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Autore: Hope it    17/07/2013    1 recensioni
Abbie è una ragazza forte, che nasconde i suoi sentimenti dietro ad un sorriso.
Lei è coraggiosa, orgogliosa.
Lei sa perfettamente cosa vuol dire il dolore, visto che l'ha provato molte volte.
Lei è bellissima, ma non sa di esserlo.
Lei è dolce, quando vuole
Lei sa amare, ma non lo fa da tempo, per paura di essere ferita.
Ma sarà proprio un ragazzo, ad entrare nella sua vita casualmente, riuscirà a sconvolgerla a tal punto da cambiarla, per sempre.
Capiranno, insieme, l'importanza del vero amore, diquello che significa amare, dare la vita per una persona, capiranno l'importanza della vita e di tutto ciò che ne fa parte.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Passavano i giorni, Niall veniva a trovarmi molto spesso, quasi tutti i giorni, con lui anche Harry e gli altri suoi amici, Louis, Liam e Zayn. Scoprii che loro erano una famosa band, chiamata One Direction, arrivata terza ad x factor, con un successo pazzesco in tutto il mondo. Per questo la stampa non la smetteva di fare irruzione nell’ospedale per intervistarmi. Tutti i giornali parlavano di me come ‘l’eroina che ha salvato la star di fama mondiale, il membro degli One Direction, Niall Horan!’ e ovviamente non potevano fare a meno di inventare false dicerie su una storia d’amore tra noi due. Anche i poliziotti venirono a farmi visita, per chiedere se avevo riconosciuto il volto del guidatore che mi aveva investito, ma io ovviamente non l’avevo visto, per questo l’uomo era ancora in circolazione.
Il mio rapporto con Niall diventava sempre più intimo, ogni giorno che passava, lui stava diventando sempre più importante per me. Non sapevo esattamente cos’èrano i miei sentimenti per lui, ma comunque negavo qualsiasi forma di amore. Alla stampa dicevo solo di volergli bene come ad un amico, ma i ragazzi della band sospettavano ci fosse qualcosa di più, soprattutto Harry, che non la finiva di assillarmi e di farmi innervosire con le sue stupide battutine allusive. Sapeva essere proprio stupido e irritante quel ragazzo.
Erano quasi passate due settimane, e finalmente darei potuta tornare a casa. Il mio ginocchio non era ancora guarito del tutto, ma quasi, mi era stato tolto il gesso e sostituito con una semplice fasciatura. Avrei dovuto usare la sedia a rotelle per un po’, oppure un paio di stampelle. Avrei anche dovuto fare dei controlli ogni una o due settimane. Ero seduta sul letto, e pensavo ansiosamente al perché Kate e i miei amici non fossero venuti a trovarmi. Era un pensiero che aveva continuato ad assillarmi per quasi tutti il tempo in cui rimasi in ospedale. Pensai che magari non avessero saputo la notizia, ma era praticamente sulla bocca di tutti. Non riuscivo proprio a capire il perché..
‘’ehi principessaa’’
Disse Harry entrando di colpo nella stanza, seguito da Niall. Odiavo quel nomignolo, lui ovviamente lo sapeva, ma faceva di tutto per farmi innervosire. Mi fece uno dei suoi sorrisi, mostrando le fossette.
‘’ehi, idiota.’’
Risposi, con il mio miglior sorriso sarcastico. lui mi guardò in cagnesco per un attimo.
‘’stronza.’’
Disse, ridacchiando. Io, invece, non ci trovavo proprio niente da ridere. quel ragazzo mi dava altamente sui nervi.
‘’ti stacco le palle Styles. Io non sono stronza.’’
Risposi, con il tono più duro che potessi trovare. Harry ridacchiò e non rispose. Niall mi venne vicino, salutandomi con un bacio sulla guancia. Arrossii, cercando di non guardarlo negli occhi. Mi mancava il respiro.
‘’attento Niall, la gattina morde. Forse ha il ciclo.’’
Disse Harry, con una risatina. Non lo sopportavo più. Senza rispondere presi il mio cuscino dal letto e glielo tirai addosso, non con molta forza, perché lui lo prese al volo. Niall si mise tra noi.
‘’ok, ora basta ragazzi!’’
Disse con un sorriso divertito, incrociando i miei occhi. Mi sorrise e io mi sciolsi, davanti a quel sorriso angelico. Harry mi fece l’occhiolino da dietro la spalla di Niall. Lo ignorai.
‘’è ora di tornare a casaaa’’
Disse Niall, prendendo la mia valigia, canticchiando allegramente. Almeno qualcuno era felice, qui.
‘’le porto in macchina, torno subito.’’
Disse. io annuii e gli sorrisi di nuovo. Harry alzò gli occhi al cielo.  Scesi dal letto, saltellando con un piede solo verso l’uscita della stanza. Harry si fece da parte per lasciarmi passare.
‘’ehi Abbie, credo che tu abbia dimenticato qualcosa!’’
Disse una voce alle mie spalle. Mi girai, sempre saltellando. Vidi Louis, il più grande del gruppo, ma anche il più divertente e giocherellone, che spingeva una sedia a rotelle vuota, mentre al suo fianco Liam, il più responsabile, anche se per modo di dire,del gruppo, teneva in mano un paio di stampelle. Subito dietro di loro c’èra Zayn. Lui era l’unico con cui non avevo molta confidenza. Era silenzioso, sembrava quasi timido, introverso, al contrario degli altri ragazzi.
‘’ciao ragazzi!’’
Dissi, salutandomi con la mano e avvicinandomi a loro, sempre saltellando. Harry mi si affiancò veloce, prendendomi per un braccio. Sbuffai e lo lasciai fare, anche perché ero stufa di saltellare.
‘’appoggiati pure a me, piccola’’
Mi disse, cercando di avvicinarmi al suo petto. Io mi allontanai, con a finta faccia disgustata.
‘’non lo farei neanche se fossi l’ultima persona sulla terra, Styles.’’
Dissi, scorbutica.
Lui mollò il mio braccio, senza avere niente da ribattere e si allontanò di qualche metro da me. I ragazzi risero.
‘’hai trovato pane per i tuoi denti, Harry!’’
Disse Louis, mettendo una mano sulla spalla all’amico. Erano migliori amici, , non avevo ancora capito il loro rapporto, ma sapevo che c’èra un’amicizia speciale, tra quei due. Harry alzò gli occhi al cielo, ridacchiando.
Liam venne verso di me, mi portò quasi in braccio fino alla sedia a rotelle e mi fece sedere. Poi, insieme, mi spinsero fino all’uscita, dove trovammo Niall, davanti al furgone rosso dei ragazzi. Inspirai l’aria fresca, dopo essere stata cosi a lungo chiusa dentro l’ospedale, uscirne era il paradiso.
Mi caricarono velocemente nel furgone, per miracolo ci stavamo tutti e sei, li dentro. Louis si mise alla guida, con Harry e Liam di fianco. Io ero seduta dietro con Zayn e Niall. Niall mi teneva la mano e l’accarezzava, formando piccoli cerchietti sulla mia pelle. Era cosi rilassante e dolce, se non per gli sguardi imbarazzanti che ci mandavano gli altri ragazzi.
‘’ehi, che ne dite di andare a mangiare in un ristorante qui nei dintorni? Tano per festeggiare.’’
Disse Liam, facendo segno a Louis di parcheggiare. Louis accostò. Eravamo nel centro di Londra. Scendemmo dal furgone.
‘’ehm, ragazzi.. forse è meglio se io vado a casa..’’
Dissi, mentre Zayn e Liam scaricavano la mia sedia a rotelle. Mi guardarono, confusi.
‘’sicura?’’
Mi disse Zayn. Annuii.
‘’la accompagno io, poi vi raggiungo.’’
Disse Niall, prendendo la sedia a rotelle dalle mani di Liam. Senza che i ragazzi potessero ribattere mi fece sedere sul sedile davanti, vicino a lui. Liam sospirò, facendomi un sorriso.
‘’ci  vediamo presto, Abbie.’’
Mi disse Louis. Harry e Zayn mi sorrisero. Niall mise in moto e partimmo. Si girò di colpo verso di me, senza però perdere d’occhio la strada.
‘’allora si torna a casaa!’’
Esclamò, felice. Io abbassai lo sguardo, non era esattamente quello il piano. Avevo in mente di andare in quella sottospecie di ’palestra’ per modo di dire, dove mi allenavo con la squadra, prima del mio infortunio. Volevo andare a vedere i ragazzi, andare a salutarli. Qualcosa mi diceva che non era un buona idea, ma io non potevo resistere.
‘’ehm, veramente.. ‘’
Iniziai, interrompendomi quando lui mi piantò addosso i suoi incredibili occhi azzurri. Lo fissai, arrossendo.
‘’volevo chiederti di portarmi vicino al locale Road, lo conosci?’’
Chiesi. Lui annuì, ancora un po’ stupito dalla domanda. Lo vidi svoltare l’angolo, stringendo il volante con le mani. Continuavamo nella strada dritta, nessuno dei due parlava, ma non c’èra imbarazzo. Sapevo che lui non aveva ancora smesso di incolparsi di quello che mi era successo.
‘’ è questo?’’
Chiese, rompendo il silenzio. Annuii. Parcheggiò e mi aiuto a scendere. Fece per prendere la sedia a rotelle ma io lo fermai, prendendo le stampelle dal sedile posteriore.
‘’si può sapere dove hai intenzione di andare?’’
Mi chiese, con un mezzo sorriso.
‘’lo vedrai tra poco, seguimi.’’
Risposi, ricambiando il sorriso.

spazio autrice: scusatemi tantissimo per il ritardo del capitolo, sono stata molto impegnata in questi giorni e non avevo molta ispirazione per scrivere. Prometto che il prossimo arriverà a breve. Ciao a tutti, spero vi piaccia, ahahah :D
 
  
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