Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Inu_Ran    15/07/2013    2 recensioni
Il mezzo demone alle prese con costumi, acqua, tanta gente e una dolce kagome. Questa storia sarà composta da 2 capitoli massimo 3 e parlerà di una giornata di mare con Inuyasha. Non vi dico altro buona lettura ^^
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                         Tutti a mare.

Cap. 1: Scelte.

“Inuyasha, voglio tornare a casa.”
L’estate era arrivata alle porte, il caldo era insostenibile. Erano passate tre settimane dall’ultima volta che Kagome era stata a casa sua. Aveva voglia di andare al mare, di lasciare quel mondo fatto di demoni, umani malvagi e creature spaventose. Aveva bisogno di una pausa. Ma come poteva abbandonare tutto, anche se per un giorno, per rilassarsi? Il mezzo demone non le avrebbe permesso di allontanarsi da lui. Un po’ perché voleva trovare tutti i frammenti dello Shikon, per poi sconfiggere Naraku, un po’, anche se non l’avrebbe mai ammesso, poiché la ragazza le sarebbe mancata terribilmente con la conseguenza di essere scontroso con tutti. Tante volte, vista la troppa permanenza nell’altro mondo, era andata a prenderla ma ogni volta succedevano cose assurde: aveva dovuto aiutare il suo fratellino Sota a dichiararsi, quella situazione gli aveva creato un grande imbarazzo, aveva fatto compere con Kagome, un'altra volta le aveva rotto la bicicletta, e per ripararla l’aveva rotta ulteriormente in seguito per avere soldi lavorava per il nonno, ancora non si capacitava di come la rabbia della ragazza fosse svanita non appena le sue compagne avevano lasciato casa sua.
“Devi sostenere altri esami?” 
“No, ma visto che l’estate è arrivata volevo andare al mare.” Rispose la ragazza comprendendo che non sarebbe stato facile convincerlo.
“Allora non se ne parla. Non puoi farti una nuotata nel fiume al villaggio?” chiese il mezzo demone come se quella idea fosse stata geniale.
“Non capisci niente. Ho bisogno di una vacanza, senza la pura che nuotando al villaggio qualcuno mi attacchi o mi rapisca e cose del genere. Perché non vuoi capire? Sei un egoista.”
“Io sarei un egoista? Sei tu che vuoi perdere tempo in cose futili.” Poco lontano da lì Miroku, Shippo e Sango non prevedevano niente di buono. Per questo il monaco decise di aiutare Kagome nella lotta con il suo amico.
“Inuyasha, falla andare. Siamo tutti stanchi,abbiamo bisogno di una pausa. Non siamo come te, noi abbiamo bisogno di riposarci.”prese un profondo respiro e poi continuò”Anzi perché non vai anche tu con Kagome e passi una giornata al mare.” All’udire quelle parole gli occhi di Kagome iniziarono luccicare al solo pensiero di passare una giornata con il mezzo demone, al contrario la povera vittima non prevedeva niente di buono.
“Non esiste. Io non perdo tempo in queste cavolate.” Si girò verso la ragazza e ciò che vide lo fece rabbrividire. 
“Inuyasha.” Disse con occhi omicidi.
“S-si” lui si fece piccolo, non la fisso negli occhi, perché sapeva che la condanna divina stava arrivando.
“A cuccia” una forza a lui conosciuta lo scaraventò al suolo fracassandogli le costole.
“Sei un egoista, antipatico, tu mi lascerai andare perché non mi comandi.” Nel frattempo che parlava metteva la parola ‘ a cuccia’ tra un insulto e l’altro” Io non faccio cose stupide.” La ragazza sbatté i piedi a terra e si diresse verso il pozzo. Il mezzo demone che non riusciva a muoversi pronunciò il suo nome ma venne scaraventato di nuovo al suolo. Kagome salutò i suoi tre compagni e saltò giù. Dopodiché s’incamminò verso casa sua. 

“Ciao Kagome che bello rivederti, come mai sei arrabbiata?” domandò serafica sua madre.
“Niente lasciamo perdere, io vado a rilassarmi. Oggi mangio a casa.” Detto questo andò verso la sua stanza e si buttò a peso morto sul letto. 
-Stupido, idiota, egoista,antipatico- iniziò ad insultare mentalmente , con tutte le parole che conosceva e in tutte le lingue, il mezzo demone. Stanca di pensare si addormentò, più tardi avrebbe trovato altri insulti. 

Dall’altra parte del pozzo Inuyasha, vivo per miracolo, batteva un piede a terra e picchiettava con le unghie sulla superficie , ormai rovinata, del pozzo. 
“Perché non metti da parte il tuo orgoglio e vai da lei. Credimi un pausa ti sarà utile.” Cercò di convincerlo il monaco ma Inuyasha era troppo orgoglioso. Miroku sbuffò e s’incamminò al villaggio seguito dal piccolo demone volpe, Sango e Kirara. Non appena fu da solo guardò prima a destra, poi a sinistra e solo quando non vide nessuno all’orizzonte si buttò nel pozzo.  Con passo felpato e con una grande agilità si ritrovò davanti la finestra della stanza della ragazza. L’aprì con delicatezza, non voleva farla arrabbiare più  del dovuto, ed atterrò davanti il suo letto. 
“Sta dormendo.“ sussurrò dispiaciuto. Portò una mano sulla sua guancia e, stando attento a non ferirla, l’accarezzò. La sua pelle era candida proprio come la neve. Poi si spostò sui suoi capelli e si rese conto di quanto fossero lisci e vellutati, erano un contrasto con la sua nivea pelle. Senza che il suo cervello gli avesse dato l’ordine passò alle sue labbra, segnandone i contorni. Erano così morbide, rosee, candite … Kami  quanto avrebbe voluto baciarle. Gli occhi di Kagome si schiusero e lui ritrasse immediatamente le mani. La ragazza ancora addormentata non si accorse di nulla e solo quando mise a fuoco l’individuo davanti a lei si sedette.
“Che ci fai qua?” disse con la voce ancora impasta dal sonno.
“Volevo”- metti da parte l’orgoglio, metti da parte l’orgoglio-si ripete mentalmente”sono venuto a farti le mie…”
“Le tue?” chiese sicura che la parola che seguiva era ‘scusa’.
“Le mie scuse. Ho riflettuto che non c’è fretta quindi divertiti a mare. Io torno al pozzo mangia ossa.” La faccia di Inuyasha s’incupì perché di lasciare la ragazza non gli andava proprio. Fece un profondo respiro e spiccò un salto per uscire fuori dalla stanza, ma fu trattenuto da una manica dalla ragazza che lo fissava con un enorme sorriso. 
“Puoi rimanere qua, potremo andare al mare insieme e poi tornare all’epoca Sengoku. Credimi ci divertiremo tantissimo.” Il suo sorriso divenne più grande e lui non ebbe il cuore di dirle di no.
“Va bene.” Disse rassegnato.
“Ascolta prima dobbiamo andare a comprarti un costume, una maglietta e delle scarpe. Non prima di aver pranzato. Meno male che i centri commerciali fanno no stop.” L’ultima parte la disse fra se e se perché il mezzo demone si era bloccato sulla parola ‘costume’, non capiva cosa fosse.
“Kagome, cos’è un costume?”chiese dubbioso.
“Il costume è un indumento che s’indossa quando solitamente si va al mare. Poi ti devo comprare una camicia, non ti preoccupare è una specie di maglietta con i bottoni …”Inuyasha era sempre più confuso”e delle scarpe poiché al contatto con la sabbia i tuoi piedi ti brucerebbero.”
“Tsk, i miei piedi possono resistere a tutto.”
“Si come no? Comunque andiamo a mangiare e poi usciamo.” Alla parola cibo il cervello di lui si staccò. Amava tanto quel cibo ninja, tranne quello troppo piccante. Il pranzo durò un ora in tutta tranquillità se non fosse che Inuyasha mangiava come un animale, del resto era metà cane, senza le posate ma con le mani. Ogni volta che la ragazza lo fissava un enorme gocciolone le spuntava dalla testa mentre sua madre rideva a quella scena. 

“Mamma, noi stiamo andando. Penso che saremo qui all’ora di pranzo.” Prese il cappellino e lo mise sulla testa del mezzo demone.  Dopo dieci minuti furono davanti al centro commerciale. Entrarono e Inuyasha si meraviglio di quante persone fossero lì dentro. Fu trascinato in un negozio e costretto a guardare mille costumi. Non sapeva decidere perché non ne capiva il motivo, la sua veste era perfetta era anche un’armatura quindi perché comprare il costume?. Alla fine Kagome ne scelse tre che erano a pantaloncino: il primo era tutto rosso,abbastanza semplice, l'altro aveva stampati degli enormi fiori azzurri con lo sfondo marrone ed infine l’ultimo era a pallini gialli e blu. L’accompagnò al camerino e gli diede i tre indumenti.
“Provatene uno. Quando hai finito chiamami che voglio vedere come ti stanno.” Disse Kagome chiudendo la tendina rossa del camerino. Inuyasha, ormai solo, prese i costumi e li guardò.
Adesso cosa doveva fare?


Angolo di quella pazza dell’autrice:
Come mi è uscita una cosa del genere? Davvero non ne ho idea XD. Sarà per il caldo in Sicilia, per la voglia di mare ma fatto sta che ho pensato ad Inuyasha al mare, come si comporterebbe?. Spero di non aver fatto i personaggi  OOC. Diciamo che Inuyasha non sempre lascia andare Kagome a casa. Mi sono messa a ridere al pensiero del mezzo demone con in mano un costume, in quell’epoca non erano presenti quindi cosa farà?. Per ora diciamo che è stato piuttosto tranquillo ma il prossimo capitolo sarà una lotta vi dico solo il nome: Inuyasha vs il costume. Ringrazio tutti per aver letto, recensito o messo in una delle tre liste.
Un bacione e alla prossima ^^

  
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