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Autore: meiousetsuna    17/07/2013    7 recensioni
Tokyo, era Meiji.
Momoko, una donna bellissima e misteriosa, è la proprietaria di un ristorante; ogni giorno incontra tante persone, attratte sia dalla sua avvenenza che dalla sua ottima cucina, ma un pomeriggio un personaggio molto particolare giungerà nella sua vita.
Dal testo: Possibile che quella donna tanto calma avesse visto fare a pezzi i suoi genitori e fratelli, restando in vita, pericolosa testimone dell’accaduto? Le loro supposizioni furono bruscamente interrotte nel momento in cui una palla di pelo arruffato, che emetteva un mugolio minacciosissimo, si precipitò all’interno della saletta, inseguita da Oni, il cane del legnaiolo: nessun nome poteva essere più indovinato visto che il muso dell’animale, come quello del padrone, era davvero grottesco. D’improvviso il gatto, perché di questo si trattava, si girò e con destrezza degna di un ninja decorò il suo oppositore con due profondi graffi tra gli occhi, mettendolo in fuga con la coda tra le gambe.
Buon divertimento!
La vostra Setsuna
Genere: Commedia, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8) Il Governo della Tenda*
Genere: Commedia, Fantasy


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L’afa disegnava onde di calore bianco nell’aria: ma la temperatura altissima poteva essere ritenuta responsabile soltanto in parte, se la clientela abituale del ‘Kibi Dango’ sembrava essersi volatilizzata, come le nuvole che si sfaldavano in volute di vapore.
A pochi passi un nuovo ristorante faceva bella mostra di sé; l’esterno era in stile moderno, con le tegole verdi, ma tutto il resto, dalla vernice alle tovaglie che coprivano i tavoli all’occidentale, al colore delle stoviglie e dei decori floreali, era un’esplosione di rosa.
‘Cosa pensi che preparino in quel locale, Momotarō-san?’ Momoko era incuriosita.
Se il pelo sulle guance del felino avesse potuto arrossire quello sarebbe stato il momento.
“Cucinano soprattutto hamburger, Signora, con salsa brown…** l’odore è piuttosto invitante”.

La donna sorrise, vezzeggiando  il gatto.
‘Vuol dire che anche noi faremo del nostro meglio’.
Quella sera la piccola folla di uomini e coppie che passeggiavano ammirando le lucciole,*** fu investita da una doppia ondata di effluvi deliziosi che si contrapponevano dai due lati della strada.
Da sinistra, un odorino di carne grigliata e ben condita stuzzicava col suo esotico richiamo i più audaci tra i consumatori, mentre da destra un profumo estremamente più delicato solleticava le narici col suo familiare bouquet.
“Ramen freddo!**** È tantissimo che non ne mangio una scodella!”
“Mia madre lo preparava sempre, per me e la mia sorellina, il primo giorno di vacanza…”

La porta spalancata sulla sala offriva agli occhi dei passanti il quadretto di Momoko e Momotarō, che gustavano una porzione del famoso piatto; lei era splendida con lo yukata ricamato a fiori di pesco, perfettamente intonato col magnifico mantello lucido e ben spazzolato del gatto.
In breve tempo si formarono due ordinate file di lunghezza simile, una verso l’ingresso del ristorante di cibo americano, l’altra verso il ‘Kibi Dango’.
Mentre il cuoco borbottava qualcosa sullo sfruttamento della categoria, la donna, aiutata per l’occasione anche dal lavapiatti, serviva ciotole su ciotole della deliziosa zuppa.
Una delle ultime era stata ordinata da una graziosissima ragazza, vestita con un kimono di seta rosa antico; un visetto simpatico completava l’insieme.
Sollevò con le bacchette una matassina di spaghetti che furono evidentemente di suo gusto, assaggiando poi il brodo, assaporandolo con gli occhi socchiusi.

“È davvero squisito, Momoko-san! La sua fama è meritata. Spero che non sia offesa con me per essere entrata senza spiegarle chi sono”.
La risposta fu vergata rapidamente sulla tavoletta di cera.
‘Avevo capito chi è lei signorina; sarà la benvenuta ogni volta che vorrà essere mia ospite’.
La giovane posò sul tavolo un pacchetto di cartone bianco, chiuso da un vistoso fiocco.
“Questi sono per lei e il suo bel gatto, spero siano di vostro gradimento”.
‘Ne sono sicura, grazie del pensiero gentile’.
La ragazza lesse, annuendo con compiacimento, prima di salutare per tornare alle sue faccende.
Quando finalmente la calma tornò a regnare in quello spazio che ormai chiamava ‘casa’, Momotarō si avvicinò al pacchetto, leccandosi con anticipazione i baffi disposti a ventaglio.
‘Sei impaziente di provarlo, vero?’
“Non tanto, Signora – disse con voce furba – ne ho mangiato uno anche stamattina…”

*Nel 12° secolo, l'imperatore Go Daigo prese il potere grazie ai clan militari fedeli; ma uno dei sostenitori, si ribellò con una lotta civile che portò allo scisma dinastico; risultarono così due imperatori: uno legittimo, esule a Yoshino e uno illegittimo e contrapposto, a Kyōto, dove istituì il cosiddetto “Governo della tenda” per la sua locazione provvisoria.
** La salsa brown, diffusissima negli U.S.A. nel 19° secolo, era composta di farina, melassa, burro brunito e panna; si usava sul manzo, come antenata della salsa barbecue.
*** Che avete capito? Gli insetti luminosi, non le signorine!
**** Hiyashi chuka; serviti in estate dai ristoranti giapponesi
Il “ristorante americano” non ha volutamente un nome, visto che dovrebbe evocarne uno noto e molto ‘colonialista’

OMAKE!
Hiyashi chuka, (Ramen freddo) per  2
200 gr. Noodles giapponesi (o cinesi)
150 gr. petto di pollo  (o maiale) affettato fine
erba cipollina
zenzero rosso marinato (q. a piacere)
Brodo
600 ml. d’acqua
1 cucc.no zucchero di canna
qualche striscia di alga nori
semi di sesamo tostati
mostarda cinese (a piacere)
salsa di soia (q. a piacere)
un pizzico di sale
Decorazioni
Una frittatina fatta con 1 uovo, 1 cucc. brodo dashi, 1 cucc.no zucchero, sale, ½ cucc. mirin, affettata fine
1/2 zucchina al vapore, affettata fine
Salsina
4 cucc. acqua, 3 cucc. aceto di riso, 2 cucc. soia, 2 ccu.ni zucchero di canna, 1 cucc. olio di semi
Preparazione:
fate la frittatina, cuocete la mezza zucchina
Rosolate in una padella la carne, l’erba cipollina e lo zenzero  a fiamma bassa, con olio di semi, e mettete da parte
Frullate la salsina
Preparate normalmente il brodo a fuoco basso, facendo ridurre di circa 1/4
A  parte, in acqua non salata cuocete gli spaghetti, per il numero di minuti riportato sulla confezione
Quando tutto sarà a temperatura ambiente, mettete prima gli spaghetti nella ciotola, poi il brodo; la carne, la zucchina e la frittata, vanno disposte separatamente per “mostrarsi” bene. Infine aggiungete la salsina senza mescolare
Itadakimasu!
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(Non è proprio la versione della mia ricetta, ma mostra la disposizione  estetica degli ingredienti)

Grazie di nuovo per la pazienza e le vostre recensioni Iansom, margheritanikolaevna, Juunanasai, Lyra_Belacqua, Baldr, e grazie alle lettrici anonime diventate 20! sono felice! =*-*=



  
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