Le
parole che non ti ho detto
Diciottesimo
capitolo:
Liam
continuò a camminare velocemente sperando di lasciarsi
alle spalle le domande e le insicurezze
che l’avevano tormentato per tutto il giorno. Da quando Zayn
gli aveva mandato
quel messaggio non aveva fatto altro che pensare e pensare. Gli aveva
scritto
l’orario della festa e dove si sarebbe svolta concludendo il
tutto con un
“spero di vederti”.
Infilò
le mani nelle tasche della giacca per ripararsi dal
freddo pungente di fine dicembre.
Si
sentiva strano quella sera, come se sapesse dovesse
succedere qualcosa che avrebbe ribaltato le carte in tavola.
Arrivò
all’entrata del locale, lasciò la giacca alla
ragazza
che gli passò il numerino per poterla ritirare dopo e
superò l’altra porta
trovandosi in mezzo alla musica e a corpi che si muovevano
intrecciandosi tra
loro.
Riuscì
ad arrivare al bancone del bar, ordinò un drink ed
iniziò a pentirsi di aver accettato l’invito. Di
Zayn non vedeva nemmeno
l’ombra, era da solo in mezzo ad un’orda di persone
che preferivano festeggiare
la fine dell’anno passato agitandosi con quella musica troppo
alta.
-
Ciao bellezza.- iniziò a tossire quando un braccio gli
circondò le spalle ed una colonia maschile troppo forte gli
penetrò il
cervello.
-
Come mai qui tutto solo?- Liam si guardò intorno sperando
di riuscire a scorgere quei capelli neri che l’avrebbero
salvato dal tipo
insistente.
-
Non sono solo. Il mio.. amico.. è qui..da qualche
parte..dovrebbe tornare a momenti.- rispose trattenendo uno sbuffo
frustrato
quando lo sentì dire. - Pago io per questa dolcezza.-
-
Allora? Vuoi dirmi qualcosa di te?- questa volta non
riuscì a trattenere la smorfia e il verso scocciato.
-
Almeno il nome? Poi ti lascio in pace.-
-
Liam.- rispose velocemente sperando di liberarsi in fretta
di quel ragazzo che doveva avere qualche anno in più.
-
Quindi Liam..-
-
Non avevi detto che mi lasciavi in pace?- domandò
scocciato allontanandosi dal bancone ma venendo fermato da una mano sul
suo
braccio.
-
Non posso lasciarmi sfuggire una delizia del..-
-
Liam!- un braccio gli circondò la vita costringendolo a
fare un passo indietro ed appoggiare la schiena contro ad un petto
solido.
-
Tu saresti?- domandò quello che gli stringeva ancora il
braccio studiando il ragazzo che sorrideva strafottente con il viso
appoggiato
sulla spalla di Liam.
-
Zayn.- cercò di rallentare il battito del cuore quando
quello alle sue spalle appoggiò il palmo della mano sulla
sua camicia blu
spiegazzando la stoffa. - E questo è Liam, ma vedo che avete
già fatto le
presentazioni quindi..- deglutì quando l’altra
mano di Zayn entrò nel suo campo
visivo e lo osservò quasi incantato mentre liberava il suo
braccio, dita dopo
dita, dalla mano dell’altro.
-
E ora, scusaci..- arrossì quando il ragazzo alle sue
spalle continuò a parlare intrecciando le loro dita come se
nulla fosse. -..ma
vedi, Liam, mi ha promesso di passare tutta la serata con me.
È stato un vero
piacere conoscerti..no, non mi interessa il tuo nome. Andiamo, Li?-
annuì con
il cuore che continuava a battere velocemente, lo sguardo sulle loro
dita
intrecciate e sulla schiena del moro che lo guidava in mezzo alla pista.
-
Scusa per la scenata di gelosia.- deglutì scuotendo il
capo mentre l’altro iniziava a muoversi seguendo il ritmo
della musica e
gridava per farsi sentire.
-
Quello pensava già di averti tra le mani.- si morse le
labbra trattenendo un sorriso quando vide il moro avvicinarsi di
più e
stringere le dita sull’orlo della camicia sfiorandogli con le
nocche i passanti
dei jeans chiari.
-
Ti ho promesso che sarei stato tutto tuo per non farti
annoiare.- Liam si fece coraggio e gli parlò
all’orecchio usando un tono di
voce normale che, rispetto al volume della musica, doveva essere poco
più di un
sussurro.
Arrossì
quando allontanandosi un po’ col viso si trovò
davanti il sorriso di Zayn, il buio nella stanza rendeva ancora
più bianchi i
denti che quelle labbra non nascondevano più.
-
Mi piacciono i tuoi capelli.- e per rimarcare la frase
sentì una mano tra i suoi capelli che aveva cercato di
modellare in una piccola
cresta.
-
Ehm..grazie.- mormorò con le guance tutte rosse mentre
cercava di non badare all’eccessiva vicinanza del ragazzo. -
Anche i tuoi non
sono male.- borbottò indicandoli mentre il moro non faceva
che continuare a
sorridere e stringersi a lui aiutandosi con la mano tra i suoi capelli
e sulla
sua camicia.
-
Grazie.- fece un gesto con il capo abbozzando un sorriso.
- Mia sorella mi ha legato ad una sedia per tagliarmeli.-
ridacchiò sentendo la
tensione lasciare velocemente le sue spalle, gli strinse i fianchi con
le mani
cercando di seguire il ritmo della musica.
-
Sembri più giovane.- spiegò poi arrossendo in
imbarazzo
quando l’altro sollevò un sopracciglio. - Nel
senso.. li portavi così quando
andavamo al quarto..poi li hai fatti crescere..ai lati e..ora tua
sorella li ha
tagliati come qualche anno fa e ..sembri lo Zayn che stava seduto,
durante la
pausa pranzo, a leggere da solo contro alla quercia.- non
riuscì a fermare
nessuna parola. Forse per il poco alcool che aveva bevuto o forse
perché si
stava tenendo da troppo tempo tutte quelle cose chiuse dentro.
-
Vorrei ricordarmi di te, Liam, ma..-
-
Non è importante.- lo interruppe subito sfiorandogli per
sbaglio la pelle del fianco. - Seriamente, Zayn, non importa.-
-
Harry ha detto che voleva..farci incontrare?- annuì
spostando le mani un po’ sopra alla vita del moro per non
rischiare altri
incidenti. La morbidezza del maglione nero
che indossava gli faceva venir solo
voglia di avvicinarsi di più e stringersi a lui.
-
Una volta gli ho chiesto una cosa e si è messo in testa
strane idee e..- cercò di rispondere coerentemente mentre
una mano di Zayn si
muoveva piano tra i capelli alla base del collo e l’altra
aveva lasciato la
zona neutra del tessuto e si muoveva lungo la sua schiena.
-
Harry si mette sempre in testa strane idee.-
ormai il cuore gli batteva quasi nella
gola, soprattutto quando sentì un paio di labbra sfiorargli
il collo, il
respiro caldo del ragazzo che gli stava per strappare un gemito dalla
sorpresa.
-
Va bene tutto questo?- respirò e deglutì insieme stringendo le dita sulla
stoffa del maglione mentre
Zayn gli lasciava baci leggeri sullo
stesso punto.
-
Va bene, Liam?- annuì non riuscendo a parlare quando
incontrò gli occhi del ragazzo che erano scuri, quasi neri.
-
Dimmelo, Liam.- cercò di regolare il battito del cuore e
il respiro accelerato ma Zayn che non faceva che ripetere il suo nome e
spingerlo più vicino con la mano sulla sua nuca non
aiutavano.
-
S-sì.. sì, va bene. Va bene..Zayn.- il nome del
ventunenne
gli era uscito come un gemito perché quello gli aveva
stretto un lembo di pelle
tra i denti succhiandolo poi tra le sue labbra.
-
Z-Zayn.- infilò le mani sotto al suo maglione e alla
maglietta nascondendo il viso contro alla sua spalla respirando
velocemente.
-
Tutto quello che vuoi, Liam.- grugnì quando sentì
il tono
di voce sicuro del moro che aveva spostato una mano sul suo petto
percorrendogli tutti gli addominali con un sorriso che nascondeva
contro al suo
collo.
-
Portami a c-casa.- sbuffò quando Zayn si
allontanò di
colpo. - A casa tua.- specificò sbuffando ancora quando sul
viso dell’altro
comparve un sorriso ancora più arrogante e sicuro di
sé.
Spostò
le mani dalla sua schiena stringendo poi le dita tra
i suoi capelli neri facendo scontrare le loro labbra in un bacio voluto
da troppo
tempo.
-
Casa mia..subito..ora..- lo sentì mormorare contro la sua
bocca ogni volta che si allontanavano per poi ritrovarsi.
Entrambi
sembrarono ricordarsi di essere al centro del
locale con corpi che si agitavano accanto a loro e la musica troppo
alta.
Si
lasciò trascinare fuori dalla massa, la mano stretta
attorno a quella di Zayn, ritirarono i loro cappotti e poi uscirono
nell’aria
gelida di dicembre.
Zayn
tamburellò le dita su un ginocchio, nervoso.
Avevano
deciso di chiamare un taxi, nonostante lui avesse
insistito per andare a piedi, e, come aveva pensato, li aveva raggiunti
con
quasi un’ora di ritardo.
Non
che era stata un’ora persa perché
l’avevano riempita di
baci e piccoli tocchi che lo stavano facendo impazzire. Voleva Liam e
lo voleva
subito.
Ma
quel taxista sembrava si stesse divertendo a mantenere i
limiti di velocità e a frenare ogni tre per due.
-
Non può proprio andare più veloce?-
sbottò non riuscendo a
trattenersi sentendo la risatina del ragazzo al suo fianco.
-
Non so se ha notato, ragazzino, ma c’è il ghiaccio
in
mezzo alla strada.-
Stava
per ribattere ma Liam aveva intrecciato le loro dita
muovendo il pollice in una lenta carezza, si voltò
trovandolo intento a
guardare fuori dal finestrino con le guance di un adorabile color rosso.
-
Te l’avevo detto che avremmo fatto prima ad andare a
piedi.- mormorò lamentandosi come un bambino ricevendo
l’occhiata stralunata
dell’autista e un sorriso del castano che strinse la presa
attorno alla sua
mano.
-
La prossima..volta..niente taxi..a capodanno..- insistette
Zayn continuando a baciare l’altro ragazzo schiacciato sotto
di lui sul divano,
la camicia slacciata e la giacca abbandonata a terra.
-
La prossima volta?- annuì spostando le sue attenzioni sul
collo passando più volte la lingua sulla voglia scura.
-
L’anno prossimo..niente taxi..a capodanno.-
mugugnò
baciandogli più volte i segni rossi che gli aveva lasciato
sulla pelle pallida.
-
Non è durato poi così tanto il viaggio.- lo
sentì dire
mentre gli accarezzava la schiena lentamente facendolo impazzire ancora
di più.
-
È durato troppo.- replicò cercando di far valere
la sua
opinione, si avvicinò al suo viso reggendosi con le mani
accanto alla sua testa
e lo baciò piano assaporando ogni dettaglio di quelle
labbra.
Lo
sentì agitarsi sotto di lui e riaprì gli occhi
fissando
quelli grandi e marroni di Liam.
-
N-non è che..- gli accarezzò una guancia rossa
con il
dorso di due dita e si sedette a cavalcioni con le mani sul petto
dell’altro
che si alzava ed abbassava velocemente.
-
Camera?- domandò vedendolo annuire deciso, gli sorrise e
continuò a baciarlo stringendo le gambe attorno alla sua
vita e le braccia
attorno al suo collo quando Liam si alzò dal divano
tenendolo con le mani sotto
alle sue cosce.
-
Vuoi fare tutte le scale con me in braccio?- domandò
divertito mordicchiandogli il mento e stringendo le gambe per essere
più al
sicuro contro il suo corpo.
-
Non sei pesante.. anche fin troppo leggero.- ridacchiò
baciandogli la mandibola mentre le dita si muovevano tra i suoi capelli
morbidi
e corti.
-
Colpa dei bambini..mi fanno correre da una parte all’altra
dell’aula.- sospirò con teatralità
appoggiando la guancia sulla spalla del
ragazzo, che saliva un gradino per volta le scale, per poter studiare
meglio il
suo volto.
-
Anche Matthew?-
Avvicinò
le labbra all’orecchio del castano e sussurrò. -
Matthew ha questo fratello così bello che..- non
riuscì a concludere la frase
che si trovò con la schiena contro il materasso e il corpo
di Liam su di lui.
-
Fai così con tutti i fratelli dei tuoi alunni?- fece
scorrere un dito sul profilo del naso del castano e sorrise.
-
Sei l’unico fratello grande, gli altri son tutti troppo
piccoli.- scoppiò a ridere agitandosi nel letto quando
l’altro iniziò a muovere
le mani sui suoi fianchi sotto al maglione facendogli il solletico.
-
Li..Liam.- gemette quando gli strinse un capezzolo tra le
dita, lo aiutò a farsi sfilare sia maglione che maglietta e
sospirò quando
iniziò a baciargli il petto soffermandosi sui suoi tatuaggi.
-
Liam.- strinse una mano tra i suoi capelli e allargò lo
spazio tra le gambe quando mugugnò qualcosa contro alla
pelle del suo fianco
dove spiccava il cuore nero.
Inarcò
la schiena dal materasso quando sentì una mano sui
suoi pantaloni stringere la sua erezione. Appoggiò un
braccio sulla fronte
guardando Liam attraverso le sue ciglia.
-
Sei bellissimo.- non riuscì a rispondere perché
la
sensazione della lingua ruvida del castano sul suo capezzolo lo
costrinse a
chiudere gli occhi e a gemere ancora senza alcun imbarazzo.
-
Zayn.- sollevò la schiena dal materasso permettendo
all’altro di sfilargli i pantaloni, respirò a
fatica quando sentì la mano
stringersi attorno a lui, solo il tessuto dei boxer a separarli. -
Zayn?- aprì
piano gli occhi specchiandosi in quelli del ragazzo che lo fissava
respirando
contro al suo stomaco.
Annuì
quando iniziò a muovere l’elastico dei boxer con
le
dita, lo sguardo fisso su di lui e quegli occhi marroni che lasciavano
trasparire un affetto sincero e quasi adorante.
-
Aspetta..aspetta.- Liam si bloccò immediatamente
guardandolo dispiaciuto e quasi colpevole.
-
Se non vuoi io..- gli prese il viso tra le mani riportando
le loro labbra a contatto in un bacio guidato dalla lussuria.
-
Voglio ma..- s’interruppe per succhiargli un altro marchio
sul collo e poi si spostò a mordergli una spalla sfilandogli
lentamente la
camicia. -..hai troppi vestiti, Liam. Troppi vestiti.-
mugugnò sentendolo
subito agitarsi per liberarsi del pezzo sopra che lasciò
scivolare dalle spalle
facendolo diventare poi un garbuglio stropicciato sul pavimento della
stanza.
-
Anche i pantaloni.- sussurrò nel suo orecchio sorridendo
quando gli vide le guance colorarsi di rosso. - Puoi togliere anche
quelli?-
continuò divertito dell’imbarazzo
dell’altro, gli succhiò il lobo
dell’orecchio
interrompendosi qualche secondo per morderlo.
Sentì
la testa del ventunenne muoversi velocemente in un
cenno affermativo, gli lasciò dei baci lungo la mandibola e
il collo spostando
le mani sul bottone dei jeans per aiutarlo.
Il
calore della mano di Liam sulla sua gli fece perdere un
battito, grugnì quando si alzò dal letto per
lasciarlo solo su quel materasso
ora troppo freddo.
Si
lamentò e allungò anche una mano per riprenderlo
e
riportarlo al suo posto sopra di lui, ma si bloccò e si
tirò su a sedere, con i
piedi ben piantati sul pavimento freddo, quando lo vide lasciar
scivolare i
jeans lungo le gambe muscolose che, unito all’immagine del
ragazzo quasi nudo
illuminato dalla luce della luna piena, lo lasciarono per qualche
secondo con
un’espressione completamente stupita in volto.
-
Vieni qui.- riuscì a dire quando si fu ripreso,
poggiò i
palmi delle mani sulla sua schiena sentendolo rabbrividire e prendere
posto tra
le sue gambe. - Tu sei bellissimo, Liam.- mormorò lanciando
un veloce sguardo
al ragazzo che lo fissava dall’alto con
un’espressione pensierosa, appoggiò le
labbra sul suo addome chiudendo gli occhi per godere del calore e del
cuore che
batteva incessante sotto a quella pelle.
Sollevò
le palpebre e inchiodò Liam, che sembrava non
riuscire a respirare, con lo sguardo; mantenne il contatto visivo e
fece
scorrere la lingua con cura attorno all’ombelico lasciandola
poi indugiare
all’interno con un sorriso soddisfatto quando lo
sentì prendere un respiro
profondo e infilzare la pelle della sua spalla con le unghie.
Strinse
un lembo di pelle tra i denti per vendetta
succhiandolo e lasciando dei segni sulla schiena del castano, sorrise
contro al
suo stomaco quando lo sentì respirare velocemente contro ai
suoi capelli.
-
Za..Zayn. - continuò a lasciargli nuovi marchi sulla pelle
pallida spingendosi con il bacino contro alla gamba per trovare un
qualche
sollievo all’erezione contenuta nei boxer. Si
lasciò toccare e tirare i capelli
mordendo più forte quando Liam usava eccessiva forza e lui
sentiva i capelli
quasi staccarsi sotto a quelle dita.
Si
lasciò guidare dalle mani sulle sue spalle a sdraiarsi di
nuovo con la schiena contro al materasso e allungò il collo
lasciando spazio a
quel paio di labbra che aveva provato solo qualche minuto prima e da
cui stava
già diventando dipendente.
-
Ti voglio dentro di me.- riuscì a dire trovando il
coraggio ma arrossendo quando Zayn gemette spingendo il bacino contro
al suo.
-
Ho aspettato.. per tanto tempo..- continuò non riuscendo a
fermarsi. -..ho bisogno di sentirti dentro di me, ti prego..- non
riuscì a dire
il nome del ragazzo che si trovò schiacciato tra lui e il
letto.
-
Zayn..- iniziò a protestare venendo fermato da un bacio
sulle labbra che gli fece dimenticare ogni cosa.
-
Shhh.- accarezzò il collo e la schiena di Zayn mentre lui
continuava a parlargli. - Ho capito, Li. Ma non parlare più
in quel modo o non
durerò tanto.- annuì mordendosi le labbra per
trattenere il gemito quando lo
sentì strusciarsi contro di lui.
-
E hai due occhi così..- si lasciò accarezzare le
tempie
arrossendo sotto allo sguardo intenso del moro. -.. e sei.. sei.. dove
sei
stato tutto questo tempo?-
-
Accanto a te.- rispose subito senza pensare sentendo il
cuore stringersi in una morsa di paura. Riuscì a rilassarsi
solo quando venne
coinvolto nell’ennesimo bacio e gli sembrò quasi
di sentire la voce di Zayn
sussurrare contro le labbra “lo so”.
Incastrò
le dita tra i capelli neri del ragazzo sopra di lui
che gli stava leccando un capezzolo, interrompendosi per soffiarci
sopra, e
giocava con l’altro con le dita della mano non impegnata ad
oltrepassare il
confine dei boxer per muoversi lentamente sul suo membro eretto e duro.
Ripeté
il suo nome come una cantilena e proprio quando stava
per pregarlo, supplicarlo, di fare qualcosa di più, una mano
gli coprì le
labbra riducendo tutte le sue parole a dei borbottii incomprensibili.
La
morse e la leccò quando si accorse che tutte quelle
attenzioni non facevano che far stringere di più la mano che
si muoveva sul suo
membro.
-
Fammi prendere..- rabbrividì d’anticipazione
quando lo
vide allungarsi verso il mobiletto accanto al letto, aprire un cassetto
e tirar
fuori una bottiglietta di lubrificante e un preservativo.
-
Sei sicuro che..- annuì prendendogli il viso tra le mani
sfiorandogli le labbra con le sue.
Deglutì
nervoso quando sentì il tessuto dei boxer scivolare
via, ogni volta che la pelle di Zayn toccava la sua sentiva delle
scariche
elettriche che gli facevano trattenere il fiato per qualche secondo.
-
Liam?- sbatté velocemente le palpebre trovando gli occhi
del moro vicino al suo viso, teneva la fronte appoggiata alla sua e gli
stava
accarezzando il petto. - Dimmi se è troppo.-
annuì e strinse il braccio tatuato
di Zayn quando sentì un dito penetrarlo lentamente.
-
N-non ti f-fermare.- mugugnò cercando di abituarsi a
quella sensazione sentendo le labbra del moro sulla fronte. -
Però tu devi
rilassarti.- annuì chiudendo gli occhi e sorrise quando la
bocca del ventunenne
si spostò sulle sue palpebre dove lasciò una
serie di baci uniti a sussurri.
- Sei stupendo,
Liam.- affondò il capo nel cuscino stringendo le lenzuola
quando dentro di lui
si muovevano già tre dita, continue scariche di piacere che
gli imperlavano la
fronte di sudore e lo facevano gemere senza ritegno assecondando i
movimenti
per averle più in profondità.
-
Z-Zayn. Za..ayn.- allargò
ancora di più le gambe, gli occhi chiusi e quel volere
ancora di più, tutto
quello che il moro poteva offrirgli.
-
Sicuro?- annuì con il respiro accelerato pronto a
lamentarsi quando si sentì all’improvviso vuoto
seguito subito dopo da un forte
bruciore che lo lasciò senza fiato con gli occhi spalancati
e lucidi.
-
Ora..passa..Liam.- si concentrò sul respiro affannato
dell’altro
contro al suo collo. - Non credevo..sei così..stretto.-
continuò a prendere dei
respiri profondi piegando le labbra in una smorfia quando il ragazzo
sopra di
lui si mosse leggermente aumentando per un secondo il bruciore.
-
Puoi..m-muoverti.. se vuoi..- riprese a parlare quando il
dolore raggiunse un livello sopportabile, Zayn si spinse contro di lui
continuando a guardarlo.
-
N-non.. non voglio farti del.. male.- scosse il capo
cercando di sorridere ma fallendo miseramente al sentire la sua pelle
quasi
squarciarsi in due.
-
Non potrai mai..farmi del male... tu.- riuscì a parlare
quando dopo una spinta avvertì insieme al dolore un piacere
leggero.
Aprì
piano gli occhi quando lo sentì fermare ogni movimento
ed immobilizzarsi dentro di lui, Zayn lo fissava, una strana luce negli
occhi
più grandi per la sorpresa.
Non
si aspettava il repentino cambio degli eventi quando il
moro gli prese le gambe avvolgendole attorno alla sua vita per
spingersi dentro
di lui sempre più veloce e con più forza.
Gli
strinse i capelli coinvolgendolo in un bacio in cui i
loro denti continuarono a cozzare tra loro, il bruciore diminuito
notevolmente
quando il membro di Zayn colpì la sua prostata facendogli
portare indietro il
capo con un grido.
Aveva
la mente completamente annebbiata mentre il moro
concentrava le spinte sempre sullo stesso punto facendolo gridare e
stringere
le dita sui suoi capelli gemendo il suo nome.
Inarcò
la schiena e si sporcò il petto con il suo stesso
sperma che schizzava dal suo membro, che aveva sfregato ad ogni spinta
contro
all’addome di Zayn, intrappolato tra i loro petti.
-
Liam!- riaprì gli occhi godendo della vista
dell’orgasmo
che travolgeva il moro dandogli una nuova aurea di bellezza, gocce di
sudore
che scorrevano lungo la fronte e rendevano la sua pelle quasi luminosa.
Non
l’avrebbe mai scordato com’era in quel momento: due
pozze scure al posto degli
occhi, il respiro accelerato, i capelli scomposti e quelle labbra rosse
per i
baci che continuavano a ripetere il suo nome.
Fece
una smorfia quando non lo sentì più dentro di lui
e
continuò a guardarlo mentre si toglieva il preservativo e lo
buttava nel
cestino, il respiro ancora affannato e la schiena imperlata di sudore.
Lo
osservò quando si alzò dal letto ed
uscì dalla stanza
senza dire niente, solo un sorriso quando si voltò sulla
soglia della porta
verso di lui.
Chiuse
gli occhi prendendo dei respiri per riprendersi
dall’orgasmo e li riaprì velocemente quando
sentì qualcosa di bagnato
strofinare sul suo petto.
-
C-che..- cercò di dire venendo zittito dal bacio del moro
che si sporse verso di lui sorridendogli.
-
Voglio le coccole.- arrossì al tono innocente usato da
Zayn e si spostò per lasciarlo sdraiare al suo fianco.
Cercò
di bloccare il battito del cuore quando il ragazzo di
cui era innamorato da una vita sfregò il viso contro il suo
petto sbadigliando
subito dopo sulla sua pelle.
-
Notte, Li.- sorrise quando si strinse meglio contro di lui
prendendogli una mano e spostandola dietro alla sua schiena per farsi
abbracciare.
-
Buonanotte, amore mio.- mormorò non riuscendo a fermarsi
lasciandogli un bacio tra i capelli, lo sentì muoversi
contro di lui e poi si
scontrò con i suoi occhi nocciola ancora più
luminosi.
-
Buon anno, Liam.- gli accarezzò la schiena e
voltò lo
sguardo verso la finestra notando i fuochi artificiali che avevano
cominciato
ad illuminare il cielo.
-
Buon anno.- strinse le braccia contro il corpo del ragazzo
che mugugnò qualche altra parola addormentandosi.
Angolo
Shine:
Quante
persone mi odiano per il bottom!Liam? :’3
Grazie
a tutti quanti, alla prossima.