Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: itsteddysheeran    15/07/2013    3 recensioni
Solita uscita del sabato sera.
Solito locale.
Solito tavolo.
Più una scommessa e un Castiel costretto ad offrire una birra a Dean Winchester.
E quella che nasce come una scommessa tra Meg e Castiel diventerà qualcosa di più tra Castiel e Dean.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La settimana successiva era stata abbastanza normale per Castiel: si era svegliato tutte le mattine alle sei in punto, era andato a correre, poi era tornato a casa e aveva mandato un messaggio a Dean. Avevano iniziato a scambiarsi messaggi dopo quel sabato sera e ad entrambi faceva piacere, perché significava che prima o poi si sarebbero rivisti.
A Sam nemmeno era dispiaciuto, sapeva che un amico in più avrebbe fatto solamente bene a suo fratello e che l’avrebbe liberato dalla monotonia di tutti i giorni. Tra casa e lavoro, Dean non usciva mai. Era raro che lo facesse e, in tutti i casi, non andava in posti che non fossero il locale di Ellen o casa di Bobby.
Quel sabato mattina, Sam consigliò a Dean di chiamare Castiel. Si erano accordati tra di loro per invitare Dean ad uscire e andare ad una festa.
Era stata Meg  a dire a tutti della festa a casa di Lisa Braeden, una sua vecchia amica. A tutti era sembrata una buona idea, anche perché era da tanto che non andavano ad una festa, quindi quella era l’occasione giusta.
Dean accetto subito e Castiel ne fu decisamente contento, tant’è che rimase sorridente fin quando non uscì da casa, dove trovò Gabriele. Suo fratello non tornava a casa da ben due giorni e il piccolo Novak odiava quando faceva così siccome non sapeva né cosa faceva né con chi, quindi non poteva mai rispondere alle domande degli amici che chiedevano di lui.
“Cassie, come siamo eleganti!” Squittì, abbracciandolo.
“Devo andare. Perdonami se sto interrompendo questo momento così intenso tra fratelli, ma devo passare a prendere i miei amici.”
“Non tornare tardi, Cassie. Stasera torna Balthe!” Castiel sbuffò, poi salì sull’Impala e iniziò a guidare.
Balthazar era un loro caro cugino che però non avevano mai sopportato. Riusciva a rendere ogni situazione imbarazzante e Castiel odiava quando qualcuno diceva cose su di lui che lo mettevano in disagio. La sua ultima visita risaliva a tre anni prima a causa della festa dei ventidue anni di Gabriele, poi non era più tornato, non per quanto ne sapevano almeno. Ma a loro andava bene così, non si lamentavano del fatto che lui non si facesse mai vivo.

I primi che Castiel andò a prendere quella sera furono i Winchester, poi passò da Chuck e Anna. Meg viveva vicino casa di Lisa, quindi si sarebbero visti una volta arrivati.
Entrarono tutti insieme una volta lì e trovarono Meg sulla soglia della porta, già sbronza. Fu Sam a sorreggerla e ad accompagnarla in salotto, dove rimase per il restanti venti minuti; Chuck e Anna si accomodarono fuori, sull’altalena, e parlarono del viaggio che avrebbero fatto il mese successivo.
E Dean e Castiel rimasero soli, seduti sulle scale. A Castiel non piacevano le stanze troppo affollate e nemmeno a Dean, così era rimasto con lui. Non si dissero niente per un po’, entrambi con la paura di annoiare l’altro. Castiel aveva sempre avuto sempre quella paura e sapeva che non l’avrebbe mai lasciata insicuro com’era.
“Allora, Cas, che facciamo? Io mi annoio qui.” Gli disse Dean all’improvviso. Solo allora Castiel si rese conto che Dean si era allontanato nel frattempo ed era tornato con due bicchieri di birra.
“Se tu vuoi andare, per me va bene. Io sto bene qui.”
“Dai, vuoi perderti una canzone del genere? Tu la adori!” Dean iniziò a muoversi a ritmo di “A Crazy Thing Called Love”, facendo ridere Castiel. Dean non sapeva ballare ma per far smuovere l’amico da quel gradino avrebbe fatto di tutto.
“Allora, andiamo?”
“Io non so ballare, Dean.”
“Nemmeno io.” Castiel sospirò, poi si alzò e seguì Dean nella sala affianco. Dean lo trascinò  nel bel mezzo della folla, poi iniziò a muoversi seguendo il ritmo, nonostante quelle mosse fossero terribilmente imbarazzanti.
Castiel si costrinse ad imitarlo e inizio a muoversi come lui, ridendo senza volerlo. Era strano come Dean riuscisse a divertirsi con quel ragazzo, così strano e silenzioso. Lui di amici ne aveva avuti ma, dopo il liceo, erano tutti scomparsi e l’unico con cui era rimasto in contatto era Adam, un ragazzo che aveva conosciuto grazie a Sam. Si vedevano ogni tanto, a volte per una birra insieme o per parlare dei vecchi tempi che entrambi rimpiangevano parecchio.
Ma Dean sapeva che Castiel non era un rimpiazzo, era tutt’altro, ne era sicuro. Era un qualcosa simile ad un possibile migliore amico o qualcosa di più, forse.
Dean smise di pensare al passato e ad Adam quando sentì la mano di qualcuno afferrare la sua. Si voltò e vide Bela, una delle sue vecchie fiamme. Era stata una storia durata veramente poco la loro, sì e no due mesi. Però Dean rimaneva comunque attraente per lei e Bela non si sarebbe mai fatta scappare l’occasione di poterlo avere di nuovo ai suoi piedi.
Castiel vide Dean allontanarsi lentamente e si fermò nel bel mezzo della stanza. Si allontanò poco dopo, diretto alla sua macchina. Voleva tornare a casa, dormire e far finta che quella serata non fosse mai esistita.
In fondo a Dean non piacevano i ragazzi, quel bacio era stato solamente uno scherzo nei confronti dei suoi amici. Niente di più, niente di meno.
Non poteva pretendere che passasse tutto il tempo con lui, che uscissero insieme da soli. E Castiel non poteva di certo dirgli che gli sarebbe piaciuto passare più tempo insieme e divertirsi, non con la possibilità di non sentirlo più il giorno successivo.
Castiel arrivò in giardino prima di fermarsi. Lì vide Sam e Meg baciarsi e rimase con gli occhi spalancati, abbastanza sconvolto. Erano entrambi sbronzi, Castiel se ne rese conto quando vide i bicchieri di birra gettati ai loro piedi sull’erba. Non si avvicinò comunque e, una volta preso fiato per bene, si avviò verso il parcheggio.
La sua Impala era lì per fortuna e Castiel fu grato a Chuck per avergli detto di parcheggiarla lontano dalla casa di Lisa. Sospirò una volta entrato in macchina. Era stata una serata strana e andare a casa sarebbe stata la scelta migliore.
“Andavi via senza di me?” Castiel sobbalzò e si voltò alla sua destra, trovando Dean che lo fissava. Ammiccò un sorriso, poi aprì la portiera e lui entrò, sedendosi accanto a Castiel.
“Ho visto Sam, sembra si stia dando alla pazza gioia con Meg.” Mormorò Dean e Castiel rise. Probabilmente  nessuno dei due avrebbe ricordato nulla il mattino successivo e sarebbe stato meglio così per tutti. A Meg non piacevano i fidanzati, non si era nemmeno mai innamorata in vita sua, preferiva non legarsi troppo a determinate persone e andare avanti, facendo quel che le andava di fare solamente. Non le piaceva rimanere delusa.
“Già. L’ho notato anche io. Anche tu ti sei dato alla pazza gioia con la ragazza di prima, no?” Dean deglutì, ridacchiando.
“Vuoi la verità?”
“Sì, se ti va di dirmela.”
“Non mi sono divertito, stavo pensando a tutt’altro.”
“Be’, a volte capita.” Mormorò Castiel, pensando che anche lui era preso da tutt’altro, era preso da Dean. Gli piaceva, di questo ne era certo, ma non era il tipo che dichiarava i suoi sentimenti da un giorno all’altro, per di più ad un persona non interessata così tanto a lui.
“A me no, Castiel. Di solito ho sempre le idee chiare, so cosa voglio e cosa no.”
“C’è una prima volta per tutto.”
“Tipo il nostro bacio? Era il tuo primo bacio, no?” Castiel serrò le labbra, fissando gli occhi di Dean. Quello era stato il suo primo bacio con un ragazzo, il suo vero primo bacio era stato con una ragazza del terzo anno alla sua prima festa. Non era stato un granché, anche perché lui era scappato via un attimo dopo ed era corso a casa di Chuck per raccontargli tutta la vicenda.
“No, cioè, sì. È stato il primo bacio con un ragazzo.”
“E ti è piaciuto?” Quelle domande misero abbastanza a disagio Castiel. Dean l’aveva baciato e gli stava chiedendo se gli era piaciuto? Perché mai? A lui piacevano le ragazze, quale bisogno aveva di sapere se il bacio era stato piacevole o no per Castiel?
“Sì, anche se praticamente non potevo respirare.”
“Devo esercitarmi allora.” Castiel non ebbe il tempo di controbattere che si trovò attaccato alle labbra di Dean. Per la seconda volta. Quella volta riuscì a respirare e le labbra di Dean si mossero perfettamente insieme alle sue. Gli sussurrò di rilassarsi, poi gli accarezzò la guancia sinistra e  Castiel sentì l’aria mancargli.
Dean l’aveva baciato e non era stato per nessuna scommessa o qualcosa del genere. L’aveva baciato per “esercitarsi”, così gli aveva detto o, almeno, fatto capire. Dean sapeva che non era così, sapeva che l’aveva baciato perché gli andava di farlo, perché Castiel aveva qualcosa di speciale che lo attirava dannatamente. Forse erano i suoi occhi, forse le sue labbra o, forse, era semplicemente la sua aria da ragazzo timido e terribilmente insicuro.
Quella volta, per qualche strano motivo, fu Dean a staccarsi. Non disse nulla e così Castiel, ancora fermo alla fase “Dean Winchester mi sta baciando”.
Sembrava quasi sconvolto, ma lo era piacevolmente.
“Dici che va meglio così?”
“Non lo so. I – io non ero molto attento. S – scusa.” Balbettò Castiel, posando le mani sulle gambe e respirando faticosamente.
Dean annuì semplicemente, mordendosi il labbro inferiore. Non gli dispiaceva affatto, non gli sarebbe dispiaciuto baciarlo di nuovo.
“Quindi dovrei baciarti di nuovo.”
“Io dovrei andare a casa però. Arriva mio cugino tra un po’.”
“Allora ti darò il bacio della buonanotte quando dovrai andar via.” Castiel annuì, incapace di far altro. Mise in moto e guidò con il cuore in gola. Sentiva lo sguardo di Dean sul suo corpo e quella cosa lo metteva a disagio. Odiava sentirsi fissato da qualcuno, c’era sempre qualcosa che gli altri notavano e che gli facevano notare.

Castiel ci mise leggermente di più per arrivare a casa Winchester. Di solito ci impiegava venti minuti, quella volta ne aveva impiegati trentacinque grazie a delle vie secondarie che avevo preso solo qualche volta.  Aveva parcheggiato l’auto fuori al vialetto come al solito però.
Dean era silenzioso e Castiel non sapeva cosa dire. Rimasero in silenzio per un po’, poi Dean si avvicinò all’altro posandogli una mano sulla spalla. Castiel si voltò verso di lui e abbassò lo sguardo su quelle labbra. Deglutì, incapace di dire qualcosa in quel momento.
“Hai sempre quella faccia spaventata quando qualcuno sta per baciarti?”
“No, di solito no.”
“Allora devo pensare che sia colpa mia.” Castiel scosse la testa e si avvicinò abbastanza per lasciargli un lieve bacio sulle labbra. Gli sorrise, osservando gli occhi verdi illuminati dalla luce del lampione alle sue spalle.
“No, sono solo un po’ stanco.”
“Va bene. È stata una bella serata però. ” Dean baciò per un’ennesima volta Castiel prima di andar via. Lo baciò e poi sgattaiolò via, con le mani infilate nelle tasche della giacca.
Castiel andò via subito e l’unico pensiero che aveva era quello di tornare a casa, ignorare Gabriele e Balthazar, infilarsi sotto le coperte e dormire fino al mattino successivo senza pensare a quella serata. Era stato tutto così strano, Dean era strano. Ma avrebbero chiarito, Castiel lo sentiva. Odiava quando le cose erano confuse, oppure strane. Andava a finire sempre male quando non capiva cosa stava succedendo attorno a lui.

Stranamente, però, sentiva che le cose non sarebbero andate male come al solito. 
 


spazio autrice.
Salve!
Ce l'ho fatta a pubblicare finalmente lol
Spero vi piaccia il capitolo, nel prossimo penso ci sarà Balthe :')
Ringrazio chi ha recensito il primo capitolo e messo la storia nelle seguite, preferite o ricordate 
♥ ;_;
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: itsteddysheeran