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Autore: kannuki    17/07/2013    1 recensioni
Non ha alcuna arma con se, non può difendersi e non può neppure replicare il giochetto che ha fatto con Rose a suo tempo. Ora che Katherine ha assunto la cura per l'immortalità, non è certa che torni indietro, una volta morta... ed è piena di verbena, fattore che rende nullo qualsiasi tentativo di salvarla! Resisterà, farà quello che ha sempre fatto con Klaus: ignorerà Marcel e scapperà alla prima occasione... e se proverà a morderla, avrà una bella sorpresa.
Comincia come la seconda parte di 'Meet EM at 2:00 pm', incrocia 'Hannibal' e Will Graham a Baltimora e prosegue con 'The Originals' a New Orleans. Nessun Elijah è stato pugnalato in questa storia. ^^
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elijah, Hayley, Katherine, Pierce, Klaus
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Backover'
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Katherine POV

Interessante. Non mi ha lasciata sola con Elijah, l'ha volutamente portata via da me. Questo la dice lunga sull'attaccamento al neonato Mikealson che afferma di non volere. Quando torno nel supermercato, Katerina mi da di gomito. Sì, piccola. Klaus ha paura di noi. Ora non eccitarti troppo però, c'è un altro problema da risolvere: Elijah che mi segue con una foga insolita. “Se non sei qui per me, lascia perdere.” Non so neppure io cosa vuol dire, ma è l'unica frase che mi viene in mente. Dove diavolo è finito il mio carrello?

Non sapevo fossi qui.”

Non mi hai neppure cercato, penso vagamente irritata. Da quando se n'è andato e Klaus ha cominciato a gironzolarmi in casa, i dubbi mi stanno sopraffacendo. Il bacio era l'ultima cosa di cui avevo bisogno. Katerina lo odia da tempo ma Katherine che è rimasta infatuata per secoli. Ed ora siamo entrambe disorientate Apro un sacchetto di patatine e ne afferro una manciata, sgranocchiando rumorosamente. Elijah mi guarda in modo strano mentre ritrovo il carrello disperso. Raggiungo la cassa.

Quanto sei bella....”

Quel miagolio? Abbasso lo sguardo su una marmocchia alta come un soldo di cacio. La bimba corre via e torna poco dopo assieme ad una donna carica di pacchetti. Ne tiene in braccio un'altra, poco più piccola. Quando mi vede, sorride, agitando la manina sporca di saliva. Se ci fosse stato Klaus qui, gli sarebbe venuto un collasso. Sorrido alla piccoletta, lei grida battendo le manine. Basta poco per farle felici, a quell'età. Cominciate a crescere e poi mi direte.

Elijah mi getta un'occhiata perplessa. “Va tutto bene?”

Ma non si è accorto che sono tornata umana? “Mi hai lasciato per occuparti di un'altra donna che non ti è neppure simpatica. Non hai diritto di porre domande ed io non sento la necessità di risponderti.”

Non ho mai espresso giudizi su Hayley e non ti ho abbandonato. Sto cercando di ritrovare l'umanità di mio fratello sfruttando il suo unico punto debole.”

Sì, la zoccoletta incinta!” lo interrompo, sarcastica, beccandomi un'occhiata severa dalla madre delle ragazzine. “Klaus se ne frega di lei, non vuole fare il padre, ha paura di diventare come Mikeal. Sta fuggendo dalle sue responsabilità e ha smesso anche di nutrirsi.” Comincio a mettere i pacchetti sul nastro trasportatore. Mi sta salendo il mal di testa e un magone terribile mi stringe la gola. La cassiera ha quasi timore nel prendere la carta di credito che ho sbattuto sul portaspiccioli ed evita di tediarmi con la tessera fedeltà. “I punti, per favore. Faccio la raccolta.”

La cassiera obbedisce, Elijah trasecola e si sposta avanti. “Fammi parlare con Katerina.”

Posso insultarti al posto suo.” Ora che ho finito di riempire i sacchetti, ricordo che sono appiedata. Fanculo, prendo l'autobus.

Kath, fermati.”

Non ho tempo da dedicare ne a te, ne a tuo fratello. Devo vedere una persona.”

Elijah incassa e mi guarda in modo strano. “Klaus non è qui per caso?”

Quando mai Klaus fa qualcosa 'per caso'? E' piantato a casa mia da una settimana.”

Vedo da come si scurisce che la cosa non gli fa piacere. Un sottile godimento mi attraversa tutta. Stringo le palpebre e non posso fare a meno di sorridere. “Sono così tante le cose che non sai...”

***

Gli abbiamo detto il fatto suo. Se lo meritava, ora non frignare.

Sei stata troppo dura.

Dura? Mi ha talmente irritato che mi sono trattenuta dallo spiattellargli in faccia il bacio con Klaus. Quello sì che l'avrebbe fatto incazzare. Che lo scopra da se, penso allargando le braccia sulla panchina in attesa dell'autobus, e inclinando il collo per godere degli ultimi raggi di sole. Ah, la vendetta è un piatto così prelibato...

Quando una macchina si ferma sul ciglio della strada, alzo gli occhiali da sole sulla testa. L'algido analista fa la spesa come tutti. Faccio un cenno vago con la mano. Pensavo fosse uno di quelli che tendono a mantenere le distanze fuori dallo studio.

Katherine, mi sembrava di averla riconosciuta.”

Strano individuo, il dottor Lecter. Sarebbe un vampiro perfetto. “Se mi da un passaggio a casa, le racconto un sacco di roba nuova e le stacco un assegno subito.” Alzo due volte le sopracciglia e il gelido analista sorride, aprendo lo sportello.

Rimandiamo assegni e racconti alla prossima seduta. L'accompagno volentieri.”

Scivolo nella lussuosissima vettura, capisco dove vanno a finire i miei soldi e mi sento bene. Quel che ho detto a Klaus è parzialmente una balla. Indosso roba costosa e firmata perché mi piace.

Ha dimenticato questo nel mio studio. Ha squillato molto nei giorni precedenti, ma non ho ritenuto opportuno rispondere.”

Prendo il cellulare che mi porge e lo apro. La batteria è al minimo. L'identità del chiamante è sempre la stessa. La casellina dei messaggi è intasata. “Non credo di averne più bisogno, ma grazie.”

Posso...”

Il dottore si ferma ad un semaforo e mi guarda. E' titubante, ma lo maschera molto bene.

E' scorretto invitarla a cena?”

E' scorretto chiederle di cucinare?”

Neppure il guizzo di un muscolo. Eppure, è sorpreso. Arrotolo una ciocca di capelli attorno al dito. Mi sento bene. Mi sento come prima. “Bianco o rosso?”

L'analista annota il suo indirizzo privato dietro un biglietto da visita e me lo porge. “Non si preoccupi dei dettagli.”

I dettagli salvano la vita” commento, infilando il bigliettino nella tasca posteriore dei miei jeans dozzinali. Socchiudo le palpebre, sorniona, e mi guardo nello specchietto laterale. Ho sangue di vampiro nelle vene.

Lei è perfettamente al sicuro, Katherine.”

Lo sono?, mi domando volgendo lo sguardo sull'uomo. Sorrido e sospiro. “Sì, lo sono.”

Klaus POV

Non mi nutro da troppo tempo, i riflessi sono rallentati e come non ricordo di essermi addormentato, non mi accorgo subito che il letto è vuoto. Scommetto che i portafogli e le chiavi della macchina sono spariti. Bisogna ammettere che la ragazza è piena di risorse. Butto giù le gambe dal letto, tasto con indolenza la maglia che giace umida nel lavandino del bagno con una macchia opaca sullo stomaco e la infilo, rabbrividendo. Chissà se Kath ha già spifferato tutto ad Elijah. Chissà se Hayley ha capito che il SUV ha il cambio manuale all'europea.

***

Riesco a trovarla al calar della sera, ferma sul ciglio della strada - poco fuori Baltimora - e con i fari spenti. Sono abbastanza incazzato e affamato per domandarmi se ha finito la benzina o se ha le doglie in anticipo. Spalanco lo sportello e la trovo in un mare di lacrime. Non sembra sorpresa ma ho percepito un trasalimento in lei. Come Katherine mi ha fatto mangiare la polvere per secoli (e che ci creda a no, la rispetto e l'ammiro per questo), anche Hayley è fatta di una pasta dura e poco malleabile. “Ti sei persa? Il navigatore è nel cassetto del cruscotto.”

Non mi sono persa...” sussurra passando il dorso della mano sulle guance.

Istintivamente abbasso gli occhi sulla pancia. Non era così grande ieri sera. “Stai bene?”

No...”

Allungo le mani per aiutarla a scendere. Hayley mi guarda, diffidente. Percepisco che ogni movimento è un'agonia. Quando mette un piede a terra, sbianca e sono costretto a sostenerla. Il battito del suo cuore è insopportabile e il cuoricino minuscolo che sta crescendo dentro di lei, mi rende il compito del barbablù difficile. E' sufficientemente terrorizzata, non devo neppure applicarmi. “Ti porto all'ospedale.”

No...”

Sì” ribatto e lei mi guarda in quel modo supplichevole che ho visto tante volte. “Voi partorire in mezzo alla strada?”

Lei scuote la testa e si aggrappa a me. Ha paura di morire, ha paura per se stessa. Non gliene frega niente del bambino. Quando inspiro il suo odore, un odore diverso dal solito sentore di magnolia della crema di Katherine, il mio corpo ha una contrazione. Sale nell'inguine, si diffonde nei lombi e affretta il respiro. Devo nutrirmi. Devo...

Trrrrrrrrrr!

E' il tuo.”

E' Sophie...”

Allora è mio” decreto frugandole nelle tasche in cerca del telefono. Alzo un dito per farla tacere, ma si sta già mordendo le labbra dal dolore e non credo abbia voglia di fare conversazione con la strega. “Ciao, dolcezza!”

Sophie resta in attesa un momento, poi mugugna qualcosa che non capisco. “Hayley sta bene?”

No, non sta bene. Non vuole andare in ospedale.”

Dov'è, Elijah?”

Hai problemi a relazionarti con me, dolcezza?” Incastro il cellulare fra il mento e la spalla e auto Hayley a sistemarsi sul sedile posteriore. Continua a proteggere la pancia con le mani ed io continuo a fissarla senza volerlo. “Perché sta così male?”

L'hai fatta agitare?”

Dille di non scappare ogni volta che voltiamo le spalle.”

Forse la compagnia è sgradevole.”

Touchè, stronzetta. Sorrido, peccato non possa vedermi. “Allora?”

Non farle bere il tuo sangue, potrebbe avvelenare il bambino.”

E chi ci aveva pensato?

Hayley è incinta di appena quattro mesi, ma il vostro bambino sta crescendo al ritmo dei lupi.”

A quanti mesi corrispondono?”

Hayley si volta e mi guarda, smettendo di piangere. E' di nuovo pallida come un cencio. Credo abbia capito di cosa parliamo, così inserisco il vivavoce.

Tre mesi, circa.”

Siamo lunghi di trenta giorni, tesoro.”

Crediamo che il nuovo ibrido abbia assorbito le caratteristiche di entrambe le razze.”

Hayley si guarda la pancia e poi guarda me, disperata.

D'accordo. Le daremo tanto acido folico... che altro?”

Tu non sei in grado di prenderti cura di una persona. Fammi parlare con tuo fratello.”

Guardo il cellulare, la mando silenziosamente affanculo e attacco, gettando un'occhiata alla ragazza. Salgo in macchina e la guardo dallo specchietto retrovisore mentre allaccio la cintura. “Non sarebbe stato meglio...”

No!”

... restare a casa coccolata e sollazzata da mio fratello?” concludo passando la lingua sulle labbra. Come se potessi fare battute sull'aborto a una che sta soffrendo come un cane. Neppure per mano mia. “Come si chiama il tipo che state cercando?”

Non ricordo... il biglietto da visita è nella giacca di Elijah... urgh...”

Quel gemito sofferente mi ha alzare gli occhi al cielo. Eppure non sono mai stato uno che ci va giù tenero. Ne che ha pietà di chi non riesce a cavarsela con le proprie forze. Batto una mano sul volante e il suono secco del clacson lacera l'aria fredda di Baltimora. D'accordo. Facciamolo! Ma solo perché sono stato sfidato.

***

Elijah non risponde al cellulare, segno che il piccolo evento del supermercato non è ancora venuto alla luce. Suono due volte il campanello di Kath dopo aver allungato le orecchie. Troppo silenzio. Non dovrebbero stare scopando come ricci? Katherine spalanca la porta, le dita strette attorno all'orecchino sinistro. Il filo dorato arriva alla spalla e si confonde fra i capelli lisci e lunghissimi. E' bellissima. Eterea. Ha un vestito che farebbe resuscitare un morto. Sta funzionando alla perfezione. “Mio fratello è qui?”

No.”

Mi affretto ad entrare. Senza un perché. Come un idiota, tanta è la foga di non perderla di vista. “Dove vai?”

Esco.”

Con chi?”

Katherine mi lancia un'occhiata di superiorità. Le sue labbra sono così rosse che non riesco a smettere di fissarla. “L'hai fatto?”

Aggiusta le bretelline del vestito nero, sorride fra se e poi sorride a me. “Quante domande...”

Il taxi è arrivato e la sta aspettando nel vialetto. La prendo per il braccio quando mi passa davanti. Inspiro l'odore di magnolia della sua crema per il corpo. “Hayley sta male, il bambino cresce troppo velocemente.”

Katherine arriccia un labbro, sarcastica. “Ed è un mio problema?”

E' arrabbiata con me per il bacio? Sono a corto di empatia, al momento, e non riesco a penetrare i misteri della psiche femminile. E' seducente, non è mai stata così sicura di se e sprezzante.

Se sta male, portala all'ospedale. Se ha fame falla mangiare. Se ha i piedi gonfi, falle un massaggio. Non ci vuole molto per far felice una donna incinta.”

Katherine si divincola dalla mia presa, apre la borsetta, controlla di avere le chiavi di casa e i soldi per il taxi e mi lancia un altro sguardo che mi trapassa la testa. La sua voce entra nelle orecchie e arriva dritta ai testicoli.

Si tratta di assumersi una responsabilità, per quello non sai da che parte cominciare.”

Katherine mi sta ammaliando in un modo nuovo che non ho mai sperimentato prima d'ora. Devo nutrirmi. Sono debole. “Non mi hai detto che c'era un altro uomo...”

Un altro uomo” sussurra, ferma in mezzo al vialetto. Sorride fra se. “Passa una buona serata, Nik.”

  
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