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Autore: Wonderful_me    17/07/2013    2 recensioni
Che cosa cambierebbe nella vita di una Directioner se, al concerto dei propri idoli, un fatto incredibile le permettesse di diventare parte di una favola? Ecco come 4 semplici ragazze entrano nella vita dei One Direction.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3
“I swim all the oceans just to see you smile”
 
 
 
 
Jinx era rimasta quasi esterrefatta dalla serietà improvvisa di Louis. Per un momento le guance le si imporporarono, poi riprese subito coscienza di sé e scosse con forza la testa. Louis era così scemo che lei, un futuro avvocato, non poteva permettersi una sbandata per lui. Sì, chi voleva prendere in giro? Lui le piaceva da matti. Anche ora, mentre lo guardava ridere come un cretino pensava che aveva davvero un sorriso stupendo. Lei amava vederlo ridere. Gli zigomi si sollevavano, gli occhi si chiudevano, la testa veniva getta indietro e poi lui di sicuro, e accadeva ogni volta che rideva, sarebbe saltato in braccio a qualcuno.
Mentre lo fissava sentì qualcuno con lo sguardo puntato su di lei: era Harry.
“C-che c’è?” gli chiese, spaurita.
“Mi piace il modo in cui lo guardi” le sussurrò.
“C-che cosa diav…?” Harry le sorrise spezzandole il cuore. Perché doveva avere quel sorrisetto furbo?
“Non lo sto fissando” disse Jinx volgendo lo sguardo altrove. Guardarlo significava arrossire tremendamente e di sicuro il suo orgoglio glielo impediva!
All’improvviso sentì Margaret chiedere a Niall il numero di cellulare e sentì lui offrirsi di scriverglielo personalmente. Si voltò di scatto guardandolo come fosse assurdo che lui facesse una cosa simile. Invece lui stava davvero scrivendo il suo numero, pigiando i tasti del telefono di Margaret. Spalancò la bocca, la richiuse e si voltò verso Louis. Allora, forse…
“Louis, vieni qua un momento!” urlò Harry di fianco a lei. Lo guardò e lo fulminò all’istante. Lui, ridendo di gusto, strinse il collo di Louis che lo aveva raggiunto e gli ordinò di dare a Jinx il suo numero.
“Non lo farò, Harry! Eleanor si arrabbierebbe” si scusò verso Jinx.
La faccia di lei non lasciava dubbi sul fatto che fosse delusa per il rifiuto di Louis. Il ragazzo le chiese scusa mille volte, ma chiaramente Jinx se ne infischiava delle sue scuse.
Che cosa dovrei farmene? Lo guardò, nascose una lacrima e gli scoppiò a ridere in faccia.
“Non stare così serio, cazzo! Mi fai paura” gli disse, stroppiciandogli tutti i capelli. Si alzò e se andò a cercare Laila che stava nell’altra stanza con Liam.
 
Dieci minuti prima circa Laila e Liam erano entrati nella parte di bus riservata alle “camere da letto” e lei si era seduta sul letto di Liam. Laila era subito andata in panico riuscendo a stento a trattenersi dall’annusare ogni centimetro quadrato di quel materasso dove lui passava tutte le notti.
“Credo che morirò” disse a Liam sfiorando appena le lenzuola e il cuscino su cui lui poggiava la testa la notte.
“Perché?” si spaventò un poco pensando che forse non avrebbe dovuto portarla lì, o farsi portare lì comunque la si volesse guardare. La fissò per un momento e vide le sue guance arrossire lievemente, gli occhi farsi lucidi e la bocca socchiudersi. Perché quella ragazza reagiva così davanti a lui?
“Perché sono seduta sul tuo letto. Ho sognato diverse volte di sdraiarmici con te. Quando ascolto le strofe delle canzoni che canti tu penso sempre a te che magari le dici a me” lo guardò un momento imbarazzata e rimase intrappolata.
“Siamo venuti qui perché potessi saltarmi addosso?” sorrise Liam nella sua direzione.
“Non sono proprio la tipa. Semmai ho un po’ paura che accada il contrario, anche se ovviamente non mi tirerei indietro. Quando mi ricapita?” rise, imbarazzata e nervosa.
Lui le andò vicino e le posò un bacio sul collo. Le se rizzarono i capelli sulla nuca.
“Liam…” sussurrò. Lui posò la testa sulla sua spalla e si lasciò abbracciare.
“Non devi fare così… Non puoi sostituirla con nessuno, lo sai…” Laila sembrava sentire i suoi pensieri, sembrava che il cuore che pulsava accanto al suo fosse sulla stessa lunghezza d’onda. Sembrava capirlo.
“Perché non dovrei riuscirci? Lei nemmeno mi merita”
“Non è vero. Non l’hai mai pensata nemmeno per un momento una cosa del genere, vero?” gli accarrezzò la testa più volte finchè lui non si fu calmato poi lo fece sdraiare sul letto accanto a sé e gli si arrottolò contro.
“Credo che dovresti smettere di pensare che sia colpa tua” gli disse, sfiorandogli la guancia. Lui la guardava spaesato. “È andata come doveva andare, ma penso che anche lei stia soffrendo. Vi amavate molto, vero? ” lo guardava come fosse un bambino, accarezzandogli la pelle soffice. La risposta di Liam si fece attendere parecchio, ma Laila non la forzò neppure un momento.
“Sì, moltissimo” sussurrò infine e una lacrima gli rotolò dalle guance.
“Liam…” fu l’unica cosa che lei riuscì a dire prima di stringerlo a sé.
“Magari non sono lei, però posso starti vicino, come amica… quando vorrai…” gli posò un bacio lieve sulle labbra, si infiammò un momento al pensiero, ma lo cancellò subito e gli sorrise teneramente.
“Come potrebbe essere possibile? Viviamo in due mondi diversi, siano di due nazionalità diverse, non parliamo nemmeno la stessa lingua” le disse piano, guardandola dritta nel profondo del blu dei suoi occhi.
“Liam non ti sei accorto che sono già due ore che parliamo la stessa lingua? Io non posso seguirti ovunque, ma posso essere sempre con te. Hanno inventato i cellulari e facebook e twitter e le e-mail.. Dio ce ne sono di cose al mondo per comunicare e quando vorrai sarai sempre il benvenuto a casa mia” si sentì stupida ad invitarlo da lei quasi fosse un amico qualunque o un fidanzato. Perché avrebbe dovuto andarci?
La porta si spalancò in quel momento, e Jinx li colse in flagrante, abbracciati sul letto. Sorrise sorniona, chiese scusa e se ne andò.
“Merda” fecero all’unisono i due, seguendola.
 
“Credo sia arrivato il momento di far scendere le ragazze” una delle guardie del corpo avvicinò i ragazzi e sussurrò queste parole. 
“Sì, credo sia meglio. Dobbiamo tornare a Milano e ci sarà anche Perrie lì” Zayn si massaggiò il collo quasi preparandosi a prenderne di santa ragione. Chi diavolo poteva perdonargli un’altra scappatella? Perrie era già stata comprensiva una volta.
Si voltò un momento e scorse Silvie che lo guardava imbarazzata. Sapevano entrambi che c’era Perrie e non sarebbe dovuto succedere niente. Le andò accanto e le chiese: “Credo sia inutile dirti che quello che è successo prima…” lei gli tappò la bocca con un dito.
“Non è successo niente prima. L’unica persona – Jinx – a cui l’avrei raccontato era qui presente. Non serve che altri lo sappiano” gli disse, comprensiva. Lui le posò un bacio sulla guancia.
“Sei un angelo” le disse.
“Lo so, Zerrie” sogghignò lei. Lui fece una smorfia arrabbiata e dal viso di lei scomparve il sorriso in un secondo.
“Lo odio, non dirlo ti prego” si scusò infilando le mani nei jeans.
“Ah io odio Perrie eppure me la devo sorbire in ogni tua foto! Ti ci abituerai anche tu” fece lei, incrociando le braccia sotto al petto. Zayn rimase allibito dalla sua sfrontatezza poi rise forte.
Margaret si chiese se davvero Zayn era sempre triste come dicevano le directioner. In quelle due ore lo aveva visto ridere un sacco di volte!
Il pullman si fermò di scatto e la porta si spalancò facendo salire una ragazza longinea, dal fisico asciuto e i capelli bianchi. I suoi occhi erano cerchiati di nero e le labbra socchiuse in una smorfia disgustata: Perrie!
“Perrie, che…?”
“OH, MY GOD! Dovevo saperlo che mi stati tradendo di nuovo! Cazzo Zayn non sei davvero capace di startene buono per un po’ vero?” gli urlò in faccia schifata. Il sorriso di Zayn era sparito. Silvie sentì il cuore accellerare forte e la rabbia salirle al cervello.
Era davvero così allora: era Perrie che lo rendeva triste! Dio quanto la odiava!
“Senti puttanella” le fece “ti conviene andartene. Anche solo per due ore, ma Zayn si sta divertendo. Avrai tutta la vita per rattristarlo!” si strinse al fianco del ragazzo, mollandogli un bacio sul collo. Perrie esplose in un urlo furioso e si scagliò su Silvie, lanciandola a terra. Le due si misero – come è tradizione tra donne – a tirarsi i capelli, bianchi e rossi fusi insieme. Silvie però, combattiva e autoritaria, ebbe la meglio lanciando Perrie addosso al divanetto.
“Vedi di non rompere le palle ulteriormente” le sputò addosso Silvie.
“Chi credi di essere? Lui non ti amerà mai!”
“Ma dio mio! Ho mai chiesto di essere amata? Zayn dille qualcosa!” si voltò a fissarlo. “Perrie l’unica che pretende l’esclusiva sei tu! Noi directioner lo sappiamo bene che loro non appartengono a nessuna. Sono del popolo!” allargò le braccia e sospirò.
“Mi fai proprio incazzare tu!” sentenziò Silvie rivolta a Perrie quindi si sedette sul divano attendendo di essere mollata giù da qualche parte per il suo tiro.
 
Harry fu il primo a ridere. Seguito da Niall e da Liam. Zayn non sapeva come reagire. Jinx si tuffò tra le braccia di Silvie e le sistemò i capelli arruffati. Laila e Margaret rimasero in un angolo ad osservare quella stronza di Perrie venire a rompere il loro unico momento a contatto con gli One Direction.
“Fareste meglio a far scendere le ragazze” abbozzò una guardia. “Più avanti c’è la stazione dei treni, possonon tornare da lì”. Tutti annuirono insieme, in silenzio. Perrie aveva rovinato il dolce saluto delle fan e adesso anche loro cinque erano senza entusiasmo.
Mentre le quattro ragazze scendevano Liam sfiorò lo sguardo dolce di Laila e le sorrise di rimando; Niall e Margaret si salutarono in fretta, Louis abbracciò Jinx scusandosi di nuovo per la faccenda del numero e Zayn si concesse solo uno sguardo veloce ad una Silvie che non avrebbe mai più rivisto. Harry saltò giù con le ragazze e le abbracciò ad una ad una.
“Juliets, se è destino ci rivedremo” le salutò risalendo a bordo del bus.
Solo quando il pullman fu lontano le ragazze si concessero di piangere.
 
"Our moments directioners :)"
salve, sono l'autrice (ovviamente, scema) chiedo scusa per questo ritardo, ma ho paura che questa storia non piaccia. la pubblicherò quindi per il mio piacere personale, sperando comunque di trovare dei cuori dolci che la apprezzino come la apprezzo io.
un baciotto sisters :)
se mi cercate su twitter io sono: Lolly_and_Me
 :)









  
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