– Di nuovo?! NO! – avevano gridato Caroline e Josh all’unisono.
Non di nuovo, no. Come potevano trasferirsi così tante volte nel giro di così poco tempo?
– Lavoro di papà non è mai sicuro…sì, ma…no! Non possiamo trasferirci ogni volta! Non è giusto! Gli altri non lo fanno!
– Josh…
– No, papà, no! Basta!
– Josh, noi partiremo, punto. È deciso!
– Perfetto! Tanto…
– Dài, Josh, infondo siamo sempre riusciti a fare amicizia…
– Sì, ma non c’entra nulla, Caro!
– Neanch’io sono d’accordo, ma dobbiamo…
– Quando sarò più grande, non vi seguirò più e tornerò qui!
– Da Chloe?
– Sì, da Chloe! Problemi?! Tu non vorresti tornare da Niall, Greg, Alex, Louis…?
– Sì e lo farò un giorno e senza di te! – dopodiché salì in camera sua e cominciò a piangere.
Dopo qualche minuto, Josh ebbe finalmente la buona idea di andare su dalla sorella.
– Caro? – aveva sussurrato entrando.
– Che c’è? – Caroline quasi gridò, malgrado i singhiozzi le impedissero di terminare le parole senza fermarsi.
Josh si sedette sul letto accanto a lei e poi l’abbracciò posandosi sulla sua schiena.
– Scusami. – le sussurrò nell’orecchio – È che… Ogni volta... – cominciò a piangere anche lui e la loro conversazione terminò così, con il solo suono dei singhiozzi nel completo silenzio.
15 Dicembre 2004 – Doncaster, South Yorkshire, UK
Prima di dire addio alla loro casa, nel loro vialetto, Josh si avvicinò alla sorella, le strinse la mano e le disse con l’espressione più seria che avesse mai avuto in tredici anni: – Ci torneremo, te lo prometto. Qui, a Mullingar e a Londra.
Caro lo abbracciò e si sedette su una delle valigie, asciugandosi le lacrime.
Una volta messi tutti i bagagli in macchina, non restava altro che salutare Doncaster e partire; chiuso lo sportello, Caroline poggiò la testa sulla spalla di Josh, si abbracciarono a vicenda e, mentre le luci delle strade illuminavano un secondo sì e un secondo no i loro volti, si addormentavano.