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Autore: thislongdistancekillingme    16/07/2013    4 recensioni
"Ammettilo, Zayn, non puoi fare tutto da solo: hai bisogno di qualcuno, qualcuno che ti aiuti"
Zayn si voltò di scatto. "Non ho bisogno di nessuno, me la sono cavata benissimo fin'ora anche senza di te" ringhiò.
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Chapter one.

 




Zayn diede un colpo alla macchinetta del caffè, ancora assonnato. Non era riuscito a chiudere occhio perché Waliyha, una delle sue sorelle, aveva tenuto la musica accesa fino a tardi e, nonostante i continui richiami da parte del fratello, la ragazza non aveva abbassato il volume.
Aprì le tende arancioni della finestra della cucina, guardando fuori le prime luci comparire in cielo, prese la tazza di caffè e se la portò alle labbra, prendendo a guardare fuori.
Nessuno gironzolava ancora per le strade, e quello era ovvio dato che erano solo le sei del mattino di una normale mattinata di giugno.
Zayn posò la tazza vuota nel lavandino, poi salì le scale raggiungendo la camera delle sorelle, dove dormivano beatamente. Le guardò per un'istante, quasi dispiaciuto dal doverle svegliare. Si soffermò su Waliyha che gli ricordava particolarmente sua madre, in ogni sua espressione ed in ogni suo gesto. Sua madre. Zayn sospirò, scuotendo la testa, poi scosse la spalla di Waliyha che emetté un leggero mugolio, voltandosi per dare le spalle al fratello.
“Su, Waliyha, farò tardi” le sussurrò dolcemente ad un orecchio.
“Non mi interessa” riuscì a borbottare la ragazza con la voce impastata dal sonno.
Zayn strinse le labbra, poi si rivolse verso Safaa, la più piccola, sollevandola mentre quest'ultima si strofinava gli occhi sbadigliando.
“Buongiorno principessa” canticchiò Zayn al suo orecchio, mentre la bambina ridacchiava leggermente, allacciando le sue mani dietro al collo del fratello.
“Waliyha, ti prego” ritentò Zayn, vedendo che l'altra non accennava a muoversi.
La ragazza sbuffò, scostando poi le coperte dal suo corpo, poi prese a camminare a passi svelti verso il bagno, dove sbatté la porta sonoramente.

 

 

“Ciao George” disse frettolosamente Zayn, entrando nel negozio.
L'uomo si voltò, vedendo il moro e le sorelle fare ingresso nel negozio. Schiuse le labbra in un sorriso, ricambiando il saluto.
Waliyha prese posto al suo solito tavolo, prendendo a messaggiare con aria annoiata, mentre Zayn si infilava il grembiule nero sopra i vestiti e porgeva velocemente dei fogli ed una penna a Safaa, che prese a disegnare come ogni giorno.
“Ehi Zayn!” gridò Niall, uscendo dalla cucina.
Zayn gli rivolse un saluto con il capo, mettendo la colazione delle sorelle su un piatto, che poi portò loro. Safaa sorrise compiaciuta, mentre Waliyha teneva sempre il broncio, giocherellando con il cibo. Zayn la fissò, sentendosi quasi in colpa. Dalla morte dei loro genitori, Waliyha, aveva perso la solarità che tanto la caratterizzava, ed era scontrosa specialmente con il fratello, e di questo Zayn si incolpava.
Quando il bar iniziò a riempirsi, Zayn e Niall cominciarono a prendere ordinazioni, riempendo quella che sembrava una mattinata affaticante, per di più grazie ai leggeri strilli di Safaa che sventolava i suoi disegni per farli vedere a Zayn, che le lanciava occhiate solo di sfuggita, senza darle molta attenzione per via del via vai dei clienti.
La bambina batté le mani sul tavolo di legno, facendo quasi sobbalzare Waliyha, che rimase comunque impassibile.
“Zayn” protestò Safaa, afferrando il grembiule nero di Zayn, cercando attenzioni.
“Non ora, Safaa” disse il ragazzo, scostando le mani della sorella minore.
Safaa lo seguì allontanarsi con lo sguardo.
“Lascialo perdere, Safaa” borbottò Waliyha, senza staccare gli occhi dallo schermo del cellulare.
La bambina sbuffò. Quando Zayn si avvicinò nuovamente, lo afferrò di nuovo, cercando di farsi almeno guardare stavolta, ma tutto ciò che ottenne fu far cadere i piatti al moro, e ricevere un'occhiataccia da quest'ultimo.
La bambina si strinse nelle spalle, mentre Waliyha la guardava con uno sguardo pieno di tenerezza.

 

 

Zayn si tolse bruscamente le scarpe, lasciandosi andare sul divano di pelle bianca. Allungò la mano verso il proprio cellulare, componendo il numero di Doniya, per poi portarselo all'orecchio.
“Zayn” disse dolcemente la voce metallica della sorella.
“Ehi” sorrise il moro. “come va?”
“Bene, a parte che ho la testa che mi scoppia. Voi come state?”
Zayn si mordicchiò il labbro. “Tutto bene, diciamo”
“Waliyha?”
“Come al solito”
Doniya sospirò. “Perché non provi a parlarle?”
“Pensi che non ci abbia provato? Si limita a rispondermi con cenni della testa e mugolii, poi mi caccia dalla stanza” borbottò il moro, massaggiandosi le tempie.
“Devo andare. Domani ho un test di biologia, e devo riposare”
“Buona fortuna”
“Ti voglio bene” disse la ragazza, per poi attaccare.
Doniya era la maggiore, e frequentava l'ultimo anno del college a Londra. Aveva promesso che dopo essersi laureata avrebbe aiutato i fratelli ad andare avanti, e onestamente Zayn non vedeva l'ora.
Il moro puntò lo sguardo verso la porta, dove la figura di Safaa lo osservava, spostando il peso di gamba in gamba.
“Sei ancora arrabbiato con me?” chiese in un sussurro, abbassando lo sguardo.
Zayn sorrise timidamente, aprendo le braccia, dove subito dopo la bambina di fiondò, lasciandosi cullare leggermente dal fratello.
“Come sta Doniya?”
“Bene. Ti saluta” risponde, baciandole la fronte.
Safaa sventola un libro sotto gli occhi di Zayn, che lui afferra sorridente. Ogni sera, prima che Safaa si addormentasse, il loro padre le raccontava una storia, successivamente fu Zayn a prendere il suo posto. Safaa diceva che i modi di fare del fratello le ricordavano il padre, per questo la sera sentire il timbro di voce deciso di Zayn mentre con le sue grandi mani le scompigliava i capelli, la rassicurava.
La bambina poggiò la testa sulle gambe di Zayn, mentre lui posava una mano sulle sue ciocche scure, accarezzandole.
“Il Brutto Anatroccolo? Come mai questa scelta?” chiese il moro, aggrottando la fronte.
La bambina fece spallucce, sapendo bene in realtà il motivo della sua scelta. Chiuse gli occhi, lasciandosi andare sempre di più ad ogni parola che Zayn pronunciava.

 


Se sei arrivato fin qui vuol dire che ti sei sorbito questo schifo fino alla fine, mi dispiace.
Questa è la mia seconda storia seria, così si può chiamare. Mi rendo conto che non sia il massimo e che probabilmente non riceverò nemmeno una recensione, ma l'ho pubblicata giusto per sputtanarmi.
Come penso abbiate visto Zayn è in una situazione piuttosto..brutta (?)
mi sta molto a cuore questa storia, e perdonatemi se non è il massimo e non sono  una nuova  guru della scrittura.
Se volete seguirmi su twitter sono: @maliksmyromeo
invece, se volete farmi delle domande sulla storia, questo è il mio ask: http://ask.fm/Tommoseyesyo

A
 presto :3

  
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