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Autore: RoloChan105    16/07/2013    2 recensioni
-Magnifiche-Mormorò riempiendosi nuovamente il bicchiere-Splendide donne, dai lunghi capelli e dal carnato chiaro, come statue d' alabastro...- Si avvicinò il bicchiere alle labbra secche, rimanendo in attesa.-Sono scaltre, hanno una voce meravigliosa e sono dei mostri.- Si concesse di bere un goccio.
-Mostri?-Ripetè il verde sconcertato. Non aveva appena detto che erano meravigliose? Perchè adesso li definiva così?
-Oh, ragazzo mio, sono delle vere cagne quelle.-Prese un bicchiere e lo adagiò davanti a Zoro.- Sembrano donne splendide che solo nella fantasia si è in grado di trovare, ma le ho viste con i miei occhi.-Strizzò i bulbi oculari riempiendo il bicchiere al mozzo.- Le ho viste distruggere una nave...-
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Durante l'anno passato e questo attuale, ho riscoperto un gruppo che immagino tutti quanti, conosciate:

I Nightwish.

Per molti saranno scaduti dato che la precedente cantante è uscita dal gruppo un po' di anni fa.

La cantante di adesso Annette, a me piace molto ( attende i pomodori). Ha una voce più delicata e più “capibile”. Ad ogni modo, ho deciso dopo essermi sentita più e più volte il cd Imaginaeurum, di crearci delle storie.

Ne avevo iniziata una, ma penso che la inizierò da capo.

La storia di adesso quindi, farà parte di una specie di raccolta, dove ogni storia quindi, prenderà spunto dai temi delle canzoni. In questo caso, ispirandomi anche ai pirati dei Caraibi, mi è venuta in mente questa.

Vi chiederò di pazientare per il seguito, oggi mi sono venute le parole a raffica, ma non so se sarò ancora così fortunata.

Invece che in capitoli, saranno in brani, quindi non spaventatevi.

Vi lascio il link della canzone e del testo( traduzione compresa), nel caso volesse ascoltarlo.

Ne vale la pena, a me ispira un senso di calma.

http://www.nightwish-italy.com/sito/index.php/traduzioni/86-imaginaerum/428-storytime-lora-delle-favole

http://www.youtube.com/watch?v=ZOmJD_Kw5yg ( mettete alta qualità)

Buona lettura!



Turn Loose the Mermaids




Brano 1


L'alba stava illuminando il cielo che ancora a tinte scure, contornava i paesaggi portuali.

Una nave, pronta a salpare, era in preda all'agitazione. Un duro viaggio, attendeva quegli uomini, attirati nei bar, dalle parole melliflue e deliziose del capitano. La ciurma che era stata reclutata era per lo più composta da giovani marinai e pochi erano gli esperti già veterani di quelle acque che nel profondo, nascondevano insidie.

Il capitano, un uomo grosso e con la barba nera, rideva emozionato, guardando i suoi uomini dall'alto.

-Ciurma-Urlò in modo che tutti potessero sentirlo.-Questo è un giorno propizio. In pochi, sono a conoscenza di queste coordinate e in pochi sono mai tornati da questo viaggio.- Tutti si fermarono alle sue parole intimoriti.-è una missione rischiosa-Ammise-Ma il guadagno è alto-Sorrise mostrando tutti i suoi denti-Molto alto.-Portò le mani dietro la schiena e iniziò a vagare con passo deciso tra i suoi uomini.-Non ho bisogno di vigliacchi-Volse un occhiata ostile ai più giovani che stavano mostrando dubbi.-Per cui, se tenete cara la pelle, potete andare.-

I marinai si guardarono tra di loro intimoriti; una leggera paura cominciò a contornare i loro giovani volti.

-Che...che tipo di viaggio?-Domandò un ragazzo tremante spiccando dal gruppo.

Il capitano si avvicinò e lo fissò sorridente.

-Oh, ma è un segreto...prendere o lasciare: tesori e ricchezze o la vostra fortuna sulla bilancia della morte-Rise in modo sguaiato osservando farsela nei pantaloni.-Cosa scegli mozzo?-

Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte: lo superò e corse verso la passerella diretto nuovamente per il porto. Lo imitarono anche altri marinai, alcuni anziani anche, coi pensieri, prima dei loro sogni di ricchezza, diretti alle loro famiglie.

Inspirando a pieno l'aria di mare, il capitano fissò orgoglioso i suoi pochi uomini rimasti.

-Bene-Asserì non appena i primi timidi raggi di sole, iniziarono ad illuminare le vele bianche e splendenti.-Salpiamo.-



I pochi uomini rimasti a bordo, non erano altri che giovani senza un lavoro e senza famiglia.

A differenza di quei pochi che si erano subito pentiti della scelta fatta, loro non avevano pensieri. La vita con loro non era stata giusta, costretti per sopravvivere a rubare o a razzolare tra i rifiuti in cerca di qualcosa da mettere sotto i denti.

Uno di loro però, anche se scarso di soldi, si era unito per un semplice e spigliato desiderio: l'avventura.

-Capitano Barbanera-Il primo ufficiale, un uomo con uno strano colorito pallido e un cappello lungo e a cilindro, si avvicinò al timone. -Le coordinate- In segreto, avvicinò all'uomo la cartina. Non appena con gli occhi, seguì le voluttuose e sinuose linee che percorrevano la rotta, il capitano e Teach rise soddisfatto.

-Molto bene-Annuì ordinando ad un altro suo collaboratore, di raggiungere il timone.-Quanto impiegheremo per arrivare a destinazione?-Mormorò al nuovo arrivato che con aria del tutto assente, fissò la cartina.

-Arriveremo, se il vento ci è a favore, tra un paio di giorni-

-Così tanti?-Domandò non felice l'uomo che nervoso, iniziò a prendersi tra le dita, qualche ricciolo della folta barba.

-Il premio però è molto, mio capitano-Sorrise nella sua direzione.-Ci ripagherà dell'attesa.-

-Oh-Sorrise compiaciuto nel pensare già alla vittoria.-Si. Hai ragione, verremo ripagati profumatamente.-



All'odore di salsedine, dei mormorii sommessi da parte della ciurma e della nave che oscillava, Zoro ci era abituato sin da quando era un bambino.

Sua madre era morta di peste e suo padre, non volendosi caricare della responsabilità di badare ad un moccioso, lo aveva abbandonato per dedicarsi alla pirateria.

Con enorme fatica, aveva imparato ad adattarsi, senza soldi ne casa.

Fin dall'età di otto anni, aveva trovato lavoro sopra le imbarcazioni mercantili, dando loro una mano e guadagnandosi gli scarti dei loro pranzi. Con il passare degli anni, era maturato e il suo fisico, cresciuto e irrobustito.

Lavorando notte e giorno, aveva iniziato a guadagnare qualcosa, ma tutto quello che guadagnava, lo spendeva in alcolici.

Attirato come gli altri uomini dalle parole del capitano, aveva deciso di partire verso quella strana avventura. Con addosso una logora maglietta bianca e dei pantaloni neri ormai consunti, l'unica cosa di valore che possedeva, era una katana bianca ereditata dalla madre. Per tenerla sempre con se, in vita aveva una fusciacca rossa. Era incredibilmente bravo a maneggiarla e sapeva difendersi alla perfezione. Molte volte, era stato reclutato per difendere i carichi importanti, dai pirati delle zone. Non aveva mai incontrato però, suo padre. Aveva un enorme fama ed era vivo.

Drakul Mihawk, detto l'uomo dagli occhi di falco.

Il solo sentire quel nome, lo metteva in agitazione. Negli anni, aveva covato un enorme rabbia nei suoi confronti, ma anche la coscienza che la via del mare, era splendida.

Rororoa, il cognome che possedeva, l'aveva ereditato dalla madre. Non voleva avere niente a che fare con quel figlio di un cane di suo padre.

Se un giorno lo avesse incontrato, avrebbe infilzato con piacere la lucida lama della Wado Ichimonji, nelle sue carni.

-Roronoa-La voce del capitano lo riportò alla realtà.-Vieni qui figliolo!-

-Arrivo-Svelto, depositò a terra l'ultima cassa contenente le vivande e corse al suo cospetto. Il capitano gli aveva promesso un enorme somma di denaro, più degli altri uomini.

Aveva detto: “ho un incarico per te, figliolo. Sei il tipo giusto.” Non aveva però idea di cosa volesse da lui però.

-Dobbiamo parlare-Gli annunciò una volta che i due uomini al timone, si congedarono.-Sai, ti ho parlato di un enorme tesoro-Gli ricordò le sue parole-E di un lavoro che solo tu, puoi fare- Zoro annuì, lo ricordava bene.

-Ditemi, cosa dovrei fare?-Il capitano sorrise mostrando i denti mancanti.

-Seguimi-Con passi decisi, lo invitò a entrare dentro la sua cabina.

Quello era un accesso vietato ai mozzi semplici come lui. Se evidentemente, l'aveva invitato ad entrare, il livello di segretezza, era molto alto.

-Dimmi-Gli voltò le spalle andando a prendere posto alla poltrona dinnanzi a lui.-Hai mai sentito parlare delle sirene?-




   
 
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