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Autore: stellaaaaa96 _    15/07/2013    1 recensioni
Perchè per me... la vita non ha più senso... è andare avanti è un sacrificio ... è l'unica consolazione è il dolore e sapere che prima o poi la morte arriva per tutti anche per me...
Allora mi domando per quale motivo continuare a soffrire e cercare di andare avanti...
Se basta lasciarsi andare e... e tutto avrà fine... Senza più nessuna paura...
1-2-3 un taglio netto è arriverà il buio....
Sono tutti umani...
Ci saranno una Bella e un Edward molto diversi ma il loro amore li aiuterà a superare ogni difficoltà....
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun libro/film
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Per ogni dolore c'è sempre...







Buona sera...
 Scusate il terribile ritardo, ma purtroppo la mia testolina non riusciva ad elaborare il capitolo.
A presto un bacio...





<< C... come ? >>
<< Bella, hai capito benissimo cosa ho detto. >>
<< Come fai a chiedermi una cosa del genere? >>
<< Bella, ti prego >>
<< No! >>
<< Come fai a dire tu una cosa del genere, ti farai male... più di quanto tu non te ne sia già fatto >>
<< A te che importa? >>
<< Bella, ricordi quando mi hai detto che con me stavi bene, che ti facevo dimenticare almeno per un po’ il tuo passato? >>
<< Sì! >>
<< Ecco per me è lo stesso tu... non lo so... riesci a farmi stare bene quando sono con te, la fottutissima voglia di sparire, di farla finita non c'è... perché voglio stare con te... voglio viverti >>
<< Che cosa stai cercando di dirmi? >>
<< CAZZO >> quasi urla e tira un calcio alla panchina.
<< Non capisci che ho paura di perderti, che tengo a te... non posso perdere anche te Bella, non ti permetterò di farti del male >>
<< Perché? >>
<< Cazzo Bella, mi sto innamorando di te, come fai a non capire? Sai perché ho reagito così l'altro giorno? Perché ho paura di quello che provo per te Bella, una fottutissima paura, e non voglio stare male ok... non voglio vivere con il terrore di perdere te >> lo urla. Io non so cosa fare, che cosa pensare, non mi aspettavo una cosa del genere. Cazzo, si sta innamorando di me nonostante tutto  ed è andato via perché non voleva perdermi.
<< Quindi? >> chiedo.
<< Quindi o mi prometti che smetterai di farti questo >> dice mentre indica il mio braccio << O tra noi non potrà mai esserci niente... nonostante quello che provo per te. Quindi decidi, Bella >>
E adesso?! Fino ad ora volevo una motivazione valida, e cazzo se la sua lo è.
Ed io? Io cosa voglio? Perdere lui o perdere la mia unica valvola di sfogo.
Decisioni, decisioni...
<< Ho capito... Il tuo silenzio parla da solo. >> Dice mentre mi da le spalle e va via di nuovo, ma questa volta per colpa mia.
Ed io non lo fermo. Sono troppo codarda, non ho la forza e il coraggio necessario per intraprendere una cosa del genere.
Per cambiare, per iniziare a vivere, per superare il mio problema perché lo so che tale... un problema, uno sbaglio, un errore.
Prendo la mia testa tra le mani...
E se avessi sbagliato? Forse insieme a lui potrei trovare la forza che mi manca, lui potrebbe essere la mia forza ed io la sua.
Forse in due le cose andrebbero meglio.
Vuoi perderlo? Con lui hai una scelta.
<< Signorina? >>
<< Sì? >> Alzo la testa di scatto e mi volto verso la voce che mi sta chiamando.
Vedo una vecchietta, con i capelli grigi, le guance rosa e gli occhi vispi anche se si legge una nota di dolore in essi.
<< Mi scusi  se mi intrometto, ma ho sentito casualmente la vostra conversazione >> istintivamente copro le mie braccia.
<< Posso permettermi di darti un consiglio? >>
<< Eeem sì  mi dica signora >>
<< Elisabeth, signora mi fa sentire vecchia >> dice con un sorriso bellissimo sulle labbra.
<< Ok allora mi dica Elisabeth >>
<< Io so, capisco quello che tu stai provando decidere, cambiare non è facile. Bisogna avere molto coraggio e forza di volontà. Ma quando non si ha, insieme è più facile. Fattelo dire da una vecchia rimbambita come me >> si ferma un attimo e prende fiato per poi ricominciare la sua arringa.
<< La vita è spesso ingiusta, sbagliata. La vita non è perfetta, ma niente lo è. Magari un giorno sei felice, e il giorno dopo il mondo ti cade addosso.
La vita è un insieme di se e di forse.
E se avessi detto quella cosa? E se non avessi mollato? E se l’avessi rincorso? Forse se l’avesse rincorso non avrebbero mai sofferto in quel modo. O magari si sarebbero persi e poi ritrovati lo stesso.
La vita, oltre che ingiusta, è anche imprevedibile.
Un messaggio sbagliato, una telefonata al momento sbagliato o al momento giusto. Un limite di velocità superato, un incrocio.
Basta poco per mescolare le carte in tavola. Un istante e tutto cambia. >>
La vedo fermarsi e riprendere fiato, le sue parole bruciano dentro, sono vere ed è per questo che fanno male.
<< Ragazza mia, non fare lo stesso errore che feci io tanti e tanti anni fa, perché sì sono andata avanti, ho avuto una vita... che può anche dirsi felice, ma una parte di me ha sempre avuto quel rimpianto, ha sempre sofferto. Non lasciare che sia la paura a governare i tuoi sentimenti e le tue azioni. Perché niente è immutabile, tutto cambia. Quindi è meglio fare più sbagli possibili, perché è da essi che si impara >>
<< Cosa sta cercando di dirmi? >>
<< Mi sono subito pentita della scelta fatta ma... >>
<< Ma? >> chiesi con impazienza.
<< Ma era troppo tardi >>
<< Che intende dire? >>
La vedo tirare un sospiro e poi iniziare a parlare di nuovo.
<< Eravamo proprio qui sai... abbiamo discusso, lui mi ha messo davanti ad una scelta, io non ho avuto il coraggio di cambiare, di mettere in gioco me stessa, abbiamo litigato e lui è andato via. Allora pensavo che il gioco non valesse la candela, ma io mi sbagliavo e come. Sono andata avanti, mi sono sposata, ho avuto dei figli e da loro dei nipoti voglio bene a mio marito, ma non lo amerò mai allo stesso modo, perchè dentro al mio cuore porto una ferita che non si chiuderà mai, porto la ferita dei rimpianti. Non fare il mio stesso errore, combatti, la vita è una sola per sprecarla a soffrire, a farsi del male. >>
<< Io mi dispiace, ma scusi devo andare. Grazie >> dico nervosa e impaziente, mentre mi alzo dalla panchina e inizio a correre verso di lui. Elisabeth ha ragione non c'è tempo per sprecarlo ed io lo so bene, la vita va avanti anche per me.
<< Vai corri! Sii felice. >> sento Elisabeth urlarmi da lontano, e spero di riuscirci di farmi perdonare.
   
 
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