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Autore: UreMyHeroes    14/07/2013    1 recensioni
Questa storia è ispirata alla serie tv Il Diario di una Nerd Super Star (non so se tutte la conoscono) ma con nomi e fatti completamente diversi. In pratica si parla di una ragazza poco polare, direi invisibile, Emily che si innamora del più figo della scuola poichè in estate fecero sesso per la prima volta al campo estivo. Emily riceve una lettera da una persona sconosciuta e a causa di un incidete la sua vita diventa un completo disastro. Se volete sapere il continuo di questa storia, vi prego di seguirmi
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era domenica e mia mamma invece di arrendersi, mi stava obbligando ad andare ad una festa di un associazione per beneficenza di madri e figlie, le “Nicknaikers”, le amanti del decoupage. E sfortunatamente c’erano solo tre posti liberi e il sol pensiero di poterne occupare uno, mi faceva star male. Le Nicknaiker non erano ossessionate ad aiutare i senza tetto, erano ossessionate dalla plastica! Secondo loro per essere una mamma figa riconosciuta, dovevi sfoggiare un corpo da sballo e un American Express nera. E mia mamma mi avrebbe dato il tormento fin quando non sarei diventata una di loro.
Mamma: “Tesoro, per favore cerca di dare una buona impressione” mi disse pregando.
Io: “Ci stò provando” le dissi calma.
Mamma: “Provaci di più” disse incoraggiandomi.
Mary: “Ci siamo perse qualcosa?” arrivò vicino a noi con sua madre Irene.
Irene: “Si è messa le mie scarpe preferite” piagnucolò.
Mary: “Mamma ti ho fatto un favore, con i sandali ti si vede la cicatrice” disse esausta.
Irene: “Trovi che questi tacchi siano di cattivo gusto?” chiese a mia madre.
Mamma: “No, assolutamente, sono davvero chic” disse con tono dolce.
Irene: “Ti adoro” disse abbracciandola. “Ok, adesso è il momento di divederci” disse rivolta a tutte prima di andarsene.
Mia madre e Irene sembravano delle teenager, erano più entusiaste loro che io e Mary messe insieme. Stavo facendo di tutto per non mettere in imbarazzo mia madre ma tutto questo non faceva per me. E poi quella casa sembrava appartenesse ad una persona disturbata mentalmente, o peggio, all’incarnazione del diavolo. “Oh merda, sono a casa di Sandy” dissi tra me e me appena vidi una sua foto sul comodino.
Sandy: “Questa è una festa per raccogliere fondi, non un centro di carità” disse appena mi vide.
Io: “Vorrei una targhetta con il nome, mi hanno detto di chiedere a te, grazie” feci finta di non averla sentita e quando mi diede il nome me ne andai prima che Sandy potesse continuare ad insultarmi. Forse camminai con troppa velocità perché andai a finire addosso al cameriere e quel cameriere era Zayn Malik in persona.
Io: “Ciao, oddio, scusami!” dissi a raffica imbarazzata. “Non credevo di trovarti qui” abbozzai dopo.
Zayn: “Non preoccuparti” mi rassicurò. “Lavoro par- time alle feste” mi disse poi sorridendo e sistemandosi la cravatta. “Allora che dici, vuoi diventare una Nicknaikers?” mi chiese subito dopo sconvolto.
Io: “No, assolutamente no, è mia mamma che lo vuole, mi ha costretta a venire” mi giustificai.
Zayn: “Beh.. stai alla grande così” mi disse guardandomi e facendomi l’occhiolino.
Io: “Davvero? Grazie!” dissi incredula.
Zayn: “Ora è meglio che torni a lavoro, a dopo Emily” disse andando via.
La festa stava proseguendo discretamente, quando ad un tratto la presidentessa delle Nicknaikers, Darlene ci chiese di andare tutte in salotto.
Darlene: “Benvenute signore, io mi chiamo Darlene e sono la presidente delle Nicknaikers” si presentò. “E lei è la mia bellissima e devota figlia Sandy” disse poi indicandola. “Diamine, Darlene è la mamma di Sandy?” dissi sotto voce a mia madre, Sandy era devota a rendere la mia vita un inferno e quindi, questo voleva dire solo una cosa, non sarei diventata mai una Nicknaikers, non che mi dispiaceva, ma non volevo deludere mia madre.
Darlene: “Dopo la presentazione ddi oggi, alcune di voi verranno invitate a partecipare alla fase di selezione dopo di che, solo tre di voi saranno Nicknaikers” ci spiegò.
Mamma: “Ok, adesso fingi di divertirti” mi spronò.
Quando tutte lasciarono la stanza, era pronto per noi un affresco offerto da Darlene, io non avevo nessuna intensione di deludere ancora una volta mia madre ma di mangiare quella roba proprio non ne avevo voglia. Mentre camminavo un quadro attirò particolarmente la mia attenzione.
Darlene: “Che ne pensi?” si avvicinò a me.
Io: “Mi piace, è un Ghezzi?” risposi alla mamma della mia nemica.
Darlene: “Hai un occhio egregio” disse fiera. “Ne ho appena comprato un altro pezzo, vieni con me che te lo mostro” mi portò via con se.
Io e Darlene parlammo molto, era molto simpatica, forse Sandy era stata adottata. Mi portò in cucina per prendere qualcosa da bene.
Darlene: “Tesoro, versi qualcosa da bere alla mia amica?” disse rivolta a Zayn. “Sabrina, sei stupenda” disse poi andando via con questa Sabrina.
Zayn: “Cosa ti posso offrire?” disse cordiale con quel suo sorrido sexy. Io volevo stare solo un po’ con lui, ma in questa circostanza mi sembrava impossibile.
Io: “Un ginger ale per favore” risposi solamente.
Zayn: “C’è un ginger ale la sotto?” disse ad un ragazzo. Un momento, quel ragazzo era Niall, non lo avevo più visto da quando mi aveva impulsivamente ficcato la lingua in gola e dal suo sguardo si capiva che era molto imbarazzato.
Angel: “Amore” entrò in cucina chiamando Niall. “ricordati di prendere una bottiglia di liquore per dopo ok?” mi guardò di sottecchi. Quella situazione mi pesava, andai via senza aver bevuto il mio amato ginger ale.
 
Pov’s Niall
Zayn: “Niall che stai facendo?” mi sgridò quando per sbaglio feci cadere un bicchiere di Vodka a terra. “Angel ti da il tormento?” disse poi serio e preoccupato.
Io: “Ok, va bene, devo dirti una cosa, ma devi promettermi che non lo dirai a nessuno” dissi agitato.
Zayn: “Si, Niall, lo sai che puoi dirmi tutto” mi rassicurò.
Io: “Ho baciato Emily” dissi tutto d’un fiato.
Zayn: “Cosa?” disse incredulo facendo cadere a sua volta una bottiglia di spumante a terra.
Io: “Attento Zayn!!” mi abbassai per recuperare i cocci della bottiglia.
 
Pov’s Mary
Emily: “Cosa stai facendo?” si avvicinò
Io: “L’impicciona, ti stavo appunto cercando, vieni con me ho trovato la stanza del demonio” dissi entusiasta, tirandola con me su per scale di quella casa.Emily: “Non dovremmo essere qui” disse impaurita.
Io: “Certo che si invece, quella vacca cerca continuamente di sabotare la tua vita” le urlai contro. “E adesso, è il momento di sabotare la sua” incominciai a cercare tra le sue cose.
Emily: “Va a cavallo” disse trovando una sua foto con indosso la divisa da equitazione.
Io: “Chissà quanto è grosso quel cavallo” dissi scherzando. “Ohoh, guarda qui, ho trovato il pezzo forte” dissi prendendo il diario di Sandy.
Emily: “Non è carino, è il suo diario” disse agitandosi.
Angel: “Cosa state facendo voi due qui?” chiese entrando nella camera di Sandy.
Io: “Ecco, vedi, si è seduta su una candela e dovevamo nascondere il buco” dissi mettendomi dietro Emily e nascondendogli il diario nella gonna. “Ecco fatto, chiappe aggiustate” dissi, infine, facendo finta di aggiustare la gonna ad Emily.
Angel: “Ok, però adesso fuori di qui” ci ordinò.
 
Pov’s Emily
La festa era finalmente finita, tornata a casa, leggere il diario di Sandy mi intrigava, ma non mi sembrava giusto nei suoi confronti, avrei infranto la sua privacy.
Mamma: “Ahhhhhh, credo che le nostre chance siano alte, hai visto Darlene? Ti adora !” entrò mia madre in camera mia urlando come una pazza e distraendomi dai miei pensieri.
Io: “Sei sicura mamma che sia una buona idea? Cioè il volontariato lo possiamo fare anche da sole” azzardai.
Mamma: “Tesoro, senti troppa pressione?” si sedette accanto a me. “La figlia di Darlene, mi ha detto che fai delle cose strane a scuola, ti senti bene?” mi disse accarezzandomi.
Io: “Non c’è nulla di cui preoccuparsi mamma, gliela faremo vedere noi a quelle Nicknaiker” dissi con un sorrisetto di sfida.
Mamma: “E’ chiaro” urlò entusiasta. “Adesso vado a preparare la cena” mi baciò la fronte e andò via.
Quando è troppo, è troppo ero stanca di essere impotente contro la cattiveria di Sandy. Era arrivato il momento di farle vedere che anch’io ero brava ad essere stronza, anche perché in mano non avevo solo il suo diario ma, il suo diario alimentare, ovvero l’unica cosa che Sandy non vuole far sapere, il suo peso. Il giorno dopo era lunedì e andai a scuola, per strada incontrai Ashley e Mary e camminando spiegai tutto quello che mi era capitato il giorno prima ad Ashley.
Mary: “E’ il suo diario alimentare?” chiese sbalordita.
Io: “Si, è tipo un suo registro della dieta, stà facendo un sacco di progressi” tentai di giustificarla.
Ashley: “Lo devo assolutamente leggere, dov’è?” mi chiese ridendo.
Io: “A casa mia, devo tenerlo nascosto” dissi guardandomi attorno, preoccupata. “Ora ho io la mano vincente e devo capire bene come giocarmela” dissi poi sicura.
Ashley: “Devi soltanto dirle che il diario lo tieni tu, se la ricatti vedrai che d’ora in avanti ti lascerà stare” mi spiegò.
Io: “Quindi, dovrei confessarle: Hey Sandy ho il tuo diario, sai quello della dieta!” dissi fingendo una voce da stupida. “Non credo proprio sia il caso” dissi dopo seria.
Ashley: “Devi pensare ai più deboli, non stà rovinando solo la tua vita, stà rovinando la vita di tutti” disse esasperata.
Mary: “Nelle tue mani hai il potere” mi fece notare anche lei.
Io: “Mi serve un piano ragazze, fatemi prima riflettere e poi vedrò come agire” le rassicurai.
 
Pov’s Zayn
Io: “Allora, che pensi di fare con Emily?” chiesi a Niall quando Emily passò davanti a noi.
Niall: “Cosa dovrei fare?” disse scocciato.
Io: “Non ti piace?” indagai.
Niall: “E’ stato solo un bacio dato impulsivamente” si giustificò incominciando a maneggiare nervosamente con il cellulare.
Io: “Un bacio vero o solamente un bacetto?” chiesi curioso.
Niall: “Ora non me lo ricordo” fece il vago.
Io: “Ovviamente non è stato un granchè” risi sotto i baffi. “Chi ha iniziato tu o lei?” chiesi nuovamente.
Niall: “Cosa ti importa?” disse scocciato.
Io: “Niente, voglio solo aiutarti considerando che sei fidanzato” mi giustificai.
Niall: “Perché ti interessa tanto?” incominciò ad avanzare sempre di più.
Io: “Ma no, lo stò facendo per te stronzo” dissi rincorrendolo.
Niall: “Quindi tu credi che dovrei parlare con Emily?” mi chiese preoccupato.
Io: “No, no, no, lascia correre” dissi con troppo entusiasmo. “Lei non ci pensa più a quel bacio!” aggiunsi. “Giusto?” cercai una sua risposta, ma l’unica cosa che ricevetti fu una sua grossa risata. Non sapevo più cosa chiedergli o cosa pensare. Avevo bisogno di sapere come erano andate le cose.
Pov’s Sandy
Mamma: “Emily e sua madre devono essere avvisate, sono passate alla prossima fase” mi spiegò appena entrai in casa.
Io: “No mamma, Emily Colsen e sua madre non diventeranno mai delle Nicknaikers” dissi urlando.
Mamma: “E invece si, la presidentessa sono io, Emily mi piace, dovresti diventarle amica e sapere come fa ad avere una linea così perfetta” disse con tono di rimprovero.
Io: “Non ho bisogno di una predica adesso sul mio fisico mamma, grazie” dissi esausta di sentire le sue continue lamentele sul mio dannato fisico.
Mamma: “Non avrai la vita che vuoi, se non cambi prima le cattive abitudini Sandy” mi disse con tono autoritario.
Io: “Avresti potuto avere tutti gli uomini che volevi, voglio sapere perché hai scelto uno con i geni grassi” mi sfogai.
Mamma: “Non era grasso quando mi ha sposata” mi rispose atona.
Io: “Beh mamma, grazie a te io morirò sola, perché ti sei innamorata di uomo con un codice genetico obeso” le urlai contro.
Mamma: “Non morirai da sola, Sandy” mi disse in tono dolce sedendosi sul divano accanto a me.
Io: “Tu non sai cosa significhi essere circondata sempre da mille ragazze che mangiano quello che vogliono e sono perfette, non devono mai preoccuparsi delle calorie o dell’aspetto che avranno nei loro vestiti eleganti extra large. Io vorrei solo svegliarmi e poter indossare tutto quello che mi piace e invece sono, come impotente alle salsicce che mi ritrovo al posto delle braccia e alla dietologa che vive nella mia testa. Tu non hai idea di quanto io ci stia provando, mamma” dissi tutto d’un fiato in lacrime.
Mamma: “Tesoro mio, so che lo stai facendo e ci riuscirai con successo, se continui a segnare tutto quello che mangi nel tuo diario” cercò di consolarmi ma senza avere successo. “Ti scrivi ancora quello che mangi vero?” disse curiosa.
Io: “Si mamma” le risposi mentendo, non trovavo il mio diario ormai da giorni.
Mamma: “Bene, adesso vado a finire di preparare la casa per il prossimo evento che daremo” mi baciò la fronte prima di andare via e lasciarmi li da sola a piangere.
 
Pov’s Emily
Ero stufa delle continue umiliazioni di Sandy, ero finalmente pronta per sferrare la mia arma perfetta, il suo diario. Leggendolo però notai che Sandy non odiava solo me, ma anche se stessa, era impotente contro l’etichetta della cicciona quanto lo ero io contro quello della finta suicida.
Io: “Possibile che avessimo qualcosa in comune?” pensai
Ma che andassero a fanculo lei e le sue debolezze, dovevo abbattere quella stronza. Non dovevo lasciarmi ingannare da uno stupido diario.
Era pomeriggio, io e Mary decidemmo di andare a fare una passeggiata, la giornata era davvero bella. Ma purtroppo incontrammo Sandy e Angel.
Sandy: “Ciao stronzecca” mi istigò
Io: “Mary, sai di cosa ho voglia oggi? Di fluffernutters, ho davvero un debole per quei panini” citai una frase scritta nel suo diario.
Sandy: “TU, SCHIFOSA …” disse urlando.
Io: “Stronzecca?” la interruppi continuando la frase.
Sandy: “Ridammi il mio diario, o renderò la tua vita miserabile” disse avanzando a grandi passi verso di me.
Io: “Beh.. in un certo senso già lo fai, quindi perché non mi rendi la vita migliore?” la sfidai.
Sandy: “Cosa vuoi?” disse infuriata.
Io: “Perché non mi assicuri l’entrata nelle Nicknaikers?” dissi soddisfatta.
Sandy: “E tu perché non te ne vai affanculo?” mi urlò contro esasperata. “Lo voglio e basta” disse sicura.
Io: “Ah si? E come lo vuoi, affisso in tutta la scuola o caricato sul web?” la istigai.
Mary: “Potremmo fare una copia che dici?” mi appoggiò guardando male Sandy.
Io: “E’ una grande idea, bisogna condividere i tesori” dissi sorridendo.
Sandy: “Tu non ne hai il coraggio” ringhiò.
Io: “Bisogna essere crudeli per essere gentili, non ringraziarmi” mi avvicinai sorridendole prima di andare via.
Quel giorno andammo all’ultimo ricevimento delle Nicknaichers a casa di Sandy, io e mia madre come già sapevo, entrammo nelle prime tre finaliste. Mia madre era davvero felice e io facevo finta di esserlo. Ero scesa a patti con Sandy per mia madre, diventare una Nicknaichers non era nelle mie priorità. E quindi adesso era arrivato il momento di pensare a me stessa.
Darlene: “Congratulazioni Nicknaichers” disse raggiante mentre ci dava delle spille.
Adesso non avevo più bisogno del diario di Sandy, quello che volevo, lo avevo ricevuto senza problemi.
Io: “Prima di ridartelo, voglio sapere solo una cosa, perché mi hai scritto quella lettera cattiva?” dissi andando da lei con il suo diario tra le mani.
Sandy: “Quale lettera?” mi domandò confusa.
Io: “Quella dove sei stata così codarda da non firmare neanche” le risposti atona.
Sandy: “Se ti avessi scritto una lettera cattiva, sarei stata felice di firmarla” disse sincera.
Stava dicendo la verità, ma se non l’aveva scritta Sandy quella lettera, chi era stato?
Sandy: “Come faccio a sapere che non ne hai una copia?” disse prendendo il suo diario dalle mie mani.
Io: “ Non lo so, non ti resta che fidarti di me” le sorrisi andando via.
Pov’s Zayn
Emily: “Ciao Niall” passò davanti a noi senza nemmeno guardarmi.
Niall: “Hey” disse guardandola fisso.
Io: “Vedo che hai chiarito con Emily” dissi freddo. “Darle troppa importanza era rischioso” dissi poi accorgendomi di aver parlato con un tono troppo severo.
Niall: “Già, è quello che stavo pensando anch’io, credo che dirle qualcosa l’avrebbe solo incoraggiata no?” disse sorridendo.
Io: “Si, non era una grande idea” dissi ricambiando il sorriso.
Niall: “Sai, più ne discuto con te, più mi rendo conto che…” si fermò per guardarsi in giro. “Credo di essere un po’ preso, ma credo che dovrei parlarci, in modo che non ci siano più baci” mi disse prendendo poi il cellulare per inviare un messaggio ad Emily.
Io: “Lo faccio per il tuo bene, Niall” gli sfilai il cellulare dalle mani e lo misi nella mia tasca.
Niall: “No, è un tormento, le scrivo voglio sapere se vuole parlare” prese il cellullare dalla mia tasca.
Io: “Cosa fai se non risponde?” insistetti. “Poi avrà lei tutto il potere” gli feci notare.
Niall: “Cosa? Non siamo alle medie Zayn” disse ridendo scrivendo il messaggio per Emily. Allora decisi di scriverle un messaggio anch’io, così se avrebbe risposto me, avrei saputo che era ancora mia.

Pov’s Emily
Mamma: “Emily non mi sento tanto bene, torniamo a casa” mi chiese gentilmente.
Io: “Ok mamma andiamo” le risposi mentre mi incamminavo verso la porta.
Ero finalmente uscita da quella casa, non ne potevo più di fingere. Quando chiusi la porta sentii il mio cellulare squillare erano due messaggi uno di Niall che diceva “Possiamo parlare” e l’altro di Zayn “Ci vediamo stasera?” Ero rimasta sbalordita, nessuno dei due mi aveva mai scritto. Decisi di rispondere a Niall ed eliminare il messaggio di Zayn, avere il potere era un gioco a somma zero. Se permetti a qualcuno di prenderlo lo farà. Zayn nella nostra relazione aveva tutto il potere perché io glielo permettevo, ma le cose stavano per cambiare.

 

*LOOK AT ME NOW!

Prima di parlare del  capitolo vorrei scusarmi per il ritardo.. in questi giorni sono stata impegnata con la scuola e lo studio, dato che sono alle superiori e ho preso il debito in matematica lol.
Ma non perdiamoci in chiacchiere, alloraaaaa Emily riesce a prendere il controllo su Sandy e su Zayn finalmente, scopre che non è Sandy colei che le ha scritto la lettera e in più risponde al messaggio di Niall, che ci sia del tenero fra i due?? VOI COSA NE PENSATE??
Poi, si scopre un lato diverso di Samdy, si mette a nudo diciamo e ci fa capire perché lei è così cattiva. VOLETE SAPERE IL CONTINUO?? ALLORA RECENSITEEEEE.
UN BACIO ALE <3
 
  
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