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Autore: pluviophilia    17/07/2013    9 recensioni
[SOSPESA, INCOMPLETA]
“Ehm... hm... scusa, non mi ero accorta che stava partendo, insomma…” mi alzai, imbarazzata.
“Nessun problema, torna quando vuoi.” rispose.
Solo una persona aveva un tono di voce così, così, superficiale.
Una moralità così inesistente. Un carisma così smisurato.
Un ego così immenso. Un assortimento di magliette bianche di cotone così vasto.
Dei capelli così lucenti. Delle labbra così, così… cazzo. No, non potevo.
**
Non era possibile.
Io non avevo messo il mio nome nel calice.
Io non avevo fatto del male a nessuno.
Io non ero importante come Potter.
Io non avevo l’età richiesta.
Non potevo essere IO.

**
Era successo.
Avevo supplicato Merlino e Morgana di prendere me, ma non lei.
I miei peggiori incubi si erano appena avverati,e non sarei potuto rimanere nell’oscurità ancora per molto. Mi girai: era sbiancato, non era passato nemmeno per i suoi pensieri che sarebbe potuto succedere stasera.
Crossover OneDirection/HarryPotter
Genere: Demenziale, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altro personaggio, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Fred Weasley, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, Più contesti
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-Arthur

 



"Io vado" avvisai Zayn chiudendo la porta del dormitorio Serpeverde di quinto anno. 
Scesi nella Sala Comune, vuota come d'accordo, e m'incamminai per i corridoi vuoti.
I Serpeverde non erano particolarmente contenti dell'esito della gara, nonostante Joanne fosse una di noi a tutti gli effetti, specialmente perchè molti avevano ancora qualche stupido pregiudizio e avrebbero preferito che la prova di Krum fosse stata più esaltante e quella della loro compagna di casa meno emozionante. Tuttavia, visto che dovevo aver fatto o detto qualcosa per cui aveva riposto fiducia in me, Jo mi aveva spifferato di questa sorta di festa, pregandomi di non parlarne con nessuno: i festeggiamenti erano concessi, ma questo andava un po' oltre, e se qualcuno come Malfoy lo fosse venuto a sapere, saremmo potuti finire in qualche guaio. 
Svoltai un paio d'angoli, e mi ritrovai davanti alla grande parete bianca, dove poco dopo comparì una grande porta di legno e ferro battuto. Controllai che non ci fosse nessuno nei paraggi, e varcai la soglia della stanza delle necessità.
La chiamavano così per via del fatto che fosse una camera nascosta, la cui porta si celava e appariva solo a chi aveva bisogno di uno spazio, per nascondere qualcosa, per ritrovarsi, o per qualsiasi altra necessità, appunto. Visto che era accessibile a chiunque, avevo sentito che ci sarebbe stata una sorta di festa comune: Harry, Louis e Joanne avrebbero portato le loro uova, e ci sarebbero stati studenti un po' di tutte le case, compresi alcuni loro amici Corvonero, contando che i Grifondoro sembravano avere una grande simpatia per la Bolfrack. 
Era stranissimo pensare come, teoricamente, ci sarebbe dovuto essere solo Louis a festeggiare, e invece era successa questa... disgrazia, credo sia il termine giusto, che di sicuro non era stata ben accolta dagli altri due sorteggiati, anche se ora erano leggermente più tranquilli, visto che una prova era andata, anche molto positivamente.
Quando entrai nella grande stanza, i festeggiamenti erano già iniziati: urla, grida, incitazioni, la calca più assoluta. Arrivai giusto in tempo per vedere aprirsi un varco nella folla, Jo salire sulle spalle di Fred, ed Harry e Louis su un tavolo traballante.
Ognuno di loro in mano teneva l'uovo d'oro, e con le dita toccava una specie di giuntura nella parte superiore, che doveva essere il "tappo" per aprirlo.
"Volete davvero che lo apra?" gridò Harry sollevando l'uovo in aria, seguito dagli altri due.
"Apri-lo! Apri-lo! Apri-lo!" la fola echeggiò spronando i campioni, stringendosi intorno a loro, battendo le mani.
"Al mio tre fanciulli... - cominciò Louis - ...tre!" gridò all'improvviso, svitando l'uovo e aprendolo in contemporanea con i vicini, presi alla sprovvista.
I visi dei presenti si contrassero in un'espressione di terrore e disgusto, provando una forte fitta alle orecchie per il rumore assordante che ne uscì.
Era come uno stridìo, un urlo di donna che più acuto di così sembrava difficile immaginarlo, che faceva vibrare i timpani a metri e metri di distanza.
"Chiudetelo!" si apprestò a urlare qualcuno dalla sala, e non se lo fecero ripetere due volte.
Girarono immediatamente la serratura, ansimando e massaggiandosi le orecchie.
"Ahia..." sussurrò Joanne, guardando spaventata gli altri due.
Qui qualcosa non andava, o, come si usava dire, qualquadra non cosava, decisamente.
 

 
-Joanne

 
Richiusi l'uovo con quanta forza avevo in corpo, inorridendo per il suono che aveva prodotto: e questo sarebbe stato tutto ciò su cui mi dovevo affidare per la prossima sfida? Potevo dire decisamente addio al titolo, mi sarei ritirata appena fosse iniziata.
Guardai Harry e Louis, ma sembravano essere nella mia stessa situazione.
"Direi che è meglio andare a letto, ora."  sentenziò il secondo, trovando l'approvazione degli altri. Sempre più stupiti, gli studenti iniziarono a diradarsi, fino a quando non rimanemmo in una decina.
"Grazie Fred, e scusami di averti rotto i timpani, ma davvero non immaginavo che sarebbe uscita una cosa simile." mi scusai con lui scendendogli dalle spalle.
"Tranquilla, il problema è quel coso, alla faccia dell'indizio." fece sorpreso.
"E ora che facciamo?" Maggie si sedette sfregandosi le mani, preoccupata.
"Ne usciremo fuori. C'è ancora tempo prima della prossima sfida." sorrise Louis.
"Sento che lo capirete presto." ci rassicurò Elizabeth, non so se per qualche predizione o per rincuorarci, ma riuscendo nel suo intento.
"In questi giorni saremo pieni di compiti, almeno parlando per me, poi farò qualche ricerca in biblioteca, e... e.. nulla, spero di riuscire a capirci qualcosa." dissi scrollando le spalle.
"Dai, torniamo nei dormitori." Stephanie mi tese la mano, e uscimmo furtivamente, uno alla volta, dalla stanza delle necessità. 
Salutammo subito Fred, George, Louis, Harry e Maggie, che presero il corridoio di destra, e percorremmo quello di sinistra con Liam, Luna e la veggente.
"Il fatto è... che... non riesco davvero a capire cosa possa essere." spiegai sconcertata.
"Sei solo stanca, magari domani avrai qualche idea." fece Luna.
Aveva ragione, ma nonostante tutto io ero già nel panico.
Il resto della strada la percorremmo in silenzio, forse troppo stanchi per parlare, o forse solo troppo delusi per l'indizio ricavato, indizio che per ottenere avevo quasi pagato con la vita, se non fosse stato per... per quell'aiuto.
Arrivato il momento di dividerci, Liam mi richiamò un attimo.
"Posso parlarti un momento?" chiese.
"Uh? Sì, certo... Stephanie, ti raggiungo subito.- lasciai la mia amica allontanarsi verso il dormitorio, e rimasi sola con lui - Cosa c'è?" cercai di parlare a bassa voce.
"Forse sei stanca ora, ma io... io... penso di poterti essere d'aiuto con l'uovo." sussurrò.
"Come d'aiuto?" domandai.
"Beh, ecco, vedi... a Livenbrack, nella mia vecchia scuola, avevo frequentato qualche corso in merito... più che altro era una sorta di materia collegata a Babbanologia, che trattava dei diversi suoni prodotti dalla natura e come essi possono essere distorti dalla magia oscura, e come ritrovare quelli originali... è difficile da spiegare, così... ma forse potrei esserti utile." spiegò sistemandosi i capelli ricci.
"Davvero? Mi aiuteresti?" domandai incredula.
"Certo che lo farei, non mi costa nulla usare le mie conoscenze per aiutare gli altri." sorrise.
"Per me andrebbe bene anche trovarci uno di questi giorni, cosa ne dici?" domandai impaziente di risolvere questo mistero.
"Anche a me, esclusi giovedì e venerdì, devo per forza mettermi a studiare Trasfigurazione." rise imbarazzato.
"Allora... aspetta, credo... se facciamo sabato, verso il primo pomeriggio, al lago nero? Intanto potrei passare, in settimana, in biblioteca, a... non so, cercare qualcosa." chiesi.
"Per me va bene, allora... a sabato, buonanotte." mi salutò.
"Aspetta, Liam! - lo richiamai - Ci vediamo al Salice, va bene? Ce n'è solo uno vicino al Lago, ed è abbastanza grande da esser visto dal castello." gli spiegai.
"Perfetto." sorrise.
"Buonanotte anche a te." ricambiai e tornai in Sala Comune, ringraziando per tutti gli aiuti che mi stavano offrendo, nonostante l'estrazione fosse stata un vero colpo per me.
Aprii piano la porta, attenta a non svegliare nessuna delle mie compagne di stanza, Stephanie per prima, che dormiva di già alla grossa, appoggiai l'uovo tra il cuscino e la testiera del letto, mi tolsi i vestiti, indossai una canottiera verde e i miei soliti pantaloni a scacchi e mi infilai sotto le coperte, rigirandomi fino a trovare una posizione abbastanza comoda per potermici addormentare.
Stavo per cadere in un sonno profondo quando pensai un attimo agli ultimi fatti, e senza poterlo evitare, ne trassi qualche conclusione: e se fosse stato Liam a lasciarmi quel biglietto?
 
 
Nei giorni seguenti ricevetti un sacco di complimenti per come avevo superato la prova, e quello che mi colpii di più fu senz'altro uno ricevuto dalla McGranitt in persona, che ringraziai di cuore. Quando i pomeriggi erano puro studio, il tempo passava lento, ma il tutto fu animato da alcune discussioni tra me e Fred, l'unico cui avevo spiegato chiaramente del biglietto, che stava cercando di aiutarmi a scoprire qualcosa. Mi disse della Coppa Di Quidditch, e di come fossero arrivati i seguaci di Voldemort a devastare tutto, e ne rimasi sinceramente colpita: allora stava succedendo davvero qualcosa di grave. Stilammo insieme una lista di persone che potevano essere coinvolte nella faccenda degli aiuti, e un'altra di possibili "cattivoni" a cui poteva interessare aver messo il mio nome nel calice.
Non glielo dissi, ma aggiunsi di nascosto il suo nome alla prima lista, perché qualcosa mi consigliava di non escludere nessuna ipotesi. Tuttavia, il mio lavoro non fu ripagato, e nonostante avessi conservato il biglietto e osservato più volte la grafia, non ne ricavai nulla.
Sabato pomeriggio, dopo pranzo, mi ritrovai con Liam al Salice, portando l'uovo e una busta di Api Frizzole, purtroppo senza alcun libro che ci sarebbe potuto essere utile.
Prima di tutto aprimmo di nuovo quella mostruosità rivestita d'oro, facendo calare notevolmente il nostro udito, anche se quel suono era fondamentale per comprendere. Gli dissi che non avevo trovato nulla di utile, e lui avrebbe cercato presto uno dei libri di testo che aveva a Livenbrack quando studiava i suoni e quant'altro, così avrebbe potuto consuntarlo. Decidemmo, di comune accordo, di non occuparci dell'uovo per quella volta, ma di mangiare le Api Frizzole sdraiati sull'erba, cercando di non soffocarci mandandole di traverso. Tirava un leggero vento autunnale, che muoveva armoniosamente i rami e le foglie del salice, ma l'aria non era affatto umida. Cominciai a lanciare le caramelle in aria cercando di afferrarle al volo con la bocca, ma ero negata, non c'ero mai riuscita con i popcorn e evidentemente anche i dolci non erano il mio forte. Liam, invece, le afferrava tutte, e ne mangiò molte più di me, poiché io ne dispersi la metà per terra, tra i fili d'erba e le grandi radici dell'albero. Ebbi occasione di parlare con lui, e conoscerlo un po' meglio di quanto già facessi, scoprendo alcune cose che avevamo in comune e altre totalmente opposte.
Scoprii, per esempio, che era un genio sui pattini a rotelle, di quelli che facevano ogni tipo di evoluzione, mentre era negato sullo Skateboard, e ci promettemmo che avremmo fatto uno da insegnante all'altro una volta tornati a Wolverhapton per le vacanze. Magari i nostri genitori avrebbero fatto conoscenza, e mia mamma sarebbe diventata un po' meno isterica, avendo qualcuno con cui parlare, inoltre lui aveva due sorelle maggiori, che avrei potuto presentare a mio fratello. Sempre che si fosse deciso a mollare la sua fidanzata, che ero sicura stesse con lui solo per una questione di aspetto fisico, perché sì, era impossibile negarlo, Oliver aveva preso i tratti migliori dei miei genitori, ereditando dei bellissimi occhi blu come il mare e dei capelli neri come la pece, che accompagnati dai suoi pettorali "niente male" facevano un certo effetto sul pubblico femminile, che si ritrovava puntuale alle partite di calcio della sua squadra.
Parlammo anche di quanto si diceva fosse stata pietosa la prova di Fleur, e provai un minimo di compassione per quella povera malcapitata, mentre elogiammo i banchetti della sala grande e con occhio critico giudicammo le nostre pietanze preferite, arrivando alla conclusione che la zuppa di broccoli era una delle peggiori.
Discutemmo di Elizabeth, e convenimmo di chiamarla qualche volta con noi per aiutarci con l'uovo, magari la sua preveggenza sarebbe stata utile e un'improvvisa ispirazione le avrebbe fatto risolvere questo mistero.
 
Tuttavia ogni tentativo, ogni studio, ogni libro, si rivelò inutile e fu solo in una tiepida giornata di Dicembre che io e Liam venimmo a capo dell'enigma, quasi per caso.
 
Ero seduta sotto il Salice, e stavo facendo rigirare l'uovo fra le mani.
"Comunque - iniziò il mio amico e compagno di studi, mangiucchiando una caramella - c'è ancora un sacco di tempo prima della sfida, e magari arriverà un'altra spifferata, come quella dei draghi, non credi?"
"E se non arrivasse?" risposi esasperata.
"Anche se fosse, non c'è motivo di abbatterti già da adesso." sentenziò.
"Sì ma... le abbiamo provate tutte, Liam, e solo aprendo quest'uovo cinque volte ho detto addio a parte del mio udito, non è possibile." protestai.
"Ero sicuro che qualche incantesimo ci avrebbe aiutato a comprendere il suono, o almeno a smorzarlo." sbuffò accartocciando il sacchetto di mentine, che aveva finito in tempo record.
"Smorzarlo?" domandai corrucciando le sopracciglia.
"Sì, renderlo più debole." spiegò mentre fissavo il lago davanti a me.
"Tieni l'uovo un attimo, voglio fare un tentativo." dissi illuminata da un barlume di speranza.
Mi alzai in piedi, svestendomi fino a rimanere in maglietta, e legai i capelli tirandoli in uno chignon disordinato.
"Passamelo." lo presi dalle sue mani.
"C-che vuoi fare?" domandò stupito consegnandomelo.
"Vedere se si riesce davvero a smorzare, magari tenendolo sott'acqua." m'inginocchiai sulla sponda del lago poco distante, che era molto profondo, ma fino a un paio di metri dalla riva non più di mezzo metro, e lo immersi rabbrividendo al contatto con l'acqua fredda.
Pentendomi già per il gesto affrettato lo aprii, tenendomi l'orecchio destro con la mano, cercando di limitare i danni.
Purtroppo non ne uscì nulla: né un grido acuto, né la soluzione dell'indizio. 
"Beh, almeno non abbiamo turbato la quiete e fatto morire d'infarto qualche vecchietto." scherzò Liam al mio fianco. 
Io, però, non ero convinta. Sentivo che mi stavo avvicinando al punto, che tutto sarebbe stato più chiaro se solo avessi fatto la mossa giusta.
Poi, credetti di capire, così, all'improvviso.
"Ti dispiace reggermi la punta dell'uovo un attimo?" gli domandai.
"No, affatto." si tirò su le maniche del maglione e immerse la mano nel lago.
Appoggiai i palmi il più possibile vicino al bordo, e penso che Liam intese benissimo quello che stavo per fare. Portai la testa accanto all'uovo, presi un grande respiro e la immersi, stendendomi sulla riva, in modo da avere le orecchie completamente sott'acqua.
Non riuscii a crederci: le grida terrificanti si erano tramutate in voci dolce e vellutate che cantavano suadenti una filastrocca.
Riemersi all'istante, spalancando gli occhi e prendendo un respiro profondo, mentre i miei capelli bagnati facevano cadere delle goccioline gelate lungo la schiena.
"Mannaggiammerlino, ce l'abbiamo fatta." singhiozzai a Liam, portandomi una mano alla bocca.






















Mannaggiammerlino.
Eccomi qui.
-Se siete interessate,
qui c'è la mia long sovrannaturale One Direction.

--Ieri ho scritto inoltre una piccola OS Larry - e fatto io il banner yeaaaaaah per la prima volta -
quindi, in caso qualcuna volesse leggerla, basta cliccare
qui.


Vi lascio con una gif dei nostri Mousse nel capitolo; che dedico a Ellie, in onore della sua OTP.






Much Love xx & Cactus Aum xx & Pippistrelli Carini e Coccolosi xx & Gocce Di Pioggia Estiva xx & Scleri Della Cooman xx & Plaid aggrovigliati xx & Occhi Zaynosi xx Anelli di Louis(?) xx & Uova d'oro xx & Mentine di Liam xx

   
 
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