una luce pallida. Lui riprese forza e si aggrappò a me, le mani fra in miei capelli e le labbra che si adattavano alle mie, come se fossimo nati per baciarci.
E in quel momento seppi che era quella la cura. Io l'avevo salvato, avevo dato fine alla sua condanna.
Era bastato quel bacio, era tutto ciò che provavo per lui, tutto ciò che sentivo, tutto ciò che volevo.
Chiusi gli occhi, abbagliata da quella luce che si era fatta sempre più forte. La sua presa, invece, si indebolì.
Riaprii gli occhi.
La luce era scomparsa.
Eravamo solo una ragazza ed un ragazzo ferito a morte sdraiati sull'asfalto di una strada deserta.
- Daniel... - lo chiamai piano.
Mi fissò, gli occhi aperti a fessura lucidi.
- Grazie... tu mi hai salv...ato...
Lo strinsi con delicatezza.
- Andrà tutto bene, tu non morirai. Andrà tutto bene...
- Io tornerò, non... essere triste, ci... incontreremo di nuovo - sussurrò.
Cominciai a singhiozzare rumorosamente, le mani aggrappate alla sua felpa, mentre una pioggerellina ricominciava a scendere, ma sapevo che stavolta non era stato lui a provocarla.
Piccolo diario di bordo (non è l'ultimo, quindi state tranquilli!)
Non voglio rovinare questo momento, perchè è il capitolo più importante e drammatico. è brutto scrivere della morte di un personaggio che mi piace così tanto, ma the show must go on, quindi vedremo cosa succederà nel prossimo capitolo. eh sì, ce n'è un altro, non è ancora finita la storia... e forse non tutto è perduto. altrimenti cosa voleva dire Daniel con quel "tornerò"? bene, direi che ora vi ho messo un po' di curiosità...
parliamo della cura, adesso: lo ammetto, sono un'inguaribile romantica. ma cos'altro poteva essere una cura che va data spontaneamente? Se adesso provate a rileggere i capitoli scorsi avrete decisamente le idee più chiare e apprezzerete i miei sforzi
ci vediamo prestissimo, tranquilli!
S.
TANTO PER NON SMENTIRMI, ECCO I RINGRAZIAMENTI... aggiunti in ritardissimo
Grazie mille per avermi continuato a leggere, nonostante io sia una scrittrice incostante, ritardataria e rincoglionita ai limiti del possibile
cate394rina
azzu tazzu
_Lally
FALLEN99
Gio_Gio22
Hope_believe
MeMi_Payne
mika chan
solly
Aghi_27
Ali_13
amastuki Yuky
Amaya_
babycullen
BeWhoYouWannaBe
Ciaociao1D
darkmagic31
DiReCtIoNeR_4E
domenicamattina
Giuli_97
I am a Mockingjay
ladyselena15
Lerrysa
nike97
roncatella
roscken_99
salma_elf
savy85
Streghetta33
TheLadyVampire97
Francy01