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Autore: 21gunsbelieve    16/07/2013    2 recensioni
Sophie è una ragazza sola.
Orfana di entrambi i genitori da quando aveva tre anni, deve andare a vivere con una sua zia acquisita.
Sophie non sa cosa voglia dire la parola "amicizia" e si rifugia nel mondo della musica, finché, il giorno del suo sedicesimo compleanno, la zia decide di mandarla in un collegio famoso per dare un'educazione adeguata agli alunni considerati "troppo vivaci" e "turbolenti". Qui Sophie vivrà molte esperienze, sia belle sia meno.... Se vi incuriosisce leggete!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo n° 3

Enchanted


“And it was enchanting to meet you”

 


-Buongiorno ragazzi- un professore dai capelli bianchi entra in classe salutando i suoi allievi.

-Buongiorno-un coro si leva dalla classe, prima di ritornare ad essere il solito mormorìo.

-Da oggi in poi -il professore cerca di attirare l’attenzione degli scolari- Saremo onorati di avere con noi una nuova studentessa, Sophie Memphis.

Uno scroscio di applausi mi accoglie. A me non è mai piaciuto essere al centro dell’attenzione.

-Allora, Sophie-incomincia l’insegnante-io sono il professor Davies di matematica e insegno  algebra in questa sezione. Ci vuoi raccontare qualcosa su di te? Da dove vieni?.

-Mi chiamo Sophie Memphis, ho tredici anni e ne compirò quattordici tra un mese.-mi presento- Vengo da Londra.
-Va bene- taglia corto il professore -puoi accomodarti in uno dei banchi liberi.

Squadro la classe alla ricerca di posti non occupati. Ne trovo due: uno è vicino ad una ragazza dai capelli mori e dagli occhi verdi e l’altro, dietro, è accanto ad un ragazzo piuttosto grassottello.

Scelgo il primo.

Noto che la classe è divisa in tre file: quella vicino alla porta, quella centrale e quella vicino alla finestra. Quella vicino alla finestra è occupata da Melissa Woods e dalle sue amiche, che si stanno truccando, quella vicino alla porta dai maschi, che stanno facendo facendo confusione e quella centrale da me, la ragazza accanto, il ragazzo grassottello e da altri allievi che stanno ripassando la lezione sul libro.

-C’è qualcuno volontario oggi?-chiede il professore Davies.

Alzano la mano due di quelli che stavano ripassando. Sono una maschio ed una femmina. Lui sembra abbastanza normale, a parte il fatto che porti due scarpe diverse, lei sembra la copia di Mercoledì della nuova famiglia Addams.

Il professore scrive un’equazione alla lavagna e chiede agli alunni chi di loro voglia iniziare a risolverla.

Toc toc. Qualcuno bussa alla porta.

Entra un ragazzo dai capelli castani chiari, un viso ovale e degli occhi rotondi come delle biglie.

-Come sempre in orario “Just●In●Time●Bieber”-lo accoglie il professore.

-Non ho sentito la sveglia.-si difende il ragazzo.

-Ma, se si può sapere, la tua sveglia le ha le batterie?-s’incuriosisce l’insegnante -Strano, perché non sembra, anzi, pare che si scarichino ogni giorno.
Il ragazzo bofonchia qualcosa di incomprensibile e va a sedersi verso l’unico banco libero.

“Non venire qui, non venire qui...”prego sottovoce, ma le mie preghiere non sono esaudite. Infatti, si siede sul banco dietro il mio.

L’ora di matematica per me è un inferno, come tutto questo collegio. La matematica, specialmente l’algebra, non è mai stata il mio forte, anche se mi ci impegno moltissimo.
Nel quarto d’ora che segue provo a risolvere l’equazione , ma senza mai riuscire a trovare il valore dell’incognita.

Ad un certo punto mi sento bussare sulla spalla sinistra. Mi giro, infastidita. Vorrei sapere chi è che mi disturba. Aspetta, forse lo so chi è che, ma non ho il coraggio di dirlo.
Le mie previsioni sono giuste. –Tieni- dice una voce dietro di me. Mi giro, per guardare di chi è la voce che ha parlato. Chi poteva essere? Ovviamente quel rompiscatole. Mi pare di aver capito che si chiami Justin, che nome banale...

Il ragazzo mi porge un biglietto. Con fare riluttante, lo prendo. Dopo alcuni minuti di esitazione lo apro, e, senza farmi vedere dal prof. David, lo leggo.
“Justin” c’è scritto. Semplicemente una parole, ma che contiene una forza tale da spingermi a scrivere sotto il mio nome, Sophie.

Lancio indietro il biglietto, verso chi me l’ha mandato, sperando che non riceva risposta. Come sempre, pare che la fortuna mi abbia abbandonato. Mi sento bussare sempre sulla spalla, ma questa volta su quella destra. Ok, ora ho i nervi al limite. Guai a chi mi ha chiamato, gliela farò pagare.

Mi giro, arrabbiatissima. Nonostante tutto ciò, appena vedo il suo volto, la mia anima si rilassa. Che begli occhi, sembrano quelli di un angelo...Le ciglia, che sbattono più volte, mi sembrano le più belle che io abbia mai visto.... Un naso delizioso, una bocca perfetta.... Un viso speciale, con dei lineamenti particolari che lo rendono particolare ma allo stesso tempo ....... Non trovo parole per descriverlo.

Rimango a fissare il suo volto per cinque minuti buoni, e solo un richiamo del professore Davis mi può riportare alla realtà.
Senza farmi vedere, allungo la mano ed afferro il biglietto dal banco dietro il mio.
Solo una parola:  

Enchanté

 
Incantato. E rimango incantata anch’io.  Resto a fissare il foglietto per un tempo che mi pare intermnabile. Enchanté. Incantato, una parola che si usa in Francia per tradurre dall’inglese “Nice to meet you”, piacere di conoscerti.
Che parola magica, che parola speciale, che parola....

“Driiiiin” la campanella annuncia la fine della prima ora.Tutti gli studenti escono disordinatamente dall’aula. Solo io rimango a fissare immobile il biglietto.

Sento a malapena il professore che dice agli alunni di tornare oggi pomeriggio alle 16:30 nel laboratorio scientifico del secondo piano per provare a risolvere le equazioni fratte.

L’aula si svuota velocemente e rimango sola io al mio banco.

Dopo aver salutato gli allievi, il professore ritorna in classe e chiama il mio nome.

Mi alzo, aspettandomi una ramanzina sul fatto di essermi distratta durante la lezione, ma non accade.

-Stai attenta a non giocare con i tuoi sentimenti- sono le uniche parole che il professore pronuncia.
Dopo di questo esce dall’aula, senza nemmeno una parola.
 

ANGOLO DEGLI STUDENTI:


Allora, guys, che ve ne pare del nuovo capitolo? Finalmente entra in scena Justin....
Enchanté  significa “Incantato”, è una formula che usano i francesi per tradurre il nostro “Piacere o lieto di conoscerti”.
Se avete domande chiedete, e, mi raccomando recensite! :) :) :)
 
 
 
  
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