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Autore: nothanks    15/07/2013    1 recensioni
Lettere. A chi non piace scriverle? A chi non piace riceverle? E se i mittenti e i destinatari fossero più di uno? Se fossero cinque? Non sarebbe di certo una novità; di nuovo, ci sarebbe solo il fatto che nessuno di loro sa dell'esistenza degli altri quattro e che scrivono tutti ad una stessa persona: Caroline. Caroline, Caroline che si trasferisce di città in città, Caroline che conosce tanta gente e che, proprio fra questa gente, troverà cinque ragazzi, destinati ad incontrarsi, un giorno, ma non a causa della loro amica in comune, ma a causa di un sogno in comune. Cosa succederà quando scopriranno di avere tutti la stessa migliore amica da anni? E chi sarà mai questo "Sesto Destinatario"? Caroline ne ricordava solo cinque...e le sarebbero bastati, diceva.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 16: 14 Febbraio 2005 – Holmes Chapel, UK

Ciao Niall,
scusa se non ti ho scritto in questi mesi, ma mi sono trasferita un po’ di qua e di là: Cork, York e Bristol. Ora sono ad Holmes Chapel; è carino qui, sinceramente, ma, purtroppo, il capo di mio padre ci ha già detto che ci rimarremo ancora per massimo due anni: almeno questa volta ci ha avvisati e possiamo prepararci…
È stato bruttissimo trasferirci da Doncaster, sia per me che per Josh… Io avevo finalmente trovato un amico con cui mi ero unita tanto e lui aveva trovato…un’amica diciamo speciale… Ah, giusto! Non ti avevo detto nulla! Josh e Chloe, quell’amica di cui qualche volta ti ho scritto, si piacevano, ormai erano dei “perfetti fidanzatini”, così li chiamavamo io e Louis…
Siamo riusciti anche a fare amicizia qui, però… Sai, i nostri vicini hanno una figlia, Gemma, della stessa età di Josh, e un figlio, Harry, un anno più piccolo di me. Sono davvero simpatici, ci hanno subito accolti: a quanto pare, sapevano del nostro arrivo e hanno deciso di invitarci al compleanno di Harry; carini, no?
Beh, ma ora basta essere noiosa, ho scritto troppo! Come va a Mullingar? Ci sono novità? Vai ancora al “nostro panificio”?
Dammi presto tue notizie, ti voglio bene.
Baci,
Caroline.
P.S.: Buon S. Valentino! Mangia qualche cioccolatino anche per me, io lo farò per te!
Louis Tomlinson!
Da quanto tempo, eh, Lou?! Come stai? Scusa se ci ho messo così tanto a scriverti, ma non ci siamo direttamente trasferiti qui ad Holmes Chapel: siamo prima passati per Cork, poi per York e anche per Bristol e poi siamo arrivati qui. Dura la mia vita, non trovi?
Non ci crederai mai, ma ho incontrato un “Louis” anche qui! È un mio vicino e si chiama Harry, ma io lo chiamo Ed… Non credere che la mia pazzia sia aumentata: il suo secondo nome è Edward e, siccome nessuno lo chiama così…beh, sai che io mi voglio sempre distinguere! Dovresti conoscerlo, è un pagliaccio, proprio come te! Mi fa morir dal ridere! Il giorno del suo compleanno, quando l’ho conosciuto, ha preso una delle gonne di sua sorella e l’ha indossata sopra i suoi pantaloni quando ci siamo fatti la foto con la torta.
Credo di aver trovato qualcuno che, in una gara a chi fa più ridere, ti darebbe del filo da torcere.
E a te come va? Vai ancora in skateboard o non te la senti senza di me? 
A parte gli scherzi, mi mancano i nostri pomeriggi di cadute e risate, spero che un giorno ci ritroveremo ancora.
Saluta Chloe e Phoebe da parte mia e di loro che mi mancano tanto!
Baci,
la tua Caro.
P.S.: Buon San Valentino!
Chiuse le due buste, incollò i francobolli e le poggiò sulla scrivania: l’indomani le avrebbe spedite; quella mattina, invece, si doveva preparare per il Bar Mitzvah di Anne, una sua compagna di classe.
Non aveva mai partecipato ad una festa del genere, dovevano anche assistere ad una specie di cerimonia. Per gli Ebrei, il Bar Mitzvah segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta: per Caroline, sembrava una pazzia essere adulti già a 12 anni e un giorno, lei si sentiva ancora una bambina e si sarebbe sentita così per sempre. Era una sorta di Peter Pan in versione femminile e Niall e Louis, in passato, e ora Harry l’aiutavano molto da questo punto di vista.
La sua paura di essere di troppo o di annoiarsi passò dopo nemmeno un’ora: si divertì un mondo alla festa e ballò fino a sera, quando tornò a casa.
– Com’è stato? – le chiese Josh mentre guardava un film in TV e mangiava popcorns.
– Bellissimo! Dovevi esserci!
– Nah…! Non sopporto Anne, è troppo smorfiosa!
– Non è vero!
– Sì che lo è! “Mi chiamo Anne, ho un sacco di soldi, ho fatto il Bar Mitzvah, blablabla…”. – e cominciò a farle il verso.
Caro rise e andò in cucina, diede un bacio a Georgia e cominciò a mordere una mela.
– Hai ancora fame?! Certo che sei impossibile!
– Pazienza! – e rise.
Ciao a tutti, so che potrebbe sembrare un po' scortese arrivare al capitolo 16 per aggiungere una nota personale, ma volevo prima farvi leggere un po' della storia...e poi corrompervi! No, scherzo, volevo solo dirvi che questi sono i primi capitoli che avevo già scritto e che cercherò di continuare il più presto, il più spesso e il più possibile, nel frattempo, sarei felicissima di leggere qualche vostro parere sulla trama e sul mio modo di scrivere ( ogni critica sarà accettata, anzi, cercate di essere il più spietati possibile, in modo da poter migliorare, ve ne sarei davvero grata ). Grazie e a presto; baci!
   
 
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