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Autore: Beneath_Your_Beautiful_    16/07/2013    2 recensioni
Cosa si è in grado di fare per amore?
Mentire fino ad un punto tale da risultare sinceri?
O dire una verità così estremamente dolorosa e agghiacciante?
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate, Triangolo
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Vivi il tuo sogno

Mi ritrovo davanti quel palco, immobile, con il fiato in gola. Non riesco ad urlare come fanno le altre. Tremo e le lacrime solcano il mio viso contro la mia volontà. Mi sento terribilmente stupida. Sono una ragazza emotiva, è vero, e sono anche piuttosto tranquilla quindi mi aspettavo che non avrei urlato. Ma adesso, qui, ho paura. Si, paura che tutto ciò possa svanire davanti ai miei occhi e sgretolarsi come polvere, come fosse solo un sogno. Non ce n’è motivo, lo so.. ma è qualcosa di talmente bello che non riesco a credere che possa essere vero.

Infatti questo è il giorno più bello della mia vita, o almeno dovrebbe esserlo…

… se solo tutto ciò che vedo non fosse stato oltre quello schermo e io mi fosse trovata lì davanti invece che all’interno di quella maledettissima arena come avrebbe dovuto essere.
Siamo in poche ad essere rimaste fuori. I nostri biglietti non era originali, avevano detto. Avevo visto le altre ragazze che erano con me, crollare e piangere nel momento stesso in cui quelle parole erano uscite dalla bocca degli uomini della security. Come potevano farci questo? Noi, contro quello che loro potevano dire, avevamo pagato quel posto all’interno di quell’arena! Eppure la cosa che mi faceva più rabbia era che i ragazzi erano lì dentro, incoscienti di quello che succedeva fuori e nessuno avrebbe potuto aiutarci. Fu nello stesso momento in cui Niall, Louis, Harry, Liam e Zayn uscirono dalla quinte per iniziare il loro spettacolo, che mi sentii praticamente distrutta. Io, noi, tutte noi, saremmo dovute essere lì dentro.. a vederli, a sentirli. Ma no! Invece eravamo qui a piangere.. senza che loro cinque potessero sentirci o potessero sapere di noi. Eravamo all’incirca venti, non un numero esagerato, ma neanche così minimo.


-Dai, El.. basta, andiamo! Ormai è finito.- mi disse la mia amica Jane, avvicinandosi a me e spingendomi delicatamente per fare in modo che potessi camminare.

Ma non ce la facevo. No, non era possibile! Tutto questo non stava accadendo, non adesso, non a me!

La rabbia mi assalì finchè non mi riscossi dal mio stato ‘vegetale’ e voltandomi verso di lei iniziai ad urlare e a prenderle il petto a pugni.

-No Jane! Non può essere. Non è possibile! Noi saremmo dovute essere là dentro, lo capisci? Perché tutti i miei sogni si devono sgretolare sempre sotto i miei piedi? Perché non posso essere semplicemente felice? È colpa mia? Di quello che sono o di quello che ho fatto? Io non volevo! Non volevo!- ero troppo spaventata e arrabbiata, ma ero cosciente delle mie parole. Anzi, mettevo sempre più forza e decisione nel pronunciarle. Ero dannata, forse? Mi odiavo, e questo era sicuro!

-No El. Ma cosa dici? Come potrebbe essere colpa tua? Doveva semplicemente andare così. Ti prego, dimmi che non vuoi rimanere qui a guardare tutto attraverso uno schermo sapendo che loro sono lì dentro! Ti farebbe troppo male.-

Jane non era una directioner, era solo la mia migliore amica, che per l’ennesima volta mi accompagnava durante le tappe migliori e peggiori della mia vita. C’era sempre stata e anche oggi era lì per dimostrarmi la sua amicizia.

Successe tutto nella frazione di un secondo. Mi staccai dall’abbraccio di Jane e mi asciugai gli occhi, e nonostante la vista appannata, vidi le altra ragazze che come noi erano rimaste fuori, correre verso l’entrata che si trovava nel retro dell’arena e che portava nel backstage dei ragazzi, e lì dentro sparire. Così, carica di speranza, presi Jane per mano e mi avviai seguendo la folla. Le lacrime si erano fermate.. e anche il mio cuore. Speravo, stavo tornando a sperare che qualcuno lassù avesse ascoltato le nostre preghiere.

Appena arrivai davanti quell’entrata secondaria, mi resi conto di cosa stesse succedendo: Louis Tomlinson aveva abbandonato il palco, era entrato nelle quinte e stava venendo ad aprirci i cancelli. Le ragazze toccavano le sue mani e questo gli rendeva più difficile riuscire ad aprire i cancelli. Ma lui andava avanti, imperterrito, sicuro di quello che voleva. Aveva poco tempo, probabilmente, prima che i manager e il pubblico si accorgessero che lui non era più su quel palco e ritornassero a prenderlo evitandogli di poterci fare entrare. Io mi arrestai poco lontano dalla folla che spingeva verso di lui. Non potevo credere che tutto ciò stesse accadendo veramente, per questo volli tenermi lontana da quel sogno troppo bello.

Avevo avuto sempre un debole per quel ragazzo, fin da quando avevo conosciuto la band. Non so cosa mi piacesse di lui, che seppur non fosse perfetto, per me era come l’angelo più bello.. e mi aveva salvato la vita.

Tutti e cinque mi avevano salvato.. da qualcosa che non era per niente bello, ma lui, Louis Tomlinson.. lui era tutta un’altra questione. C’era qualcosa in lui, che mi portava ad amarlo di più.

Saranno stati i suoi occhi, il suo sorriso, o semplicemente quella voce così rara che non molti riuscivano ad apprezzare ma che per me era come la qualità migliore di eroina.

Assorta nei miei pensieri non mi ero accorta di Jane che urlava per risvegliarmi.

-Dai, El! Andiamo, forza!! Vuoi sentirli cantare o no? Corri!- disse lei strattonandomi e trascinandomi dopo aver preso la mia mano. Louis non c’era più, la folla si ammassava verso il cancello e le ragazze iniziarono ad entrare, una dopo l’altra. Io e Jane correvamo: non avrei permesso a nessuno di sbarrarmi quest’altra strada e di togliermi quest’altra possibilità.

Louis era sceso fin laggiù e aveva rischiato tanto per noi.. e adesso noi lo avremmo ripagato.

Coloro che stavano dietro le quinte e i manager erano rimasti scioccati vedendoci entrare e stavano quasi per cacciarci via, quando arrivò Harry e spiegò la situazione.

Anche lui era bellissimo, ed era veramente perfetto come potevi immaginarlo.

Dopo un po’ di trambusto ci fecero confluire sotto il palco, in mezzo alle altre ragazze e alla folla urlante.

I ragazzi erano molto scatenati e sorridevano, spargevano sorrisi ovunque potessero.

Io cominciai a piangere e ad urlare, finalmente libera di poter vivere il mio sogno.

Fu in quell’istante che tutti i ragazzi si diressero verso il nostro lato e ci lanciarono uno sguardo furtivo.

Solo Louis si soffermò a guardarci e ci sorrise, una per una.

Si diresse verso Harry e avvicinandolo a sé gli sussurrò qualcosa all’orecchio. Dopo quelle parole anche Harry ci sorrise…

Era stato merito loro se eravamo lì, padrone del nostro sogno.

***

Louis si voltò verso l’estremità del palco e la guardò.

È davvero bellissima, pensò.

Ma adesso, Eleanor era solo sua, e nessuno gliel’avrebbe portata via.

Se la ricordava ancora come la diciannovenne che aveva visto in lacrime nello stesso punto, sotto quel palco, la prima volta, due anni fa quando lui ed Harry, venuti a sapere che una ventina di ragazze erano rimaste fuori erano andati ad aprire i cancelli e a gestire i manager per farle entrare.

Fu da quando quel giorno le diede la possibilità di vivere il suo sogno, che cominciò a guardarla con occhi diversi.

Si, decisamente! Era innamorato di quella ragazza bella e fragile.

Lei gli sorrise e lui ricambiò. Era sempre scatenata ai concerti dei ragazzi, soprattutto da quando venivano anche Perrie e Danielle, che anche se non era più la ragazza di Liam, si divertiva a vedere il suo –ormai- amico scatenarsi per tutta quella folla.

Aveva legato tanto con Danielle, almeno Jane adesso non era più costretta a portarla ad ogni concerto.

Comunque non avrebbe mai pensato che Louis Tomlinson dei One Direction, l’angelo che l’aveva sempre salvata e protetta, un giorno potesse essere il suo ragazzo, e non riusciva ancora a capire perché avesse scelto lei.

Il loro rapporto non era affatto semplice: erano lontani e si vedevano poco, ma quando aveva qualche giorno di pausa Louis le prenotava un volo cosi che lei potesse raggiungerlo.

E poi c’erano le critiche, e le brutte parole che non solo la gente, ma anche alcune ragazze che si definivano ‘directioners’, le rivolgevano.. prima di tutto perché Louis aveva scelto proprio lei e poi perché, a detta di molti, lei era solo una copertura.

Ma loro non sapeva nulla, non potevano capire.

Ricordava ancora perfettamente il giorno in cui Louis l’aveva resa un po’ più forte e sicura di sé. Il giorno in cui aveva deciso di prenderla con sé e di rendere vivo quel sentimento chiamato amore.

Ma questa è un’altra storia…







Spazio Boo!
Ciaooo :)
Sono sempre io, Boo, anche se con un altro nome xD
all'inizio questa doveva essere solo una OS ma ho pensato che sarebbe stato sarino farne una raccolta ;)
voi che ne pensate? Fatemi sapere se vi fermate a leggere ;)
Non penso che le OS di questa raccolta possano essere molto lunghe.. e spero che possano essere abbastanza interessanti..
detto questo, vi saluto :)
Tchus... :*
J xx

  
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