Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Yuna Shinoda    26/01/2008    8 recensioni
Ciao raga... Per questa storia userò il punto di vista di Edward... Cosa sarebbe successo se al primo incontro tra lui e Bella il primo giorno di scuola non avesse resistito e l'avrebbe morsa? Bella sarebbe morta o meno? Come sarebbe stato il rapporto tra i due? Scopritelo in questa fic ^^ Per il tiotolo grazie sempre ai miei HIM,e alla canzone di Venus Doom, Love In Cold Blood.
***
- E’ stato un incidente, non avevo intenzione… A tutti può scappare la situazione di mano, - vedevo i suoi occhi severi che mi scrutavano, aveva sete e si notava, ma in quel momento sembrava più che volesse incenerirmi con lo sguardo – sarò disposto a fare qualsiasi cosa per te, voglio sdebitarmi, se è il termine adatto. –
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- Cioè, Bella può vedere tutto ciò che io ho vissuto? -
- Si. L'ho visto nella visione. Bella ti tocca una spalla e dice 'Edward, ho visto il tuo passato... Tu eri un bambino nei miei flashback'. Da questo l'ho capito.-
- E' vero. - s'intromise Bella, rimasta in silenzio da molto, - l'altro giorno mi è capitato... ma era solo uno stralcio. Pensavo fosse una cosa fasulla e invece... -
- Non c'è niente di fasullo, Bella. E' come avere un enciclopedia nella testa. Puoi sapere tutto su tutti solo sfiorandoli. Non è uno sballo? - le chiese mia sorella.
- Si... Ma mi fa paura. -
- Perchè, scusa? In ogni cao penso che solo se ti concentri, ce la fai a vedere. Forse eri concentrata -
- Perchè rivivendo i ricordi delle persone non solo vedo le immagini... Ma sento anche il loro dolore e le loro gioie. E li rivivo. Mi sento uno straccio dopo averle viste e vissute in prima persona. Anche se non realmente -
- Cosa hai visto finora? -
- Non mi ricordo... -
- Perchè non provi adesso? Toccami. - le dissi, incuriosito. Almeno un tassello del puzzle aveva trovato il pezzo giusto a cui attaccarsi.
Bella mi toccò una mano... Subito si irrigidì, ancora più pallida in volto, l'altra mano stretta in un pugno.
I suoi occhi erano strizzati e la sua bocca mimava un senso di dolore, come se qualcuno le stava facendo male. Poi si staccò.
- Ho... Ho visto... Te, che ti dimenavi dal dolore... Eri in una stanza con le pareti bianche... Tutti letti attorno a te.Tu però non vedevi bene... Sentivi solo un dolore lancinante. - Era quasi come se tremasse alle sue stesse parole.
- Quando avevo la spagnola... La malattia di cui stavo morendo. Non ricordo nulla del dolore, però. -
- Meglio che non lo ricordi. - mi disse Bella.
- Comunque non è conclusa la mia visione... - ripete Alice, il tono distaccato e freddo - ho visto anche una persona accanto a te, Bella. -
- Chi era? -
- Non ne ho idea - sospirò - era un bambino, credo. Era basso e cicciottello. -
- Bhè, può darsi che era qualcuno per strada che incontrerà. Non è detto che succederà, poi - dissi.
- Bho - Alice si voltò per andarsene - ci vediamo dopo -
Ed uscì dalla stanza.
Bella mi chiese di aspettarla in camera mia, doveva prendere una cosa dalla sua stanza.
Lasciamola fare, mi dissi. Ne sta passando davvero tante. E stava imparando a badare a se stessa.


Il tempo sembrava non passare mai, dopo una mezz'oretta non la vidi tornare, e mi preoccupai.
veloce, raggiunsi la sua stanza: di lei nemmeno l'ombra. Poi notai uno strano bigliettino ripiegato maldestramente sul comodino accanto al letto. Notai anche che la finestra era aperta... strano.
Il piccolo foglio stropicciato conteneva poche righe, testualmente:
"Bella, voglio parlarti. Se ci tieni alla nostra amicizia, vieni al confine di La Push. Ho bisogno urgentemente di parlarti. Ti voglio bene, Jacob"
Jacob. Dovevo immaginare che non si sarebbe dato per vinto.
Non dovevo perdere tempo, di sicuro avrebbe giocato a mio sfavore.
Questa era la volta buona che quel lupo si vedeva tagliate mani e piedi. Non aveva capito che non doveva più importunarci?
Era troppo stupido per comprendere la nostra lingua?
Mi dispiace dirlo, ma ancora più stupida era Bella, che crede alle sue parole. Sporco lupo...
Con un balzo saltai dalla finestra della piccola stanza, corsi ad una veocità più elevata del solito, per fare presto.
Impiegai meno di cinque minuti per arrivare, ma non conoscendo il punto esatto del loro incontro, dovetti prima perlustrare la zona per trovarli.
Poi finalmente li vidi. Anzi, la vidi. Bella era stesa per terra, inerme, quasi come se avesse preso parte ad una battaglia appena conclusa.
Le fui accanto immediatamente, prendendola tra le braccia.
- Bella, amore? Come ti senti? -
- Male... male... Vedo il buio... sento la rabbia nelle vene... E il fuoco nel sangue... Aiutami... -
- Sono qui. Bella? -
E perse conoscenza.


Bella restò per alcune ore come se in trance: gli occhi chiusi, immobile come una statua.
Carlisle le diede qualche sedativo dopo averla visitata, appurando che era stata morsa; non da un vampiro ma da un licantropo.
Jacob.
Se prima volevo semplicemente battermi con lui, adesso volevo ucciderlo con le mie mani.
Ma come aveva potuto? Diceva di amarla... E la morde?
Ti odio, Jacob Black. Non sai cosa ti aspetta...
Bella al risveglio sembrava intontita, ma non aveva perso conoscenza, per fortuna.
mi abbracciò strettamente, rincuorata dal fatto di potermi stringere ancora tra le sue braccia.
"Ti amo", mi disse, appena rinsavita.
Carlisle disse che lo svenimento era dovuto al fatto che Jacob l'aveva morsa. Bella non era affatto preparata, sembrava provare di tutto fuorchè l'istinto di attacco. Il morso di un licantropo, a meno che non sia profondo, ti provoca lo svenimento parziale. Se il morso fosse stato profondo, al contrario, sarebbe morta sul colpo. I licantropi sanno difendersi bene da noi... Mal per loro.
Avevo deciso di affrontare Jacob, ad armi pari. Uno contro uno.
Se voleva la guerra, aveva trovato pane per i suoi denti.
Avrei trovato il momento adatto, sia con con le parole o con la forza, avrei dovuto farlo sentire un verme.
- Bella - la chiamai dolcemente, - ma cosa ti è saltato in mente? -
- Scusami... So che non dovevo ma volevo sapere cosa voleva da me... - disse, tra tosse e affanno. Era ancora scossa.
- Calma, Bella - dissi, stringendola forte al mio petto - la prossima volta non accadrà. Ma ti prego adesso dimentica tutto. Ci sono io con te. -
- Grazie. -
- Riesci a stare in piedi? -
- Abbastanza. Sai che ho dei problemi di equilibrio anche senza essere nella situazione di adesso. -
- Lo so, lo so - E risi assieme a lei.
Era piacevolmente dolce averla lì, tra le mie braccia. Desideravo che quel momento non finisse mai, ma qualcuno ci venne nuovamente a disturbare. Alice, Jasper, Emmet e con mia stranezza Rosalie entrarono nella mia stanza, piazzandosi davanti al letto.
- come stai, Bella? - chiese Alice.
- Bene. -
- Sicura? - disse Emmett.
- No. Ho sentito tanto dolore. Ma adesso qui con me c'è Edward e... -
- E gradireste un pò di privacy, scommetto? - domandò Emmett nuovamente.
- Vedo che sei bravo a indovinare. Anche senza leggere nel pensiero - gli feci il verso, rispondendolo.
- Abbiamo capito. A dopo, ragazzi! -
E ci lasciarono soli. Non mi dispiaceva che erano venuti a vedere come stava, ma almeno lasciatela riposare!
- Edward... - mi disse all'improvviso - Jacob stava tentando di baciarmi - mi strinse ancora più forte - ma io non volevo. Voleva che io fuggissi con lui, ma gli ho detto di no -
Rimasi in silenzio ad ascoltarla.
- Allora si è arrabbiato... E si è trasformato. Non sono riuscita a scappare, così mi ha morso - disse, toccandosi con le dita le due piccole fessure violacee che aveva sul collo pallido e liscio.
- Avrà quel che si merita -
- No - mi disse, rivolgendomi uno sguardo supplichevole - è solo un ragazzo, Edward. Jacob è sovraffatto dalle emozioni... Non penso l'abbia fatto perchè vuole realmente farmi del male -
- Se ne sei convinta - sospirai - resta sempre il fatto che avresti potuto morire -
- Lo so -
- E non t'importa? -
- No -
- Sei strana, Bella. Invece di un amico licantropo non potevi trovarti un amico umano? - nelle mie parole c'era una sottile delusione.
Coprì la mia finta ironia con una debole risata.
Avrei scommesso che Bella ci tenesse ancora a lui. Tutti i miei progetti crollavano come un muro costruito con scarsi materiali.
Non potevo ucciderlo. Non potevo far torto a Bella, dopotutto lei gli voleva bene.
Decisi di lasciarlo in pace... Almeno finche' non sarebbe tornato a disturbarci nuovamente.



E nel prossimo capitolo... ancora dei colpi di scena!! XD
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Yuna Shinoda