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Autore: ponfo    15/07/2013    2 recensioni
Si impara ad amare solo amando.
Dal capitolo primo.
-Ah,ciao Harry! Lou,lui è Harry e viceversa- Louis non mi ascoltava. Stava guardando Harry.E Harry guardava lui. Louis cominciò a sorridere e ad arrossire. Era sempre stato una persona piuttosto fredda,sapeva sempre cosa voleva e non si faceva problemi a dire quello che pensava. L'unica cosa che non aveva il coraggio di confessare al mondo e più che altro ammettere a se stesso, era la sua omosessualità. Era convinto che sua madre l'avrebbe presa come una maledizione,come un intoppo divino nella costruzione del suo "figlio perfetto".In quel momento però,la sua usuale freddezza era sparita,il suo essere così impassibile nel far trasparire le sue emozioni,non sembrava esserci,era semplicemente lì,sorridente e rosso in viso,con il celeste dei suoi occhi perso nel verde di Harry.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amanda

 

 

 

Mi svegliai molto tardi con Louis accanto che ancora dormiva profondamente.

Lo avevo portato da me a dormire dopo che si era ubriacato perchè sapevo che i suoi genitori si sarebbero incazzati a bestia vedendo loro figlio in quelle condizioni,così chiamai la madre di Louis per avvisarla che sarebbe restato da me inventando una scusa.

La madre di Louis era la classica madre londinese: dedita al lavoro al punto tale da dimenticare i figli.

Era una specie di segretaria di uno studio medico in centro e lavorava fino a sera tardi così da costringere Louis a essere la mamma sostitutiva per le sue 5 sorelle minori.

Era una protestante estremista se così la si può definire.

Vedeva in Louis una specie di futuro prete e mai e poi mai gli avrebbe perdonato una sua dichiarazione di omosessualità.

Penso che il termine più adatto per definire la madre di Louis sia bigotta.

Sì,la madre di Louis era terribilmente bigotta.

Il padre invece era solo un imbecille.

Non ci sono altri aggettivi che possano descrivere la stupidità di quell'uomo.

Lavorava in una fabbrica metallurgica e il tempo libero che aveva lo passava in un pub vicino casa pur di non stare con i suoi figli che odiava reputandoli colpevoli della sua vita rovinata. Tornava a casa verso le 2 della mattina e cominciava ad urlare come un indemoniato svegliando tutta la famiglia. Si calmava solo dopo aver pestato per benino o sua moglie o il povero Louis che prendeva anche quelle botte che altrimenti sarebbero state riservate alle sue sorelle.

Era estremamente omofobo e quando notava un qualsiasi comportamento nel figlio che non rispecchiasse il suo concetto di “uomo” cioè rude e completamente scemo,non perdeva l'occasione per tumefargli il viso.

Louis odiava i suoi genitori,ma non poteva andarsene di casa finchè tutte e cinque le sorelle non avessero compiuto la maggiore età in quanto,non essendo orfani,non avrebbe potuto richiederne l'affidamento.

 

 

 

 

 

 

Preparai la colazione e un'aspirina e portai il tutto in camera mia dove Louis ancora dormiva beato,russando tranquillamente.

Mi cadde il cucchiaio per terra e il rumore provocato dal contatto con il pavimento,svegliò il bello e addormentato.

-Buongiorno,stellina! Ben svegliato!!- lo canzonai.

-Eh?Che?...Mh,lasciami dormire!!- bofonchiò immergendo la testa nel cuscino.

-Via,via...È tardi!! Devi svegliarti e andare a casa o tuo padre mi ucciderà!!- lo brontolai spintonandolo su un fianco.

Ad un tratto scattò in piedi guardandosi in giro.

-M-ma..Dove sono? Ahh!! La mia testa!!- disse massaggiandosi le tempie doloranti per la sbornia.

-Non ricordi nulla,eh?- gli porsi il vassoio con cibo e aspirina. Lo prese e mi guardò preoccupatissimo.

-I-io,n-no....Cosa ho fatto?- domandò cominciando ad agitarsi.

-Ti sei solo ubriacato da fare schifo,Harry ti ha aiutato a vomitare,suppongo, e poi sono arrivata io che da brava eroina ti ho salvato da una banda di manigoldi. Niente di che,dai. Una seratina tranquilla. - sorrisi cercando di farlo ridere.

Il suo viso era tutt'altro che sorridente.

Era di un pallore unico,sembrava un cadavere mentre mi ascoltava.

-H-Harry?- fu l'unica cosa che lo colpì- E-era lì con me?- domandò con le lacrime agli occhi.

-S-sì. Perchè ? Ricordi qualcosa?- gli chiesi mentre lo guardavo nei suoi occhi terrorizzati.

-CAZZO,CAZZO,CAZZO,CAZZO,CAZZO!!PORCA TROIA!!!- sbottò cominciando a piangere come una foca.

-Ehi Lou!! Che c'è? Stai calmo,non piangere! Parla con me!- provai a confortarlo abbracciandolo.

Mi strinse violentemente e cominciò a singhiozzare.

-Manda,ho combinato un casino,porca troia!- biascicò tra le lacrime.

Dal tono della sua voce e dalla sua agitazione mi aspettavo che mi dicesse che gli aveva fatto un pompino per la strada o che lo aveva stuprato di gusto,ed invece...

-L'ho quasi baciato!!!-

Rimasi di stucco.

Mi veniva quasi da ridere perchè mi aspettavo il racconto colpevole di chissà quali porcate ed invece Louis stava piangendo come una fontana solo per aver avuto l'intenzione di baciarlo.

Mi ricomposi ed evitai di scoppiargli a ridere in faccia perchè non mi sembrava molto carino.

Lui continuò a raccontare.

-Ero ubriaco marcio e mi ricordo solo che ad un certo punto ho visto quegli occhi così vicini a me e le sue labbra che tremavano mentre io avvicinavo le mie. Poi ho nella testa solo immagini confuse di persone e di te che urli contro di loro. Dio,Manda,come farò??????-

Fu scosso dai singhiozzi e si strinse ancora di più a me che gli accarezzavo i capelli scompigliati dal cuscino.

-Tranquillo,Lou. Risolveremo tutto. Non è successo niente. Tranquillo....- E mentre continuavo a tranquillizzarlo gli feci una domanda che scatenò ancora di più il suo pianto.

-Non ricordi nient'altro?- Glielo chiesi sperando in una qualche frase detta da ubriaco che potesse aiutarlo ad inventare una scusa per giustificare il suo comportamento.

-I-io...gli ho detto che-che era bello...-

Lo disse distrutto ricordando quelle parole che sembravano dei macigni sul petto.

Lo abbracciai non sapendo che altro fare.

Le sue lacrime non smettevano di rigargli il viso di porcellana.

-Andrà tutto bene,tranquillo. Sistemeremo tutto.-

Pur non credendoci minimamente glielo dissi per tranquillizzarlo. Non sapevo davvero cosa avrei potuto fare per aiutarlo.

 

 

 

 

 

 

 

Erano passati tre giorni dal ballo invernale e Louis non accennava il minimo miglioramento psicologico.

Si trascinava svogliatamente dal suo armadietto alla classe,dalla classe alla mensa e dalla mensa a casa.

Non rideva né sorrideva più.

Se ne stava tutto il giorno con lo sguardo perso nel vuoto non ascoltando una sola parola che gli venisse rivolta. Usciva dal suo mondo solo quando sentiva una qualche frase o parola che gli ricordasse Harry. Si svegliava sorridendo e guardandosi in giro per cercare la fonte di tale parole o frase per circa tre secondi,poi,rendendosi conto di essersi interessato all'argomento solo perchè era stato detto qualcosa che gli ricordava Harry,sprofondava nuovamente nel suo atteggiamento depresso,malinconico e apatico con l'aggiunta di una buona dose di odio nei suoi confronti.

Evitava in tutti i modi di incontrare il povero Harry che vedendolo per i corridoi lo salutava sorridendo senza avere in cambio una risposta se non una fuga repentina di Louis.

Si vedeva lontano un miglio che moriva dalla voglia di parlargli,di spiegargli,di chiarire,ma il suo maledetto orgoglio insieme ad un discreto senso di colpa,gli impediva di andare da lui sorridendo e dicendo

-Ti va di parlare un po' ?-

Provai a convincerlo a parlargli,ma non c'era verso.

Louis Tomlinson era un maledettissimo orgoglioso del cazzo.

Non accettava di essere stato così impulsivo,così “passionale” e per non correre il rischio di cascare nuovamente in quel quasi sbaglio,evitava ogni contatto fisico e visivo con la scatenante di tali comportamenti “irrazionali”,Harry.

 

 

 

 

 

 

 

Mancavano pochi giorni all'inizio delle tanto bramate vacanze invernali quando,intenta a prendere dei libri dall'armadietto,mi sentii chiamare.

-Mandy! Ehi,Mandy!!-

La dolce voce celestiale che mi stava chiamando era quella di Niall. Oh,Niall...Se potessi scrivere quello che ti avrei fatto ogni volta che ti vedevo!

Ok,questo era inappropriato e volgare. Dimenticate tutto !! Comunque,mi girai con il cuore in gola e le ginocchia che tremavano e gli sorrisi.

Dio,come era bello ! Quando sorrideva tutto intorno a me rallentava : vedevo solo lui,il suo sorriso e quegli occhi color del mare.

-Non ti sei scordata che mi devi aiutare con la canzone,vero?- mi disse sorridendo.

-No,no,no!!- risposi frettolosamente,troppo – Figurati.- aggiunsi cercando di dare un tono disinteressato alla mia voce tremante. Naturalmente non ci riuscii.

-Bene!-rise-Allora che ne dici se lunedì prossimo ci vediamo? Tipo... a casa mia?- disse arrossendo leggermente. I

o purtroppo arrossii senza il leggermente,anzi.

Diventai rossa come l'etichetta della Coca-Cola e mancava poco che esplodessi a contatto con Niall che era un po' la mia Mentos. Ok,devo smetterla di provare a fare paragoni.

Ha ragione Louis. Faccio schifo!

-S-sì,va bene...Ok...Sì-farfugliai confusamente.

 

 

 

 

 

 

 

Lunedì arrivò velocemente e così anche il mio “appuntamento” con Niall. Senza accorgermene mi ritrovai in ritardo così presi la chitarra e corsi a prendere la metro che mi avrebbe portata da Niall.

Arrivai dopo una decina di minuti.

Riconobbi subito la casa perchè,proprio come mi aveva detto Niall mentre mi dava indicazioni per raggiungerla,c'erano due fenicotteri rosa con parrucche colorate e occhiali da sole nel giardino.

Quando lo guardai ridendo mentre mi spiegava, mi disse che era una fissazione di sua madre,ma secondo me era lui il “manicottero” ovvero il maniaco di fenicotteri. Ce lo vedevo troppo a mettersi nel giardino mangiando e osservando con orgoglio i suoi fenicotteri.

Mi sembrava proprio da Niall.

Suonai.

Mi aprì Niall con l'immancabile panino tra le fauci.

-Entra pure...Scusa per il panino,avevo fame...Ti posso offrire qualcosa?-disse cercando di non biascicare gli ultimi bocconi,non ci riuscì,ma si rese lo stesso assolutamente adorabile ai miei occhi.

-No,grazie. Sto benissimo.-gli risposi mentre guardavo la casa.

Era bella.

Niente di lussuoso,ma molto carina. Il salotto era piccolo e accogliente. C'era un divano di tessuto bianco,qualche poltrona e un camino acceso e scoppiettante.

La chitarra di Niall era distesa sul divano sopra una quantità abnorme di fogli e spartiti.

Mentre osservavo incantata la danza del fuoco dentro al camino mi apparve davanti una figura intorno ai 25 intenta a scrutarmi per benino.

-Tu devi essere la fidanzatina di quel bischero di mio fratello!-disse sorridendo il ragazzo che mi era di fronte.

Assomigliava terribilmente a Niall,ma era più muscoloso e aveva una sguardo sfacciato stampato in quegli occhi celesti.

Arrossii in una maniera indescrivibile e quando aprii la bocca per replicare e smentire la sua affermazione,Niall mi anticipò.

-È-è solo una mia...amica.- balbettò Niall imbarazzato.

-Perfetto,allora posso provarci spudoratamente!- proclamò convinto l'Horan più grande.

Niall strabuzzò gli occhi e io per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva.

Greg,il fratello di Niall,mi guardò con sguardo malizioso e poi avvicinandosi a me mi sussurrò all'orecchio.

-Dopo pretendo il tuo numero di cellulare e un bacio !- rise divertito.

Io rimasi paralizzata dallo stupore. Greg se ne andò e la mano calda di Niall mi toccò la spalla.

-Lascialo perdere. È un cretino patentato.- mi tranquillizzò Niall sorridendomi dolcemente – Vieni,andiamo a fare un po' di musica!-disse facendo le corna con la mano come i rocker e una faccia da duro che mi fece scoppiare a ridere. Rise anche lui.

Niall spostò la chitarra e gli spartiti dal divano e mi fece segno con la mano di sedermi. Lui si mise a sedere sulla poltrona poco distante.

Frugò tra gli spartiti e dopo poco tirò fuori dal mucchio un foglio stropicciato e pieno di macchie d'olio e di pomodoro, lo guardò soddisfatto,fece un grosso respiro e me lo porse.

-Questa è la canzone di cui ti ho parlato. Ho scritto un po' di strofe,ma sono indeciso sul giro di accordi e su qualche frase. Magari qualcuna la puoi cambiare te...S-se non ti piace..- mi disse arrossendo.

Niall che arrossiva era cosa rara.

Normalmente succedeva solo quando era realmente MOLTO in imbarazzo o quando vedeva uno dei suoi piatti preferiti.

Che fossi diventata un piatto di patate spiaccicate in meno di 20 min dall'ultima volta che avevo visto il mio riflesso allo specchio??? O forse mi ero trasformata in un piatto di tortellini? O forse....Lo mettevo in imbarazzo ????????!!!!!!!!!

Cercai di togliermi dalla testa certe idee illusorie e tirai fuori la mia chitarra per cominciare a strimpellare il giro di accordi che erano scritti sul foglio.

 

D G Bm A G A D

 

G Bm A

G G Bm A

G D

 

Nel complesso andava molto bene : era orecchiabile ed era in una tonalità adatta sia alla voce maschile che a quella femminile. Lo guardai sorridendo.

-Per me vanno benissimo! Cosa c'è che non ti convince?- gli chiesi. Niall arrossì ancora di più e balbettò qualcosa di incomprensibile.

-Scusa,panino,non ho sentito!-

Mi stavo preoccupando.

Niall non era mai stato così.

Che si sentisse male ?

O forse ero io che essendo così brutta gli stavo per far vomitare il panino appena mangiato?

Le mie supposizioni furono interrotte dalla voce quasi tremante di Niall.

-I-il testo...Non mi convincono gli accordi con il testo...-disse imbarazzato.

Lessi il titolo.

Little things.

Bè,come inizio non ispirava un granchè.

Passai ad esaminare le strofe.

 

 

Your hand fits in mine
like it's made just for me
But bear this in mind
it was meant to be
And I'm joining up the dots
with the freckles on your cheeks
and it all makes sense to me
I know you've never loved
the crinkles by your eyes
when you smile, you've never loved
your stomach or your thighs
the dimples in your back
at the bottom of your spine
But I'll love them end lessly

I won't let these little things
slip out of my mouth
but if I do It's you (oh, It's you)
They add up to, I'm in love with you
And all these little things

You can't go to bed
Without a cup of tea
And maybe that's the reason
that you talk in your sleep
And all those conversations
are the secrets that I keep
Though it makes no sense to me

I know you've never loved
the sound of your voice on tape
You never want to know how much you weigh
You still have to squeeze into your jeans
But you're perfect to me...

I won't let these little things
slip out of my mouth
but if it's true It's you, It's you
They add up to, I'm in love with you
And all these little things


 

You'll never love yourself
half as much as I love you
You'll never treat yourself
right darlin' but I want you to
If I let you know I'm here for you

Maybe you'll love yourself
like I love you, oh

I've just let these little things
slip out of my mouth
because It's you, oh It's you, It's you
They add up to and I'm in love with you
And all these little things

I won't let these little things
slip out of my mouth
but if it's true, It's you, It's you
They add up to, I'm in love with you
And all your little things.


 

 

 

Risi leggendo quelle strofe perchè mi ricordavano tanto me stessa,le mie lentiggini,le mie odiose cosce,la mia ossessione con il tè prima di andare a letto,il mio odio verso la mia voce registrata,le mie fastidiosissime pieghette intorno agli occhi mentre ridevo,i miei jeans sempre troppo stretti e la mia lotta con la bilancia.

Non pensavo che Niall fosse così bravo a scrivere. Quei versi erano pura poesia.

-Niall,è bellissima!!- affermai credendoci realmente.

Lui mi guardava rosso fino alle orecchie.

-T-ti piace davvero??- disse torturandosi le mani per l'agitazione.

-Giuro sui capelli ingellati di Louis.- Scherzai mettendomi una mano sul cuore e facendolo ridere.

-F-forse se la canto e la ascolti ti piacerà di più...spero..- mi propose abbassando lo sguardo.

Non lo capivo.

-Sì,certo. L'ascolto volentieri,provo a farti i controcanti,va bene?-

Una delle mie poche abilità era quella di creare controcanti per una canzone. Mi bastava sentire un po' come faceva e riuscivo a cantarci sopra senza problemi.

-O-ok,sì...-balbettò alzandosi dalla poltrona per sedersi accanto a me sul divano.

Mi agitai e lui lo notò.

-Abbiamo solo uno spartito...-si sforzò di sorridermi cercando di nascondere una strana preoccupazione che gli si leggeva in faccia.

-Bè,certo,sì...- risposi.

Mi mandava in pappa il cervello quel ragazzo.

Eravamo vicinissimi.

Io appoggiai la mia chitarra a terra e lasciai che lui suonasse. Cominciò a cantare,ma gli tremava la voce e questo gli faceva stonare un po' le note.

Dopo due strofe mi aggiunsi anche io con voce titubante,ma sentire la mia voce stridula e femminea che si mescolava con la sua calda e leggermente roca mi fece prendere confidenza e cantai con più sicurezza. Anche Niall cantò con più sicurezza sentendo la sintonia fra le nostre voci.

Stavamo cantando per la seconda volta il ritornello quando la voce di Niall tornò ad essere tremante. Pronunciava male le parole come se avesse la bocca impastata e aveva la fronte imperlata di sudore.

Finito il ritornello Niall fece un grande sospiro e si girò verso di me fissandomi con quell'infinito di occhi che si ritrovava.

Ricominciò a cantare non smettendo di guardarmi.

La sua voce era più sicura dopo quel respiro,ma celava lo stesso una strana ansia.

 

 

 

You'll never love yourself
half as much as I love you
You'll never treat yourself
right darlin' but I want you to
If I let you know I'm here for you

Maybe you'll love yourself
like I love you, oh

 

 

 

 

 

Il silenzio più totale.

 

 

 

 

Io rimasi ammutolita.

Avevo gli occhi spalancati come il lori,quella specie di orsetto con gli occhi enormi.

Niall aveva il respiro affannato. Non aveva smesso di guardarmi nemmeno per un secondo.

Mi si avvicinò pericolosamente.

Deglutii restando immobile.

Mi prese il viso con le mani e fissandomi dolcemente avvicinò le sue labbra alle mie tremanti mentre chiudeva gli occhi.

 

 

*skjbhkajsnciudwnclkamsxudbn EHHHHH MACARENA *

 

 

 

 

QUELLA FOTTUTISSIMA SUONERIA CHE MI AVEVA MESSO LOUIS aveva interrotto quel quasi-bacio.

Quel bacio che sognavo da anni.

Quel bacio che non speravo nemmeno più che sarebbe accaduto. Quel bacio che mi faceva venire i brividi solo al pensiero.

Bene,quel fatidico quasi-bacio era stato interrotto da quella musichina odiosa che Louis aveva messo per il suo contatto sulla mia rubrica dicendomi che così sarei stata costretta a rispondergli sempre e comunque pur di far zittire quel cantante in calore che urlava parole incomprensibili.

Niall aprì gli occhi e mi guardò arrossendo.

-R-rispondi pure...-balbettò passandosi una mano tra i capelli biondi. Abbozzai un sorriso e risposi pronta a mandare a quel paese il mio amico.

 

-MI VUOLE VEDERE!!!- furono le prime cose che sentii quando premetti il tasto verde del telefono.

-Ciao anche a te,Louis. Ti rendi conto che hai appena interrotto un momento importante!!!- ringhiai senza rendermi conto che Niall era lì vicino a me.

Sbiancai e guardai Niall che sorrideva compiaciuto e imbarazzato.

-Mi dispiace,Manda. Mi dispiace di cuore,ma devi venire subito qua o io muoio di infarto!! Harry mi vuole vedere!- mi supplicò Louis.

Sapevo riconoscere la voce preoccupata di Louis e quella era decisamente una voce da “ho bisogno di una mano o mi ammazzo all'istante”.

-Ok,arrivo fra poco.- conclusi la chiamata frettolosamente e guardai Niall. Mi fissava con un sorriso dispiaciuto.

-V-vai pure,Mandy. Non ti preoccupare...- disse lui cercando di sorridere.

-I-io sono mortificata,ma Louis era davvero agitatissimo e non lo posso lasciare da solo,scusami!!-

Presi frettolosamente la mia chitarra e mi diressi verso l'uscita mentre Niall mi seguiva con lo sguardo.

Stavo per aprire la porta e salutarlo,ma non lo feci.

Con la chitarra in spalla corsi verso il divano dove lui era seduto e prendendogli il viso con le mani lo baciai dolcemente.

Dopo un attimo di sorpresa mise le sue mani sui miei fianchi e cominciò a premere le sue labbra sulle mie con foga.

Mi staccai da quelle labbra dolci e morbide controvoglia e andai alla porta.

L'aprii e mi girai sorridendo verso Niall che aveva la mascella che a momenti avrebbe toccato terra da quanto era aperta per la sorpresa.

-Ciao Niall!- lo salutai sorridendo come una scema.

-C-ciao Mandy...- balbettò lui guardandomi rosso in viso.




Spazio autrice.
Nessuno mi caca a parte una santa ragazza che adoro (grazie Boo-Hazz <3 ).
Vi odio,ma non demordo :D :D !!
Io continuo imperterrita.
Un bacio
Ponfo


 

  
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