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Autore: emotjon    16/07/2013    23 recensioni
[SOSPESA MOMENTANEAMENTE]
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Lei, Andromeda Tomlinson, per tutti Andie.
Classe 1993. Capelli castani, occhi celesti.
Sorella minore di Louis. Ex ragazza di Liam Payne.
Migliore amica di Harry Styles.
Genitori ricchi sfondati... Ma che bloccano le carte di credito ai fratelli Tomlinson.
La soluzione? Un coinquilino.
E chi meglio di Zayn Jawaad Malik?
Ma soprattutto... Andie, la ragazza acida con la corazza d'acciaio, riuscirà a resistere al fascino del tenebroso quanto sexy e dolce coinquilino?? Sta a voi scoprirlo. E se leggete lasciate una recensione, vero? Vero.
xx Fede.
Accenni Larry. Niente di sconcio, solo due ragazzi innamorati, giuro.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 11. As long as you love me.
 

 

“As long as you love me
we could be starving
we could be homeless
we could be broke”.

- Justin Bieber feat. Big Sean.

 


Guardai dritta nei suoi occhi. Totalmente spiazzata, incredula e a bocca aperta. Se ne esce che Michelle non sa... E dice di essere innamorato di me. Così, dal nulla.
Osservai qualche secondo il fiocco di neve che mi si era posato sulla punta del naso e chiusi gli occhi, cercando di tornare a respirare in modo più o meno normale.
Mi ero quasi convinta di essere innamorata di lui.
Ero riuscita ad abbattere quasi totalmente il muro che mi separava dall'amore. Ed ecco che quelle parole perfette escono dalle sue labbra prima che dalle mie.
Sono sempre stata un essere umano razionale, forse troppo. Razionalizzo, penso, elaboro e poi alla fine agisco. Libby mi ha sempre detto che passo troppo tempo a pensare, che di questo passo morirò pensando.
Un discorso che, razionalmente, non sta né in cielo né in terra. Appunto, penso davvero troppo.
Avevo immaginato il momento in cui sarei tornata a fidarmi delle persone, il momento in cui finalmente mi sarei fidata di Zayn e gli avrei detto tutto, gli avrei detto che ero innamorata di lui. E ci sarei riuscita, se non fosse stato per quel decerebrato di mio fratello. Mi aveva rovinato il momento perfetto.
Michelle mi aveva rovinato il momento perfetto.
Possibile odiare una persona senza averla mai vista?
Possibile amare una persona dopo così poco tempo che la si conosce?
Possibile, in entrambi i casi.
Ormai era inutile negarlo, ero innamorata persa di quel pakistano dagli occhi color cioccolato, l'accento strano, le labbra che sapevano di cannella, menta piperita e tabacco e il sorriso che riusciva ad oscurare il sole.
Ma chissà come non riuscivo ad accettarlo. Non riuscivo a capire cosa gli piacesse di me a tal punto da amarmi. Io, che avevo sempre pensato di essere sbagliata, di non essere abbastanza... Lui era quello che avrei sempre voluto essere io, ma al maschile.
Eravamo uguali. Talmente uguali da far sì che la cosa mi spaventasse.
Uguali ma fottutamente diversi. Diversi, ma fottutamente simili. Ed era quella la cosa che mi spaventava di più – oltre che potesse finire come era successo con Liam. Mi spaventava guardare nei suoi occhi e vedere tanta bellezza, tanta perfezione. Mi spaventava guardarlo e trovare delle somiglianze con Liam, fare paragoni.
Io non volevo Liam, volevo Zayn. Ma il mio cervello si ostinava su Liam.
 

“Ti amo, Andie”.
“Lo ripeteresti fino a non avere più fiato?”.
“Lo urlerei al mondo, se servisse”.

 
Mi aveva colpito dal primo momento in cui l’avevo visto, nonostante la sua presenza mi desse fastidio. Mi avevano colpito le sue labbra che sarebbero riuscite a tener sveglia una lesbica, i suoi occhi, il suo sorriso, i suoi capelli che rasentavano la perfezione.
Il suo accento a dir poco strano. Il suo nome esotico, altrettanto strano.
Qualsiasi cosa mi faceva venire in mente lui, e il fatto che la mia/nostra camera da letto fosse impregnata del suo odore, di certo non aiutava il mio autocontrollo, la mia razionalità, o qualsiasi altra cosa avessi nella scatola cranica.
Piccola…”. La sua voce mi riportò alla realtà, mentre una sua mano mi accarezzava una guancia.
Si aspettava una risposta, glielo leggevo in quegli occhi meravigliosi, quasi neri in quel momento. Scossi appena la testa, osservando poi i suoi occhi scurirsi ancora di più, se possibile. Mi lasciai sfuggire l’ennesima lacrima, ma non riuscivo a dire niente, non riuscivo ad esprimere come stavo.
E’ stata una giornata…”.
Non pensavo che l’amore non corrisposto facesse tanto schifo”, mormorò passandosi una mano tra i capelli, tirandone le punte. Lo guardai sedersi accanto a me, e gli presi una mano, intrecciandone le dite. Avevo bisogno di lui, inconsciamente, ma non riuscivo ad ammettere a voce alta cosa provassi, mi era a dir poco impossibile.
Ti voglio bene, lo sai, ma…”.
A me non sembrava che mi volessi solo bene, stamattina”, mi disse passandomi un pollice sulla guancia, per asciugarmi le lacrime. Ero stanca di soffrire. Stanca di tutto. Stanca di non riuscire a pensare a Zayn come più di un amico…
O meglio, riuscivo a pensarlo. Ma esternare i sentimenti era decisamente un’altra cosa.
Mi devi dare un po’ di tempo, Zayn”, riuscii a mormorare alla fine. Era una pazzia, e sapevo perfettamente di avergli appena spezzato il cuore. Mi strinse a sé, dandomi un bacio sui capelli, per poi annuire, al che tirai un sospiro di sollievo. “Ho avuto paura di perderti”.
Non mi perderai mai, amore”, mormorò dandomi un bacio sulla punta del naso, mentre i fiocchi di neve ci turbinavano intorno, mossi dal vento. Avrei dovuto sentire freddo, vista la neve, ma quella parola, uscita dalle sue labbra, scaldava il cuore.
Anche il mio, normalmente incastonato nel ghiaccio.

~

Mi rigirai nel letto per l’ennesima volta, attenta a non svegliare Zayn, che dormiva profondamente, come un bambino. Mi misi a sedere, per poi accarezzargli una guancia. Sembrava un angelo, e sarebbe stato mio, se mi fossi decisa ad accettarlo come tale.
Sospirai, scendendo dal letto e chiudendomi in bagno, scivolando con la schiena lungo la porta.
Mi veniva da piangere. Essere indecisa in quel modo sui miei sentimenti era stressante, mi faceva male. Da buona masochista, mi stavo facendo del male per l’ennesima volta nella vita. Mi passai una mano tra i capelli, cercando di non mettermi a singhiozzare come una bambina.
Feci un paio di respiri profondi, pensando a cosa avrei potuto fare.
Dovevo allontanarmi da tutto, da Zayn. Anche se avesse significato scappare. Feci una smorfia. Non mi piaceva scappare, ma ormai a quel punto ero diventata brava a farlo. Sparire un paio di giorni, magari non se ne sarebbe accorto nessuno.
Ma chi voglio prendere in giro? Se ne sarebbero accorti, e avrebbero scoperto in un battibaleno dove mi fossi andata a nascondere. Sospirai, asciugandomi una guancia dalle lacrime che non mi ero nemmeno accorta di piangere, per poi alzarmi in piedi e tornare in camera, prendere le cose più indispensabili e uscire di casa, lasciando un biglietto attaccato allo specchio, per Zayn.
 

Non mi odiare, ti prego. Ho bisogno di te, ma ho anche bisogno di un paio di giorni per pensare a quello che voglio. Mi sono sempre definita sbagliata, non adatta alle relazioni. Credo sia ora di verificarlo… non mi cercare, ti supplico.
Dammi un paio di giorni, e tornerò da te. Magari più felice e serena di quanto non lo sia adesso.
Perché sono stanca di sopravvivere, anche se lo faccio grazie al tuo amore. Potrei non mangiare, essere senza casa o stare male fisicamente, ma col tuo amore sopravvivo. Solo che sono stanca di sopravvivere e basta.
Voglio vivere. Merito anch’io di essere felice, giusto?
Scusami se ti sto facendo del male, non avrei mai voluto.
Tua, sempre e comunque, Andie.

 
Mi asciugai le guance. Faceva male lasciarlo da solo, anche perché in quel modo facevo del male anche a me stessa. Avrei dovuto essere abituata al dolore… invece no. Faceva male ogni volta come fosse la prima.
Faceva male adesso come la prima volta che mi ero tagliata.
Faceva male adesso come quando subivo gli insulti dei compagni di classe al liceo. Come quando avevo iniziato a ficcarmi due dita in gola per non ingrassare. Come quando mia madre aveva iniziato a mandarmi dallo psicologo o quando aveva iniziato a negarmi l’affetto di cui avevo disperatamente bisogno.
Faceva male adesso come quando Liam mi aveva tradita.
Continuava a fare male, nonostante fosse passato tutto quel tempo. Dicono che il tempo curi le ferite. Beh, per esperienza personale non credo che sia vero. Credo che il tempo in qualche modo depositi un velo sulle nostre ferite, che le disinfetti, che le ricopra.
Ma la ferita che ci è stata lasciata rimane, sotto la corazza che costruiamo per proteggerci da altro dolore che potrebbe arrivare e prenderci di sorpresa. Non è il tempo a guarire le ferite, non funziona così.
Sono la persone a guarirci, non il tempo.
Sono le amicizie, gli affetti, gli amori a guarirci, non il tempo.
Nel mio caso è Zayn a guarire le mie ferite, a riempire l’enorme buco nero che mi porto dietro. È lui a riempire il buco nero che porta al mio cuore, immerso nel ghiaccio. È lui, sin dalla prima volta che l’ho visto. Devo solo trovare il modo di accettarlo e andare avanti.
Camminai per le strade deserte di New York con la consapevolezza – in fondo al cuore – di star facendo la cosa giusta, la cosa migliore per tutti. Era la prima volta che in un modo o nell’altro agivo per me stessa e non per gli altri.
E in fondo non era una brutta sensazione. Ho sempre pensato che aiutando gli altri sarei stata meglio, che avrei colmato il vuoto lasciato da Liam. Ma mi sbagliavo, solo Zayn può riempire quel vuoto.
Solo che forse me ne sono accorta troppo tardi.

~

LIAM’S POINT OF VIEW.
Liberty Ambrose, la migliore amica della mia ex ragazza.
Bionda, occhi verdissimi. La mia ex vicina di casa, a Doncaster. Le nostre madri si conoscono dal liceo, e proprio come noi sono cresciute insieme, sono state migliori amiche. Ho sempre trovato Libby molto carina, una delle ragazze più belle che abbia mai visto… ma non l’ho mai vista come qualcosa di più.
Il massimo è stato vederla come la migliore amica della mia migliore amica.
La migliore amica della ragazza di cui ero innamorato.
La migliore amica della ragazza a cui per dare ascolto agli ormoni ho rovinato la vita.
Hai visto Andie, Liam? La verità, per favore… o ti stacco le palle e le do da mangiare al mio gatto”. Mi viene incontro, minacciosa, e praticamente mi aggredisce. Solo che non riesco a capirne il motivo.
Persino Niall, che è dietro di lei e le cinge la vita come per calmarla, sembra agitato.
Amore, ci vediamo dopo”, dissi a Danielle spingendola via da me, senza nemmeno salutarla. La sento borbottare qualcosa, ma poi si allontana senza protestare, forse spinta dall’occhiata assassina di Liberty. “Che è successo?”.
La bionda sbuffò, passandosi una mano tra i capelli, liscissimi quel giorno.
Andie è sparita, da una settimana”, mi disse, nello stesso istante in cui Niall aumentava la presa sui suoi fianchi. Scossi la testa con un mezzo sorriso. Qualsiasi cosa fosse successa, era un comportamento degno di Andromeda Tomlinson, tipico di lei. “E non sappiamo dove possa essere, così…”.
Ti sei abbassata a venire a chiedere al ragazzo che le ha rovinato la vita?”. Libby annuì, rivolgendomi un sorriso di scuse. Annuii di rimando, come potevo biasimarla? Aveva ragione del resto, le avevo rovinato la vita, era stata male per colpa mia. “La vado a cercare, ti tengo aggiornata, okay?”.
E corsi via, senza nemmeno darle la possibilità di ribattere.
Anche perché con tutta probabilità sapevo dove si fosse nascosta. Ma cercai di non pensare a niente, mentre correvo verso la fermata della metro, salivo sul treno, scendevo alla stazione e ricominciavo a correre.
Arrivai a destinazione meno di un’ora dopo, col fiato corto e il cuore che mi batteva all’impazzata, e quasi non mi accasciai sugli scalini dell’ampio porticato. Suonai al campanello diverse volte, finché non mi trovai davanti… “Liam, ciao”, mi accolse con un mezzo sorriso la zia di Andie.
Dimmi che è qui, ti prego”, le dissi cercando di riprendere fiato.
Nella camera degli ospiti, ma credo che stia dormendo”, mi disse scostandosi da davanti alla porta, per permettermi di entrare. “Non farle del male, Liam”, aggiunse stringendomi appena una spalla, un mezzo sorriso a illuminarle il viso.
Annuii, salendo le scale di corsa e fermandomi davanti alla camera degli ospiti, prendendo fiato, ma senza darmi il tempo di pensare. Ero sempre stato impulsivo, in qualsiasi cosa facessi. Ero stato impulsivo anche con Andie, soprattutto con lei.
Aprii leggermente la porta, trovando la ragazza più bella che avessi mai visto addormentata, proprio come aveva predetto sua zia. Mi chiusi la porta alle spalle, andando a sedermi accanto a lei sul letto e scostandole una ciocca di capelli dal viso. Era bellissima, serena come mai prima d’ora. Davvero, non penso di averla mai vista tanto serena e rilassata… sembrava un angelo.
Le accarezzai una guancia il più delicatamente possibile, osservandola aprire gli occhi, spaesata nel vedermi accanto a lei, da sua zia, dove nessuno l’avrebbe mai cercata. Ma io la conoscevo meglio di chiunque altro, più di quanto si conoscesse lei stessa.
Vidi i suoi occhi color cielo diventare lucidi e mi accorsi appena che mi stava abbracciando.
Sorrisi, lasciandole un bacio sui capelli.
Aveva bisogno di qualcuno che la salvasse da sé stessa. E aveva Zayn, solo che… sospettavo che essendo ancora “legata” a me non riuscisse ad andare avanti, che in un certo senso avesse bisogno di una spinta.
Ti va di parlarne, piccola?”, le chiesi asciugandole una guancia.
E quando la vidi annuire capii quanto mi fosse mancata la mia migliore amica.



 



  

Sono vivaaaa!!! In ritardo di un giorno, ma ci sono, yeah.
Scusate il ritardo, innanzitutto, spero ne sia valsa la pena...
Davvero, spero che il capitolo vi piaccia, anche se solo di passaggio.
Ringrazio catelovesniall per la segnalazione per le scelte.
Sei un amore tesoro, adorabile.
Ringrazio hopeandfaith per la recensione davvero chilometrica.
Ho pianto quando l'ho letta, amore mio.
Ringrazio le 27 che hanno recensito lo scorso capitolo.
Ceh, VENTISETTE?? Mi volete morta, vero?
Ringrazio le 251 recensioni totali, le 27 preferite, 11 ricordate e 51 seguite c:
Passando alle cose serie, me la lasciate una recensione anche qui, vero?
Poi... ho fatto il trailer (basta cliccare sulla parola e si apre).
Che altro dire? Bah, niente... alla prossima settimana.
Dovrei riuscire ad aggiornare lunedì c:
xx Federica.

   

   
 
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