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Autore: fivesouls    15/07/2013    1 recensioni
"- mi sono accorta di amarti anche io - mi sussurrò all'orecchio con le labbra che mi scaldavano il lobo e poi me lo baciò - ti amo, zayn .-
e dopo, per la felicità di una prima volta, mi rivolsi verso le sue labbra e la baciai con dolcezza."
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Furry
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*miri*
 
'ho bisogno di vederti! liam x' 
'merda!' pensai. diventai tutta rossa e il mio cuore iniziò a battere fortissimo. 'cosa mi sta succedendo? cazzo, questa non sono io' mi rimproverai. non ero mai stata così per nessuno e per di più per un semplice messaggio ricevuto. avevo un bisogno folle di vederlo anche io. 'anche io! x' risposi semplicemente. 'no ma ti sei sprecata eh!' pensai a voce alta ironicamente; a volte ero consapevole di essere senza cuore per come mi comportavo. ascoltai i due messaggi vocali: uno era di mia mamma che mi diceva cosa poteva prepararmi da mangiare, come faceva ogni giorno. pensavo che anche il secondo fosse di mia mamma come al solito ma questo mio pensiero fu subito smentito quando sentii la sua voce: sì, era la voce di liam per la prima volta al telefono. me lo mandò alle 10 e controllando l'orologio, mi accorsi che era tardi. capii subito che era imbarazzatissimo per come balbettava. 'oh wow! liam iltreno payne si è fermato un attimo grazie a me!' pensai ridendo e sentendo le mie guance andare a fuoco.
'hey principessa.. o.. oh miri s.. senti oggi vado alle prove generali con i ragazzi e volevo che mi augurassi buona fortuna prima di iniziare.. e.. ehm okay, sembra un pò stupido da parte mia, ma... volevo sentire la tua voce.. ecco, b.. bè richiamami appena senti il messaggio o.. oppure se ti va, vieni alle prove.. o.. okay mi sono appena accorto che il mio messaggio non ha alcun senso, non mi prendere per cretino, ti prego! ho bisogno di vederti miri!' *biiip* fine del messaggio vocale. 'o mio dio!' pensai spalancando gli occhi. appoggiai distrattamente, ancora incantata dalla sua voce, il telefono sul tavolo. 'quanto adoro quel liam impacciato in una chiamata al telefono che davanti ai miei occhi sembra la persona più sicura del mondo?' pensai sorridendo. non sapevo se chiamarlo anche se era ormai tardi o mandargli semplicemente un altro messaggio. 'come posso fargli capire che muoio dalla voglia di vederlo senza che glielo dica troppo esplicitamente? posso quasi spaventarlo.. ohhh, quanto lo adoro! ho bisogno di vederlo per ringraziarlo di tutto e magari anche per parlare della sua partenza per il tour' continuai a pensare girando su me stessa in giro per casa. mi distrassi grazie alla suoneria di un messaggio e così andai a controllare.
'non c'è più bisogno di chiedermelo perchè ho sentito tutto.. e così mi adori quando sono impacciato, eh? ci vediamo stasera! ti vengo a prendere io x' 
ERA LIAM. 
'eh?' pensai. andai a controllare le ultime chiamate effettuate e tra quelle vidi che c'era anche il numero di liam. 
'MERDA! HO CHIAMATO LIAM PER SBAGLIO! MERDA, MERDA, MERDA!' urlai e realizzai che come al solito pensavo ad alta voce. 'ma quando cazzo smetterò di pensare a voce alta? non è possibile! sono un disastro!' mi rimproverai furiosa con me stessa per la mia stupidità senza limiti. qualche secondo dopo, mi ripresi ma rendendomi conto della situazione, morii dall'imbarazzo.. non sapevo cosa rispondergli dopo la figuraccia che avevo appena fatto e conoscendomi potevo mandare all'aria tutto. in qualche modo però dovevo rispondergli, non sapevo come... sapevo solo che ero sprofondata nella vergogna più totale. liam aveva sentito tutto quello che avevo pensato/detto. 
'con che faccia lo guarderò stasera? non avrò proprio il coraggio! tu e la tua mania di pensare ad alta voce, cacchio!' pensai ed ecco, lo avevo fatto di nuovo, parlavo ad alta voce. decisi di prendere il telefono e andai su quel messaggio ricevuto, rileggendolo due o tre volte per accertarmi che tutto quello fosse davvero successo e, a mio malgrado, era tutto reale. schiacciai su rispondi e cominciai a scrivere.
'no, adesso mi spieghi, come faccio io?' mandato. 
dopo pochi secondo vibrò il cellulare.
'a far che? :)'
'a parlarti.. no, senti liam, oggi non ci possiamo vedere, stop.'
'ahahah ma dai smettila, è stato dolce.'
come riusciva a scherzare in quel momento? io avevo fatto una figura di merda e lui scherzava. mi stavo disperando.
'nono, non sto scherzando. io e te stasera non ci vediamo! mi dispiace' mandato.
'ok come vuoi.. dimmi quando te la senti :)' 
'quando me la sento? mai, mai me la sentirò! 
'aaah che casino!' pensai. ammetto che chiunque mi avesse visto in quel momento mi avrebbe fatto rinchiudere in una casa di cura; ma ero fatta così. sì, ero troppo paranoica.
presto mi pentii della mia decisione e fui presa dai sensi di colpa e pensavo che mandando tutto all'aria in quel modo, liam mi avesse preso davvero per una piscopatica. 
non sapevo cosa avrei fatto quella sera: con sara non potevo vedermi perchè i suoi rompevano visto che non stava mai a casa e in più ci saremmo viste domani per il pigiama party. avevo veramente voglia di farlo, di trascorrere un pò di tempo insieme, da sole, come ai vecchi tempi.
 
*sara*
 
mi trovavo all'atelier dove lavoravo e quella sera avevo il turno fino alle 6 perchè non c'era molto lavoro da fare. guardai l'orologio: erano le 17.50. finii di sistemare delle cartelle nei cassetti e mi apprestai a salutare le mie colleghe e il capo che quel giorno era particolarmente felice, chissà per quale strano motivo. mi diressi verso casa che distava 10 minuti a piedi dall'atelier. durante il tragitto scrissi un messaggio a zayn.
'com'è andata stamattina con liam? :) mi manchi già. sara x' mandato. 
pochi minuti dopo una vibrazione mi fece capire che aveva risposto ed eccitata, tirai fuori il telefono dalla tasca.
'benissimo! è molto felice per noi! e tu con miri? stasera voglio vederti, ricordalo x'
arrivai davanti alla porta, suonai e mi aprì mia madre che mi trovò con un sorriso da ebete stampato in faccia, dovuto al messaggio.
- sara?! - mi domandò mentre ero ancora sulla soglia della porta.
- si, scusa mamma - dissi entrando e la abbraccai. mi mancavano i miei, in questi giorni ero quasi sempre fuori casa per diversi motivi.
- ehi eccoti che ci onori della tua presenza - mi disse ed entrammo e posai la borsa sul divano. - allora come va al lavoro? - mi chiese. 
le raccontai. dopo quella discussione mi fece la tanto temuta domanda, non sapevo come rispondere.
- dimmi un pò, perchè in questi giorni non sei mai a casa? cosa hai fatto? - mi chiese disinvolta ma con aria sospettosa.
io diventai rossa e abbassai la testa. 
- c'è per caso qualche ragazzo che ti ronza intorno? - continuò con un sorriso malizioso.
- ehm, in realtà.. si, mamma - risposi con lo sguardo rivolto verso il basso.
- e chi è? - chiese con un tono che lasciava trasparire curiosità.
- zayn malik..lo conosci? è un ragazzo molto importante per me.. - dissi abbassando lo sguardo.
- ma è quel ragazzo che fa parte di quella band? - disse sgranando gli occhi e aumentando il tono della voce.
- emm..si mamma! - dissi non sapendo cosa aspettarmi.
- be, io credo che non sia una buona idea che tu lo frequenti - e la sua faccia divenne seria - insomma lui è famoso. la sua vita non è compatibile con la tua -
'COSA?mia madre mi sta dicendo che secondo lei non avrei più dovuto frequentare zayn? ma se neanche lo conosceva! non le avrei mai permesso di farmi questo'.
- NO MAMMA! - cominciai - LUI è MOLTO DIVERSO DALLE PERSONE FAMOSE CHE HAI TU IN TESTA. NON PUOI CHEDERMI QUESTO. - dissi sentendomi le lacrime agli occhi dal nervoso.
- ma.. - cominciò mia madre che però fu interrotta dall'arrivo di mio padre.
Non sapevo precisamente da dove arrivasse ma ero sicura che avesse sentito tutta la conversazione. questo fu provato poco dopo.
- dai marina non fare così.. se sara con questo ragazzo si trova bene non possiamo che esserne felici - disse l'uomo che nella mia vita mi aveva dato più soddisfazioni di tutti.
ero molto legata a mio padre e,seppure fossi la sua unica figlia femmina, non era possessivo e mi aiutava in tutte le occasioni, cercando di far ragionare la mamma che a volte era cocciuta come un sasso.
papà riuscì anche questa volta a calmarla e io gli feci un grande sorriso.
- va bene.. allora quando vorrai presentarcelo ne saremmo felici - mi disse mia madre.
io sorrisi, avviandomi per le scale per raggiungere la mia camera.
- aaaah mamma,stasera... - ma non riuscì a finire la frase perchè lei mi interruppe.
- stasera niente, stai qua con noi -
- maa.. - dissi cercando di fare l'impossibile.
- niente ma, fine della discussione -
sbuffai entrando nella mia stanza e prendendo il cellulare. mandai un messaddio a zayn 'anche miri era contentissima :) comunque stasera non ci possiamo vedere, mia mmamma vuole che sto con loro :(' mandato.
 
*miri*
 
'cos'ho fatto?ho davvero detto a liam che non posso vederlo? non sembra ci sia rimasto male però..si è arreso in fretta, la cosa mi incuriosisce e un pò mi rattrista. manca ua settimana ormai e liam partirà e non gli interessa vedermi. non ha insistito.' pensai.
così, presa dal nervoso, andai sul suo messaggio e schiacciai su rispondi.
'come mai non hai insistito?' mandato.
tempo due minuti e..
'voglio lasciarti libera di scegliere, se non vuoi vedermi non posso farci niente, no?'
le sue parole mi erano entrare nel cuore come una scheggia tagliente perchè più che triste sembrava deluso.
'non è che non ti voglio vedere, è solo che la situazione è davvero imbarazzante'
'non riesco a capire i problemi che ti fai,miri.. ti rendi conto delle assurdità che dici?'
'sono fatta così,liam'
'ho visto'
'bene'
così finì la nostra discussione e capii di aver combinato un bel casino. 'liam ormai sa quasi tutto di me, perchè devo vergognarmi? perchè devo esere così cogliona da non capire che a lui piaccio così come sono? la devo smettere di comportarmi come una bambina'.
erano le 18:30 e per quella sera avevo capito che io e liam non ci saremmo visti. sentendomi malissimo chiamai sà che certamente sarebbe stata a casa e le raccontai tutto. lei mi diede torto e aveva ragione ma lei mi conosceva e sapeva che non avrei potuto fare altro.
finimmo di parlare per le 20:30 giusto per orario di cena. io andai in camera mia, non avevo fame, continuavo a piangere pensando al mio comportamento. mi misi sotto le coperte, presi il telefono e scrissi un sms a liam 'scusa'.
dopo cercai di addormentarmi ma non ci riuscii. pensavo a liam,ovviamente. 'cosa mi aspetto? di riuscire a dormire dopo quello che ho fatto e per di più alle 21?'
mi girai e rigirai nel letto scompigliando le coperte, i vestiti e i capelli. liam non mi stava più rispondendo. cominciai a piangere come non avevo mai fatto per un ragazzo. nella mia playlist era partita 'stupid in love' di rihanna. interruppi la musica e mi tolsi le cuffie.
 
*liam*
 
'devo fare assolutamente qualcosa. non posso arrendermi così e poi dopo tutto mi ha chiesto anche scusa, cosa che a quanto pare non fa mai.non voglio che passi la serata da sola e non voglio rovinargliela. la sua chiamata di prima era stata così dolce..anche se non era diretta' pensai.
così decisi di andare da sara per chiederle un consiglio su come fare, sapevo che al mio amico non avrebbe dato fastidio, e così mezz'ora dopo mi ritrovai davanti alla sua porta.
Mi aprì la porta con un sorriso per la sorpresa ma poi si rabbuiò dopo aver notato l'espressione sulla mia faccia.
- EHI LIAM!- .. - è successo qualcosa a zayn? -
- ehi sara, nono - .. - posso entrare? -
- certo! -
così entrai e salutai i genitori di sara che non gradivano molto la mia presenza dato le circostanze ma questo pensiero non mi bloccava molto. andammo in salotto e i suoi genitori ci lasciarono soli.
- allora? dimmi -
- è miriam -
- oddio è successo qualcosa a miri?! - mi chiese con agitazione.
- no, niente, oggi voglio vederla ma è successo che.. -
- ehi ehi si lo so, mi ha chiamato prima e me l'ha raccontato -
- oh - 
- si lo so, ha sbagliato, ma è fatta così liam, è un pò..orgogliosa insomma.. -
- si lo si, però non capisco perchè si fa ancora dei problemi con me, perchè si vergogna di dirmi le cose come stanno -
- sta iniziando a fidarsi liam - .. - ci tiene moltissimo a te -
- si, lo so. prima mi ha chiesto scusa ma non le ho riposto - .. - bè, è proprio per questo che stasera non voglio fargliela passare di merda -
- oddio, ti ha chiesto davvero scusa? è una cosa davvero stupefacente! cosa vuoi fare? - 
- si mi sono sorpreso anche io ..comunque non lo so, mi potresti aiutare? io so che oggi voglio assolutamente vederla e passare del tempo con lei, ne ho bisgono.. e poi .. -
- e poi tra una settimana c'è il tour..già - disse rattristandosi.
- già.. quindi ecco, tu cosa mi consigli di fare? -
passarono un pò di minuti e speravo nell'illuminazione di sara.
- ho un'idea!! - esclamò.
- non vedo l'ora di sentirla -
- be, aspettami  un attimo -
si alzò e salì di corsa le scale, ero in ansia ma due minuti dopo era di nuovo davanti a me.
- ecco qua,tieni! - disse mostrandomi qualcosa.
- delle chiavi? cosa me ne faccio? - risposi non capendo.
- liam, proprio non ci arrivi? - la guardai perplesso - sono le chiavi di casa di miri! -
- oddio! cosa ci fanno con te le sue chiavi di casa? -
- questa è una storia lunga e te la spiego un'altra volta- disse facendomi alzare - ora vai da lei, non perdere altro tempo, non penso si arrabbierà se ti trova davanti a lei -
- ma .. - dissi mentre mi accompagnava fuori.
- niente ma payne, sbrigati! - mi urlò dalla soglia della porta quando ormai ero fuori.
- sarà una bella sorpresa! - dissi correndo verso casa di miri.
 
*miri*
 
mi rigirai sul fianco destro e appoggiai la testa sul braccio piegato sul cuscino, rimettendo le cuffie. la mia vista era proiettata verso la finestra e all'improvviso sentii un rumore strano, ma non ci feci molto caso essendo troppo immersa nei miei pensieri e concentrata con la musica.
mi sentii sfiorare il fianco con una mano. sentii un peso sprofondare sul letto. capii che qualcuno si era seduto dietro di me. spalancai gli occhi, smisi di cantare, mi tolsi lentamente le cuffie e trattenni il respiro.
'okay, qualcuno mi sta accarezzando il fianco, normale no?'. a dire il vero ero spaventata, ma anche se lo ero, mi piaceva il tocco di quella mano sulla mia pelle, mi sembrava così familiare. decisi di girarmi piano per scoprire l'identità del mio assassino, se così era.
vidi liam che mi guardava teneramente con la testa di lato. il mio cuore iniziò a battere fortissimo.
- ehi .. - mi disse.
' occazzo! come fa ad essere entrato qui?' pensai subito dopo che il suo sguardo incontrò il mio.
- LIAM! - dissi praticamente urlando e tirandomi su di colpo - come fai ad essere qui? -
ma prima che mi rispondesse, gli saltai al collo e lo strinsi fortissimo a me. in quel momento la risposta era la cosa che meno mi interessava. l'avevo colto di sorpresa, si capiva, ma non perse tempo a ricambiare il mio abbraccio. rimanemmo così per un pò di tempo ma mi staccai all'improvviso.
- scusami, non dovevo - dissi abbassando lo sguardo e asciugandomi le lacrime con la manica del maglione viola che avevo addosso.
'sono pure conciata malissimo,bene' pensai e mi innervosii.
- non devi scusarti.. -
- come hai fatto ad entrare? -
- con le chiavi di casa - disse mostrandomele.
- come hai fatto ad avere le mie chiavi di casa ? - gli chiesi sorpresa.
- me le ha date sara - .. - volevo vederti e sapevo che se ti avessi detto che sarei venuto, non avresti voluto, ma volevo parlarti, volevo risponderti.. -
- sara! certo, come potevo non pensarci?! - .. - rispondermi a cosa? - dissi.
- al tuo messaggio.. a voce intendo -
- oh, è meglio non parlarne,liam -
- io invece dico di si - disse avvicinandosi in fretta a me, con le braccia che mi avvolgevano, bloccandomi.
il suo viso era a 2 centimetri di distanza dal mio. trattenni il respiro tanto che sentii il battito del mio cuore,pensavo di morire. mi feci forza e..
- e..e..c..che cosa mi vorresti rispondere? -
- questo - disse venendo velocemente contro di me con le labbra. mi baciò con forza, con passione in modo che io non potessi scappargli. spontaneamente ritrovai le mie braccia attorno al suo collo.
mi adagiò sul letto, la sua bocca non si separò dalla mia e lo ritrovai su di me. il suo corpo era attaccato al mio. sentivo l'adrenalina scorrermi in tutto il corpo, mi sentivo strana, ma mi piaceva quella sensazione. le sue mani mi accarezzavano dappertutto. stavo bene, ma sapevo che a quel passo saremmo andati oltre e io non mi sentivo di farlo. prima che io facessi qualsiasi cosa , lui si staccò lentamente e mi guardò dritto negli occhi.
- sei bellissima, lo sai? -
- ma smettila, in questo stato? ma mi hai visto? -
- si, e bene direi - disse maliziosamente.
- hei hei - .. - non mi guardare così eh -
- e come ti devo guardare? se non mi credi .. -
- hai visto i miei capelli? hai visto come sono vestita? peggio di così non posso essere credo -
- hai finito? - disse ridendo.
- che hai da ridere? -
- per quello che dici, a me piaci molto così, pantaloni della tuta, maglione, capelli scompigliati, mi piace - disse passando le mani sulle mie gambe e poi sulle braccia.
- no liam - dissi bloccandogli le mani - non ora, non me la sento -
lui capì e smise subito per rispettare la mia scelta. si sentì in imbarazzo e per rompere quel momento mi baciò con la stessa passione di prima. poi si staccò dolcemente e mi tirò a sedere. ne ero sorpresa.
- ora mi dici perchè ti vergognavi di vedermi dopo quella chiamata? -
  
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